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Economia

Nasce Fco Connect, biglietto combinato treno-aereo a Fiumicino

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Una mobilità sempre più integrata e sostenibile, che pone al centro l’esperienza del cliente, l’innovazione e l’attenzione all’ambiente. È il progetto sull’intermodalità FCO Connect promosso da Aeroporti di Roma, Ita Airways e Trenitalia che, insieme, hanno sviluppato un nuovo prodotto: “treno + aereo” che consente ai passeggeri di semplificare la propria esperienza di viaggio combinando la tratta ferroviaria e quella aerea con un biglietto combinato e un check, in già in stazione presso i banchi dedicati nell’Aeroporto Leonardo da Vinci. Il nuovo prodotto proposto dai tre partner, mediante tecnologia fornita da AccesRail, consente ai passeggeri di acquistare, su tutti i canali digitali di Ita Airways, tramite le agenzie abilitate, biglietterie Ita Airways, e il Contact Center Ita Airways un biglietto combinato treno + aereo. Ai passeggeri che scelgono questa opzione intermodale sarà anche possibile effettuare il check-in per il proprio volo presso il banco dedicato nella stazione ferroviaria dell’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino. I passeggeri che raggiungeranno l’aeroporto di Fiumicino a bordo di un Frecciarossa o con un Leonardo Express, in congiunzione con un treno Alta Velocità fino a Roma Termini, e in prosecuzione con i voli del network internazionale ed intercontinentale operati da Ita Airways (a eccezione di Usa e Israele), potranno infatti effettuare il check-in e consegnare il bagaglio direttamente nella stazione di Fiumicino aeroporto, per poi ritirarlo presso la destinazione finale operata dalla Compagnia. “Il percorso verso la decarbonizzazione del settore aeronautico deve prevedere forti innovazioni di servizio, oltre che tecnologiche, e può generare grandi vantaggi per i passeggeri del nostro Paese e per il sistema trasportistico italiano nel suo complesso”, spiega Marco Troncone, Ad di Aeroporti di Roma nel corso della presentazione. “Esattamente in questa prospettiva, Aeroporti di Roma ha voluto dare massima priorità, grazie a Enac e insieme a Ita Airways e a Trenitalia, a questo nuovo prodotto intermodale, fondamentale per moltiplicare le opportunità di connettività dei passeggeri nazionali, con l’obiettivo di rendere il viaggio integrato treno-aereo un’alternativa vantaggiosa”, prosegue. “Sarà perciò fondamentale nel prossimo futuro assicurare la disponibilità di tratte adeguate a rendere agevole e competitivo questo prodotto, garantire una connessione rapida, brevi tempi di attesa e assistenza dedicata, servizi di check-in sempre più prossimi alla prima stazione di partenza e opere infrastrutturali che assicurino la connettività del Leonardo da Vinci anche con il sud del Paese”, conclude. L’esperienza di viaggio intermodale si inscrive negli accordi già sottoscritti tra Aeroporti di Roma e il Gruppo Ferrovie dello Stato per sviluppare prodotti integrati ‘treno + aereo’ e facilitare le connessioni tra le principali stazioni, aeroporti e porti del Paese, ponendo attenzione anche allo sviluppo delle nuove forme di mobilità aerea urbana. Anche Ita Airways ha recentemente siglato un memorandum con FS, con l’obiettivo di creare servizi multimodali tra aereo e treno, la base per realizzare partnership commerciali e operative destinate a sviluppare un’offerta di mobilità multimodale, che sappia rispondere in maniera efficace alle esigenze della domanda turistica e di business e realizzare un’esperienza di viaggio “end-to-end” agile e comoda, con l’obiettivo di implementare piattaforme digitali comuni. Secondo Fabio Lazzerini, Ad e direttore generale di Ita Airways, “l’intermodalità è per Ita Airways un punto focale, che combina i valori e le ambizioni della Compagnia: la sostenibilità, l’innovazione e la centralità del Cliente, in un’ottica di partecipazione concreta allo sviluppo del Sistema Paese. La prospettiva in cui la Compagnia sta lavorando con i principali player del settore del trasporto nazionale e con le istituzioni è volta a realizzare una connettività multimodale, grazie all’integrazione con mezzi di superficie, realizzando un’offerta complessivamente più sostenibile. La mobilità integrata treno-aereo, attraverso il nostro hub aeroportuale, permetterà una più efficiente connettività da e per le città italiane con le destinazioni internazionali. Il prodotto che oggi presentiamo dimostra ancora una volta la capacità di Ita Airways di fare squadra con i principali attori del trasporto passeggeri, per soddisfare le diverse esigenze della collettività e del singolo cliente, offrendo un’esperienza di viaggio integrata ed efficiente”. Ci saranno collegamenti Frecciarossa diretti con treni ad alta velocità da città italiane come Napoli, Firenze, Bologna, Padova e Venezia. Inoltre, grazie ai collegamenti Alta Velocità da/per Roma Termini, vengono offerti comodi collegamenti verso l’hub aeroportuale con il Leonardo Express che connette rapidamente Fiumicino con Roma Termini. “Oggi dimostriamo che fare sistema è determinante per lo sviluppo dell’intermodalità, tema chiave nella strategia di Trenitalia e del Polo Passeggeri del Gruppo FS. Ci siamo messi nei panni del passeggero e abbiamo pensato a come rendere migliore il servizio, per garantire un’esperienza semplice già al momento dell’acquisto del biglietto e non solo durante il viaggio in treno. L’intermodalità è sempre più protagonista dei nostri viaggi e ci permette di accompagnare le persone in un viaggio che pone il cliente al centro di un’offerta ferroviaria arricchita da altri mezzi di trasporto. Lavorare insieme ci ha consentito di sviluppare nuove intese da implementare in un più ampio progetto strategico e sostenibile, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, a beneficio dei viaggiatori e dei territori”, dichiara Luigi Corradi, Ad e direttore generale di Trenitalia. Presenti anche il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, e il viceministro alle Infrastrutture e trasporti Galeazzo Bignami. “Per me è un sogno che si realizza, un sogno che dimostra la capacità del nostro Paese di fare sistema, una capacità che stiamo dimostrando con atti concreti. Oggi passiamo dal racconto che noi abbiamo racchiuso nella proposta di Pano Nazionale degli Aeroporti che il Governo sta valutando positivamente, in cui ci sono le proposte e le idee sulla integrazione intermodale, ai fatti concreti: tocchiamo con mano il futuro e lo sviluppo integrale della mobilità”, sottolinea Di Palma.
(ITALPRESS).
-foto xb1 Italpress-

