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Pole position per Perez nel Gp dell’Arabia Saudita

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GEDDA (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Il messicano della Red Bull Sergio Perez ha ottenuto la pole position nel GP dell’Arabia Saudita, seconda prova del Mondiale 2023 di Formula 1, con il tempo di 1’28″265″. Secondo tempo per la Ferrari del monegasco Charles Leclerc (+0″155) che, però, partirà dodicesimo vista la penalizzazione; terzo lo spagnolo Fernando Alonso (Aston Martin, +0″465). Quarto nelle Q3 George Russell (Mercedes, +0″592), quinto Carlos Sainz (Ferrari, +0″666), sesto Lance Stroll (Aston Martin, +0″680), settimo Esteban Ocon (Alpine, +0″813), ottavo Lewis Hamilton (Mercedes, +0″958), nono Oscar Piastri (McLaren, +0″978), decimo Pierre Gasly (Alpine, +1″092). Clamoroso problema nelle qualifiche per la Red Bull del campione del mondo Max Verstappen, che ha rotto il semiasse: l’olandese partirà dal quindicesimo posto nella griglia.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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I 70 anni di Zaccheroni tra big e imprese da ‘imperatorè

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CESENATICO (ITALPRESS) – Certe frasi fanno capire quanto Alberto Zaccheroni sia sempre incline al ragionamento fuori dagli slogan. Ora che il 1° aprile compie 70 anni ancora di più. Per far capire il suo calcio, oltre a scegliere di raccontarsi nel libro “Il pallone non è sempre rotondo”, ha scelto espressioni a effetto come “una squadra deve viaggiare all’unisono con movimenti sincronizzati indipendentemente dalle qualità tecniche dei singoli, che se ci sono aumentano il tasso vincente”. Il compleanno stavolta lo passa in un letto d’ospedale, al reparto di medicina riabilitativa dell’ospedale Marconi di Cesenatico, nel polo ospedaliero Bufalini di Cesena dov’è stato ricoverato nel pomeriggio del 10 febbraio scorso dopo aver battuto la testa in seguito a una caduta dalle scale accidentale, oppure dopo un malore, nella sua casa di Cesenatico. In questo percorso, con la prognosi sciolta mercoledì scorso e che prevede 60 giorni prima del percorso riabilitativo, gli sono accanto la moglie Fulvia Fiorini e il figlio Luca con la compagna Clara. Il mitico Zac non è mai stato un chiacchierone, ma lapidario sì: “Non mi ritrovo più in questo calcio dove ai calciatori non insegnano neppure le aste, i rudimenti primari del calcio”, oppure “il mio calcio parla un’altra lingua che in pochi capiscono e neppure i giornalisti sanno più intendere”.
La carriera di calciatore (giocò come terzino nelle giovanili del Cesenatico e del Bologna) è durata poco a causa di una malattia polmonare. La sua storia in panchina, dopo gli inizi sotto casa con le giovanili, è fatta dello scudetto conquistato alla guida del Milan nel 1998-1999 nell’anno del centenario rossonero, pur non avendo mai avuto un gran feeling con Silvio Berlusconi che ogni tanto lo bacchettava, ma ci sono anche le pagine degli albori, come le promozioni con Riccione, Baracca Lugo e Venezia riportato in Serie B, fino alle imprese da commissario tecnico del Giappone portato alla vittoria della Coppa d’Asia in Qatar nel 2011 e una Coppa dell’Asia Orientale in Corea del Sud nel 2013. Nella storia è scritto il 18 ottobre 2011 quando venne ufficialmente ricevuto dall’imperatore nipponico Akihito (onore che viene concesso molto raramente). Un’occasione per esprimergli stima e riconoscimento per aver riportato la Coppa d’Asia in Giappone. Nella sua carriera si ricordano anche Venezia, Bologna, Udinese, Lazio, Inter, Torino e Juventus. Può vantarsi di essersi seduto, dopo Jòzsef Viola e Giovanni Trapattoni, sulle panchine delle tre big italiane.
C’è anche un campionato di Serie B nel 1994-1995 con il Cosenza che nonostante una penalizzazione di 9 punti ha salvato con largo anticipo, arrivando fino alla zona promozione. Nel 1995 ha allenato l’Udinese che lo fa approdare in Serie A e che nel ciclo ha portato per la prima volta in Coppa Uefa e successivamente al 3º posto, alle spalle di Juve e Inter. Dopo qualche mese con la squadra cinese del Beijing Guoan, ha concluso la sua carriera da allenatore professionista con la nazionale degli Emirati Arabi, tra il 2017 e il 2019, arrivando in finale alla Coppa delle Nazioni del Golfo persa ai rigori contro l’Oman. Qualcosa è cambiato con il Covid, che non l’ha risparmiato confidando agli amici gli strascichi che aveva lasciato: “Mi sento sempre stanco, faccio fatica a fare le mie lunghe passeggiate quotidiane”. Aveva poi accettato la proposta della Fifa di lavorare come analista dei Mondiali 2022 in Qatar. Ci sono anche le esperienze da commentatore televisivo e dall’anno scorso di commissario tecnico della Nazionale Italiana Non Profit, Ente Terzo Settore (Ets) che promuove i valori della solidarietà attraverso la condivisione di un’esperienza sportiva coinvolgendo associazioni non a scopo di lucro, ma unite dallo spirito di fare del bene. Proprio quello spirito che serve anche a chi gli sta vicino per farlo tornare il mitico Zac.
– foto Image –
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Allegri “Possiamo regalarci un maggio importante”

