Economia
Nuova governance per Uncat, Gianni Di Matteo eletto presidente
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – L’Uncat – Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi – ha rinnovato oggi la propria governance con l’elezione del nuovo presidente e del consiglio direttivo da parte della assemblea. Gianni Di Matteo, presidente della Camera Tributaria di Roma e coordinatore della commissione tributaria del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma, è stato eletto presidente. L’ufficio di presidenza è composto dai vice presidenti Massimo Ferrante, Angelo Cuva e Fabiola Del Torchio, dal consigliere segretario Silvia Siccardi e del consigliere tesoriere Raffaella D’Anna. Consiglieri sono risultati eletti Barbara Benazzi, Elio Cocorullo, Daniele Giacalone, Andrea Libranti, Ida Pansini, Gianpiero Porcaro, Paola Pregliasco, Carlo Romano, Anita Russo, Umberto Santi, Michele Tiengo.
Nella nuova governance è alta la percentuale di professioniste elette, a conferma della tradizione associativa della valorizzazione dell’impegno sul campo da parte di ogni avvocato iscritto alle Camere locali.
La composizione degli organi direttivi è inoltre rappresentativa di gran parte del territorio nazionale.
Con riguardo al primo passaggio parlamentare della delega fiscale alla Camera dei Deputati, Di Matteo ha apprezzato la speditezza dei lavori parlamentari. “La riforma fiscale è destinata finalmente a modificare il rapporto tra fisco e contribuenti in direzione di una maggiore equità e del riequilibrio di poteri tra amministrazione fiscale e cittadini. Si propone inoltre di contribuire con la leva fiscale alla crescita economia del Paese”, ha evidenziato Di Matteo. “Uncat contribuirà alla attuazione della delega con proposte concrete”.
La piattaforma dei temi politici da affrontare nella consiliatura riguarda, in sintesi. Il progressivo riordino della Giustizia Tributaria e l’introduzione del regime della prova, che imporranno un’attenzione dedicata all’attuazione della novella di riforma e dell’applicazione pratica nelle Corti di Giustizia Tributaria di I e II grado; i temi della riforma fiscale, che imporranno la presenza di Uncat ai tavoli di lavoro per avviare un dialogo necessario alle proposte e segnalare gli aspetti più rilevanti dell’intero sistema; la codificazione normativa e la semplificazione degli adempimenti, oltre ai termini non più spalmati sull’intero anno fiscale saranno un ulteriore campo di impegno; il trattamento sanzionatorio non penale, che dovrà essere rivisitato per eliminare il “peso” delle sanzioni, per uniformità di valutazione e per evitare che il cosiddetto doppio binario penal-tributario costituisca un’ingiusta determinazione punitiva rispetto alla difficile interpretazione della normativa tributaria; la fiscalità internazionale come momento di confronto con le altre legislazioni e di studio del diritto vigente comparato, valutando le aporìe della normativa nazionale rispetto agli indirizzi giurisprudenziali Ue; il “nodo” dell’intelligenza artificiale che costituisce un argomento di primaria attenzione e impone la costituzione di una commissione dedicata alla sua applicazione nell’ambito dell’accertamento e della Giustizia Tributaria.
“Uncat è cresciuta in questi anni in termini di visibilità nazionale e istituzionale, diventando un punto di riferimento dentro e fuori l’Avvocatura. Di questo ringraziamo il presidente uscente Antonio Damascelli – ha sottolineato il presidente Di Matteo -. Proseguiremo nel cammino intrapreso. Il prossimo futuro ci vedrà impegnati ai tavoli per la riforma fiscale e della giustizia tributaria. Come avvocati tributaristi che hanno creduto nella specializzazione, esprimiamo una grande tradizione tecnico-giuridica che vogliamo proiettare nelle Corti di Giustizia tributarie e fuori, al servizio delle imprese e dei cittadini, per affermare i principi costituzionali della difesa e della buona amministrazione, della progressività fiscale e della libertà economica. E che mettiamo al servizio del Paese”.
Di Matteo si propone di riavviare fattivamente i rapporti con le realtà associative professionali ugualmente impegnate nelle riforme. “In questi anni tutti noi operatori abbiamo vissuto grandi cambiamenti, nei quali si sono innestate proposte di riforme attese da tempo. La collaborazione tra operatori, per il miglior futuro assetto della Giustizia tributaria, è necessaria. Occorre tuttavia integrare le diverse istanze portatrici non certo di posizioni di parte, ma di punti di vista che – nel caso di Uncat – si richiamano ai principi del giusto processo e della buona amministrazione”.
