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Cronaca

Immobile avvicina la Lazio alla Champions, Udinese battuta

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UDINE (ITALPRESS) – La Lazio mette una bella ipoteca sulla Champions grazie alle vittoria di misura contro l’Udinese nella 36esima giornata di Serie A. Alla Dacia Arena di Udine basta il gol di Immobile su calcio di rigore dopo un’ora di gioco per blindare il terzo posto a due partite dalla fine del campionato. I biancocelesti erano a caccia di punti pesanti per mettere un altro tassello sulla qualificazione e, in un primo tempo che non regala grandi emozioni, la squadra di Sarri è quella che va più vicina al vantaggio in due occasioni. Prima con Immobile, dopo venti minuti, con un colpo di testa deviato in calcio d’angolo da Silvestri. Poi sul finale di frazione con Luis Alberto, che conclude di poco fuori con il destro a giro. Tra le due azioni, il tempo scorre senza che l’Udinese riesca a rendersi pericolosa. Gli uomini di Sottil però restano sempre compatti e difendono con ordine. Il secondo tempo riparte dunque dal giusto risultato di 0-0. Il primo lampo della ripresa arriva subito e porta la firma di Immobile: a salvare i friulani è ancora Silvestri con un’altra bella parata. La Lazio sembra tornata in campo con maggiore convinzione e colleziona svariate occasioni per andare in vantaggio. Ci provano Luis Alberto e Vecino, sfortunati nelle conclusioni. Solo dopo un’ora di gioco arriva la svolta per i biancocelesti: l’arbitro Pairetto fischia calcio di rigore per il fallo di Masina su Immobile, al 61′ l’attaccante va sul dischetto e non sbaglia l’esecuzione dello 0-1. Dalla rete in poi è tutta un’altra storia, Romagnoli sfiora il raddoppio colpendo un palo clamoroso. L’Udinese fatica ma nel finale si vede annullare il pareggio di Nestorovski per fuorigioco. Alla Lazio basta un solo gol per avvicinarsi sensibilmente alla Champions: sale a quota 68 quindi a +4 punti sul Milan quinto. I friulani restano a 46 punti e senza obiettivi attendono solo la fine del campionato.
– Foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

SCONTRO IN CONSIGLIO COMUNALE A PAVIA SU PONTE NAVIGLIO CHIUSO

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Il Ponte sul Naviglio di viale Ludovico il Moro a Pavia è chiuso da 9 mesi e in Consiglio Comunale si è consumato uno scontro quando il capogruppo di Forza Italia, Antonio Bobbio Pallavicini ha chiesto alla vice sindaca e assessora ai Lavori pubblici Alice Moggi di indicare quando inizieranno i lavori e lei ha risposto di non essere in grado di indicare una data precisa. Pallavicini allora ha ricordato come, quando l’amministrazione leghista Fracassi era impegnata nella realizzazione del vicino ponte Ghisoni, l’allora consigliera di opposizione Alice Moggi sottolineasse a più riprese i ritardi, “mentre ora non è in grado di fornire una data”. Quel che fa rabbia ai pavesi è che i lavori sono stati assegnati all’impresa Fratelli Marotta srl con sede legale in via Capo Santa Maria a Rotondi (Avellino) lo scorso 18 marzo per un ammontare dell’appalto di 234.600 euro oltre agli oneri di sicurezza pari a 22.034 euro e all’Iva. Di fatto il ponte è stato chiuso il 22 luglio 2024 e ancora oggi non si vedono materialmente operai al lavoro.

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Cronaca

ANDREA SEMPIO: “NON HO NULLA DA TEMERE E SONO TRANQUILLO”

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“Sono tranquillo e non ho nulla da temere”. E’ quello che va ripetendo Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia nella nuova indagine sul delitto di Chiara Poggi, a Massimo Lovati, il legale che lo difende con Angela Taccia.
Sempio, come ha riferito Lovati, “ha fiducia nella magistratura” ed è “sereno” in quanto non ha alcuna responsabilità nell’omicidio per cui oggi, davanti al gip Daniela Garlaschelli, si è aperto l’incidente probatorio: “c’è stato un colpo di scena – ha aggiunto – perché i pm hanno ricusato il perito, il professor Emiliano Giardina. La giudice si è riservata, ma quasi certamente ne nominerà uno nuovo”.

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Cronaca

DELITTO GARLASCO, NO DELLA PROCURA A RICHIESTA STASI DI SEMILIBERTÀ

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La procura generale di Milano ha chiesto il «rigetto» della richiesta della
semilibertà avanzata da Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio dell’ex fidanzata Chiara Poggi. E, «in subordine», ha chiesto un rinvio del procedimento per valutare le «circostanze» della sua ultima intervista a «Le Iene» del 30 marzo, che non è stata autorizzata. Davanti ai giudici di sorveglianza, nell’udienza a porte chiuse, la sostituta procuratrice generale di Milano, Valeria Marino, ha espresso in aula un parere solo «parzialmente positivo» sulla richiesta di Stasi. La decisione dei giudici è attesa entro cinque giorni. Stasi non si è presentato in udienza.

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