Economia

A luglio fiducia in aumento per i consumatori, calo per le imprese

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ROMA (ITALPRESS) – A luglio 2025 l’Istat stima un aumento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 96,1 a 97,2), mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese cala da 93,9 a 93,6. Tra i consumatori, si evidenzia un miglioramento delle opinioni sulla situazione personale, corrente e futura mentre peggiorano le valutazioni sulla situazione economica generale: il clima personale aumenta da 94,8 a 96,9, quello corrente sale da 97,9 a 99,7 e il clima futuro passa da 93,7 a 93,9; invece il clima economico diminuisce da 99,6 a 98,2.

Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia aumenta nel comparto manifatturiero (da 87,3 a 87,8) e in quello del commercio al dettaglio (da 102,0 a 105,8). Al contrario, l’indice diminuisce sia nel comparto dei servizi di mercato (da 95,5 a 93,7) sia in quello delle costruzioni (l’indice passa da 103,4 a 102,4). Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura migliorano tutte le componenti mentre nelle costruzioni un’evoluzione positiva dei giudizi sugli ordini si unisce ad attese sull’occupazione in calo.

Nel comparto dei servizi di mercato tutte le variabili registrano un’evoluzione negativa; invece, nel commercio al dettaglio si stima una dinamica positiva di tutte le componenti, specialmente delle attese sulle vendite che inglobano le prospettive estremamente positive rilevate nella grande distribuzione. In base alla domanda sugli ostacoli alla produzione rivolta alle imprese manifatturiere trimestralmente, si stima un aumento delle imprese che non evidenziano impedimenti all’attività (la relativa percentuale passa dal 64,5% stimato con la rilevazione di aprile 2025, al 66,5%).

“A luglio 2025, l’indice di fiducia delle imprese torna a diminuire dopo due mesi consecutivi di crescita – commenta l’Istat -. Il calo è dovuto al peggioramento registrato nel comparto dei servizi di mercato e in quello delle costruzioni mentre la manifattura è in crescita. In particolare, nei servizi emerge un deterioramento della fiducia tra tutti i settori coperti dall’indagine ad eccezione dei servizi turistici per i quali si stima un deciso aumento dell’indice; nelle costruzioni cresce il clima di opinione nelle attività specializzate ma si registra una flessione nell’ingegneria civile e, soprattutto, nella costruzione di edifici. Dopo il calo di giugno, l’indice di fiducia dei consumatori torna a crescere ponendosi al di sopra del valore medio registrato nel primo semestre del 2025. Si segnala un diffuso miglioramento di tutte le componenti dell’indice ad eccezione delle attese sulla situazione economica del Paese”.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Webuild, risultati primo semestre crescono oltre stime degli analisti

