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Cronaca

Cresce la cosmetica in Italia, nel 2022 fatturato di 13,2 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Con un fatturato di 13,2 miliardi nel 2022 e previsioni per il 2023 che portano a un ulteriore balzo a 14,2 miliardi di euro, 2 miliardi in più rispetto ai valori pre-Covid, il sistema della Cosmetica in Italia crea 22,3 miliardi di valore condiviso. Questi alcuni dati che emergono in occasione dell’Assemblea pubblica 2023 di Cosmetica Italia. La cosmetica come bene essenziale ma anche “un fiore all’occhiello del Made in Italy”, come l’ha definito il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio. “E’ un comparto che dà lustro all’Italia e che genera ricchezza e posti di lavoro. Non molti sanno che le competenze, la manifattura, la ricerca e lo sviluppo di questo settore sono in Italia e che alle imprese italiane si affidano anche i più grandi marchi al mondo. Noi pensiamo di comprare prodotti stranieri ma la verità è che sono prodotti in Italia. I cosmetici fabbricati in Italia sono apprezzati per la qualità, la capacità creativa, la sicurezza e l’affidabilità. Dati e numeri che sono da record, che fanno della cosmetica uno dei comparti trainanti del nostro ‘saper farè. Ed è la ragione per la quale questo Governo intende rivolgere a questo comparto la stessa attenzione che viene riconosciuta a comparti più noti anche al grande pubblico”, ha spiegato Meloni.
Il presidente di Cosmetica Italia, Benedetto Lavino, nel suo intervento ha ricordato alcune delle priorità rilevanti per il comparto: “Ritengo opportuno segnalare e citare la questione dell’IVA sui prodotti cosmetici. Forse non tutti ricordano, infatti, che i cosmetici, senza distinzioni tra fascia di prezzo e tipologia, sono considerati ai fini IVA beni di lusso e sono quindi assoggettati all’aliquota massima. Quella dell’IVA è una questione che tocca non solo l’industria, ma che ha ricadute dirette anche sul consumatore. Abbiamo già visto come i cosmetici siano beni essenziali. Per questo riteniamo fondamentale garantirne la costante accessibilità a tutti, soprattutto in un momento in cui l’inflazione incide negativamente sulla capacità di spesa delle famiglie e delle fasce più deboli della popolazione”. Per Lavino il cosmetico deve trovare “spazio e piena rilevanza tra i driver del made in Italy nel mondo, cioè tra le categorie di prodotti che danno lustro e riconoscibilità all’eccellenza italiana, contraddistinta da qualità indiscussa e tensione continua verso gli elevati standard tipici delle nostre catene produttive. E’ un comparto che nel corso dell’ultimo biennio ha dimostrato di essere solido e maturo, in grado di affrontare scenari estremamente complessi e sfidanti”.
“A fine 2021 il fatturato totale del settore cosmetico in Italia è stato di 11,8 miliardi di euro, salito a 13,2 miliardi di euro secondo i preconsuntivi 2022. Le previsioni per il 2023 ci portano a un ulteriore balzo a 14,2 miliardi di euro, con un incremento di ben 2 miliardi rispetto ai valori pre-Covid. Il lavoro, l’investimento, la ricerca portati avanti ogni giorno dalle centinaia di aziende impegnate nella produzione e nella distribuzione di prodotti cosmetici – ha sottolineato – creano una spirale virtuosa e generano un’onda positiva che investe non solo il nostro comparto, ma tutti quelli che direttamente e