Il Congresso di Firenze ha rappresentato un momento di unione di tutte le camere associate e un importante confronto con i vertici della Giustizia Tributaria, i rappresentanti politici e le Istituzioni Forensi. Rafforzamento del Comitato scientifico, ruolo primario del Consiglio dei Presidenti delle Camere e ulteriore rafforzamento del rapporto con il territorio tramite le Camere locali sono le coordinate principali dell’attività di Uncat per il prossimo futuro per il coinvolgimento di tutti gli iscritti.
– foto ufficio stampa Uncat –
(ITALPRESS).
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Economia
Convegno Anfir, da Irfis 1 mld all’economia siciliana dal 2020
Pubblicato
1 giorno fa-
9 Maggio 2025di
Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – In un contesto in cui la Sicilia dimostra segnali di ripresa economica con un aumento di imprese e di occupati e un Pil stimato in crescita in misura maggiore rispetto al dato nazionale, Irfis FinSicilia S.p.A. svolge un ruolo di braccio operativo della Regione Siciliana per la realizzazione delle sue politiche economiche e sociali. Lo ha ribadito oggi la Presidente Iolanda Riolo, intervenendo al convegno nazionale ANFIR organizzato a Palermo, davanti alle principali autorità regionali, ai vertici dell’Associazione delle finanziarie regionali e agli esponenti degli altri istituti come Irfis.
“Irfis è oggi la leva tecnica della Regione, lo strumento attraverso cui si concretizzano le linee strategiche tracciate dal governo regionale: supportare lo sviluppo delle imprese, promuovere l’inclusione sociale, rafforzare la competitività del sistema Sicilia”, ha spiegato la Riolo.
“Le incertezze relative alla situazione nazionale e internazionale hanno fatto tornare d’attualità il tema del sostegno pubblico all’economia. Da questo punto di vista le Finanziarie regionali svolgono un ruolo fondamentale: da un lato veicolano le risorse dei fondi strutturali europei relativi alla programmazione 2021-2027 e dalle regioni di riferimento li fanno affluire al tessuto produttivo territoriale periferico e, dall’altra, offrono strumenti finanziari a sostegno delle start up, delle imprese innovative e, più in generale, di tutto il mondo delle piccole e medie imprese. E ancora le Finanziarie regionali affiancano le imprese insieme al sistema bancario oppure ne rappresentano l’alternativa”, ha aggiunto Michele Vietti, presidente di ANFIR.
A partire dal 2020, da quando è divenuto soggetto in house della Regione siciliana e alla data del 31 marzo 2025, Irfis ha in gestione oltre 1 miliardo di euro in fondi pubblici.
Di questi: 916 milioni sono destinati alle imprese (oltre 27.000 beneficiarie); 119 milioni a famiglie e persone fisiche (oltre 45.000 soggetti raggiunti).
Le risorse provengono per il 63% da fondi extraregionali, per il 29% dal Fondo Sicilia e per l’8% da fondi regionali diretti: una integrazione virtuosa tra risorse comunitarie, nazionali e regionali, gestita interamente da Irfis con criteri di efficienza, tempestività e trasparenza.
Le misure già operative. Ripresa Sicilia (180 milioni): per investimenti delle PMI, con 202 domande ricevute e oltre 130 progetti già in corso; Fare Impresa in Sicilia (53 milioni): per l’avvio di nuove imprese, con oltre 1.000 domande e 450 progetti in finanziamento; Caro mutui prima casa (50 milioni): misura completamente utilizzata da 30.000 famiglie; Contributo di solidarietà (30 milioni): 86.000 richieste da famiglie con ISEE sotto i 5.000 euro.
Nel secondo semestre 2025 saranno attivate nuove azioni fortemente volute dal governo della Regione e affidate a Irfis per la gestione. Turismo: 135 milioni per l’ammodernamento delle strutture ricettive; Basket Bond Sicilia: 19 milioni per sostenere la patrimonializzazione delle PMI; Credito al consumo: 15 milioni annui per il biennio 2025-2026 a favore delle famiglie meno abbienti con la piattaforma ai nastri di partenza il prossimo 15 maggio.
“La Regione Siciliana – ha ribadito Riolo – ha scelto una governance integrata, in cui Irfis è il soggetto attuatore privilegiato delle misure economiche, in grado di tradurre la programmazione politica in risultati concreti e misurabili, in tempi certi e con trasparenza. Questa scelta si è rivelata decisiva per rispondere alle sfide della ripartenza e accompagnare la crescita nei settori strategici”.
