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Economia

Fisco, per acconto Imu proprietari verseranno 11 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – All’avvicinarsi della scadenza per il versamento dell’acconto Imu per il 2023 del prossimo 16 giugno, gli italiani si preparano a versare 11 miliardi, il cui gettito complessivo annuo sarà di 22,1 miliardi (18,1 miliardi ai Comuni e 4 miliardi allo Stato). Saranno chiamati ai versamenti oltre 25,3 milioni di proprietari (il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati) di immobili diversi dall’abitazione principale.
Il costo medio complessivo dell’Imu calcolato su una ‘seconda casà, ubicata in un capoluogo di provincia sarà di 1.074 euro medi (537 euro per l’acconto di giugno), con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi città. Per l’abitazione principale considerata di lusso (A/1, A/8, A/9), il versamento complessivo è di 2.623 euro (1.307 per l’acconto di giugno), con punte di oltre 6 mila euro nelle grandi città. Per una seconda pertinenza dell’abitazione principale della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie), si dovrà versare l’Imu con l’aliquota delle seconde case, con un costo medio annuo di 55 euro, con punte di 110 euro annui. E’ quanto emerge dal Rapporto Imu 2023 (primo semestre) elaborato dal Servizio Uil Lavoro, Coesione e Territorio. Secondo i risultati del rapporto, il costo maggiore in valore assoluto per una seconda casa a disposizione si registra a Roma con 2.064 euro medi. A Milano, invece, si pagheranno 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro; a Torino 1.745 euro. Valori più contenuti, invece, ad Asti, con un costo medio di 580 euro; a Gorizia, con 585 euro; a Catanzaro, con 659 euro; a Crotone, con 672 euro; a Sondrio, con 674 euro. Per l’abitazione principale considerata di lusso, a Roma il costo complessivo è di 6.419 euro annui; a Grosseto è di 6.402 euro; a Milano è di 6.244 euro; a Venezia è di 6.037 euro e a Bologna è di 5.214 euro. Più contenuti i versamenti a Cremona, 963 euro annui; a Caltanissetta, 990 euro; a Crotone, 1.089 euro; a Messina, 1.141 euro e a Catanzaro, 1.149 euro. Per una seconda pertinenza della stessa categoria catastale a Roma si pagano mediamente 110 euro annui; a Milano 99 euro annui; a Bologna 96 euro annui; a Firenze 95 euro annui; a Napoli 95 euro annui.
In 17 Città è in vigore la ex addizionale della TASI, per cui, in questi Comuni, le aliquote superano la soglia massima dell’IMU (10,6 per mille). In particolare, a Roma, Milano, Ascoli Piceno, Brescia, Brindisi, Matera, Modena, Potenza, Rieti, Savona e Verona l’aliquota è all’11,4 per mille; a Terni e Siena, all’11,2 per mille; a Lecce, Massa e Venezia all’11 per mille; ad Agrigento al 10,9 per mille. Altre 75 Città capoluogo, sempre sulle seconde case, applicano l’aliquota del 10,6 per mille, tra cui Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Bari. In 10 Città, le aliquote sono sotto la soglia massima, tra cui Gorizia, Pordenone, Ragusa, Udine, Belluno. “Per noi, la riforma del catasto si rende necessaria per riportare equità nella tassazione sul mattone, annunciata più volte nel corso degli ultimi anni e mai attuata. Riforma che deve prendere vita prestando, però, molta attenzione: questo cambiamento non dovrà significare maggiori prelievi, ma una diversa e più equa ripartizione del prelievo fiscale sugli immobili”, sottolinea Ivana Veronese, segretaria confederale della Uil. “Le modifiche dell’Imu dovrebbero essere riviste organicamente riaprendo il ‘cantierè del federalismo fiscale, riforma prevista, tra l’altro, nel Pnrr per riportare maggiore equità nei tributi locali”, conclude.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Economia

Unicredit, via libera con prescrizioni dal Cdm a OPS su Banco BPM

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri ha deliberato di esercitare, a tutela di interessi strategici per la sicurezza nazionale, i poteri speciali nella forma dell’imposizione di specifiche prescrizioni, in relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM da parte di UniCredit. Lo rende noto Palazzo Chigi.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Aspi, Cda nomina Arrigo Giana nuovo amministratore delegato

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ROMA (ITALPRESS) – Il consiglio di amministrazione di Autostrade per l’Italia, riunitosi sotto la presidenza di Antonino Turicchi, ha nominato Arrigo Giana quale amministratore delegato e Andrea Valeri vicepresidente.

Il consiglio, inoltre, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha confermato Piergiorgio Peluso come dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari sino all’approvazione del bilancio della Società al 31 dicembre 2027.

-Foto Aspi-
(ITALPRESS).

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Economia

Confindustria “Incertezza e dazi deteriorano il quadro economico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Pil italiano è atteso in crescita modesta nel 1° trimestre 2025: i servizi frenano e l’industria rallenta il calo. Prosegue il taglio dei tassi ma l’ondata di incertezza generata dai continui annunci sui dazi e i dazi stessi frenano scambi e, con l’instabilità dei mercati finanziari, decisioni di spesa e investimento. Unico effetto collaterale positivo: scende il costo dell’energia”. E’ l’analisi dell’ultima congiuntura flash del Centro studi di Confindustria.A marzo si è deteriorato per il secondo mese il clima di fiducia, scendendo sotto la media del 2024. È aumentata l’incertezza di politica economica, che frena le scelte di investimento delle imprese. I giudizi sulle condizioni per investire nel 1° trimestre 2025 peggiorano rispetto a fine 2024, sia nei servizi che nelle costruzioni, mentre restano quasi invariati nell’industria”, prosegue l’analisi.

Inoltre “nel 4° trimestre 2024 si è avuta una correzione al ribasso del reddito reale delle famiglie (-0,6%), limitando l’espansione annua a +1,2%; è scesa verso valori pre-pandemia la quota di risparmio (8,5% da 9,1%), favorendo i consumi. Indicatori negativi a inizio 2025: a febbraio le vendite al dettaglio sono rimaste ferme (+0,1% gli alimentari); a marzo è caduta la fiducia delle famiglie”. Secondo il Csc “a febbraio la produzione è calata (-0,9%), dopo il rimbalzo a gennaio (+2,5%). La variazione acquisita nel 1° trimestre è positiva (+0,4%) dopo 5 trimestri in calo. RTT indica un calo profondo del fatturato a febbraio, il PMI segnala ancora flessione a marzo (46,6 da 47,4), la fiducia peggiora. I dazi agiranno negativamente principalmente sul manifatturiero”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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