indirettamente sono connessi, a monte e a valle. Il settore cosmetico nazionale si pone in un confronto alla pari al fianco di altri comparti manifatturieri maggiormente noti e citati. Senza dimenticare che la quota della produzione cosmetica nazionale destinata all’estero è superiore al 40%”. Infine, il presidente di Cosmetica Italia ha evidenziato come “la competitività si raggiunga attraverso azioni che non penalizzano, bensì rafforzano e uniscono la filiera. Siamo pronti per scrivere una nuova pagina per il nostro settore. Il cammino è tracciato e la direzione è quella di voler operare sempre più come sistema per essere più solidi, concorrenziali e continuare ad essere un’industria che fa bene al Paese”, ha concluso.
Presente all’Assemblea anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che rivolgendosi alla platea ha sottolineato come quello della cosmetica “sia uno degli asset più importanti, modello ed emblema del Made in Italy. E’ frutto di una storia e di una cultura millenaria e noi siamo consapevoli che l’eccellenza del made in Italy sia il biglietto da visita dell’intero Paese. Non solo vogliamo creare il contesto per lo sviluppo economico, ma vogliamo supportare il sistema eliminando gli ostacoli per le imprese. Al centro della nostra attenzione viene posta l’attività di chi intraprende una propria azione produttiva nel contesto italiano. Infatti le imprese, con i loro attori e le persone, sono al centro della nostra azione perchè sono il motore della nostra economia. Il Made in Italy nella percezione globale è un certificato di qualità, non è solo un luogo di produzione ma uno stile di vita, una cultura”.
In occasione dell’Assemblea è stato presentato uno studio commissionato ad Althesys, dal quale emerge come la filiera della cosmetica abbia mostrato nel corso dell’ultimo biennio una notevole solidità e maturità, “tratti che hanno costituito una base di resilienza e flessibilità indispensabile per affrontare i picchi positivi e negativi vissuti dal mercato nazionale e internazionale”.
Nel 2021 l’export cosmetico italiano ha registrato un parziale recupero con una crescita di 13,8 punti percentuali, mentre l’import si è fermato a +8,8 punti percentuali. I dati preconsuntivi del 2022 segnalano un superamento dei livelli pre-Covid con un incremento delle esportazioni di quasi il 16% rispetto al 2021.
“La cultura della bellezza emerge in ogni dettaglio nel nostro Paese – si legge nello studio -. Nello specifico, per l’industria cosmetica la produzione si confronta costantemente con l’obiettivo di offrire un prodotto innovativo e ben fatto, frutto di un know-how riconosciuto al di fuori dei confini nazionali, capace di esprimere al meglio l’innata propensione italiana alla creatività. Un fattore dal valore inestimabile che porta le aziende italiane ad affrontare ogni prodotto come un’opera d’arte, con un approccio globale e multidisciplinare, attento a ogni dettaglio. Un primato espresso anche grazie agli elevati standard di sicurezza e qualità legati alla produzione cosmetica nazionale, che investe oltre il 6% del fatturato in ricerca e innovazione. L’Italia, in ambito cosmetico, è nota per essere un esportatore di manifattura specializzata e di tecnologia”. Solo per citare un esempio, il 67% del make-up consumato in Europa è prodotto da imprese italiane, e a livello mondiale questo valore tocca il 55%.

