Sport
Galderisi compie 60 anni “Juve palestra, scudetto Verona unico”
Pubblicato
2 anni fa-
di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Nanu Galderisi, nato a Salerno il 22 marzo 1963, ha fatto la storia del calcio italiano. I suoi primi sessant’anni (li compirà mercoledì) sono il traguardo di uno che ce l’ha fatta togliendosi tante soddisfazioni, in campo soprattutto ma anche in 23 anni di panchina. “Ma la cosa più bella è stata la nascita di mio figlio Andrea Massimo. Vale più degli scudetti, al di sopra di ogni cosa. Lui fa musica. Ha un duo, si chiamano GAM e hanno appena diffuso il singolo ‘Come nelle venè” ha detto all’Italpress il classe 1963. “Una gran bella leva. Penso a Bergomi, Riccardo Ferri, Filippo Galli. Abbiamo raggiunto grossi risultati anche in azzurro, fin dai livelli giovanili” afferma Galderisi che si definisce “ancora un sognatore. Un ragazzo com’è nel mio spirito e un uomo che ha imparato tanto nel suo percorso di vita. Cerco di mantenere coerenza ed equilibrio, senza perdere mai di vista i sogni che sono sempre stati per me importanti per ogni sfida da affrontare e obiettivo da raggiungere”. I rimpianti sono davvero pochi. “Faccio fatica a guardare dietro perchè non mi piace. Qualche errore c’è stato, anzi più di uno, ma sono proprio gli errori che ti rendono più forte per non ripeterli. Sono umani. Sono orgoglioso di accettare gli errori insieme a tutte le cose belle che ho fatto”.
Il 20 agosto 1980 l’esordio con la Juve in Coppa Italia sul campo dell’Udinese (2-2), poi la prima presenza in Serie A il 9 novembre coi bianconeri a Perugia (0-0). “La Juve per me ha rappresentato una gran bella palestra sotto l’aspetto professionale ma soprattutto umano. Sono cresciuto in mezzo a tanti campioni, soprattutto persone che ti insegnavano come comportarsi. Devo molto a Boniperti e Vycpàlek, mi hanno accolto in famiglia e fatto crescere. Ho vissuto con dei monumenti calcistici e li porto ancora dietro”. Vialli diciottenne disse “Sogno la Juve, vorrei essere al posto di Galderisi”… “Luca l’ho vissuto intensamente in Nazionale nel percorso di Coverciano. E’ sempre stato ambizioso e determinato, come lo ero anche io. Entrambi giovani abbiamo sempre cercato di raggiungere il massimo. Voleva essere il migliore di tutti, anche io”. Una delle persone che ha maggiormente contribuito alla sua crescita professionale è stato senza dubbio Giovanni Trapattoni. “Mi suscita un’emozione continua. Gli allenamenti al Combi le sue grida, le fischiate quando facevo qualcosa di buono e meno buono. L’ho sempre considerato come un padre, come Boniperti che mi bacchettava in un modo e mi coccolava in un altro. Che differenza con Bagnoli? Ecco un altro fondamentale per la mia vita, dal quale ho imparato moltissimo. Caratterialmente era diverso ma li univa la voglia di vincere. Credo che Bagnoli sia stato l’artefice di qualcosa di unico. Ringrazio chi mi ha fatto essere lì, sono fortunato di essere capitato in quel gruppo. Con Mascetti e i giocatori, quel Verona ha esaltato una tifoseria pazzesca e una città incredibile” ha confessato all’Italpress.
Poi il passaggio al Milan dove avrebbe voluto di più. “Sicuramente. Ero andato con la carica giusta e al contempo il dispiacere per aver lasciato Verona. Era un percorso che dovevo fare, una bella sfida. Ho sempre cercato di dare il massimo, e l’annata andò così. Poi arrivò Sacchi ma avevo già parlato con la Lazio. Mi diedero del matto perchè scendevo in Serie B. I tifosi rossoneri mi ricordano come se avessi fatto 30 gol: ne feci uno in campionato e uno in Coppa Italia. Hanno capito l’attaccamento e la persona, mi basavo su queste cose. I valori mi piacevano”.
Due scudetti e una Coppa Italia a Torino, uno scudetto a Verona, difficile metterli sulla bilancia. “Non dimenticherò mai il mio primo scudetto. Trap mi ha ricordato tante volte che se non ci fossi stato io sarebbe stata durissima con la Fiorentina che era forte. Lo scudetto del Verona è stato unico e per sempre”. Quando vede i campioni di oggi chiudere la carriera all’estero, pensa che sia più facile rispetto a quando lo fece lui andando negli Stati Uniti dal 1996 al 1998. “A 33 anni feci un’esperienza fantastica in un mondo che conoscevo meno. Aveva solo bisogno di tempo, come tutte le cose. Adesso credo che sia fondamentale fare esperienza e si dev’essere felici dove si può esserlo”.
