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Convegno Fidasc su cane-atleta, Buglione “Sì a un registro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Cane Atleta – Lo status di cane-atleta e la tutela del suo benessere”. Questo il titolo del convegno organizzato oggi dalla Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia nel Salone d’Onore del Coni al Foro Italico e patrocinato da Coni, Sport e Salute e Comitato regionale Lazio del Coni. A fare gli onori di casa, dopo i saluti di Vito Cozzoli, presidente e ad di Sport e Salute, e Silvia Salis, vicepresidente vicario del Coni, il presidente della Fidasc Felice Buglione, che ha dato il via ai lavori con una relazione nella quale, dopo aver tracciato un breve excursus sulla nascita e le finalità sportive della Federazione, ha sottolineato il suo ruolo unico, centrale e fondamentale per lo svolgimento delle attività sportive statutariamente assegnatele. Fra le quali, la trasmissione e la valorizzazione degli sport condotti dall’uomo unitamente al cane, con quest’ultimo che rappresenta l’elemento “paritario” di un binomio atletico “a sei zampe” autore di innumerevoli discipline agonistiche tanto diverse fra loro quanto egualmente cariche di fascino e di emozioni. “Nel rispetto di questa nobile funzione – ha sottolineato Buglione – la federazione vuole quindi richiamare l’attenzione generale, quella politica, quella sportiva ma anche quella mediatica, sul meritevole e non più rinviabile riconoscimento dello status di ‘cane atletà, ancora non avvenuto attraverso norme di legge, ma di fatto sportivamente affermato, contestualmente alla massima considerazione al suo benessere”.”La federazione ha quindi promosso questo convegno – ha proseguito il numero uno della Fidasc – proprio nell’intento di avviare una serie di attività che esaltino la dignità ‘ufficialè di tale ruolo e, al tempo stesso, la massima tutela del cane atleta, sia dal punto di vista normativo, che medico e scientifico. Prima fra tutte, la nascita di un registro del ‘cane sportivò; un registro riconosciuto professionale e completo dal punto di vista curricolare del cane atleta con riferimento ad ogni livello di attività sportiva praticata”. Su questo tema così ampio, e con la moderazione di una appassionata ed esperta cinofila come la giornalista Maria Luisa Cocozza, conduttrice de “L’Arca di Noè” di Canale 5, hanno preso quindi avvio gli interventi di relatori che hanno affrontato i vari aspetti di questa vera e propria rivoluzione istituzionale, normativa e scientifica. Diana Russo, magistrato presso il Ministero della Giustizia, ha approfondito “Il contesto normativo e ambito di intervento legislativo”, mentre Filippo Maria Martini, professore associato di clinica chirurgica veterinaria presso l’Università di Parma, nonchè fondatore di Ortovert, ha affrontato il tema della “Salute ortopedica, benessere e performance nel cane sportivo”. Sergio Maffi, medico veterinario IFSS, Doping Control Officer ha trattato il delicato problema del “Doping, come e perchè contrastarlo – L’esempio dello sleddog”. Infine, la relazione di Massimo Floris, Capo reparto di medicina sportiva veterinaria CVRS, si è incentrata sulla salute e benessere del cane sportivo: strategie e metodi”. La doverosa conclusione dei lavori è spettata al presidente Buglione il quale ha ribadito con passione “il ruolo della Fidasc nel percorso di riconoscimento tracciato del cane-atleta”. “Un percorso – ha sottolineato – che non sarà certo nè breve nè particolarmente agevole ma che è diventato doveroso e irrimandabile, sia dal punto di vista normativo sia per gli aspetti etici e che, in estrema analisi, rappresenta l’inizio di un altro percorso, altrettanto complesso ma estremamente esaltante come l’ingresso del cane nello scenario delle Olimpiadi».
– Foto xl3/Italpress –
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Tennis, Australian Open 2026: 11 azzurri nel tabellone principale

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ROMA (ITALPRESS) – Saranno 11 gli azzurri in tabellone agli Australian Open, primo Slam della stagione 2026 al via il prossimo 18 gennaio sui campi in cemento di Melbourne-Park. Nelle entry-list pubblicate, figurano infatti 9 tennisti e 2 tenniste italiani.

