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Cronaca

25 aprile, Fini “Da Meloni risposta inequivocabile”

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ROMA (ITALPRESS) – “Meloni ha dato una risposta inequivocabile, ne sono lieto». Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera, l’ex leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini a proposito del 25 aprile. “Di certo – aggiunge – il mio invito a Meloni a definirsi antifascista non è stato accolto alla lettera: nel lessico, non cita l’antifascismo. Ma è stato accolto nella sostanza, nei valori richiamati e nei riferimenti alla destra del dopoguerra. Al riguardo non avevo, per la considerazione che ho del presidente del Consiglio, alcun dubbio”, aggiunge Fini. In merito al fatto che Meloni parli di festa della libertà e non della Liberazione per Fini non è una forma di ritrosia “perchè è ovvio che se oggi possiamo festeggiare il 25 aprile come festa della libertà è solo perchè gli italiani sono tornati liberi con la fine del regime fascista. Meloni ha scritto anche che “i costituenti affidarono alla forza della democrazia il compito di includere anche chi aveva combattuto tra gli sconfitti”. E ha fatto un inedito, per la destra, quanto esplicito riferimento all’amnistia firmata da Togliatti. E’ un concetto importante perchè sottolinea l’auspicio che la celebrazione del 25 aprile non sia più strumentalmente utilizzata per stilare la lista “dei buoni e dei cattivi”, non già, come è giusto, in ragione del giudizio sul fascismo e sulla Resistenza, bensì in ragione della contrapposizione politica tra destra e sinistra».
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).

Cronaca

Superbonus, Tajani “Nessuna lite con Giorgetti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non abbiamo mai litigato, voglio solo vederci chiaro: nella nostra civiltà giuridica non esistono norme retroattive, mentre queste proposte del Mef sono retroattive, siamo a metà anno e non era stato deciso così”. Lo dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista al Corriere della Sera, rispondendo alla domanda se abbia fatto pace con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sul superbonus.
Quanto alla Sugar Tax, Tajani sottolinea: “La Camera con il parere favorevole del governo ha approvato un ordine del giorno per rinviarla di un paio di anni. Quindi, ripeto, parere favorevole dell’esecutivo. Se dovesse passare l’aumento del Mef il costo delle bevande si alzerebbe, le aziende vedrebbero contratte le vendite, si perderebbero posti di lavoro: questa normativa italiana sarebbe disallineata rispetto alle norme europee. L’ha proposta con un emendamento il Mef, ma per noi è stata fatta a sorpresa. Non va bene e noi siamo comunque contrari ad altri aumenti sulle tasse”.
Alla domanda se Forza Italia voterà il testo del Mef o cercherà delle modifiche, il vicepremier risponde: “Ne discuteremo in Parlamento, dopo avere ascoltato le aziende siamo pronti ad approvare delle modifiche. Sono due casi particolari, ma voglio essere chiaro: difendiamo i conti pubblici, vogliamo condividere fino in fondo una strategia complessiva e la tattica con cui viene applicata”.
“Sul Superbonus l’emendamento del Mef prevede di dettare nuove regole anche per i primi 6 mesi del 2024, che ormai sono quasi del tutto trascorsi – prosegue -. Avrebbe un valore retroattivo. Ma la retroattività delle norme mette a rischio la credibilità delle istituzioni, significa allontanare investitori in un Paese che diventa poco affidabile. Dobbiamo anche tenere conto di chi ha rispettato le regole. Non bisogna farne un caso di Stato, ma io non sono mai stato consultato”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

CARABINIERI DI VOGHERA, 6 ARRESTI PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE E TRUFFE AGLI ANZIANI

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I Carabinieri di Voghera hanno tratto in arresto 6 individui ritenuti responsabili di associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di numerose rapine, furti in abitazione e truffe nei confronti di anziani commessi negli ultimi mesi nelle province di Pavia, Alessandria e Vercelli.