In azzurro appena 10 presenze e un gol (“Credo che avrei potuto e dovuto essere più bravo, anche la scelta di andare in B non ha aiutato”), alla domanda su quale sia il compagno più forte col quale ha giocato, la risposta è netta:”Preben Elkjær Larsen a Verona”, i difensori che lo hanno fatto più penare sono stati “Ferri, Vierchowod e Bergomi”, mentre il giocatore che più lo ha impressionato è stato Maradona”. La carriera di allenatore è lunga 23 anni ed ha fatto vivere tante esperienze. “Quando ho smesso di giocare e pensandoci quando ero negli Usa, ero convinto di poter fare l’allenatore. Mi sono tolto delle soddisfazioni in piazze difficili, ho fatto belle cose in realtà come Avellino, Foggia, Arezzo. Sono cresciuto con dei valori e cerco di portarli negli spogliatoi dono sono stato. Ho avuto tanti giocatori che si ricordano della correttezza e del fatto che i ragazzi li guardo sempre negli occhi e sono me stesso”. A Padova è stato eletto giocatore biancoscudato del secolo ma non ha mai allenato la squadra. “Un altro passaggio importante della mia vita. Non è male sapere di essere il giocatore simbolo. Per certi aspetti non dovrei mai allenarlo, però penso che sia una sfida intrigante. Forse capiterà, ma nessuno cancellerà i 6 anni in campo con un gruppo fantastico ed è stato un onore portarlo in Serie A”. Il 21 gennaio 2004 un infarto ha messo a rischio la sua vita, ma “sono sempre stato uno che non si dà mai per vinto vivendo tutte le situazioni positive e negative. E’ stata una bella lezione di vita, qualcuno dall’alto mi ha voluto dare una lezione di vita e di insegnamento. Ho avuto paura, ho visto il bianco. Cosa voglio che si dica di me? Per me più delle parole conta come mi trattano, mi guardano e mi sorridono. Guardo la gente negli occhi. Mi sono sempre dedicato a tutti, non sono mai uscito da un locale di nascosto. Ho sempre vissuto come sono fatto, a lungo andare questo mi ritorna”.
– foto Galderisi –
(ITALPRESS).
Potrebbero interessarti
-
Debutto vincente per Musetti al Masters 1000 di Toronto
-
Funzioni Centrali P.A., siglato il nuovo contratto della dirigenza
-
Export, Zoppas “Il Made in Italy è più forte dell’incertezza”
-
Regno Unito “Riconosceremo lo Stato di Palestina a settembre”
-
Dl Università approvato in via definitiva dalla Camera, è legge
-
La Russa “Trump mai stato un punto di riferimento per la destra”
Sport
Debutto vincente per Musetti al Masters 1000 di Toronto
Pubblicato
5 ore fa-
30 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Debutto vincente per Lorenzo Musetti nel “National Bank Open Presented by Rogers”, l’Atp Masters 1000 in scena sui campi in cemento di Toronto, in Canada. L’azzurro, numero 10 del mondo e terza testa di serie del seeding, dopo il bye del primo turno, ha sconfitto nei 32esimi di finale l’australiano James Duckworth, numero 106 del ranking Atp, col punteggio di 7-5 6-1. Ai sedicesimi di finale Musetti sfiderà lo statunitense Alex Michelsen, 34 del mondo e 26esima forza del tabellone, oggi vincitore contro il cileno Tomas Barrios Vera per 7-6 (7) 6-3.
Primo set comunque sofferto per Musetti, che fatica a trovare la continuità necessaria. Nel quarto game potrebbe fare il vuoto, manca 5 palle break e alla fine finisce per perdere un game di 16 punti e quasi 10 minuti. Ma le chance mancate continuano anche nell’ottavo game, quando Musetti spreca anche la sesta palla break dell’incontro. Il contraccolpo potrebbe essere fatale, perché sul 5 pari Musetti deve affrontare due palle che manderebbero l’australiano a servire per il set. Il carrarino le salva con coraggio e poi nel game successivo strappa finalmente la battuta al rivale, chiudendo il parziale per 7-5. La partita scorre poi veloce con Musetti che allunga nel secondo game del secondo set. Duckworth molla gli ormeggi, sprofonda sotto 4-1, poi subisce un altro break, lanciando Musetti verso un successo tutto sommato rimasto in bilico soltanto nel primo set. Per Musetti è il primo successo dalla semifinale raggiunta al Roland Garros. Da allora aveva perso con Alcaraz a Parigi, con Basilashvili a Wimbledon e con Norrie a Washington. L’ultimo successo di Musetti sul cemento invece era stato al terzo turno di Miami nel 2025.
