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Riscatto ItalVolley, prima vittoria in Nations League

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OTTAWA (CANADA) (ITALPRESS) – Dopo le sconfitte contro Argentina e Stati Uniti nei primi due match, l’Italvolley si rialza. Serviva una reazione e gli azzurri hanno risposto presente contro Cuba ottenendo la prima vittoria in Nations League, imponendosi per 3-1 (25-20, 25-19, 20-25, 25-18) sbloccando così classifica, ranking e morale. Italia in campo con alcune variazioni rispetto alle prime due gare, subito dentro Sanguinetti e Bottolo, confermando Rinaldi e Mosca, la diagonale Porro-Romanò e Balaso libero. Azzurri bravi a imporre il proprio ritmo nei primi due set, permettendo poi a Cuba di riaprire la gara nel terzo set senza confermarsi nel quarto però con l’Italia che riprende in mano il gioco, porta a casa set e la prima vittoria.
Romanò e Bottolo i top scorer della gara con 17 punti e la buona prova di Sanguinetti, autore di 10 punti alla prima da titolare e di Rinaldi con 11 punti messi a terra, 8 i muri vincenti per gli azzurri alla fine. Tra i cubani in evidenza Lopez, autore di 13 punti. La gara di domani con la Germania, che chiude la settimana azzurra in Canada, è in programma alle 19.
De Giorgi mescola le carte, manda in campo un 6+1 con Sanguinetti e Bottolo che si aggiungono a Porro e Romanò in diagonale, Mosca l’altro centrale, Rinaldi confermato e Balaso. L’avvio è equilibrato, di fronte Cuba con in campo gli “italiani” Herrera e Yant. Bottolo a segno, l’avvio è equilibrato 3-3, lo stesso Bottolo si ripete fermando Herrera a muro 4-4. Porro mette a segno il 5-5, Rinaldi porta in vantaggio gli azzurri 6-5. L’Italia cerca di mantenere il vantaggio, il block out di Bottolo vale l’11-10, l’ace di Sanguinetti il 12-10. L’Italia ci crede, il muro di Mosca vale il 15-13, quello di Rinaldi il 17-14. L’ace di Romanò, con l’aiuto della rete consegna all’Italia 5 palle set, ci pensa Romanò a chiudere, suo il block out del 25-20.
L’Italia, con il 6+1 confermato, inizia bene, di Sanguinetti il primo punto del set su alzata ad una mano di Porro. Buon avvio anche nel secondo set, 4-1. Cuba sbaglia, l’errore di seconda intenzione vale il punto del 7-3 a favore dell’Italia, quello vincente di Porro, invece, porta l’Italia sul 9-5. Il servizio di Rinaldi mette in difficoltà Cuba, ne approfitta Sanguinetti che mette a terra il 12-6. Italia che mantiene il vantaggio, Bottolo forza al servizio, suo l’ace del 16-10. Azzurri in vantaggio per tutto il finale di set fino al 24-18, punto che vale sei palle set, set chiuso sul 25-19. Nel terzo parziale 6+1 invariato. Cuba prova a reagire, cercando di imporre il proprio gioco in fase di avvio ma senza riuscirci perchè l’italia contiene Herrera e compagni 4-4. Due servizi vincenti consecutivi di Lopez portano Cuba avanti 7-4. Rinaldi da posto due mette a terra il punto numero 8 con Cuba avanti 8-10, Bottolo di potenza il 10-10. Cuba si riporta avanti, il muro su Bottolo vale il 13-10. Romanò prova a riagganciare Cuba, prima in attacco poi al servizio, 15-14. Cuba tocca a muro e ricostruisce, l’attacco vincente di Herrera vale il 22-17, il muro di Conception il 23-17. De Giorgi manda in campo Recine e Falaschi in questa parte finale di set per Porro e Rinaldi. Proprio Recine mette a segno il servizio vincente che vale il 19 per l’Italia contro i 23 di Cuba che conquista il terzo set col punteggio di 25-20. Nel quarto Bottolo mette a terra il primo punto in attacco. Due colpi in attacco di Lopez portano avanti Cuba 3-2. Yant non trova il tocco del muro azzurro, il suo attacco out porta avanti l’Italia 7-5, il successivo errore di Herrera sul 8-5. Il tecnico cubano cambia la diagonale, ma l’Italia continua a macinare punti mantenendo il vantaggio 21-16. Il match point arriva sul 24-18, set e match chiuso con il definitivo 25-18.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Dybala non basta, la Roma cade ancora: il Viktoria Plzen vince 2-1

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ROMA (ITALPRESS) – Altra serata amara per la Roma che gioca una partita sottotono e tecnicamente imprecisa contro il Viktoria Plzen e perde in casa per 1-2 nella terza giornata di Europa League. Un altro ko, quindi, per i giallorossi, che non riescono a replicare la prestazione vista con l’Inter, nonostante la sconfitta, e, anzi, perdono ancora in casa dopo la sfortunata serata contro il Lille.

