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Cronaca

Ferpi, a fianco del presidente Filippo Nani nominata vice Daniela Poggio

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MILANO (ITALPRESS) – Si arricchisce la squadra del neoeletto Presidente della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, Filippo Nani.
Vicepresidente della Federazione, per il triennio 2023-2026, sarà Daniela Poggio (nella foto), Socia Ferpi dal 2017, Executive Director Global Communications di Angelini Pharma, parte del Gruppo Angelini Industries. Dagli inizi in Vodafone Italia, l’impegno poi in Sanofi Italia come Communication Head in Sanofi Italia e in Goodyear Dunlop Italia e Grecia da Direttrice della Comunicazione. Giornalista pubblicista, collabora con la Facoltà di Relazioni Pubbliche dell’Università Iulm di Milano. Laureata in Lettere e Filosofia all’Università degli Studi di Milano ha un Master in Comunicazione pubblica e politica. Impegnata da tempo sui temi della parità di genere.
Sarà Segretaria Generale Daniela Bianchi, socia Ferpi dal 2008, che rappresenta nel Forum OGP per la promozione della partecipazione civica. E’ Strategic and Policy Advisor. Membro di Task force per le strategie di attuazione del PNRR, nel MIC siede al tavolo per le strategie di valorizzazione di beni patrimonio culturale. Collabora con la LUISS nel Master Marketing e Comunicazione Politica. Già Consigliera Regionale del Lazio come Vicepresidente della Commissione Cultura Lavoro Turismo Formazione Parità di Genere e componente delle Commissioni Sviluppo Economico Ambiente e Agricoltura.
Ha iniziato ad occuparsi di processi di lobbying in Cariplo, poi nel Gruppo Intesa Sanpaolo, dove si è occupata di relazioni istituzionali, seguendo tematiche di sviluppo e impatto sociale. Nella struttura Chief Institutional Affairs & Communication Officer ha accompagnato lo sviluppo dell’area Iniziative per il Sociale in ottica ESG.
Ha fatto parte nel 2000 del Comitato Organizzativo Grande Giubileo GMG di Roma e del Comitato Editoriale di Vita, inserita tra le 50 donne del no profit in Italia. E’ Cavaliere della Repubblica.
Il delicato incarico di Tesoriere della Federazione è affidato ad Alberto Bergianti, titolare dell’omonimo studio di consulenza con specializzazione nell’ambito d’impresa, supporto allo sviluppo di progetti aziendali, rappresentanza di interessi, analisi specialistiche di tipo economico-tecnico-gestionale, strategie per l’accesso al credito, la finanza agevolata, il contenzioso tecnico-legale, le politiche di governo del territorio. Iscritto a FERPI dal 2011, è socio della Delegazione Emilia-Romagna. Attivo nell’ambito delle relazioni pubbliche e istituzionali, iscritto nel Registro operatori della comunicazione, editore e direttore di hABitat, si occupa di contenuti di comunicazione, paper e progetti istituzionali, organizzazione eventi, marketing relazionale, rapporti istituzionali. Per 10 anni membro della Commissione Studi di settore presso l’Agenzia delle Entrate, iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Bologna, Consigliere di amministrazione dell’Ente di previdenza pluricategoriale.
“Con una visione strategica d’insieme e obiettivi comuni, ma a partire da e insieme ai territori, i tre professionisti affiancheranno Filippo Nani attraverso una governance leggera, e una struttura capace di risposte rapide agli Associati, di valorizzazione delle diverse figure professionali che FERPI tiene assieme – la sua caratteristica e la sua forza -, di individuazione delle priorità del suo agire efficace e generativo di sviluppo all’interno della comunità legata alle Relazioni Pubbliche e alla Comunicazione e della società civile”, spiega la Ferpi in una nota.

– foto ufficio stampa Ferpi –

(ITALPRESS).

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Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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