PAOLINI IN CAMPO CONTRO ITO
Nella versione femminile del torneo, che di disputa quest’anno a Montreal, in campo Jasmine Paolini contro la giapponese Aoi Ito, con il match che si deciderà al terzo set. Seguiranno aggiornamenti.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Jannik Sinner scalda i motori in vista di Cincinnati e del grande obiettivo Us Open
Pubblicato
9 ore fa-
29 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Jannik Sinner scalda i motori. Sono passate due settimane dallo storico trionfo a Wimbledon del numero uno del mondo. Adesso, mentre il circuito è concentrato sul Masters 1000 di Toronto, l’azzurro si prepara per il suo ritorno sulla scena, che avverrà a Cincinnati (altro Masters 1000), in partenza il prossimo 7 agosto. Dopo le fatiche londinesi, Sinner si è preso qualche giorno di riposo, saltando il primo grande appuntamento della stagione estiva sul cemento nordamericano.
In Canada, lo scorso anno si era giocato a Montreal, l’altoatesino difendeva i quarti di finale, ma la scelta è stata quella di riposarsi per riprendere gli allenamenti in vista delle “cambiali” più pesanti in ottica classifica Atp, i titoli vinti nel 2024 a Cincinnati e agli Us Open. La notizia migliore è proprio l’assenza di notizie, segno che tutto procede secondo i piani. Vedere i social network per credere: da più di 24 ore ha fatto il giro del mondo un piccolo video che lo vede in allenamento sui campi del Montecarlo Country Club, ovviamente in cemento.
Nel breve video si vede solo lui. Non c’è traccia, per esempio, di Umberto Ferrara, che in Ohio riapparirà nel suo angolo a più di un anno di distanza dal primo allontanamento. Quel che è certo è che Sinner farà del suo meglio per conservare le sue “corone”, sia nei tornei vinti un anno fa (Cincinnati e Us Open) che a livello di ranking, dove difende la posizione numero 1, occupata da 60 settimane.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Per Brignone nuovo intervento in artroscopia per velocizzare il recupero dall’infortunio
Pubblicato
9 ore fa-
29 Luglio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Buone notizie per Federica Brignone. La campionessa azzurra, come riporta la FISI, si è “sottoposta presso la Casa di Cura ‘La Madonnina’ di Milano a un’artrolisi artroscopica al ginocchio sinistro per una valutazione dello stato dell’articolazione a quasi quattro mesi dall’operazione dello scorso 3 aprile”.
“L’intervento è servito a migliorare e velocizzare il recupero del range articolare della detentrice della Coppa del mondo. L’operazione, perfettamente riuscita, è stata eseguita dal dottor Andrea Panzeri, presidente della Commissione Medica FISI. Brignone ricomincerà sin da domani il proprio percorso di recupero presso il JMedical di Torino, secondo la tabella di lavoro prestabilita”, precisa la Federazione.
“Avevamo previsto di fare questa artroscopia per vedere lo stato dell’articolazione e soprattutto per migliorare il range di movimento che è arrivato a 110° di flessione”, ha spiegato il dottor Panzeri. “Abbiamo ripulito per aumentare i gradi di piegamento del ginocchio, nei prossimi giorni dovrà essere un pochino più cauta nei movimenti, ma l’intervento è stato appositamente programmato per accelerare i tempi e permetterle di lavorare meglio. Inoltre abbiamo avuto modo di controllare la situazione interna al ginocchio per verificare se andava tutto bene. Da domani sarà già al lavoro con la fisioterapia”, ha aggiunto Panzeri.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).


