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Shiffrin nella leggenda: vittoria numero 87, superato Stenmark

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ARE (SVEZIA) (ITALPRESS) – Mikaela Shiffrin scrive l’ennesima pagina della sua leggenda. Her Majesty concede il bis ad Are, aggiudicandosi anche lo slalom, e timbra la vittoria numero 87 in Coppa del Mondo battendo il record assoluto stabilito da Ingemar
Stenmark, che si era fermato a 86 fra il 1974 e il 1989. E se il fuoriclasse svedese aveva costruito le sue imprese solo fra slalom e gigante, la fuoriclasse di Vail – 28 anni lunedì prossimo – ha distribuito le sue vittorie fra tutte le specialità, unica di sempre a riuscirci: 53 fra i pali stretti, 20 in gigante, 5 in super g, 3 in discesa, 3 nei city event, due in parallelo e una in combinata. Una lunga rincorsa, cominciata proprio ad Are il 20 dicembre 2012 e sempre in slalom, conclusa oggi con un capolavoro dei suoi: prima manche dominata con 63 centesimi su Anna Swenn Larsson, seconda di gestione ma non troppo, per quello che è anche il podio numero 136 in carriera, a -1 dal primato femminile di Lindsay Vonn (più distante Stenmark a quota 155, secondo in questa speciale classifica c’è Hirscher a 138). Alle sue spalle Wendy Holdener con un distacco di 92 centesimi, completa il podio la padrona di casa Anna Swenn Larsson a 0″96. Con la Coppa del Mondo – la quinta in carriera – già in tasca oltre a quelle di gigante e slalom, la Shiffrin sale in classifica generale a 2028 punti, quasi il doppio rispetto a Petra Vlhova, ferma a 1025 dopo l’uscita nella seconda parte. Terza è Lara Gut-Behrami con 1007 e Federica Brignone quarta con 939. Ad Are l’Italia va a punti grazie a Marta Rossetti: la 24enne bresciana delle Fiamme Oro Moena, 27esima a metà gara, recupera sette posizioni e chiude 20esima, senza però riuscire a qualificarsi per le finali di Soldeu. Classificata ma senza punti Anita Gulli, ventinovesima dopo la prima manche, che ha rischiato il tutto per tutto per recuperare posizioni. Purtroppo è uscita dal tracciato, si è rimessa in carreggiata ma i quasi 12 secondi di ritardo dalla vincitrice sono troppi per rientrare nel distacco consentito dal regolamento. Non si erano qualificate per la seconda manche Lara Della Mea, Vera Tschurtschenthaler, Martina Peterlini e Lucrezia Lorenzi.

In campo maschile Marco Odermatt ‘giganteggià sulla Podkoren di Kranjska Gora e mette una serie ipoteca sulla coppa di specialità. Il campione svizzero costruisce nella prima manche, col miglior crono, la sua quinta vittoria stagionale fra le porte larghe e completa l’opera nella seconda parte di gara, frenando i sogni di gloria di un Alexis Pinturault (+0″23) che torna comunque sul podio nella specialità risalendo dalla quinta alla seconda posizione. Terzo si piazza Henrik Kristoffersen, con 37 centesimi di ritardo, che tiene aperti almeno sulla carta i giochi per la coppa di gigante: Odermatt è infatti al comando con 640 punti contro i 500 del norvegese ma restano solo due gare alla fine, il gigante bis di domani sulla pista slovena e poi quello in Andorra nelle finali di Soldeu. Solo la matematica impedisce infine a Odermatt – che in questa stagione si è già assicurato anche la coppetta di super g – di festeggiare la sua seconda Coppa del Mondo: 486 le lunghezze di vantaggio su Kilde, che ha scelto di non prendere parte al weekend sloveno.
L’Italia registra il ritorno nella top ten di Luca De Aliprandini, grazie al nono tempo nella seconda manche che permette al trentino di recuperare 4 posizioni rispetto alla prima frazione. Ne perde quattro, invece, Filippo Della Vite, che chiude al 14esimo posto finale, al termine di una seconda manche con qualche errore di troppo. Hannes Zingerle conferma il 18esimo posto già ottenuto a metà gara (ottimo risultato per l’altoatesino se si considera il pettorale numero 45) mentre Giovanni Borsotti chiude 25^, non riuscendo a sfruttare al meglio il basso numero di partenza della seconda parte di gigante. Non si erano qualificati per la seconda manche Alex Vinatzer, Tobias Kastlunger e Alex Hofer, fuori Simon Maurberger.
In vista di Soldeu e in attesa della gara di domani, gli italiani che rientrano fra i primi 25 della specialità sono Della Vite (14^) e De Aliprandini (23^), appena fuori c’è Borsotti, 26esimo con 57 punti, che si gioca tutto nel gigante di domenica. Può sperare anche Zingerle, 32esimo a quota 39 punti.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Tregua olimpica un miraggio, anche Zelensky dice no