Confermando, inoltre, le grandi difficoltà a segnare. Tra i titolari scelti da Gasperini spicca il debutto da titolare di Ziolkowski in difesa, mentre in attacco ci sono Soulé e Dybala dietro a Dovbyk. Pronti-via e il centravanti ucraino trova il tiro, facile per Jedlicka. Ma si vedono subito anche le incertezze in difesa, con un pasticcio tra Svilar e Hermoso, salvati dal fuorigioco di Durosinmi. Al 20′ Adu fa valere tutto il suo strapotere fisico sorprendendo Ziolkowski e battendo Svilar da pochi passi. La Roma accusa il colpo e va in confusione: al 22′ Wesley sbaglia un rilancio con il mancino, Dweh intercetta e scarica su Souaré, che lascia partire un gran tiro dai 25 metri che si infila all’angolino basso alla sinistra di Svilar.

Il momento è critico e Gasperini, dopo mezz’ora, decide di togliere il giovane Ziolkowski inserendo El Shaarawy. La Roma ci prova con Wesley e Soulé, ma in generale ai giallorossi manca sempre l’ultimo passaggio. Poco movimento, poche idee e poca precisione, e dagli spalti si sentono anche diversi fischi quando le squadre rientrano negli spogliatoi. A inizio ripresa entra anche Pisilli al posto di Koné, che ha rimediato una botta alla caviglia in un contrasto precedente. Il centrocampista italiano ha un ingresso positivo, tanto che dopo pochi minuti si guadagna un calcio di rigore: il suo colpo di testa, infatti, viene deviato sul fondo con un braccio da Jemelka. Richiamato all’on-field review, il turco Meler sanziona il maldestro difensore dei cechi indicando il dischetto. Dybala non sbaglia, è 1-2 al 54′ (gol numero 200 da professinista per l’argentino).

Eppure la carica per aver dimezzato lo svantaggio non dura molto. Ci provano El Shaarawy e Soulé con dei tentativi interessanti, ma piano piano la difesa ospite prende le misure. Entrano anche Ferguson e Bailey, con quest’ultimo che si libera bene per il tiro all’86’ ma calcia sul fondo. L’ultimo sussulto arriva al 96′: schema giallorosso su punizione, Pisilli segna ma era in fuorigioco sull’assist di Wesley. Finisce, dunque, così: la Roma rimane ferma a 3 punti, mentre il Viktoria Plzen sale a 7 e prosegue imbattuto.

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IL TABELLINO

ROMA (3-4-2-1): Svilar 5.5; Ziolkowski 4.5 (30′ pt El Shaarawy 6), Mancini 6, Hermoso 5; Celik 5.5 (22′ st Bailey 6), Koné 6 (1′ st Pisilli 6.5), El Aynaoui 5.5, Wesley 6; Soulé 5.5 (29′ st N’Dicka 6), Dybala 6.5; Dovbyk 5 (29′ st Ferguson 6). In panchina: De Marzi, Gollini, Rensch, Cristante, Pellegrini, Tsimikas, Ghilardi. Allenatore: Gasperini 5.5.

VIKTORIA PLZEN (4-3-1-2): Jedlicka 6; Paluska 6 (23′ st Havel 6), Dweh 6.5, Jemelka 5.5 (19′ st Markovic 6), Spacil 6 (36′ st Zeljkovic sv); Memic 6, Cerv 6, Souaré 7; Ladra 6 (19′ st Visinsky sv); Durosinmi 6.5, Adu 7 (36′ st Bello sv). In panchina: Tvrdon, Wiegele, Kabongo. Allenatore: Hysky 6.

