Economia
Unità Informazione Finanziaria, più segnalazioni di operazioni sospette
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2022 le segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ricevute dall’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia sono state 155.426 (+11,4% rispetto al 2021). Un’ampia maggioranza di segnalazioni proviene come di consueto dal sistema bancario e finanziario, con un accresciuto contributo dei prestatori di servizi di gioco e degli operatori non finanziari. E’ quanto emerge dal Rapporto Annuale presentato dal direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, Enzo Serata.
Restano trascurabili le comunicazioni inviate dalle Pubbliche amministrazioni, nonostante l’attuale momento storico in cui il massiccio intervento pubblico nell’economia rafforza l’esigenza di presidi per la tutela della legalità.
La tendenza crescente del flusso segnaletico non è stata spesso accompagnata da un miglioramento dei suoi contenuti informativi. L’Unità, nel costante impegno a favorire la qualità della collaborazione attiva, ha introdotto e condiviso con i segnalanti nuovi criteri di valutazione delle segnalazioni connotate da un basso livello di rischio riciclaggio e il dettaglio dei relativi esiti in base alla presenza o meno di sufficienti elementi a supporto del sospetto.
All’interno della UIF sono state applicate nuove metodologie per la selezione e la classificazione delle segnalazioni. Anche grazie a questi nuovi strumenti si è stati in grado di fronteggiare l’aumento del flusso segnaletico, registrando solo un modesto incremento delle giacenze, peraltro in via di progressiva riduzione. Gli esiti investigativi e i riscontri della DNA confermano l’efficacia dell’attività svolta.
Nel 2023 la UIF ha pubblicato la revisione integrale degli indicatori di anomalia con l’obiettivo di far confluire in un atto normativo unico e organico le casistiche rilevanti per agevolare tutti i destinatari nella valutazione dei profili di sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.
Sono pervenute le prime segnalazioni collegate all’attuazione del PNRR. Le SOS hanno spesso evidenziato la presenza di reti di imprese indebitamente beneficiarie di finanziamenti agevolati o per cui si è registrato un utilizzo distorto delle risorse stanziate, frequentemente destinate all’estero, e la presenza di professionisti con ruoli di facilitatori. Le fattispecie anomale di matrice fiscale continuano a rappresentare circa un quinto del flusso segnaletico complessivo, con un peso di oltre il 25% delle frodi nelle fatturazioni quale strategia di evasione; significativa è anche la percentuale di segnalazioni relative alle anomale cessioni di crediti di imposta ai sensi del decreto “Rilancio”. Oltre il 18% delle SOS ricevute è risultato collegato alla criminalità organizzata. Le SOS riguardanti il finanziamento del terrorismo sono state 342, in diminuzione del 41% rispetto al 2021.
Le comunicazioni oggettive e i dati SARA rilevano una ripresa delle operazioni in contanti dopo la frenata indotta dal Covid-19. L’uso del contante resta complessivamente su livelli inferiori a quelli pre-pandemia, indicando una possibile modifica strutturale delle abitudini di pagamento.
L’analisi strategica della UIF si è concentrata sullo studio di indicatori di opacità delle imprese italiane, sull’individuazione di imprese potenzialmente funzionali agli interessi della criminalità organizzata e sull’approfondimento dei flussi commerciali internazionali, anche al fine di individuare triangolazioni anomale con la Russia. I dati SARA e ORO sono stati utilizzati in modo ancor più intenso e sistematico per sviluppare analisi e studi di contesto, definire indicatori di rischio a supporto delle autorità di vigilanza, intercettare nuovi fenomeni.
L’attività ispettiva e di controllo cartolare della UIF si è mantenuta sui livelli del 2021 e ha interessato il comparto del credito su pegno, banche attive nel FinTech o nel factoring, intermediari che partecipano a operazioni di cartolarizzazione di crediti deteriorati, Virtual Asset Service Providers.