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ROMA (ITALPRESS) – Si allontana sempre di più l’ipotesi di una tregua olimpica durante i Giochi di Parigi2024 (26 luglio-11 agosto). La possibilità di far tacere le armi in Ucraina, teatro bellico dopo l’invasione russa del Donbass, era stata avanzata innanzitutto dal presidente francese Emmanuel Macron e in qualche modo discussa nell’incontro tra i leader di Cina e Russia, Xi Jinping e Vladimir Putin. A chiudere ogni spiraglio per un’intesa è stato proprio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, certo che un’eventuale tregua nel periodo delle Olimpiadi potrebbe ritorcersi contro la sua stessa popolazione e rivelarsi decisiva per le sorti del conflitto. “Nessuno ci garantirebbe che la Russia non ne approfitterebbe per portare truppe sul nostro territorio, una tregua giocherebbe a favore del nostro nemico – ha sostenuto Zelensky, rispondendo a distanza a Macron – Non siamo contro una tregua, nè contro la fine della guerra, ma vogliamo una giusta fine per questa guerra”. In realtà anche Putin aveva fatto intendere di non essere favorevole ad una tregua olimpica, ma a causa del divieto agli atleti russi di partecipare ai Giochi Estivi parigini proprio a causa della guerra scatenata sul territorio ucraino. “I funzionari sportivi internazionali oggi violano i principi della Carta Olimpica nei confronti della Russia, impedendo ai nostri atleti di partecipare alle Olimpiadi sotto la loro bandiera, con il loro inno nazionale, ma vogliono che noi obbediamo alle regole che vogliono loro imporci – le parole del capo del Cremlino – Per pretendere qualcosa dagli altri, devi rispettare tu stesso le regole”. Difficile, se non impossibile, a questo punto trovare un’intesa tra le parti per interrompere, almeno per il periodo delle Olimpiadi, un conflitto sempre più sanguinoso.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Indiana super in casa, 3-3 la serie play-off con New York

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Servirà gara-7 per definire la seconda finalista, dopo Boston Celtics, dei play-off della Eastern Conference di Nba. Indiana Pacers si conferma insuperabile sul parquet amico e si aggiudica la sesta gara interna di questa post-season superando i New York Knicks per 116-103. Un successo, quello in gara-6, che porta la serie in perfetta parità (3-3) in attesa della ‘bellà in programma domani, domenica. Per il quintetto della ‘Grande Melà, 31 punti di Brunson, top-scorer della serata nonostante 11 tiri liberi di fila sbagliati, e qualche apprensione per Hart, uscito con problemi addominali; tra i padroni di casa ne timbra 25 Siakam. Nelle semifinali di Western Conference, Denver Nuggets e Minnesota Timberwolves sono sul 3-3, mentre Dallas Mavericks conduce 3-2 su Oklahoma City Thunder.
– Foto Ipa Agency –
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Gol ed emozioni, Fiorentina e Napoli si dividono la posta

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FIRENZE (ITALPRESS) – Fiorentina e Napoli si dividono la posta in palio al termine di una gara che è stato un lungo inseguimento reciproco ricco di gol, emozioni e colpi di scena. Alla fine il 2-2 al Franchi consente a Biraghi e compagni di confermarsi all’ottavo posto ma non ancora poter festeggiare il ritorno certo nelle prossime coppe europee perchè servirà almeno un punto nell’ultimo turno contro il Cagliari, e lenisce parzialmente l’emorragia di punti per gli ormai ex campioni d’Italia. Gli ospiti iniziano la gara come meglio non si potrebbe passando già all’8′ con Rrahmani, capitano di serata stante l’assenza per problemi di gastroenterite di Di Lorenzo, che anticipa Martinez Quarta su calcio d’angolo di Politano. Gli uomini di Calzona giocano in maniera eccellente la prima mezz’ora tanto che vanno più volte vicini al raddoppio in particolare con Kvaratskhelia. Proprio su una palla riconquistata da Dodo sull’esterno sinistro offensivo georgiano, su cui il Napoli si lamenta per una mancata sanzione del fallo da parte del direttore di gara, prende avvio l’azione che porta alla punizione poi segnata da Biraghi al 39′ per l’1-1. I gigliati ribaltano il risultato tre minuti più tardi con Nzola bravo a superare Politano e di destro a sorprendere Meret. Lo svantaggio del Napoli è una punizione eccessiva per i partenopei che però rischiano di subire per due volte la terza rete entrambe le volte con Nico Gonzalez, con nella seconda circostanza un ottimo intervento di Meret. Il 2-2 lo segna Kvaratskhelia anche lui con una bellissima punizione (57′), con Politano che centra un palo 5′ più tardi. Nella parte centrale la sfida diventa equilbrata e l’ultimo vero sussulto giunge all’80’ quando Marchetti assegna calcio di rigore per un presunto fallo di Lobotka su Belotti, quest’ultimo subentrato a Nzola, ma la revisione al Var sollecitata da Valeri fa poi cambiare idea al direttore di gara. Il punteggio non cambia più e si chiude dunque con un pareggio l’ultima partita casalinga di Vincenzo Italiano, con lo stadio Franchi che la prossima estate vedrà anche l’inizio di lavori che porteranno poi alla costruzione di una nuova curva Fiesole.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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