ARBITRO: Meler (Turchia) 6.
RETI: 20′ pt Adu, 22′ pt Souaré, 9′ st Dybala (rig).
NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni.
Ammoniti: Durosinmi, Celik, Souaré, Mancini, Cerv, Spacil, Dweh.
Angoli: 10-3.
Recupero: 2′ pt; 5′ st.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Il Bologna sbanca Bucarest 2-1: in gol Odgaard e Dallinga

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BUCAREST (ROMANIA) (ITALPRESS) – Il Bologna firma la prima vittoria europea della sua stagione superando in trasferta il Fcsb per 2-1. Sono Odgaard e Dallinga e lasciare il segno sul risultato, già nei primi minuti di gioco.

Gli ospiti partono subito forte e al 9′ passano in vantaggio. Freuler ruba palla a Sut sulla trequarti, imbuca in area per Dallinga il quale serve un assist dalla sinistra che taglia fuori la difesa trovando Odgaard che, con il destro, insacca a porta quasi vuota. Tre minuti dopo, arriva l’immediato raddoppio. Lykogiannis ci prova con un sinistro da fuori che, deviato da Lixandru, costringe Tarnovanu a respingere in tuffo, ma Dallinga è il più lesto di tutti a ribadire in rete per il 2-0. Al 25′, Orsolini si mette in proprio e dalla destra si accentra sul sinistro, con Tarnovanu che salva i suoi in tuffo. A centro area, liberissimo, Dallinga si arrabbia per il mancato passaggio del compagno. I padroni di casa si fanno vedere per la prima volta al 37′. Da un corner dalla destra nasce un doppio colpo di testa ravvicinato, prima di Ngezana e poi di Sut, sul quale interviene per due volte Skorupski salvando i suoi. Il portiere polacco è decisivo pure al 41′, sbarrando la strada con i piedi al destro ravvicinato di Thiam. Passati i brividi finali, gli emiliani chiudono la prima frazione in vantaggio per 2-0.

Al 9′ della ripresa, un’incertezza difensiva costa caro a Freuler e compagni. Miculescu crossa dalla destra, la palla schizza nella zona di Birligea dopo un rimpallo e il neo entrato non perdona Skorupski con il destro, sfruttando anche una marcatura troppo allentata di Lucumì e accorciando così le distanze. I rossoblù tornano pericolosi al 23′, quando Odgaard scaglia dalla distanza un destro potente ma centrale, con Tarnovanu che respinge. Al 27′ è Dallinga ad avere una grande occasione, quando se ne va di forza a un difensore, entra in area e calcia di potenza con il destro ma centra di fatto Tarnovanu da ottima posizione. Il portiere rumeno è decisivo al 35′, quando nega la gioia del gol a Odgaard, bravo a trovare l’angolino con il mancino. Al 38′, Orsolini prende il palo con il destro da due passi. Nonostante le occasioni sciupate, il Bologna conserva il vantaggio fino al fischio finale e porta così a casa tre punti preziosi che permettono alla squadra di salire a quota 4 punti dopo tre giornate. Un bel successo da dedicare a Vincenzo Italiano, ricoverato in ospedale per una polmonite e oggi sostituito dal sio vice Niccolini.

In Europa League, i felsinei torneranno in campo il 6 novembre al Dall’Ara contro i norvegesi del Brann.

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IL TABELLINO

FCSB (4-2-3-1): Tarnovanu 7; Pantea 5.5, Ngezana 5.5, Lixandru 5.5, Radunovic 5; Alhasson 5.5, Sut 5 (1′ st Tanase 6.5); Miculescu 6.5, Olaru 6 (41′ st Politic sv), Cisotti 5 (1′ st Birligea 7); Thiam 6 (19′ st Popescu 6). In panchina: Udrea, Zima, Graovac, Alibec, Kiki. Allenatore: Charalambous 6

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski 7; Zortea 6 (22′ st Holm 6), Heggem 6 (1′ st Vitik 6), Lucumí 5, Lykogiannis 6; Moro 6 (32′ st Ferguson sv), Freuler 6.5; Orsolini 6 (40′ st Bernardeschi sv), Odgaard 7, Rowe 5 (1′ st Cambiaghi 5.5); Dallinga 7.5. In panchina: Ravaglia, Pessina, Pobega, Castro, Casale, Miranda, Fabbian. Allenatore: Niccolini (Italiano assente) 6.5