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TORINO (ITALPRESS) – Alla vigilia della ripresa del campionato e del match contro il Verona, il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, guarda all’imminente futuro con rinnovato ottimismo. “Abbiamo recuperato tutta la rosa a parte Pogba, Bonucci e Kaio Jorge e questo è molto importante. In questo aprile possiamo regalarci un maggio importante”, ha detto l’allenatore dei bianconeri.
“Maggio potrebbe essere meraviglioso, possiamo andare in finale sia in Coppa Italia che in Europa League. In campionato invece dobbiamo mantenere la seconda posizione per punti fatti sul campo. Dobbiamo stare attenti al Verona: è una partita pericolosa. Loro sono una squadra che corre e che ti aggredisce a tutto campo. Dobbiamo metterci al pari loro, a livello fisico. Poi dobbiamo esser bravi a ‘switcharè, a proposito sempre di obiettivi”, ha precisato Allegri.
Sui singoli tante le novità. “Dopo le soste è sempre complicato ripartire. Veniamo da un periodo buono e dobbiamo prestare la massima attenzione alla gara di domani. Abbiamo in settimana anche l’impegno di Coppa Italia, diversi giocatori vengono dagli impegni con le Nazionali e quindi dovrò riflettere ancora per decidere la formazione. Chiesa avverte ancora dolore, quindi per domani non sarà convocato. Di Maria, Vlahovic, Milik e Soulè saranno a disposizione. Pogba sta lavorando. L’adduttore sta bene, ora vedremo come reagirà il ginocchio. Sui tempi di recupero non posso dire niente, però”, ha aggiunto il tecnico della Juve. “Kostic sta bene e domani può giocare. Difficilmente Di Maria domani partirà da titolare. Angel sta bene, ma è tornato da poco dagli impegni con la sua nazionale. Potrebbe giocare a partita in corso. A metà campo, viste le squalifiche di Paredes e Rabiot, sono rimasti Locatelli, Fagioli e Miretti. Fagioli sta facendo molto bene ma non deve distrarsi. In questo momento, come dico sempre, sarebbe un errore sia esaltarsi che deprimersi. Kean è migliorato molto. Sia a livello mentale che a livello tecnico. La sua stagione viene un pò sottovalutata. Ha fatto diversi gol e buone prestazioni”, ha concluso Allegri.
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Alcaraz in semifinale a Miami contro Sinner

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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Come a Indian Wells, sarà Carlos Alcaraz a sfidare Jannik Sinner in semifinale al “Miami Open”, secondo Atp Masters 1000 della stagione (combined con il terzo Wta 1000 del 2023) dotato di un montepremi pari a 8.800.000 dollari che si sta disputando sui campi in cemento dell’Hard Rock Stadium, in Florida. Il 19enne di El Palmar, appena tornato in vetta al ranking dopo il trionfo ad Indian Wells e campione in carica a Miami, si è sbarazzato nei quarti per 6-4 6-2, in un’ora e 18 minuti, dello statunitense Taylor Fritz, numero 10 Atp e 9 del seeding. Match mai in discussione e nuova sfida all’orizzonte fra due dei più talentuosi giovani del circuito, che si affronteranno per la settima volta: lo spagnolo è in vantaggio per 4-2 nel bilancio dei precedenti con l’azzurro (compresa la prima sfida, l’unica a livello Challenger, vinta ad Alicante nel 2019) e si è imposto negli ultimi due, nei quarti degli Us Open 2022 (annullando un match-point) e in semifinale a Indian Wells due settimane fa. Sinner – già sicuro di tornare nella Top Ten Atp – si presenterà forte del suo miglior inizio stagione di sempre: ha vinto 20 delle 24 partite giocate fin qui e 16 delle ultime 18, e a Miami finora non ha concesso nemmeno un set.
Nell’altra semifinale, invece, sarà derby russo fra Daniil Medvedev e Karen Khachanov.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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