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Cronaca

Il 18 aprile torna il Salone del Mobile all’insegna della metamorfosi

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MILANO (ITALPRESS) – Una edizione “straordinaria, forte, globale, sostenibile e inclusiva”, di “metamorfosi”, che si presenta all’insegna delle novità, a partire da “un layout rinnovato su un unico livello per facilitare i flussi e il percorso all’interno del Salone” a cui si aggiunge “un grande focus su Euroluce e sulla Biennale dedicata alla luce”, questa “con un format radicalmente nuovo che è l’inizio di un percorso che interesserà tutta la fiera”. A parlare è Maria Porro, presidente del Salone del Mobile, a margine della conferenza stampa di presentazione della 61esima edizione del principale evento fieristico nel campo dell’arredamento. Salone, quello milanese ospitato dai padiglioni di Rho Fiera, che torna dal 18 al 23 aprile, recuperando così la sua collocazione temporale tradizionale dopo gli slittamenti pandemici. “La pandemia ha cambiato in modo radicale il nostro modo di vivere i grandi eventi e questo grande cambiamento non poteva rimanere inascoltato – spiega – Siamo un grandissimo evento, siamo in presenza e questa è la sua forza, è globale. Abbiamo pensato che fosse il momento di rilanciare sulla proposta espositiva ponendoci in attacco, ponendoci in ascolto delle esigenze degli espositori e dei visitatori, dando più valore al centro del Salone, cioè essere un momento di grandissimo trade, una piattaforma che accelera il business”. In questo modo, l’intenzione è “rendere l’incontro tra espositori e buyer un momento organizzato, dando maggiore visibilità a tutte le aziende”. “Siamo i primi – rivendica – a fare un’operazione di questo tipo perlomeno per quanto riguardo le fiere dell’arredamento e del design. Ci siamo inoltre resi conto che il visitatore aveva bisogno di aree di riposo, di un posto dove ricaricare il telefono e un posto per fare un piccolo meeting con qualcuno incontrato al solone. Quindi nel ridisegnare layout di Euroluce abbiamo riflettuto come dare uno spazio a questa dimensione”. C’è attesa per “tanti visitatori, di qualità”. L’inaugurazione, a cui saranno invitate le più alte cariche dello Stato, è in programma al Teatro alla Scala per il 17 aprile. “Sono felice che si torni alle date canoniche – ha commentato il sindaco di Milano dal palco del Teatro Parenti – Da città olimpica quale siamo, queste sono le Olimpiadi del design e lo spirito” che le anima “è la volontà di accogliere le novità, i talenti i cambiamenti”. Tra questi la grande attenzione per “la sostenibilità”, con il Salone che dal 2022 aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite per la sostenibilità del business. “Siete – ha concluso – la massima espressione di questa tenace voglia di continuare a rivoluzionare il presente e presentarvi sempre al meglio, per Milano e per il paese”. (ITALPRESS).

Photo credits: xa1

Cronaca

Cina, industria dei macchinari in forte crescita nel 14esimo Piano quinquennale

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – L’industria meccanica della Cina ha registrato progressi sostanziali in termini di scala industriale, commercio estero e innovazione nel periodo del 14esimo Piano quinquennale (2021-2025), secondo dati pubblicati lunedì dalla Federazione cinese dell’industria meccanica.

Il numero di imprese che producono macchinari, con dimensioni al di sopra di quella designata, è aumentato da 92.000 alla fine del 2020 a 137.000 alla fine di ottobre 2025.

In termini di scala industriale, il valore aggiunto del settore è cresciuto a un tasso medio annuo del 7,1% dal 2021. Da gennaio a ottobre di quest’anno, il commercio estero totale dei prodotti legati ai macchinari ha raggiunto 1.030 miliardi di dollari, in aumento del 7,6% su base annua, con il valore annuo di importazioni ed esportazioni che dovrebbe stabilire un massimo record.

Facendo leva sulla crescita dei cluster industriali, il settore conta ora 13 imprese classificate tra i primi 50 produttori mondiali di macchinari per le costruzioni.

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Guardando al prossimo piano quinquennale, Xu Niansha, presidente della federazione, ha affermato che l’industria si concentrerà sul rafforzamento della resilienza e della sicurezza delle catene industriali e di approvvigionamento, sull’accelerazione dello sviluppo di nuove forze produttive di qualità e sulla promozione di una trasformazione intelligente, verde e integrata.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Cronaca

La Voce Pavese – Addio a Maria Forni, voce della cultura lomellina

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Mortara e la Lomellina salutano Maria Forni, storica, divulgatrice e dirigente scolastica di primo piano, scomparsa sabato all’età di 85 anni nella sua abitazione di contrada Loreto. Figura autorevole e amatissima, ha incarnato per decenni la passione per la conoscenza e la trasmissione del sapere, diventando un punto di riferimento culturale ben oltre i confini cittadini.

Ex preside del liceo scientifico Taramelli di Pavia e dell’istituto superiore Omodeo di Mortara, Maria Forni ha insegnato anche al liceo classico Cairoli di Vigevano. Alla carriera scolastica ha affiancato un’intensa attività divulgativa: le sue conferenze di carattere storico, letterario e linguistico richiamavano sempre un pubblico numeroso, conquistato dalla capacità di passare con naturalezza dai grandi autori della letteratura alle più sottili sfumature del dialetto lomellino, con rigore ma anche con grande chiarezza.

L’ultima presentazione risale a un mese fa nella biblioteca civica Pezza, spazio culturale per lei speciale e familiare, dove fino a un anno fa ha presieduto l’associazione Amicivico17. In ambito familiare proveniva da una nota famiglia lomellina, ma aveva sempre rivendicato con fermezza una posizione autonoma sul piano civile e politico.

Lascia la figlia Francesca Baletti, il genero Tommaso e i nipoti Tancredi e Dionigi. Profondo il cordoglio del mondo della scuola: l’istituto Omodeo ne ricorda la gentilezza d’animo, l’intelligenza e la lungimiranza. Parole di stima anche dal pianista Alessandro Marangoni e dalla regista Marta Comeglio. Iscritta all’Anpi di Mortara, è ricordata per l’impegno antifascista e per i valori democratici. Una perdita che lascia un segno profondo nel tessuto culturale e civile della Lomellina.

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Cina, a novembre tasso di disoccupazione nelle città al 5,1%

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il mercato cinese del lavoro è rimasto complessivamente stabile, con il tasso di disoccupazione urbana rilevato che si è mantenuto stabile al 5,1% a novembre, hanno mostrato lunedì i dati ufficiali.

Nei primi 11 mesi dell’anno, tale tasso si è attestato in media al 5,2%, ha riferito l’Ufficio Nazionale di Statistica (NBS).

Le condizioni occupazionali dei gruppi chiave sono rimaste anch’esse solide. A novembre, il tasso di disoccupazione tra i lavoratori rurali migranti si è attestato al 4,4%, inferiore alla media nazionale.

L’economia cinese è rimasta nel complesso stabile a novembre, ha dichiarato il portavoce dell’NBS Fu Linghui nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che il Paese lavorerà per garantire uno sviluppo stabile dell’occupazione, delle imprese, dei mercati e delle aspettative.

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La Cina ha fissato un obiettivo per il tasso di disoccupazione urbana rilevato intorno al 5,5% per il 2025, e mira a creare oltre 12 milioni di nuovi posti di lavoro urbani entro l’anno.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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