Nel singolare maschile, con il bi-campione in carica Jannik Sinner ci sono Lorenzo Musetti, Flavio Cobolli, Luciano Darderi, Lorenzo Sonego, Matteo Berrettini, Matteo Arnaldi, Mattia Bellucci e Luca Nardi. Nel singolare femminile sono al via Jasmine Paolini ed Elisabetta Cocciaretto.

In terra australiana scenderanno in campo 99 dei primi 100 giocatori e 98 delle prime 100 giocatrici al mondo. Il numero uno Carlos Alcaraz guida l’entry-list maschile, mentre la regina del tennis mondiale Aryna Sabalenka, finalista anche nel 2025, è al vertice di quella femminile. Il 22enne spagnolo non è mai andato oltre i quarti di finale al Melbourne Park e dovrà guardarsi in primis da Jannik Sinner, trionfatore nel 2024 e nel 2025, che punta a diventare il secondo tennista nell’era Open, dopo Novak Djokovic, a vincere tre titoli consecutivi di singolare agli Australian Open.

Djokovic, 10 volte campione a Melbourne, entra come numero 4 del mondo dopo aver raggiunto tutte e quattro le semifinali dei tornei dello Slam nel 2025, diventando il giocatore più anziano dell’era Open ad aver ottenuto questo risultato in una sola stagione.

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L’assenza più rilevante nel tabellone maschile è quella del numero 15 del mondo, il danese Holger Rune, alle prese con la riabilitazione dopo la rottura del tendine d’Achille. Sabalenka dovrà vedersela, oltre che con la campionessa in carica Madison Keys, con la numero 2 del mondo Iga Swiatek e con la campionessa in carica del Roland Garros Coco Gauff. Otto wild card e 16 qualificati completeranno il tabellone di 128 giocatori sia nel singolare maschile che in quello femminile. Le qualificazioni si svolgeranno al Melbourne Park dal 12 al 15 gennaio nell’ambito della Opening Week. 

-Foto IPA Agency-
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Milano-Cortina 2026, Abodi: “L’investimento va oltre l’evento, conta quello che resterà”

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ROMA (ITALPRESS) – “Questo grande investimento per Milano-Cortina va oltre. L’evento dura meno di due mesi, quello che conterà sarà quello che resterà, soprattutto in termini della cultura dello sport”. Lo ha dichiarato il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, intervenuto a Tg2 Italia Europa.

Sulla tregua olimpica, Abodi ha aggiunto: “Lo sport è vita e quando viene negata la vita è come se morisse lo sport. Il consenso unanime alle Nazioni Unite sulla tregua olimpica significa che c’è una coscienza”.

Nei mesi scorsi, proprio Abodi aveva personalmente “testato” la pista di bob. “L’ho provata, è a disposizione non solo degli atleti ma anche dei turisti. La struttura deve sopravvivere nel tempo. In tanti avevano detto che non ce l’avremmo fatta e che dovevamo andare all’estero, invece abbiamo dimostrato di essere all’altezza. Siamo stati fortunati, è vero, anche per il meteo, ma l’umore di quel cantiere era di tante donne e uomini che hanno capito il senso dell’impresa”.

-Foto IPA Agency-
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Cinque anni fa la scomparsa di Paolo Rossi, Federica Cappelletti: “L’insegnamento più grande era la sua resilienza”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’eredità più importante che ha lasciato è l’uomo che è stato. Era capace di trasformare le cose negative in positive, l’insegnamento più grande che ci ha lasciato è quello di sapersi sempre rialzare, la sua resilienza”. Lo ha dichiarato Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi, nel giorno del quinto anniversario della sua scomparsa, intervenuta a “Tg2 Italia Europa”.

“Paolo rappresenta il riscatto personale, ma anche degli italiani che stavano vivendo un periodo complicato. Ancora oggi rimane l’eroe, il simbolo di questo riscatto dell’Italia” ha detto Cappelletti, presidente della Divisione serie A femminile della Figc, che con la Fondazione intitolata a Paolo Rossi porta avanti progetti di solidarietà.

Presente in studio anche il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha ricordato così il “Pablito” nazionale: “L’umanità del grande atleta dà il senso con il quale confrontarsi. L’abbiamo visto in campo e fuori dal campo. Era una persona semplicemente speciale. Era semplice ma allo stesso tempo unico. Ha mantenuto quella normalità che lo ha fatto apprezzare in tutto il mondo”.

-Foto IPA Agency-
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