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Cronaca

Trenitalia, al via Summer Experience 2023, più soluzioni per mete estive

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ROMA (ITALPRESS) – Più treni per le mete turistiche estive, nuove soluzioni di viaggio integrate treno, bus, nave e aereo; promozioni ad hoc per famiglie e giovani; attenzione particolare a chi decide di andare in vacanza con gli amici a quattro zampe. E’ la “Trenitalia Summer experience 2023” che presenta l’orario ferroviario estivo, al via l’11 giugno. Sono stati Stefano Cuzzilla, Presidente di Trenitalia, e Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia, a presentare a Roma la Summer Experience 2023 e a illustrarne le novità che mirano a sviluppare una mobilità estiva in grado di offrire al viaggiatore un’esperienza di viaggio sempre più completa e attrattiva. In totale sono oltre 10.000 i collegamenti al giorno in treno e circa 19.000 le corse in bus tra Italia ed Europa offerte dal Polo Passeggeri del Gruppo FS per viaggiare all’insegna della sostenibilità, abbinata a comfort e sicurezza.
“Con la Summer Experience del Polo Passeggeri abbiamo rafforzato ulteriormente l’attenzione al cliente che è sempre più al centro di tutte le nostre decisioni. Per rispondere alla crescente domanda di viaggi, in particolare di chi si sposta per piacere o per svago, abbiamo investito molto in nuovi treni e bus e abbiamo aumentato la frequenza dei nostri mezzi nel weekend. Elemento centrale e strategico del Polo Passeggeri è l’intermodalità”, afferma Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia.
“Per tale ragione abbiamo deciso di arricchire ulteriormente l’esperienza del viaggiatore e di offrire soluzioni integrate per l’intero percorso, da casa a destinazione, e non solo da stazione a stazione. Il successo dei collegamenti treno e bus, unito alla crescente domanda di coloro che scelgono di viaggiare in bici a bordo dei nostri treni, fa sì che il nostro impegno si concretizzi in valore aggiunto per l’industria del Turismo e per i territori dove, tutti i giorni, lavorano le nostre persone non solo a bordo treno, ma anche negli impianti e nelle officine per garantire qualità ed eccellenza del made in Italy”, aggiunge.
Il presidente di Trenitalia, Stefano Cuzzilla, osserva: “Siamo passati nella tempesta perfetta: una crisi pandemica, energetica, climatica e di approvvigionamento. Ora vediamo la luce. Finalmente oggi brindiamo nel vedere dei numeri che vedevamo nel 2019”.
Nel 2023 le società del Polo Passeggeri del Gruppo FS hanno registrato 225 milioni di passeggeri nei primi 5 mesi (+24% rispetto al 2022). A livello nazionale sono state registrate ottime performance del Frecciarossa (1,5 milioni di passeggeri nei ponti del 25 aprile e del 1° maggio, +7% rispetto al 2019); degli Intercity (7,5 milioni di passeggeri al 31 maggio 2023, +10% rispetto al 2019) e del Regionale (oltre 9 milioni di viaggiatori nei ponti del 25 aprile e del 1 maggio: +18% rispetto al 2019). Frecce, Intercity, Regionale e FSE garantiranno in Italia oltre 6.600 collegamenti in treno, ai quali si aggiungono circa 11.000 corse bus di Busitalia e FSE. In Europa, nuovo mercato domestico del Gruppo FS, saranno oltre 3.300 i collegamenti complessivi al giorno in treno e 8.000 le corse bus. Tema centrale dell’estate 2023 del Polo Passeggeri del Gruppo FS è l’intermodalità: la pianificazione del viaggio, infatti, sarà più completa anche grazie alla rinnovata app di Trenitalia, che consentirà in maniera semplice di acquistare treni, bus e parcheggi del Gruppo Ferrovie dello Stato per pianificare soluzioni di primo e ultimo miglio, fino ad arrivare a pianificare il viaggio non più soltanto da stazione a stazione, ma dal punto di partenza alla destinazione finale. Sulla rete ferroviaria italiana correranno oltre 250 Frecce al giorno, per oltre 120.000 posti offerti ai clienti nazionali e internazionali. In totale, saranno quindi oltre 120 le destinazioni marittime, di montagna o le città d’arte servite. Aumentano e migliorano i collegamenti verso il Sud tra Milano e Napoli, per un totale di 68 Frecciarossa al giorno e oltre 30.000 posti offerti. Inoltre, oltre 120 gli Intercity, di cui 24 Intercity Notte, a disposizione dei viaggiatori per una copertura sempre più capillare e attenta alle esigenze dei passeggeri. L’offerta estiva dell’Intercity, pensata per soddisfare chi si sposta verso città, località marittime e di montagna, si arricchisce di nuove fermate: 100 in più al giorno, per un incremento pari al 42% rispetto allo scorso anno. Tra gli oltre 6000 treni al giorno del Regionale si evidenziano più servizi in Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. In estate il numero dei collegamenti sarà intensificato per favorire la scoperta dei meravigliosi territori con 42 collegamenti aggiuntivi nei giorni feriali e 59 collegamenti aggiuntivi nei giorni festivi per un totale di 1.700 località italiane raggiungibili sia in treno, sia con la combinazione treno+bus.
Riconfermati gli speciali “Treni del mare” tra Lombardia e le spiagge del Ponente e Levante Ligure, i treni “Line”, con le novità del Cerrano Line e del Collio Line, con fermate strategiche presso alcune delle più note e belle destinazioni estive, i “treni-bici”, perfetti anche per le uscite di grandi gruppi in Friuli, Veneto, Marche e Abruzzo. L’offerta del Polo Passeggeri, inoltre, è arricchita ulteriormente dagli oltre 9.700 collegamenti quotidiani di Busitalia che, rispetto allo scorso anno, ha all’attivo 53 nuovi bus e ne aggiungerà oltre 170 entro la fine dell’anno; e dai 260 di Ferrovie del Sud Est, per 80.000 posti al giorno, che consentono di raggiungere le più belle località della Puglia, ai quali si aggiungono anche 1.400 corse in bus al giorno, per una programmazione oraria integrata con quella di Trenitalia e un’offerta regionale e nazionale sempre più connessa. Più completa e integrata l’offerta intermodale treno e aereo, con 19 aeroporti collegati alle stazioni. Trenitalia conferma l’attenzione verso gli amici a 4 zampe da portare in vacanza. I cani viaggeranno gratis fino al 15 settembre sulle Frecce e fino al 5 settembre su Intercity. Sul Regionale, la novità di quest’estate è rappresentata dall’offerta dog in tour: la speciale promo – che si affianca a Italia in Tour – che consente di portare a bordo dei treni regionali per un numero illimitato di viaggi il proprio amico a quattro zampe al guinzaglio. Gli animali di piccola taglia che possono essere tenuti nel trasportino viaggiano gratis a bordo di tutti i treni di Trenitalia.