Irfis ha chiuso il 2024 con un utile netto e un fatturato in crescita (3,7 milioni e 23,5 milioni di euro rispettivamente), e potenzierà la sua struttura portando l’organico a 73 unità entro la fine dell’anno, con una presenza femminile vicina al 40%.
“Irfis continuerà ad essere lo strumento tecnico-finanziario attraverso cui la Regione Siciliana attua la propria strategia di sviluppo territoriale – ha concluso Riolo – sostenendo imprese, famiglie, innovazione e inclusione sociale in modo integrato e misurabile”.
– foto ufficio stampa Irfis –
(ITALPRESS).
Economia
Assocomunicatori “Il Papa è un punto di riferimento morale e spirituale”
Pubblicato
1 giorno fa-
9 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “A nome di Assocomunicatori e di tutti i professionisti della comunicazione, desidero esprimere le più sincere congratulazioni e i più fervidi auguri al nuovo Santo Padre, Robert Francis Prevost, Leone XIV, eletto oggi a guida della Chiesa universale. In un’epoca caratterizzata da profondi cambiamenti e sfide nel mondo della comunicazione, il ruolo del Papa rappresenta un punto di riferimento morale e spirituale, capace di parlare ai cuori delle persone di ogni cultura e generazione. Siamo certi che il Suo pontificato sarà fonte di ispirazione per tutti noi, comunicatrici e comunicatori, chiamati ogni giorno a promuovere valori di verità, rispetto e dialogo, contribuendo a costruire ponti tra le persone e le comunità”. Lo ha dichiarato Domenico Colotta, Presidente di Assocomunicatori, in occasione dell’elezione del Santo Padre, Robert Francis Prevost, Leone XIV.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
Snam, nel primo trimestre l’Ebitda in aumento di 74 milioni (8,3%) rispetto al 2024
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2 giorni fa-
8 Maggio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Snam ha chiuso il primo trimestre con ricavi totali che si sono attestati a 970 milioni, in aumento di 74 milioni (+8,3%) rispetto al primo trimestre 2024, a seguito della crescita dei ricavi regolati del business delle infrastrutture gas (+72 milioni; +9,0%).
I ricavi dei business della transizione energetica risultano sostanzialmente in linea rispetto al primo trimestre 2024. L’Ebitda si è attestato a 761 milioni, in aumento di 58 milioni (+8,3%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2024. L’aumento è dovuto alla crescita registrata dal business delle infrastrutture gas (+56 milioni; +7,9%) per i maggiori ricavi regolati riconosciuti nonostante la revisione al ribasso del WACC, in parte assorbiti dai maggiori costi operativi connessi alle erogazioni di gas dagli impianti di stoccaggio e all’incremento del costo lavoro, a fronte dell’ingresso di nuove risorse e del precedente rinnovo del Ccnl. L’utile operativo ammonta a 502 milioni, in aumento di 52 milioni (+11,6%) rispetto al corrispondente valore del primo trimestre 2024.
Gli oneri finanziari netti si sono attestati a 71 milioni, in lieve riduzione rispetto al primo trimestre 2024 (-7 milioni, pari al 9,0%). I proventi netti da partecipazioni ammontano a 107 milioni, in aumento rispetto al primo trimestre 2024 (+42,7%).
L’utile netto adjusted del primo trimestre 2025 ammonta a 406 milioni, in aumento di 71 milioni (+21,2%), rispetto all’utile netto adjusted del primo trimestre 2024, grazie alla crescita dell’Ebitda, al maggior contributo delle società partecipate e alla riduzione degli oneri finanziari netti.
Il positivo flusso della gestione operativa (+779 milioni) ha consentito di finanziare larga parte degli investimenti netti del periodo (975 milioni, incluso l’esborso connesso all’acquisizione di Stogit Adriatica e l’incasso derivante dalla cessione della partecipazione in Adnoc Gas Pipelines), generando un free cash flow negativo di 196 milioni.
L’indebitamento finanziario netto, comprensivo del pagamento agli azionisti dell’acconto sul dividendo 2024 (389 milioni) e delle variazioni non monetarie e altre variazioni (-25 milioni), ha registrato un aumento di 560 milioni rispetto al 31 dicembre 2024, attestandosi a 16.798 milioni.
-Foto


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