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Cronaca

Webuild, per piana di Catania rete idrica che azzera dispersione d’acqua

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MILANO (ITALPRESS) – Venticinque chilometri di nuove condutture idriche in uno dei territori più colpiti dalla siccità del Paese. Nella piana di Catania è stata sostanzialmente completata l’opera di sostituzione di parte del sistema idraulico, una rete infrastrutturale vecchia di 50 anni, con dispersioni che raggiungevano anche il 60% dell’acqua trasportata a danno delle imprese agricole che nell’area coltivano le arance rosse di Sicilia. Le nuove tubazioni entreranno in esercizio nella prossima stagione irrigua, che solitamente inizia a fine giugno.
L’intervento, realizzato dal Gruppo Webuild in sinergia con il Consorzio di Bonifica della Regione Siciliana, è stato commissionato da RFI con un investimento di 10 milioni di euro e rientra nell’ambito delle attività collegate alla costruzione del raddoppio ferroviario del tratto Bicocca-Catenanuova della Palermo-Catania, la nuova linea ferroviaria che cambierà il sistema di mobilità dell’isola.
Le nuove tubazioni, che hanno ridotto a zero la dispersione idrica per la parte di rete rinnovata, interessano un’area di circa 40 mila ettari dove è stato modernizzato il sistema di irrigazione regionale, risalente agli anni Sessanta. I lavori del Lotto 6 del raddoppio ferroviario della Palermo-Catania attraversano infatti la piana di Catania, un’area di 60mila ettari, tra le più fertili della Sicilia, coltivata principalmente ad agrumeti e in parte minore a ortaggi e cereali.
Gli interventi sulla rete idrica sono iniziati nell’autunno del 2022, una volta identificate, nell’ambito del progetto infrastrutturale, le interferenze delle condotte di irrigazione, dei canali e delle tubazioni con il tracciato della ferrovia in costruzione. I lavori si sono quindi concentrati sulla necessità di sostituire o deviare le condotte esistenti, arrivando alla fase di completamento con la realizzazione di circa 25 km di tubazione in ghisa sferoidale e polietilene ad alta densità (PEAD), che garantisce massimi standard igienici per il trasporto dell’acqua e resistenza molto elevata alla corrosione, alla trazione e agli impatti.
I lavori sono stati portati avanti da Webuild garantendo il rispetto delle tempistiche delle opere ferroviarie e, allo stesso tempo, la continuità irrigua in stagioni con fenomeni di siccità molto intensi, tutelando così gli imprenditori agricoli del territorio.
L’intervento ha permesso di procedere a una più precisa mappatura della rete idrica preesistente, e si inserisce in un contesto nazionale di stress idrico che diventa emergenziale nelle regioni del Sud e soprattutto in Sicilia, sottoposta a frequenti razionamenti dell’acqua per centinaia di migliaia di abitanti. In media nell’ultimo quinquennio, il settore idrico italiano ha investito 59 euro per abitante, 23 euro in meno della media dell’Unione Europea e del Regno Unito messi insieme, mentre il PNRR destina solo il 4% dei fondi al settore acqua. L’Italia ha infrastrutture idriche obsolete con perdite idriche di oltre il 40% in fase di distribuzione. E’ il quarto peggior Paese in Unione Europea: il 60% della rete ha più di 30 anni e il 25% ha più di 50 anni. Inoltre, solo il 4% delle acque reflue è destinato al riuso in agricoltura.
Webuild è da anni leader mondiale nel settore dell’acqua, sia per quanto riguarda la dissalazione che per il trattamento delle acque reflue, oltre che per dighe. Più di 20 milioni di persone sono servite ogni giorno dai soli impianti realizzati dalla sua controllata Fisia Italimpianti, mentre ulteriori 16 milioni di persone circa beneficeranno delle infrastrutture idrauliche attualmente in costruzione.
Se da un lato la Sicilia presenta una situazione di grande stress idrico con esigenza di importanti investimenti nel settore, d’altra parte la Regione sta vivendo una fase storica di sviluppo nell’ambito della mobilità sostenibile. In Sicilia, Webuild è oggi impegnata nella realizzazione di 8 progetti riferiti a sette tratte della direttrice ferroviaria ad alta capacità Palermo-Catania-Messina e al Lotto 1 dell’asse autostradale Ragusa- Catania. Si tratta di progetti di grande portata, destinati a trasformare e innovare il sistema infrastrutturale della regione e che promettono di generare una forte spinta occupazionale e un importante indotto per il territorio. Per portare a termine questi progetti, si stimano fino a 7.000 posti di lavoro, tra personale diretto e di terzi, di cui circa 1.700 persone già all’opera, mentre la filiera produttiva da inizio lavori si compone di circa 1.150 società.
In particolare, il Lotto 6, con uno stato di avanzamento lavori del 75%, prevede il raddoppio di circa 38km di linea ferroviaria ad alta capacità, tra Catenanuova e Bicocca, sulla direttrice Palermo-Catania, effettuato in parte in affiancamento alla linea storica, oggi a binario singolo, in parte mediante realizzazione di un nuovo e diverso tracciato, tutto a doppio binario. Il tracciato contribuirà a migliorare il servizio ferroviario tra Enna e Catania, garantendo un incremento delle frequenze dei transiti e tempi di percorrenza più ridotti. La tratta è un tassello importante per il potenziamento dei collegamenti ferroviari con i porti di Catania, Augusta e Palermo, e con gli aeroporti di Palermo e Catania.

– Foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).

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