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L’Italscherma scrive la storia agli Europei di Plovdiv
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2 anni fa-
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Redazione
PLOVDIV (BULGARIA) (ITALPRESS) – La scherma italiana scrive la storia nella prima giornata dei Campionati Europei Assoluti Individuali di Plovdiv 2023: sei medaglie in due gare, di cui due d’oro e un podio tutto azzurro nel fioretto femminile. Non era mai successo, neppure negli anni magici del Dream Team. E poi la doppietta della spada maschile. Un venerdì indimenticabile sulle pedane bulgare che consacra campioni d’Europa la fiorettista Martina Batini e lo spadista Davide Di Veroli, mentre sono d’argento Martina Favaretto nel fioretto e Federico Vismara nella spada, ma ancora tra le fiorettiste, dove le quattro bandiere sul podio sono tutte Tricolore, vincono il bronzo Francesca Palumbo e Alice Volpi. Negli annali pure l’oro di Di Veroli nella spada maschile individuale che mancava all’Italia dell’Europeo di Foggia 1981 (lo vinse Angelo Mazzoni). “Una giornata emozionante, epica. Le ragazze del fioretto e i ragazzi della spada ci hanno regalato una gioia che salta a piè pari dalla cronaca alla storia. E mi piace sottolineare che questo trionfo italiano sia arrivato in due gare dall’altissimo livello tecnico, con in pedana il meglio del Vecchio Continente e i leader del ranking mondiale. Segno che l’Italia non ha soltanto primeggiato in Europa, ma ha dimostrato di essere una potenza a livello globale”, le parole del presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi. Record assoluto per il fioretto femminile: il ct Stefano Cerioni aveva quattro atlete in gara e tutte si sono prese un posto sul podio. Il titolo di campionessa europea alla fine è andato a Martina Batini, che ha vinto il derby contro Martina Favaretto, costretta al ritiro sul 9-6 per un problema fisico tra lacrime, abbracci ed emozioni fortissime. Ma già in semifinale l’Europeo di Plovdiv aveva assunto le sembianze di una gara “Open nazionale”. S’era delineato così, questo scenario storico, quando nei quarti di finale, una dopo l’altra, le azzurre hanno dominato le rispettive avversarie: Martina Batini ha superato la spagnola Castro (15-4), Francesca Palumbo si è imposta sulla polacca Lyczbinska (15-8), Alice Volpi, dopo aver lottato e vinto all’ultima stoccata negli ottavi sulla britannica Stutchbury (15-14), ha eliminato d’autorità la francese Patru, e infine Martina Favaretto, che nel turno precedente aveva estromesso una campionessa come la francese Thibus (15-11), ha completando il poker azzurro battendo la polacca Walczyk Klimaszyk (15-8). Quattro su quattro per l’Italia, tutto il podio tricolore. A quel punto, nelle semifinali, i derby hanno visto gioire le due Martina: Batini ha superato Francesca Palumbo per 15-12, mentre Favaretto ha avuto ragione di Alice Volpi con il punteggio di 15-9. In finale il successo di Martina Batini, oro al collo, con Martina Favaretto d’argento, entrambe tra gli applausi. Suona l’Inno di Mameli anche per la super doppietta azzurra nella spada maschile. Spettacolare la gara di Davide Di Veroli e Federico Vismara, che in finale si sono ritrovati in un fantastico derby italiano: l’ha vinto Di Veroli per 15-14, mettendo il punto esclamativo su una giornata speciale. Il neo campione d’Europa, nella stessa città, Plovdiv, che poche settimane fa aveva incoronato il fratello minore e fiorettista Damiano campione del mondo Under 20, ha conquistato la certezza della medaglia battendo per 15-8 lo svedese Svensson, senza accontentarsi, e superando poi in semifinale il tedesco Brinkmann con il punteggio di 15-12. Parallelamente Federico Vismara, ipotecato il podio grazie al successo nei quarti sull’olandese Van Nunen per 15-9, ha fatto sua anche la semifinale imponendosi sul polacco Antiewicz 15-7. Nella sfida azzurra, il 15-14 per Di Veroli, con Vismara d’argento, altra pagina di storia per la scherma italiana. Sempre nella spada, out nel turno da 32 Valerio Cuomo mentre si è fermato dopo la fase a gironi Gabriele Cimini.
Domani l’Europeo di Plovdiv vedrà di scena le gare di spada femminile e sciabola maschile. Per l’Italia in pedana le spadiste Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria e Alberta Santuccio, mentre tra gli sciabolatori gli azzurri impegnati saranno Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo Neri e Luigi Samele.