– foto xb1 / Italpress –

(ITALPRESS).

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Milano, 44enne arrestato dalla Polizia per spaccio di cocaina

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MILANO (ITALPRESS) – Martedì pomeriggio a Milano, la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino italiano di 44 anni con precedenti, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Intorno alle 16 gli agenti della volante del commissariato Sempione, durante il normale servizio di controllo del territorio, transitando in via Mantegna hanno notato un uomo a bordo di uno scooter fermo all’esterno di un bar, il quale alla vista degli agenti ha cercato di allontanarsi per eludere il controllo di polizia. All’altezza di via Lomazzo, dopo un breve inseguimento durante il quale l’uomo si è disfatto di un involucro, gli agenti hanno fermato il 44enne e recuperato l’involucro contenente 10 dosi di cocaina; l’uomo invece è stato trovato in possesso di un’altra dose di cocaina, un bilancino di precisione e la somma in denaro di 90 euro mentre presso il domicilio del 44enne, i poliziotti di viale Certosa hanno rinvenuto e sequestrato 1kg circa di sostanza da taglio, materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione, un’agenda utilizzata presumibilmente per la vendita e una pistola scacciacani priva di tappo rosso con relativo munizionamento. Inoltre, al termine degli accertamenti, il 44enne è stato anche sanzionato in quanto trovato alla guida del motoveicolo privo della prescritta patente di guida, mentre lo scooter è risultato essere sottoposto a fermo amministrativo e privo di copertura assicurativa. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Polizia Milano

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Patenti facili a Brescia, 4 misure cautelari e 60 indagati

