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Cronaca

Scudetto al Napoli dopo 33 anni, grande festa azzurra

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NAPOLI (ITALPRESS) – La grande festa azzurra è stata rinviata solamente di qualche giorno. Dal derby del Maradona di domenica pomeriggio con la Salernitana al pareggio alla Dacia Arena con l’Udinese: alla fine il Napoli il terzo scudetto lo vince a più di 800 chilometri di distanza da casa mentre in città l’ex San Paolo va sold out per i tifosi che si godono lo spettacolo guardando la partita decisiva su dieci maxischermi allestiti nell’impianto. Dopo il successo della Lazio sul Sassuolo, per la certezza matematica serviva solo un punto: è arrivato in Friuli per la banda di Spalletti, campione d’Italia con cinque turni d’anticipo. Dal 30 aprile 1990 al 4 maggio 2023: 33 anni e 5 giorni dopo il secondo dei due titoli dell’epoca Maradona, il tricolore torna all’ombra del Vesuvio coronando una stagione dominata in lungo e in largo dai partenopei. Si tratta del primo campionato vinto nell’era De Laurentiis, iniziata nell’estate del 2004, quando l’imprenditore romano rilevò il titolo sportivo del club dalla curatela fallimentare del tribunale di Napoli. Dalle ceneri la società azzurra è risorta risalendo in 3 anni dalla Serie C alla A, prima di avviare una costante ascesa verso l’Olimpo del calcio nazionale. Tre trionfi in Coppa Italia, una Supercoppa e 13 (con la prossima 14) partecipazioni consecutive a Champions ed Europa League, unica squadra italiana ad avere in corso una striscia di qualificazioni così lunga: è il bottino raccolto che ora viene finalmente arricchito da quello scudetto sognato e accarezzato tante volte prima di diventare reale. Per questo momento la città si è preparata per mesi. Già a fine gennaio, mentre la squadra cominciava a fare il vuoto in classifica alle sue spalle, per le strade comparivano nastri colorati di azzurro. Era solo l’inizio di un’escalation che ha portato con il tempo a riempire ogni via, piazza e angolo di Napoli. E poco importa se il gol del granata Boulaye Dia, valso l’1-1 nel match con la Salernitana, ha annullato il primo match point per Di Lorenzo e compagni, rinviando il momento dell’esplosione di gioia: la gente partenopea, con immutato entusiasmo, ha vissuto questi ulteriori giorni di attesa con trepidazione e speranza. Nella giornata decisiva, dalle vie del centro ai Quartieri Spagnoli, dal Vomero alla Sanità, le roccaforti del tifo sono state prese d’assalto per seguire, tutti uniti, il match di Udine. L’epicentro, naturalmente, a Fuorigrotta, con 55mila persone all’interno dello stadio anche se la squadra non gioca lì. Come accaduto nel 1990 la Lazio entra ancora, suo malgrado, nella festa del Napoli: oggi i biancocelesti sono stati l’ultima squadra ad arrendersi all’aritmetica, allora furono costretti a consegnare al San Paolo i punti decisivi agli azzurri che si laurearono campioni imponendosi 1-0 grazie a un gol di Baroni. Vincere sul proprio campo la partita decisiva per qualcuno forse avrà un sapore ancora più gustoso, ma questo, a Napoli, importa davvero a pochi: il tricolore è arrivato ed è l’unica cosa che conta.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

Musetti batte Tiafoe e vola in semifinale al Roland Garros

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Lorenzo Musetti vola in semifinale al Roland Garros, secondo Slam stagionale in corso sulla terra battuta parigina. Il 23enne tennista carrarino, numero 7 del mondo e 8 del tabellone, batte in quattro set lo statunitense Frances Tiafoe, testa di serie numero 15, e conquista la seconda semifinale Slam della carriera. 6-2 4-6 7-5 6-2, in due ore e 47 minuti di gioco, il punteggio in favore di Musetti, che in semifinale attende in vincente della sfida tra lo spagnolo Carlos Alcaraz (2) e lo statunitense Tommy Paul (12). “Oggi era difficile giocare bene a causa del vento – ammette Musetti a fine gara – Non riuscivo a fare le scelte giuste nei primi set. Nel terzo c’è stata lotta, ma ho trovato le energie extra per riuscire a vincere la partita. Sto crescendo in campo e fuori, diventare padre mi ha reso più responsabile e credo di approcciare le partite e la routine quotidiana in modo diverso”, conclude l’azzurro.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Automotive, in Italia mercato stabile a maggio