– Foto Ufficio Stampa Federscherma –
(ITALPRESS).
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Il Napoli si rialza, è suo il big match con l’Inter: al Maradona finisce 3-1
Pubblicato
4 ore fa-
25 Ottobre 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli risorge dal buio di Eindhoven e lo fa senza un centravanti di ruolo. Ci pensano i centrocampisti De Bruyne, McTominay ed Anguissa a restituire ad Antonio Conte il primo posto e un’iniezione di fiducia dopo la figuraccia in Olanda col Psv. A farne le spese, dopo sette vittorie di fila, è l’Inter di Chivu, sfortunata e nervosa, sconfitta 3-1 in un big match che metteva in palio la vetta dopo il passo falso del Milan di ieri. La serata perfetta dei partenopei è rovinata solo in parte dall’infortunio di De Bruyne, vittima di un problema muscolare accusato proprio durante l’esecuzione del rigore del vantaggio. A completare l’opera ci pensano i compagni di reparto, schierati a supporto di Neres falso nove.
La mossa tattica funziona e la svolta arriva alla mezz’ora: un contatto in area tra Mkhitaryan (costretto a lasciare il posto all’ex Zielinski per infortunio) e Di Lorenzo viene giudicato inizialmente regolare dall’arbitro Mariani, ma una segnalazione dell’assistente spinge il direttore di gara a concedere il rigore. Dagli undici metri De Bruyne segna, ma subisce un sospetto problema muscolare al flessore al momento del tiro (con Olivera in campo al suo posto).
La reazione dell’Inter c’è, ma non è accompagnata dalla fortuna: Bastoni di testa fa tremare la traversa al 41′, mentre al 46′ è Dumfries a colpire un legno. Nel mezzo, al 46′, anche una girata di Lautaro che sfiora il palo. Al 54′ il raddoppio del Napoli: un lancio di Spinazzola fa saltare i meccanismi difensivi nerazzurri, McTominay ne approfitta e di prima intenzione lascia partire un tiro imprendibile per Sommer. L’Inter ancora una volta sembra essere in partita: un tocco di mano di Buongiorno in area porta dal dischetto Calhanoglu che a tu per tu con Milinkovic riapre tutto. Al 67′ però la difesa interista continua a fare acqua: Neres sulla trequarti scarica per Anguissa che conduce la sfera e batte Sommer dai 16 metri. Nel match anche qualche battibecco tra ex: Bastoni e Politano, ma soprattutto Lautaro e Conte. Schermaglie d’alta classifica: il Napoli torna capolista, in attesa della Roma che domani col Sassuolo avrà l’occasione di agganciare i partenopei.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
NAPOLI (4-1-4-1): Milinkovic-Savic 6; Di Lorenzo 6.5, Buongiorno 6 (45′ st Beukema sv), Juan Jesus 6.5, Spinazzola 7 (45′ st Gutierrez sv); Gilmour 6; Politano 6 (36′ st Elmas sv), Anguissa 7, De Bruyne 7 (37′ pt Olivera 6), McTominay 7.5; Neres 7 (36′ st Lang sv). In panchina: Ferrante, Spinelli, Mazzocchi, Marianucci, Vergara, Lucca, Ambrosino. Allenatore: Conte 7.5.
INTER (3-5-2): Sommer 5; Akanji 5, Acerbi 5, Bastoni 5; Dumfries 5.5 (28′ st Luis Enrique sv), Barella 5.5 (28′ st Frattesi 6), Calhanoglu 6.5 (27′ st Sucic 6), Mkhitaryan 5.5 (32′ pt Zielinski 6), Dimarco 5.5; Bonny 5.5 (17′ st Esposito 5.5), L. Martinez 6. In panchina: J. Martinez, Calligaris, De Vrij, C. Augusto, Bisseck, Diouf. Allenatore: Chivu 5.
ARBITRO: Mariani di Aprilia 5.5.