ARBITRO: Treimanis (Lettonia) 5.5
RETI: 9′ pt Odgaard, 12′ pt Dallinga, 9′ st Birligea.
NOTE: cielo coperto, campo in discrete condizioni.
Ammoniti: Heggem, Rowe, Miculescu, Odgaard, Cambiaghi, Birligea, Tanase, Radunovic, Charalambous (all.), Niccolini (all.).
Angoli 4-10.
Recupero 3′ pt, 5′ st.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Ndour, Dzeko e Gudmundsson, la Fiorentina scaccia la crisi: è 0-3 a Vienna

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VIENNA (AUSTRIA) (ITALPRESS) – C’è una Fiorentina, che è ultima in Serie A e non ha mai vinto, e poi ce n’è un’altra, che brilla in Europa: due su due in Conference per i viola, che rasserenano per qualche giorno l’ambiente sconfiggendo 3-0, in trasferta, il Rapid Vienna.

Pioli vara un mini-turnover e la coppia Dzeko-Piccoli: giocano titolari anche Viti, Fortini e Ndour, ma c’è De Gea in porta. L’avvio è buonissimo per la Fiorentina, che manda subito in crisi il portiere rivale Hedl. Quest’ultimo va fuori tempo, doppio salvataggio sulla linea per Ahoussou, talentuoso difensore che evita le potenziali reti di Viti e Dzeko al 4′. I ritmi sono intensi e il Rapid prova a rispondere con Ercan Kara, ma de Gea c’è. I viola continuano comunque a spingere e, al 9′, passano in vantaggio: Dzeko tira da posizione defilata, Hedl non è reattivo e Ndour può segnare in tap-in. Prova a rispondere la formazione austriaca, ma di fronte c’è una Fiorentina in totale e assoluto controllo: doppia occasione per Piccoli, ma si va al riposo sull’1-0. Nella ripresa i viola partono ancora fortissimo, esattamente come nel primo tempo, e raddoppiano subito. Siamo al 49′ quando, sul cross rasoterra di Fortini, Dzeko insacca dalla zona del dischetto: niente da fare per Hedl, è 2-0.

La reazione austriaca è comunque importante, con tanto possesso palla e la clamorosa chance per Seidl al 65′: salva tutto De Gea, che evita la riapertura di un match che è virtualmente chiuso. I viola soffrono solo per una decina di minuti, dopo questa occasione, poi riprendono il controllo della sfida e la chiudono in scioltezza. Entra il gioiellino Kouadio, che è subito decisivo: grande azione palla al piede e assist per l’altro neo entrato Gudmundsson, che insacca il 3-0. Vince con questo risultato e un ampio margine la Fiorentina, dopo un match dominato: viola a quota 6 in Conference; Pioli sorride. Resta a secco il Rapid Vienna, con due ko su due match giocati in Europa

IL TABELLINO

RAPID VIENNA (4-4-2): Hedl 4; Furkan Demir 5.5, Ahoussou 6, Raux-Yao 5, Horn 5; Bolla 5 (17′ st Auer 5.5), Amane 5.5 (28′ st Ndzie 6), Seidl 6 (40′ st Schaub sv), Antiste 5; Ercan Kara 5.5 (40′ st Weixelbraun sv), Wurmbrand 5 (17′ st Gulliksen 5.5). In panchina: Gartler, Goschl, Tilio, Brunnhofer, Haidara, Groller, Radulovic. Allenatore: Stoger 5.5.

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FIORENTINA (3-5-2): De Gea 6.5; Comuzzo 6.5, Pablo Marì 6, Viti 6.5; Fortini 6.5 (31′ st Dodò 6), Ndour 7, Nicolussi Caviglia 6 (12′ st Mandragora 6), Fagioli 6 (12′ st Sohm 6), Parisi 6.5 (42′ st Kouadio 6); Dzeko 6.5 (31′ st Gudmundsson 6.5), Piccoli 6. In panchina: Lezzerini, Martinelli, Pongracic, Ranieri, Sabiri, Fazzini, Richardson. Allenatore: Pioli 6.5.

ARBITRO: Frid (Israele) 6. RETI: 9′ pt Ndour; 4′ st Dzeko, 43′ st Gudmundsson.
NOTE: serata piovosa; terreno di gioco bagnato.
Ammoniti: Comuzzo, Ercan Kara, Seidl.
Angoli: 5-2 per la Fiorentina.
Recupero: 1′; 3′.

-Foto IPA Agency-
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