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Jovic e Ikonè mandano i viola in semifinale, 2-1 al Torino

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina conquista le semifinali di Coppa Italia per il secondo anno consecutivo battendo per 2-1 il Torino grazie alle reti di Jovic e Ikonè con i granata cui non è bastata la rete di Karamoah nel finale. Bella sfida a livello tattico fra Italiano e Juric con l’allenatore siciliano che è stato premiato grazie alle scelte operate nel secondo tempo che hanno reso i suoi uomini più incisivi in zona offensiva. Gli ospiti escono a testa alta dalla competizione e si mangiano le mani in particolare per quanto sciupato nella prima mezz’ora dove hanno prevalso rispetto ai viola. Il primo tempo dimostra infatti fin da subito come il Torino voglia giocarsela a viso aperto e servono due belle parate di Terracciano (la prima dopo solo 2′ su Samuele Ricci) per negare agli ospiti di passare in vantaggio. Lo schieramento gigliato col 4-3-3 rende la Fiorentina più solida del solito ma ancora una volta si palesano tutti i limiti offensivi dei viola che non trovano inizialmente in Jovic lo stoccatore che sappia finalizzare la grande mole di gioco dei padroni di casa.
Il più pericoloso si dimostra così Mandragora che colpisce un palo al 19′, mentre Milinkovic-Savic non è da meno dell’estremo difensore gigliato visto che dice no in particolare al sinistro velenoso di Nico Gonzalez. Nei viola pesa l’assenza dal 1′ di Amrabat che va in panchina e che trova spazio solo dal 74′, visto che fino a poche ore fa sembrava aver la testa al Barcellona che lo voleva portare subito in Catalogna. La mossa la azzecca Italiano poco prima dell’ora quando sostituisce uno spento Kouame per Ikonè consentendo a Nico Gonzalez di spostarsi sulla sinistra e di creare così superiorità numerica sulla fascia mancina, da dove Terzic crossa per Jovic al 65′ per l’1-0 viola. Nella parte finale di gara Torino vicino al pareggio per due volte, ma Terracciano è bravo a fermare Sanabria a pochi passi dalla porta, mentre Miranchuk di testa non trova lo specchio. Poi è Ikonè, esattamente al 90′, a trovare il 2-0. Sembra finita ma non lo è perchè se da una parte Cabral centra la traversa, sul capovolgimento di fronte Karamoh fa 2-1 ma è troppo tardi per una rimonta granata.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Bedin “Numeri in crescita, la Serie B è in salute”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il campionato di Serie B parte con le aspettative che accompagnano da sempre il nostro campionato: spettacolo, imprevedibilità e il fatto che sarà un torneo combattuto dalla prima all’ultima giornata. Ci sono tante squadre importanti, dal passato prestigioso, distribute in tutto lo stivale. Le solite caratteristiche stimolanti della Serie B”. Così il presidente della Lega B Paolo Bedin, in un’intervista all’Italpress, fa il punto sul campionato al via domani. Sul tema della sostenibilità, ha aggiunto: “Ci tiene tutto il sistema, riguarda la Serie A, la Serie B, riguarda la Lega Pro. Oggi la sostenibilità economico-finanziaria dei nostri club deve essere una priorità perché il bene supremo è la continuità aziendale, il fatto di poter garantire alle nostre realtà territoriali un futuro. I casi di questi ultimi mesi ci hanno dimostrato che c’è un tema di disequilibrio economico-finanziario e quindi abbiamo la responsabilità come leghe di affrontarlo tutti assieme”.

I numeri che accompagneranno il torneo “sono in crescita. Abbiamo già ad oggi oltre 100.000 abbonati. Abbiamo sforato il tetto degli 8 milioni di followers nei canali verticali social Lega più club. A questo punto mi sento di poter dire che sforeremo i 4 milioni di biglietti, visto che l’anno scorso ci siamo attestati a 3 milioni e 800 mila. Questa è una conferma della salute del calcio della Serie B, ma riguarda penso anche la A e la C”.

“L’appeal delle nostre squadre, il seguito dei nostri tifosi – l’anno scorso oltre 10.000 tifosi di media nei nostri stadi ad ogni partita – dimostrano che rimane uno sport di grande attrazione, rimane nella gran parte dei casi la massima espressione sportiva del territorio – ha aggiunto Bedin –. C’è un fortissimo legame identitario di senso di appartenenza con i tifosi e quindi noi abbiamo la responsabilità di valorizzarlo”.

Il presidente della Lega B si è soffermato anche sui giovani: “Noi laboratorio? Lo siamo stati e lo dovremo essere sempre di più. Ho parlato di filiera, i tre campionati devono assolvere ognuno un ruolo diverso. La Serie B deve completare la formazione dei giovani che nasce in Serie C e auspicabilmente prepararli al grande salto in Serie A. Quindi le politiche, il minutaggio, la ridistribuzione delle risorse della legge Melandri, magari altre che andremo a creare nel prossimo futuro devono essere improntate a spingere, a motivare, a incentivare i nostri club a investire sui giovani”.