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MILANO (ITALPRESS) – Webuild chiude il primo semestre 2025 con ricavi e margini in crescita a doppia cifra, nonostante lo scenario macroeconomico incerto, superando le stime degli analisti.
I ricavi hanno raggiunto 6,7 miliardi di euro, in aumento del 22% rispetto al primo semestre 2024. L’utile netto è in crescita del 61% a 132 milioni. L’Ebitda raggiunge quota 564 milioni, in aumento del 38% rispetto al primo semestre 2024. La marginalità sale all’8,4%.
“I risultati conseguiti nel semestre, la qualità del portafoglio ordini e alla visibilità che quest’ultimo garantisce, insieme ad un contesto di mercato ricco di opportunità, permettono di confermare il percorso verso un altro anno di forte crescita sostenibile in linea gli obiettivi del Gruppo Webuild per l’esercizio 2025, che rappresentano dei target al rialzo rispetto a quelli fissati dal piano industriale 2023-2025 – si legge in una nota -. Inoltre, forte della dimensione, solidità finanziaria, delle competenze sviluppate e della comprovata capacità di delivery, il Gruppo si trova oggi in una posizione favorevole per dare avvio a una nuova fase di sviluppo e di ulteriore creazione di valore”.
La leva finanziaria si riduce ulteriormente a 2,6x, in miglioramento rispetto al 3x al 31 dicembre 2024, segno di un rafforzamento continuo della struttura finanziaria del Gruppo e dello standing creditizio. “Le dimensioni raggiunte, unite alle competenze sviluppate e alla solida presenza in mercati internazionali strategici, collocano Webuild tra i principali gruppi industriali in Italia”, prosegue la nota.
Gli ordini acquisiti da inizio anno ammontano a 6,5 miliardi di euro, raggiungendo oltre il 50% del target per l’anno, e includono infrastrutture strategiche quali il Women and Babies Hospital di Perth, destinato ad essere un nuovo centro di eccellenza, specializzato nella cura delle donne e dei bambini in Australia; il prolungamento della Linea C della metropolitana di Roma, importante infrastruttura di mobilità urbana; la costruzione del nuovo polo culturale e commerciale di Diriyah, in Arabia Saudita, che prevede la costruzione di oltre 70 edifici e spazi pubblici; e i lavori di ampliamento e ammodernamento della Interstate 85 nella Carolina del Nord (USA).
Il portafoglio ordini supera i 58 miliardi di euro, di cui circa 50 miliardi relativi alle attività construction, garantendo ampia visibilità sui ricavi futuri e rappresentando una base solida per il prossimo piano industriale. La pipeline commerciale, pari a circa 85 miliardi, è alimentata da ingenti investimenti in infrastrutture strategiche per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, la sicurezza energetica, la crescita A livello operativo, proseguono a ritmo sostenuto i cantieri, con avanzamenti significativi in Italia e all’estero, tra cui il completamento degli scavi nel primo lotto della linea AV/AC Verona-Bivio Vicenza, la posa dei primi binari nel lotto Napoli-Cancello, il posizionamento dell’undicesimo cassone della Nuova Diga Foranea di Genova, il completamento della tratta autostradale I-275 in Florida e del primo segmento di scavo del North East Link a Melbourne in Australia, nonchè l’attivazione del secondo lotto del sistema Riachuelo a Buenos Aires, il più grande impianto di trattamento delle acque reflue mai realizzato nella regione.
Fitch Ratings ha migliorato il rating di Webuild da “BB” a “BB+” con outlook “Stable”, portando il Gruppo a un solo passo dall’investment grade. Inoltre, con l’obiettivo di anticipare la gestione delle scadenze previste nel 2025 e 2026, prolungando la vita media del debito, è stata completata con successo un’operazione di liability management che ha incluso un’emissione obbligazionaria per 450 milioni di euro con scadenza 2031 e il riacquisto anticipato delle obbligazioni in scadenza nel 2025 e di parte di quelle in scadenza nel 2026.
“Siamo molto soddisfatti per la crescita sostenibile di qualità che stiamo continuando a perseguire a beneficio di tutti i nostri stakeholder e soprattutto a beneficio delle persone che grazie alle infrastrutture che realizziamo godranno di una migliore qualità di vita. I risultati del primo semestre hanno superato le attese e confermano la solidità e la resilienza del nostro modello industriale e la capacità di Webuild di generare e condividere valore sostenibile in un contesto globale oltremodo complesso e in continua evoluzione”, commenta Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild.
“Le ottime performance economiche e finanziarie, la crescita a doppia cifra di ricavi e margini, la cassa netta positiva per il sesto semestre di seguito, la leva finanziaria in continuo miglioramento, la elevata qualità del portafoglio in mercati a basso rischio sono il risultato di tanti elementi coordinati tra loro – prosegue -, tra cui le competenze delle persone e la capacità di eseguire e consegnare progetti complessi, trovando le soluzioni più adeguate insieme ai clienti e insieme a una filiera di eccellenza, la capacità di mantenere una struttura finanziaria best in class e di applicare una ottimizzazione continua dei processi, anche in ottica di de-risking”.
“La nostra strategia di crescita è alimentata da investimenti mirati – oltre 450 milioni di euro nel semestre – e da un impegno costante verso l’innovazione, la sostenibilità e la valorizzazione delle persone che rappresentano il nostro più grande valore, con una competenza ed una passione fuori dal comune – spiega ancora l’Ad di Webuild -. Con oltre 7.500 nuove assunzioni dall’inizio dell’anno, continuiamo a investire nel capitale umano e ad attrarre e formare i migliori talenti, consapevoli che il talento e la competenza delle 95mila persone che lavorano con noi sono il motore del successo per noi e per i clienti che hanno bisogno delle opere che ci chiedono di costruire. La capacità di esecuzione e consegna, la dimensione raggiunta, la solidità della struttura finanziaria, la diversificazione in aree geografiche a basso rischio, la competenza tecnica, finanziaria e manageriale delle nostre persone, i valori che ci ispirano e che applichiamo ogni giorno ci hanno permesso di consolidare sempre più la fiducia dei nostri stakeholder e di ottenere riconoscimenti molto importanti in ambito ESG e finanziario, come il miglioramento del rating da parte di Fitch e con il recente collocamento del nuovo bond a 6 anni – conclude Salini -. In questo contesto positivo guardiamo con fiducia ad un ulteriore sviluppo futuro, rafforzando la nostra posizione competitiva a livello globale al servizio delle comunità in cui operiamo”.

– Foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).

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Economia

Agenda 2030, Barbaro “Firmato all’Onu un documento strategico al quale si uniscono Ocse e Cio”

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ROMA (ITALPRESS) – “La firma da parte dei primi otto Stati che hanno aderito alla Partnership Platform on Localizing the SDGs, iniziativa nata nel corso del G7 Ambiente di Torino dello scorso anno, dimostra quanto sia considerata vincente la proposta italiana legata al tema della localizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Tale adesione, a solo un anno dalla nascita, rilancia il ruolo centrale dei territori, dalle Regioni fino ai Comuni, nei processi di sviluppo sostenibile per il raggiungimento dei target dell’Agenda 2030. Ai primi Stati firmatari si uniscono anche OCSE e CIO che metteranno a disposizione la propria esperienza in favore dei progetti che saranno sviluppati a livello locale negli Stati che aderiscono alla Partnership Platform”: Così il Sottosegretario al MASE Claudio Barbaro nell’ambito della XIII sessione del Foro Politico di Alto Livello sullo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite in corso di svolgimento a New York (High-Level Political Forum – HLPF 2025), in occasione della quale ieri il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, insieme a UN-Habitat, ha organizzato l’High Level Event of the Partnership Platform on Localizing the SDGs presso la Rappresentanza Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite.

Nel corso dell’evento, si è tenuta la cerimonia di firma delle Letter of Intent, con le quali Brasile, Capo Verde, Costa Rica, Finlandia, Georgia, Ghana, Nepal, Zambia, oltre a OCSE e CIO – Comitato Internazionale Olimpico, sono stati i primi Paesi a formalizzare la loro adesione. Nella stessa occasione, Tunisia e Senegal, paesi pilota della Partnership Platform e prioritari del Piano Mattei, ma anche Azerbaijan, Cuba, Giordania, Serbia e Portogallo, hanno confermato il loro interesse per l’iniziativa e l’intenzione di aderire ufficialmente quanto prima.

In particolare, “la collaborazione con il Comitato Internazionale Olimpico e con Olympism 365 ci consentirà di lavorare per costruire iniziative che abbiano un forte impatto a livello di inclusione sociale e di ambizione climatica e ambientale, per poter fare in modo che lo sport possa diventare realmente non sono un catalizzatore di interesse a livello mondiale, ma anche occasione per rigenerare i tessuti urbani, migliorare la qualità della vita e contribuire alla transizione ecologica” prosegue il Sottosegretario al MASE Claudio Barbaro. La Partnership Platform è una piattaforma collaborativa che ha l’obiettivo di aiutare gli Stati ad adattare e realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030 in collaborazione con città, regioni e comunità locali, secondo le loro esigenze specifiche. Questo perché circa il 65% degli obiettivi riguarda ambiti che sono direttamente gestiti da enti locali: trasporti, rifiuti, salute, educazione, pianificazione urbana. 

-Foto Ufficio stampa del Sottosegretario di Stato Claudio Barbaro-
(ITALPRESS).

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