RETI: 33′ pt De Bruyne (rig); 9′ st McTominay, 14′ st Calhanoglu (rig), 22′ st Anguissa. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Di Lorenzo, Gilmour, Conte, Bastoni. Angoli: 4-1 per l’Inter. Recupero: 6′; 6′.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Atp Vienna, Sinner conquista un posto in finale: battuto in due set De Minaur
Pubblicato
6 ore fa-
25 Ottobre 2025di
Redazione
VIENNA (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner è il primo finalista dell’”Erste Bank Open”, torneo Atp 500 con montepremi totale pari a 2.736.875 euro, in corso sui campi in duro di Vienna. Il 24enne fuoriclasse altoatesino, numero 2 del ranking mondiale e primo favorito del tabellone, si è imposto in semifinale sull’australiano Alex De Minaur, numero 7 della classifica Atp e tre del seeding, con il punteggio di 6-3 6-4. Nella seconda semifinale si sfideranno l’altro azzurro Lorenzo Musetti, n.8 del mondo e 4 del torneo, ed il tedesco Alexander Zverev, n.3 Atp e 2 del tabellone.
“Sono entrato in campo per giocare e servire bene: il primo set è stato molto fisico, sono contento di aver vinto in due partite”, ha dichiarato Sinner nell’intervista post-match. “Lui sa cosa fare e come mettermi pressione – prosegue il numero 2 del mondo – Quando non servi molto bene bisogna giocare ogni palla e punto, ho fatto tanti piccoli cambiamenti ma sono soddisfatto per come ho gestito l’incontro e di essere in finale”. Una finale che Sinner giocherà contro Musetti o Zverev: “In questa settimana un po’ ho speso anche per le aspettative che ho e per quelle della gente, cerco di giocare al meglio che posso. Sono arrivato piuttosto in ritardo, ho cercato di gestire al meglio ogni giorno e domani sarà una partita molto difficile. Sono contento, speriamo in una bella finale”, conclude il fuoriclasse altoatesino.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Il Parma ferma il Como, pareggio a reti bianche al Tardini
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6 ore fa-
25 Ottobre 2025di
Redazione
PARMA (ITALPRESS) – Il Como non va oltre lo 0-0 nella trasferta di Parma, in un match valido per l’ottava giornata di Serie A. Prestazione generosa della formazione di Cuesta, vicina al colpo grosso con Cutrone, fermato dalla traversa nel primo tempo, e Del Prato, murato da Butez nel finale. Undici di Fabregas particolarmente impreciso in fase di impostazione e rifinitura. Il Como si porta a 13 punti, il Parma sale a 7 punti e conquista un buon punto in ottica salvezza.
Buon avvio dei padroni di casa, che mettono in apprensione la retroguardia ospite e sfiorano il vantaggio al 14′ con un colpo di testa di Cutrone fermato solo dalla traversa. Como molto impreciso in impostazione e Parma molto attivo sulle seconde palle. In chiusura di prima frazione Bernabé manca il bersaglio grosso in piena area di rigore su invito di Britschgi. Fabregas lascia negli spogliatoi Caqueret e Vojvoda passando dalla difesa a 3 al canonico 4-2-3-1 inserendo Kuhn e il rientrante Diao.
Il Como ritrova linfa in fase offensiva, ma il Parma concede le briciole e si rende pericoloso in ripartenza con le combinazioni tra Pellegrino e Cutrone. L’occasione più grande ce l’ha il Parma con Del Prato murato da Butez in una mischia su punizione dal cerchio di centrocampo battuta da Suzuki. Al Tardini si chiude senza la reti la sfida tra i due tecnici spagnoli.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
PARMA (4-4-2): Suzuki 6; Del Prato 6.5, Circati 6, Valenti 6, Britschgi 6; Estevez 6.5, Keita 6.5, Bernabé 6.5 (31’st Hernani 6), Ordonez 6 (31’st Sorensen 6); Cutrone 6.5 (45’st Djuric sv), Pellegrino 5.5 (31’st Benedyczak 6). In panchina: Corvi, Rinaldi, Lovik, Begic, Cremaschi, Troilo, Trabucchi, Cardinali. Allenatore: Cuesta 6.5.
COMO (3-5-1-1): Butez 6.5; Smolcic 5.5, Diego Carlos 6, Kempf 6; Vojvoda 5.5 (1’st Diao 6), Da Cunha 5.5 (27’st Baturina 6), Perrone 6, Caqueret 6 (1’st Kuhn 6), Moreno 5.5; Paz 5.5; Morata 5.5 (27’st Douvikas 6). In panchina: Vigorito, Cavlina, Valle, Goldaniga, Ramon, Posch, Addai, Le Borgne, Van der Brempt, Cerri. Allenatore: Fabregas 5.5.
ARBITRO: Chiffi di Padova 6.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Diego Carlos. Angoli: 3-3. Recupero: 1′, 5′.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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