– foto xl3/Italpress –

(ITALPRESS).

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Camorra e riciclaggio, 5 arresti e sequestri per 3,5 mln a Napoli

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NAPOLI (ITALPRESS) – La Guardia di finanza di Napoli, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e con la Squadra Mobile della Questura di Napoli, ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali – emessa dal G.I.P. di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di cinque persone accusate di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità agevolativa dell’organizzazione camorristica denominata “clan Contini”. Tre sono finiti in carcere, due ai domiciliari.
L’indagine, spiegano gli inquirenti, avrebbe permesso di accertare “l’intestazione fittizia di due società operanti nel settore della ristorazione e panificazione per agevolare il raggiungimento delle finalità illecite del predetto sodalizio e per il sostentamento dei detenuti e delle rispettive famiglie”.
L’impresa di ristorazione, operante nel centro storico di Napoli, sarebbe stata acquistata grazie all’apporto economico e alla “protezione” fornita da un esponente di spicco del clan, alla cui famiglia sarebbe stata destinata una parte dei relativi proventi anche dopo la sua detenzione conseguente ad una condanna per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Le risultanze investigative e le evidenze acquisite sui social network avrebbero permesso di stabilire che “la società era gestita, di fatto, dal cognato del detenuto, anch’egli gravato da numerosi precedenti penali, il quale si sarebbe poi affrancato dalla joint venture criminale avviando una nuova attività nel campo della panificazione e della vendita di prodotti da forno”, spiegano le Fiamme Gialle.
Le indagini, corroborate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, avrebbero consentito di appurare anche la fittizia intestazione di un’impresa individuale operante nel settore dei servizi turistici, che il precedente titolare sarebbe stato costretto a dismettere con minacce, percosse e intimidazioni, e di sette immobili di pregio siti nel capoluogo partenopeo.
Gli indagati avrebbero reimpiegato nelle società di ristorazione e panificazione e nell’acquisto degli indicati beni immobili oltre 412 mila euro in contanti con reiterate operazioni sui conti societari e personali. Profitto illecito che è stato sequestrato, così come le quote delle società, l’impresa individuale e gli immobili oggetto di intestazione fittizia, il tutto per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni di euro.

– foto tratta da video Guardia di finanza Napoli –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Medio Oriente, Mattarella “Soluzione a due stati è interesse di tutti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Rinnovo la ferma condanna per l’atroce attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e le espressioni del cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale. Resta viva negli italiani tutti la speranza che gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas possano essere quanto prima restituiti alla libertà e all’affetto dei propri cari. E’ altresì indispensabile giungere a un’immediata cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, anche per consentire il pieno accesso umanitario alla popolazione civile, da mesi stremata e bisognosa del sostegno della Comunità internazionale. Auspichiamo che quanto prima il ciclo della violenza possa essere interrotto, che si riducano le tensioni – anche al livello regionale – e che si apra la strada ad un dialogo che porti ad una soluzione a due Stati, giusta, necessaria, sostenibile, in linea con il diritto internazionale. Una soluzione che è nell’interesse di tutti e per la quale tutti dobbiamo impegnarci”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, in occasione della ricorrenza dello Yom haAtzmaut.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Cronaca

Sequestrati 116 kg di cocaina nell’interporto di Vado Ligure

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SAVONA (ITALPRESS) – Un ingente carico di sostanza stupefacente è stato intercettato, presso l’interporto di Vado Ligure (SV), grazie ad una azione congiunta del personale della Guardia di Finanza di Savona e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Nel complesso, all’interno di un container proveniente dal Centro America sono stati sequestrati 102 panetti di cocaina per un peso complessivo, al lordo del confezionamento, pari a circa 116 kg che, se immessa sul mercato al dettaglio, avrebbe fruttato introiti stimati in circa 7 milioni di euro. Le indagini si sono soffermate sulle spedizioni di alimenti provenienti da Paesi del Centro e Sud America considerati “a rischio”, nei quali maggiormente prolifera il fenomeno della produzione ai fini di esportazione di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Il contenitore selezionato, infatti, inizialmente imbarcato in Nicaragua, trasbordato più volte ha stazionato per diverso tempo in porti del Messico e dell’Ecuador. La circostanza ha portato a ipotizzare, anche sulla base di pregresse recenti esperienze operative, che vi fosse l’elevata probabilità di un inserimento al suo interno di sostanza stupefacente occultata tra i sacchi di caffè oggetto della spedizione dichiarata. Pertanto il container, sbarcato a Genova da una nave oceanica e successivamente trasportato a Vado Ligure (SV) in un’area dell’interporto, è stato sottoposto ad una accurata ispezione che ha portato al rinvenimento del carico di stupefacente. Sono in corso approfondimenti atti ad individuare i destinatari della ingente partita di droga.

foto: ufficio stampa Guardia di Finanza

(ITALPRESS).

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