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BRESCIA (ITALPRESS) – Gli agenti della Polizia Stradale e della Polizia provinciale di Brescia ed i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno dato esecuzione a misure cautelari nei confronti di quattro persone, indagate per avere costituito un’associazione a delinquere finalizzata a far ottenere patenti di guida di tipo B e carte di qualificazione del conducente per la guida professionale di mezzi pesanti per conto terzi. L’indagine, nel corso della quale la Guardia di Finanza ha effettuato mirate indagini economico-patrimoniali a carico del titolare di quattro autoscuole con il sequestro per sproporzione di oltre 1 milione di euro, ha permesso di contestare a carico di un indagato e dei suoi fiancheggiatori, il reato di associazione a delinquere, corruzione, istigazione alla corruzione e numerosi falsi in atto pubblico. E’ stato anche contestato il reato speciale di sostenimento degli esami di guida tramite sistemi di suggerimento, oltre ad ipotesi di estorsioni sui candidati.
Individuato, tra i primi casi in Italia, il cosiddetto “telefonista”, suggeritore da remoto per gli esami. Sono più di 60 le persone coinvolte nell’indagine. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi, con l’analisi da parte degli investigatori di oltre 2.000 patenti (tipo A-B-C-C.Q.C.) conseguite nel territorio bresciano da soggetti provenienti dall’intero territorio nazionale.
In corso anche perquisizioni, condotte anche con il supporto tecnico-operativo del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata con l’impiego di moderne strumentazioni tecnologiche e di due unità cinofile “cash dog” della Guardia di Finanza per la ricerca di soldi contanti.
(ITALPRESS).

Foto: Polizia Brescia

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Crescono le stime di crescita del Pil lombardo, +1% nel 2024