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“Campagna antipirateria? È un tema fondamentale. È un dato oggettivo, ci sono dai 300 ai 400 milioni di euro sottratti alle risorse ufficiali e quelle derivanti dalla vendita dei diritti al nostro sistema. Vuol dire sottrarre più di un terzo del volume d’affari complessivo. Andremo a fare una campagna anche con la Serie C perché qui va fatta assieme, bisogna lavorare con il governo, con la federazione, con la FAPAV che è l’associazione antipirateria, per far capire a chi usa questo cosiddetto ‘pezzotto’ non solo che rischia la sottrazione di dati attraverso le carte di credito e quindi l’utilizzo dei propri strumenti di pagamento, ma rischia una denuncia. Oggi sono partite migliaia di denunce, ne partiranno altre perché è un reato”, ha concluso parlando della situazione legata alla pirateria.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Sara Errani e Andrea Vavassori vincono ancora il doppio misto agli Us Open

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Sara Errani e Andrea Vavassori hanno bissato questa notte il successo del 2024 nel torneo di doppio misto degli Us Open, quarta e ultima prova stagionale del Grande Slam, andato in scena sui campi in cemento del Flushing Meadows Park, a New York. La giocatrice emiliano-romagnola e il tennista piemontese, già campioni nel Major a stelle e strisce lo scorso anno, hanno sconfitto in finale il duo formato dalla polacca Iga Swiatek e dal norvegese Casper Ruud col punteggio di 6-3 5-7 10-6.

In precedenza, sempre nella notte italiana, i due azzurri avevano superato in semifinale gli statunitensi Danielle Collins e Christian Harrison con un duplice 4-2. Nell’altra semifinale, invece, Swiatek e Ruud avevano battuto l’americana Jessica Pegula e il britannico Jack Draper con lo score di 3-5 5-3 10-8.

Questa sera saranno compilati i tabelloni dei singolari maschile e femminile del Major statunitense.

LE PAROLE DEGLI AZZURRI

“In questi due anni abbiamo fatto qualcosa di straordinario. In doppio maschile ho fatto ottime cose con Simone Bolelli, ma giocare con te è eccezionale. Grazie a tutto il nostro team e a chi ha fatto il tifo per noi, qui e davanti alla tv. E’ importante che il doppio abbia più visibilità anche in futuro: ne abbiamo avuta con questo evento ma è importante che ce ne sia sempre di più”. Lo ha detto Andrea Vavassori, rivolgendosi a Sara Errani, durante la premiazione del doppio misto degli Us Open. “Andrea, sei troppo forte. Con te mi diverto molto, condividere questi momenti con te è speciale. Grazie anche a tutto il team, avere il vostro supporto è speciale. E’ incredibile giocare davanti a tutti voi tifosi, grazie per essere rimasti fino a tardi e grazie a tutti gli italiani che hanno fatto il tifo per noi”, ha detto invece Sara Errani.

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Gli azzurri hanno sconfitto in finale Iga Swiatek e Casper Ruud, che nei loro discorsi durante la cerimonia di premiazione hanno riconosciuto il valore del duo azzurro. “Siete due grandissimi giocatori di doppio: ci avete dimostrato di cosa siete capaci”, ha detto Swiatek. “Di solito mi concentro sul singolare, stavolta ho avuto la possibilità di dedicarmi a qualcosa di diverso ed è stato un arricchimento per me. Grazie Casper per avermi chiesto di giocare con te”, ha aggiunto la polacca, rivolgendosi al compagno Ruud. “Sapevamo che eravate la coppia favorita e ci avete dimostrato perché. Grazie Iga per avermi dedicato del tempo essendo arrivata all’ultimo da Cincinnati. E’ stata una bella esperienza, ci siamo divertiti, ora ci dedicheremo al singolare”, ha affermato infine il tennista norvegese.

– foto IPA Agency –

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Missione Us Open al via, Jannik Sinner è a New York. E Cahill rivela “Ha avuto un virus”

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Missione Us Open ufficialmente iniziata. Archiviata la finale di Cincinnati che lo ha visto costretto al ritiro presumibilmente a causa di “un virus”, come ha svelato il suo coach Darren Cahill, con tanto di scuse sia per il suo rivale, lo spagnolo Carlos Alcaraz, che per il pubblico presente sugli spalti, Jannik Sinner è atterrato a New York e, per stemperare attesa e stress, si è concesso una passaggiata per le strade di Manhattan assieme al suo preparatore atletico Umberto Ferrara e all’amico e sparring partner Nicolò Inserra.

“Ho parlato con lui, sta un po’ meglio – ha spiegato Cahill a Espn – Speriamo di tornare in campo domani e iniziare a colpire qualche palla. Siamo fiduciosi”. Il piano del 24enne fuoriclasse di San Candido è chiaro: ritornare di slancio dopo un paio di giorni di riposo, anche perché a Flushing Meadows si presenta da campione in carica con l’obiettivo, non secondario, di respingere l’assalto alla poltrona di ‘re’ del ranking mondiale proprio di Alcaraz, intenzionato a detronizzare l’azzurro.

Con il torneo pronto a scattare domenica con il programma del primo turno, Sinner attende l’esito del sorteggio di domani (ore 18 italiane) per iniziare a ragionare sul cammino da compiere sul cemento dell’ultimo dei quattro Slam stagionali. Abituato a rispondere sempre sul campo a qualche polemica di troppo (in primis, sulla sua rinuncia al doppio misto a New York) e a non dare particolare importanza alle chiacchiere da social, il campione classe 2001 sa che, assai probabilmente, per difendere la leadership mondiale dovrà arrivare fino in fondo e mettere in bacheca il suo secondo Us Open di fila.

Un traguardo sulla carta non semplice, visto quanto gli è appena capitato in Ohio, ma non certo proibitivo, avendo Sinner conquistato nella sua giovane carriera, oltre a due Davis e una edizione delle Atp Finals, anche due Australian Open e un Wimbledon. Alla sua personale collezione manca solo la terra rossa del Roland Garros, ma la ‘vendetta’ per l’incredibile epilogo di Parigi è stata già servita sui prati di Londra. Ora, nella ‘Big Apple’, sarà necessario vedere all’opera il Sinner più lucido di sempre per respingere il tentativo di sorpasso dello ‘spauracchio’ Alcaraz.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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