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Cronaca

Calenda “Il salario minimo può riunire le opposizioni”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quello dei 5 Stelle e del Pd è un campo molto indebolito perchè non può rappresentare un’alternativa di governo. Sono su posizioni diverse su temi dirimenti, dall’Ucraina al Mes, e tanto altro”. Lo dice il segretario di Azione, Carlo Calenda, in un’intervista al Corriere della Sera.
“Il nostro lavoro è quello di costruire un’area pragmatica, riformista e repubblicana, quella che è stata incarnata dal governo Draghi – spiega Calenda -. E’ un lavoro faticoso e lungo, perchè si pone fuori da questo bipolarismo. Le Regionali che con il loro sistema elettorale a turno secco ti obbligano ad ammucchiate sono per noi la prova più difficile. In questo caso nessuno delle due coalizioni era convincente”.
In merito al salario minimo “stiamo lavorando da tempo sull’unico punto che mette d’accordo le opposizioni, che hanno tutte nel programma elettorale questo tema. Ripeto: per noi viene sempre prima il merito rispetto all’ideologia – prosegue l’ex ministro -. Così come votiamo la riforma Nordio, che era nel nostro programma elettorale, allo stesso modo stiamo cercando un punto di caduta tra tutte le opposizioni sul salario minimo per presentare una proposta comune”.
“Siamo abbastanza avanti nel percorso: se riusciamo a presentare una proposta tutti insieme sarà un bel segnale per i lavoratori – aggiunge Calenda -. I lavoratori poveri sono più di tre milioni e l’inflazione li ha colpiti più di tutte le altre categorie. Inoltre la direttiva europea va in questa direzione così come in tutti gli altri Paesi europei. Il mio invito a Meloni è quello di non valutare questa proposta con un pregiudizio ideologico. Bene ridurre il reddito di cittadinanza per chi può lavorare ma le condizioni devono essere decorose”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

LUCEVERDE TRUCK – 30 APRILE

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INFOTRAFFIC – LUCE VERDE LOMBARDIA
Una informazione di servizio non può prescindere dal servizio di viabilità: per essere aggiornati in modo tempestivo su incidenti, code e rallentamenti gli automobilisti possono contare sul servizio Infotraffic di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, grazie ad un accordo con Luce Verde, gruppo Aci in Lombardia: contiamo anche sulle vostre segnalazioni le vostre segnalazioni via whatsapp al 389.2566296 o via mail a info@paviaunotv.it e info@lombardialive24.it (con eventuali foto e brevi video) e li manderemo in onda sui nostri canali social per aiutare chi si sta spostando in auto su strade ed autostrade della Lombardia. E potete sempre essere aggiornati in tempo reale sui nostri siti lombardialive24.it e paviaunotv.it, grazie alle segnalazioni in tempo reale del servizio Luce Verde Lombardia. Nelle fasce del driving time, a partire dalle 7,30 con le nostre Breakfast News, potrete ascoltare la situazione viabilità sulle strade, autostrade e tangenziali attorno a Milano fino all’area sud pavese. Dal Lunedì al Venerdì alle ore 18,15 c’è Luce Verde Truck, fornisce agli ascoltatori informazioni sulle imminenti chiusure notturne e le altre limitazioni agli spostamenti sulle autostrade e sul resto della grande viabilità extraurbana al Nord. Alle 18,45, invece, con Infotraffic Pavia si fa il punto sulle chiusure programmate di strade per lavori e le code e i rallentamenti per chi rientra dal lavoro in terra Pavese.
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Cronaca

Mattarella “Il lavoro non è una merce”