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MILANO (ITALPRESS) – Nel 2024 il PIL lombardo è previsto crescere del +1%, quando solo tre mesi fa le attese si fermavano al +0,6%. Alla fine di quest’anno, con un PIL di oltre 483 miliardi di euro, la Lombardia allungherebbe così il passo al di sopra dei livelli pre-Covid del +6,7%.
Sono queste le principali evidenze del Booklet economia realizzato dal Centro Studi di Assolombarda, pubblicato su Genio&Impresa. L’analisi rileva come l’espansione regionale si mantiene al di sopra del ritmo già veloce dell’Italia che, con una previsione per il 2024 del +0,7% (scenario Prometeia), è attesa portarsi entro fine anno al +4,2% rispetto al 2019.
“L’economia lombarda, rispetto al Pre-Covid, cresce più di tutti i benchmark europei: a fine 2024 la stima è +0,8% per Baden-Wùrttemberg, +2,4% per Bayern, +4,8% per Cataluña, quando il nostro territorio aumenta del 6,7%, con quasi 84 miliardi di euro in più prodotti nel quinquennio – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Questi dati confermano la forza e la competitività delle nostre imprese, che con tenacia, passione, lungimiranza, dal 2019 al 2023, hanno aumentato i propri investimenti del 19,7% e che dimostrano costantemente di superare nei fatti qualsiasi previsione di crescita. Affinchè questo accada, serve continuare ad investire tanto e bene. Quindi, chiediamo che Industria 4.0 ritrovi massimo vigore e che Industria 5.0 sia utilizzabile quanto prima. Allo stesso tempo, in un contesto storico di grande tensione internazionale in cui la competizione globale è feroce, serve liberare le ulteriori potenzialità del nostro tessuto imprenditoriale attraverso la messa a terra di una strategia industriale concreta e lungimirante a livello europeo su dossier come materie prime critiche, transizione ecologica, intelligenza artificiale, difesa”.
“Se oggi l’Unione Europea è la seconda manifattura al mondo è grazie al contributo delle nostre imprese. Ma, con il ritorno dell’antagonismo tra grandi potenze, l’UE ha la responsabilità di pensarsi anche come attore politico, geo-politico, sociale e non solo economico. Per farlo è fondamentale, come richiamato da Mario Draghi, un ‘accordo industrialè a livello UE equivalente alle strategie messe in atto da USA e Cina. I rischi e le risposte alle sfide più importanti del nostro tempo, infatti, devono essere socializzati. Diversamente, la partita per la tenuta economica e la competitività può considerarsi già persa”.
conclude Spada.
Le proiezioni macroeconomiche si confrontano con un sentiment delle imprese di Assolombarda ancora abbastanza eterogeneo secondo la flash survey di metà aprile. Il 39,5% delle 375 aziende manifatturiere e del terziario innovativo rispondenti prospetta, infatti, che nel 2024 la situazione economica regionale sarà in linea a quella dell’anno precedente, il 28% prevede un miglioramento e il 31,7% si aspetta un peggioramento.
Sul fronte del mercato del lavoro, secondo le nuove previsioni (anch’esse migliorative rispetto a gennaio), nel 2024 il numero di occupati è atteso crescere del +1,1% in Lombardia e del +1% a livello nazionale, raggiungendo così rispettivamente incrementi del +2,2% e +3% rispetto al pre-Covid.
Approfondendo il quadro congiunturale, a marzo 2024 le indagini qualitative di Istat rilevano nel Nord-Ovest una crescita del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, ora sui livelli più alti da luglio 2023; tuttavia, l’indice rimane ampiamente negativo e si muove all’interno di un trend abbastanza altalenante da alcuni mesi. In questo avvio d’anno, alcune imprese manifatturiere nel Nord-Ovest hanno patito in modo particolare le tensioni nel Canale di Suez: nel primo trimestre raddoppia al 9,4% la quota di imprese che riporta un allungamento dei tempi di consegna delle merci (dal 4,3% di fine scorso anno). Diversamente dal manifatturiero, a marzo nel Nord-Ovest il clima di fiducia delle imprese dei servizi scende sul livello più basso da ottobre dello scorso anno, pur mantenendosi in questo caso in area positiva.
Focus specifico dell’analisi del booklet economia del Centro Studi di Assolombarda sono gli investimenti delle imprese. Nel 2023 gli investimenti fissi lordi crescono del +4,7% annuo in Italia e, si stima, del +5,1% in Lombardia: a fine scorso anno, entrambe si trovano ampiamente sopra i livelli del pre-Covid del +26% e +19,7%, incrementi che si confrontano con un più contenuto +5,9% della Francia e un divario che persiste sia in Germania (-3,1%) sia in Spagna (-3,5%).
Nel dettaglio del tipo di asset – dato disponibile solo a livello nazionale -, il contributo più alto alla crescita degli investimenti in Italia tra il 2019 e il 2023 proviene, considerati anche i forti incentivi, dalle ‘costruzionì che segnano un +38,6% sul 2019. A questo, tuttavia, si affianca una performance estremamente positiva anche degli investimenti delle imprese in immobilizzazioni materiali: la componente ‘impianti e macchinarì in Italia è al +17,2% rispetto al 2019, tre volte l’incremento della Francia (+5,4%) e in netto distacco da Spagna (-8,4%) e Germania (-2,1%). Seguono gli investimenti in prodotti di proprietà intellettuale, anch’essi comunque in decisa espansione (+12,7% in Italia nel quinquennio 2019-2023).
Per il 2024 si prospetta un rimbalzo verso il basso degli investimenti fissi lordi del -1,7% annuo a livello lombardo e del -2% nazionale, con un forte contrazione della componente ‘costruzionì ma con una tenuta importante di ‘impianti e macchinarì, che si prevede crescano ancora del +6,3% (fonte Prometeia).
Su questo fronte, dalla flash survey di Assolombarda emerge che l’80,8% delle imprese rispondenti ha pianificato investimenti nel 2024 dal valore superiore (42,4%) o uguale (38,4%) a quello del 2023. Per queste imprese l’impiego di capitale riguarda soprattutto ‘impianti e macchinarì (indicato dal 44,2%), ‘consulenza, R&S e formazionè (40,6%) e ‘softwarè (37%). Tra gli obiettivi, in testa si trovano strategie di crescita quali l’aumento della capacità produttiva (39,6%), la digitalizzazione (38,6%) e la diversificazione del proprio business (32,7%); inoltre, circa un quarto (il 24,1%) indica motivazioni di sostenibilità ambientale.
Non mancano, tuttavia, le imprese che indicano una riduzione dell’ammontare degli investimenti rispetto allo scorso anno: sono il 17,1% degli intervistati e, comunque, circa la metà fornisce come motivazione l’aver già realizzato i progetti negli anni precedenti. A disincentivare gli investimenti gioca un ruolo rilevante l’incertezza, sia con riferimento allo specifico settore di business (indicato dal 35,9% delle aziende) sia di più ampio contesto geopolitico globale (20,3%).

– Foto: ufficio stampa Assolombarda –
(ITALPRESS).

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