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ROMA (ITALPRESS) – Il ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti rende noto che a maggio 2025 sono state immatricolate
139.390 autovetture a fronte delle 139.612 iscrizioni registrate
nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad una diminuzione
dello 0,16%.
I trasferimenti di proprietà sono stati 466.760 a fronte di
482.765 passaggi registrati a maggio 2024, con una diminuzione del 3,32%.
Il volume globale delle vendite mensili, pari a 606.150, ha
interessato per il 23% vetture nuove e per il 77% vetture usate.
Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio
Nazionale dei Veicoli al 31.05.2025, mentre i dati relativi ai
trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni
rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nel mese di maggio
2025.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Inzaghi lascia la panchina dell’Inter “E’ il momento di salutare”

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MILANO (ITALPRESS) – Le strade dell’Inter e di Simone Inzaghi si separano. E’ questa la decisione presa di comune accordo dopo l’incontro avvenuto nel pomeriggio tra le parti, resosi ineluttabile dopo la debacle nella finale di Champions League contro il Psg. “La gestione di Inzaghi all’Inter sarà ricordata da tifosi, calciatori, dirigenti e dipendenti come caratterizzata da grande passione, accompagnata da professionalità e dedizione – si legge nella nota del club nerazzurro che certifica l’addio – Sei trofei: uno scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane sono il palmares maturato in quattro stagioni, che hanno riportato il club ai vertici del calcio italiano ed europeo. Inzaghi è uno degli allenatori con il maggior numero di partite nella storia del club nerazzurro, dopo Herrera, Mancini, Trapattoni e Mourinho. Esattamente come gli altri membri esclusivi di questo novero, Inzaghi ha contribuito significativamente alla crescita del palmares interista e passerà per sempre alla storia come il coach che ci ha portato alla conquista della seconda stella”. “A nome del nostro azionista Oaktree e di tutto il club, desidero ringraziare Simone Inzaghi per il lavoro svolto, per la passione dimostrata e anche per la sincerità nel confronto odierno, che ha portato alla decisione comune di separare le nostre strade. Solamente quando si è combattuto insieme per raggiungere il successo giorno per giorno, si può avere un dialogo franco come quello accaduto oggi”, ha sottolineato il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta al termine dell’incontro. “Cara famiglia nerazzurra, è venuto per me il momento di salutare questo club dopo un percorso di quattro anni, durante i quali ho dato tutto – è il messaggio di commiato di Simone Inzaghi alla società nerazzurra – Ogni giorno ho dedicato all’Inter il mio primo e ultimo pensiero della giornata. Sono stato ricambiato con professionalità e passione da calciatori, dirigenti e da ogni singolo dipendente del club. I sei trofei conquistati, tra cui lo scudetto della Seconda Stella, unitamente al percorso in Uefa Champions League nel 2023 e pochi giorni fa, sono la testimonianza tangibile di quanto il mio lavoro sia stato supportato da una comunione d’intenti con il mio staff e con ogni componente dell’Inter”. “Ringrazio gli azionisti per la fiducia che non è mai mancata, il presidente e i suoi collaboratori per l’aiuto e il dialogo quotidiani. In una giornata difficile come quella di oggi penso sia giusto ribadire questo senso di gratitudine anche per il confronto che si è concluso poco fa. Siamo stati sinceri e abbiamo insieme deciso di concludere questo magnifico percorso. Un’ultima parola la voglio dedicare ai milioni di tifosi nerazzurri che mi hanno incitato, hanno pianto e sofferto nei momenti difficili e hanno riso e festeggiato nei sei trionfi che abbiamo vissuto insieme. Non vi dimenticherò mai. Forza Inter”, conclude Inzaghi, il quale ha accettato l’offerta degli arabi dell’Al Hilal. Per l’ex mister della Lazio
si parla di un contratto triennale a circa 25 milioni di euro a
stagione.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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