Debutto vincente per Musetti al Masters 1000 di Toronto
ALMANACCO – 30 LUGLIO

Funzioni Centrali P.A., siglato il nuovo contratto della dirigenza

Export, Zoppas “Il Made in Italy è più forte dell’incertezza”
TG LOMBARDIA – 29 LUGLIO
TG NEWS ITALPRESS – 29 LUGLIO

Regno Unito “Riconosceremo lo Stato di Palestina a settembre”

PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 30 LUGLIO 2025
TG UNIVERSITA’ ITALPRESS – 29 LUGLIO
TG SPORT ITALPRESS – 29 LUGLIO

AL POLIAMBULATORIO FONDAZIONE ATM “INCONTRO CON LA TUA SALUTE”, L’EVENTO IL 19 GIUGNO

Iran, Schlein “Serve voce forte Ue per evitare rischio guerra globale”

Referendum, affluenza definitiva al 30.58%

E’ morto lo scultore Arnaldo Pomodoro

Meloni “Se remiamo tutti nella stessa direzione, l’Italia è più coesa e forte”

Bankitalia, nel primo trimestre del 2025 aumentano del 6% le rimesse inviate dagli stranieri residenti in Italia

A Milano le onorificenze al merito della Repubblica, Coppola tra gli insigniti

Simone Leoni eletto segretario di Forza Italia Giovani

Zverev ai quarti del Roland Garros, attesa per Djokovic. Errani-Paolini ai quarti

A Milano le professioni sanitarie e sociosanitarie insieme per il Pride
ALMANACCO – 30 LUGLIO
TG LOMBARDIA – 29 LUGLIO
TG NEWS ITALPRESS – 29 LUGLIO
TG UNIVERSITA’ ITALPRESS – 29 LUGLIO
TG ECONOMIA ITALPRESS – 29 LUGLIO
TG SPORT ITALPRESS – 29 LUGLIO
CASA BERTELLA – OASI DI PACE – DI REMO TAGLIANI
FOCUS SALUTE – 29 LUGLIO
TANTE EMOZIONI IN MUSICA A PORANA CON “CANDLE LIGHT”
STARTUP, PAVIA RESTA NELLA MEDIA MA NON BRILLA
Primo piano
-
Altre notizie23 ore fa
INFORMAZIONE 3B METEO LOMBARDIA – PREVISIONI 29 LUGLIO 2025
-
Altre notizie19 ore fa
TANTE EMOZIONI IN MUSICA A PORANA CON “CANDLE LIGHT”
-
Cronaca19 ore fa
Dazi, Lollobrigida “Impatto su alcuni settori non così drammatico”
-
Altre notizie23 ore fa
OGGI IN EDICOLA – 29 LUGLIO 2025
-
Altre notizie23 ore fa
RADIO PAVIA BREAKFAST NEWS – 29 LUGLIO 2025
-
Cronaca18 ore fa
Bergamo, smantellata organizzazione dedita all’immigrazione clandestina
-
Altre notizie22 ore fa
STARTUP, PAVIA RESTA NELLA MEDIA MA NON BRILLA
-
Cronaca19 ore fa
Udine, operazione “Carta bianca”. Fatture false per oltre 50 milioni