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Cronaca

Con IEG in Cina le Pmi italiane dell’economia circolare

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RIMINI (ITALPRESS) – Al Chengdu International Environmental Protection Expo (CDEPE) che inaugura domani in Cina la 17^ edizione, un padiglione di PMI italiane specializzate nel campo della tutela dell’ambiente, energie rinnovabili ed economia circolare.
“Il CDEPE di quest’anno – annuncia Lorenzo Cagnoni, presidente di IEG – è la prima manifestazione su larga scala in tema di protezione ambientale della Cina occidentale, ora che il Paese del Dragone riapre le sue frontiere dopo tre anni”.
“Con 25 mila metri quadrati di superficie e 360 aziende – dice il CEO di IEG, Corrado Peraboni – CDEPE 2023 supera gli espositori del 2019 e mostra il rimbalzo positivo dell’industria della protezione ambientale nella Cina occidentale aperta allo scambio tecnologico con l’Italia. Ancora una volta, a IEG applichiamo la strategia di rafforzare le aziende, affiancandole sui mercati esteri per un virtuoso ritorno economico sulle fiere e sui nostri territori”.
Il CDEPE, tra le più importanti manifestazioni fieristiche nel settore della protezione ambientale cinesi, si svolgerà al Chengdu Century City New International Convention and Exhibition Center fino 1° aprile, organizzato da IEG – Italian Exhibition Group (anche organizzatore di Ecomondo e K.EY, guidate da Alessandra Astolfi, Group Exhibition Director) e China Association of Environmental Protection Industry (CAEPI) con il supporto di Sichuan Environmental Protection Industry (SCEPI) e di Europe China Environmental Exhibitions (ECEE).
Le nove aziende presenti a CDEPE 2023 di Chengdu sono PMI con soluzioni tecnologiche che coprono diversi campi dell’economia circolare: dal controllo dell’inquinamento idrico, alla prevenzione e mitigazione dell’inquinamento atmosferico, dal monitoraggio ambientale e trattamento dei rifiuti solidi, al risparmio energetico e nuove energie, dai servizi ambientali e green packaging alle certificazioni. Le lombarde Air Clean, Megasystem e Sebigas Renewable Energy, le emiliane Compopack e Hydro Italia, e ancora: Labio Test nell’Udinese, la veneta Mold, Systea nel Lazio e Rina Consulting, player globale della certificazione ambientale e tecnologica animano il Padiglione Italia realizzato grazie alla partnership con ICE Agenzia che supporta la proiezione sui mercati esteri delle imprese italiane e del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
ICE Agenzia ha in Cina una rete di uffici a Pechino, Shanghai, Guangzhou e Hong Kong, aprirà un quinto ufficio a Chengdu, in stretto coordinamento con il Consolato d’Italia a Chongqing per sviluppare e valorizzare i rapporti economici e commerciali tra Italia e Cina con particolare riferimento alla Provincia del Sichuan e delle regioni del Sud Ovest della Cina. Il carattere b2b2g della manifestazione cinese farà incontrare alle aziende italiane una platea di utilizzatori di tecnologie ambientali sia tra le imprese sia tra le istituzioni locali della provincia del Sichuan, che conta oltre 80 milioni di abitanti.
L’edizione 2023 del CDEPE si concentrerà in particolare sull’attuazione nazionale della Great Western Development Strategy, che ha per obiettivo la carbon peaking e carbon neutrality e il Chengdu-Chongqing Economic Circle, nuovo asse di sviluppo dell’industria nazionale cinese improntata alla protezione ambientale lungo il fiume Yangtze. Con analisi di politiche economiche e di mercato, al CDEPE si esploreranno nuovi modi per sviluppare alta qualità nell’industria della protezione ambientale nella provincia di Sichuan, nella città di Chongqing e, più in generale, nella Cina centro-occidentale.
In programma otto convegni, che spazieranno dal Forum sull’industria della protezione ambientale nel Sichuan-Chongqing, alle azioni intraprese per la decarbonizzazione, a iniziative sull’assessment ambientale, al forum sul trattamento sui liquami urbani e rurali, alla cerimonia di assegnazione del premio per il risparmio energetico e la protezione ambientale nella provincia di Sichuan. Inoltre, per rispondere alle disposizioni del Comitato centrale del PCC e del Consiglio di Stato in materia di “stabilizzazione dell’occupazione” e “garantire l’occupazione”, debutterà una formula di matchmaking tra campus e imprese per la “raccomandazione dei talenti”. Otto istituti di istruzione superiore e 21 imprese ambientali nel Sichuan costituiranno al CDEPE una piattaforma di scambio di domanda e offerta di talenti tra università e imprese di protezione ambientale.

– foto ufficio stampa IEG –

(ITALPRESS).

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Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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