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CASTROVILLARI (COSENZA) (ITALPRESS) – Il lavoro “è un elemento base della nostra identità democratica. Non si tratta soltanto di un richiamo ai valori di libertà e di eguaglianza ma dell’indicazione di un modello sociale vivo, proiettato verso la coesione e la solidarietà. Capace, quindi, di rimuovere continuamente, nel corso del tempo, gli ostacoli che sottraggono opportunità alle persone e impediscono il pieno esercizio dei diritti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Castrovillari in occasione della visita al sistema agroalimentare del distretto del Cosentino alla vigilia della Festa del Lavoro.
“Il lavoro è legato, in maniera indissolubile, alla persona, alla sua dignità, alla sua dimensione sociale, al contributo che ciascuno può e deve dare alla partecipazione alla vita della società – ha aggiunto il capo dello Stato -. Il lavoro non è una merce. Ha un valore – lo sappiamo – nel mercato dei beni e degli scambi. Anzi, ne è elemento essenziale, perchè senza l’apporto della creatività umana sarebbe privo di consistenza e di qualità. Ma proprio la connessione con la realizzazione della personalità umana conferisce al lavoro un significato ben più grande di un bene economico; lo rende elemento costitutivo del destino comune”.
“Oltre trenta anni addietro qualcuno aveva ipotizzato la “fine della storia”, ampiamente smentito dagli eventi successivi. Oggi si sente parlare di “fine del lavoro” come traguardo di modernità – ha spiegato Mattarella -. In realtà viene, da taluno, ipotizzata, più che la liberazione dalla fatica, la sostituzione dell’imperfezione umana con macchine e tecnologie, sino all’intelligenza artificiale, ritenuta in grado di azzerare ogni errore. In realtà, in quella prospettiva, in quella falsa prospettiva, si configura la rimozione dell’immenso e insostituibile valore della creatività. Uno scenario che raffigura una limitazione alla libertà della persona umana nel suo profilo più affascinante: il suo pensiero, la sua opera. Non un sogno, quindi, ma una prospettiva allarmante e, in realtà, estranea al buon uso dei preziosi benefici recati dai risultati che la scienza consegna all’umanità e, tra questi, quello della cosiddetta intelligenza artificiale, strumento prezioso, naturalmente, in questa direzione e in questa chiave”.
“Il lavoro è libertà. Anzitutto libertà dal bisogno e strumento per esprimere sè stessi, per realizzarsi nella vita – ha sottolineato il capo dello Stato -. Gli straordinari progressi della scienza e della tecnica per migliorare la qualità e la sostenibilità dei prodotti e dei servizi, devono essere sempre indirizzati alla tutela dell’integrità delle persone, dei loro diritti. A partire dal diritto al lavoro”. Quindi “il lavoro deve essere libero da condizionamenti, squilibri e abusi che creano emarginazione e rappresentano il contrario del suo ruolo e del suo significato. Fattori che rappresentano pesanti impedimenti al cammino dell’intera società”, ha proseguito Mattarella.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Enpaia chiude il bilancio 2023 con 16.2 milioni di utile

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ROMA (ITALPRESS) – La Fondazione Enpaia approva il Bilancio Consuntivo 2023 con un utile di 16.2 milioni di euro, superiore del 50% a quello del 2022 pari a 10.6 milioni di euro. “Un risultato sopra le aspettative – spiega il Presidente di Enpaia Giorgio Piazza nella sua relazione al Cda – considerando che abbiamo sventato una fase di recessione grazie alla discesa dell’inflazione che sul finire d’anno ha generato l’attesa riduzione dei tassi di interesse”.
L’avanzo dell’esercizio 2023 di Enpaia è frutto in prevalenza della buona performance della gestione finanziaria, nonostante l’andamento negativo dei mercati finanziari, e dell’efficientamento della struttura organizzativa della Fondazione.
Nel 2023 la Fondazione ha effettuato nuovi investimenti finanziari per circa 515 milioni di euro e disinvestimenti per circa 440 milioni di euro, che hanno generato un rendimento netto del 2,62%.
Tra gli altri la Fondazione ha effettuato un importante investimento “mission-related”, partecipando insieme al Fondo Nazionale Strategico, gestito da Cassa Depositi e Prestiti, all’aumento di capitale di 160 milioni di euro di Granarolo S.p.A., società italiana leader nel mercato agroalimentare, con 30 milioni di euro (tra Fondazione e Gestioni Separate). Questo conferma come la Fondazione, mediante investimenti mission-related, supporti le eccellenze del settore agricolo italiano.
Il rendimento netto complessivo, calcolato sui valori di mercato dell’intero portafoglio (mobiliare e immobiliare) della Fondazione, si attesta così al 2,52%. Il valore del patrimonio finanziario al 31 dicembre 2023, pari a circa 1.8 miliardi di euro, cresce del 2% rispetto al 2022.
Gli iscritti attivi sono oltre 40.000 (+6% rispetto al 2019).
“La flessione dell’inflazione – sottolinea il Direttore Generale di Enpaia Roberto Diacetti – ha avuto per la Fondazione un impatto significativo sul coefficiente di rivalutazione del TFR, che è passato dal 9,97% del 2022 all’1,94% nel 2023, con la conseguente riduzione, pari a 54.5 milioni di euro, dell’accantonamento del TFR rispetto al 2022. La Fondazione – conclude Diacetti – ha operato nel 2023 con scelte prudenti che hanno coniugato una allocazione conservativa delle risorse finanziarie in una ottica di medio periodo con investimenti più opportunistici e a supporto dell’economia reale italiana”.
-foto ufficio stampa Enpaia-
(ITALPRESS).

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