Dopo due anni di notevole incremento, le richieste di informazioni da parte dell’Autorità giudiziaria e degli Organi investigativi sono diminuite di quasi il 40% rispetto all’anno precedente, mantenendosi peraltro elevate nel confronto storico. E’ stato stipulato un nuovo Protocollo di intesa con la DNA, che mira a migliorare i meccanismi di condivisione delle informazioni e a intensificare altre forme di collaborazione.
Dall’avvio dell’attacco militare russo nei confronti dell’Ucraina, la UIF ha raccolto i dati sui depositi di cittadini russi e bielorussi e le informazioni sull’esistenza di beni e disponibilità economiche sottoposti a vincoli di congelamento. A metà giugno 2023 risultavano congelati 170 rapporti finanziari intestati a 80 soggetti russi, dei quali oltre la metà erano indirettamente posseduti o controllati da nominativi designati, ancorchè formalmente intestati a società ed enti non espressamente inclusi nelle liste della UE. L’importo complessivo dei fondi congelati era superiore ai 330 milioni di euro.
Gli scambi informativi con le FIU estere sono risultati sostanzialmente in linea con l’anno precedente, mantenendo un significativo rilievo per gli approfondimenti finanziari delle segnalazioni di operazioni sospette e per la collaborazione domestica. In ambito europeo, le segnalazioni cross-border ricevute continuano a registrare una crescita elevata, con un aumento di oltre il 200% rispetto al 2021.
L’istituzione dell’Autorità Antiriciclaggio europea (AMLA) è finalizzata a realizzare un’azione antiriciclaggio sempre più coordinata ed efficace all’interno dell’Unione europea. La UIF è impegnata ad assicurare una fattiva partecipazione al nuovo assetto istituzionale sovranazionale e a porre le premesse per il necessario coordinamento con la nuova Autorità. Anche a livello operativo, l’Unità ha continuato a fornire contributi ai gruppi di lavoro avviati dalla Piattaforma delle FIU europee per uniformare gli schemi e i contenuti delle segnalazioni cross-border e accrescere in tal modo la loro fruibilità, preparando il terreno per la futura azione dell’AMLA nell’ambito del “Meccanismo” di coordinamento delle FIU.
La riforma organizzativa dell’Unità, introdotta all’inizio di quest’anno, ne valorizza su tutti i fronti l’impegno nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. La sua piena attuazione e i relativi investimenti in risorse umane e tecnologiche già programmati costituiscono il presupposto per la realizzazione del piano strategico della UIF per il triennio2023-25, incentrato sull’aumento dell’efficacia dell’attività di analisi finanziaria, sull’intensificazione dei rapporti con i segnalanti per assicurare la qualità dei flussi segnaletici, sul rafforzamento della collaborazione con gli interlocutori istituzionali, sul potenziamento della comunicazione esterna, sull’attiva partecipazione all’evoluzione istituzionale europea.
– foto Agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).
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Pubblicato
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16 Dicembre 2025di
Redazione
AMSTERDAM (PAESI BASSI) (ITALPRESS) – KNDS Deutschland (KNDS) e Leonardo svilupperanno insieme un sistema d’artiglieria semovente. A tal fine, Florian Hohenwarter, prossimo Amministratore Delegato di KNDS Deutschland, e Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo, hanno firmato una Lettera d’Intenti presso la sede di KNDS Deutschland ad Amesterdam. Il nuovo sistema d’artiglieria sarà basato sull’Artillery Gun Module di KNDS e una versione avanzata di una piattaforma ruotata di Leonardo.
Le due aziende intendono intensificare la collaborazione industriale al fine di migliorare la resilienza della supply chain e il time to market. I partner offriranno la loro soluzione congiunta in risposta a un futuro programma dell’Esercito Italiano. “La combinazione di elettronica, C5I (Comando, controllo, comunicazioni, computer, collaborazione e intelligence), tecnologie di difesa nel campo di sistemi UAV allo stato dell’arte di Leonardo e delle più avanzate soluzioni d’artiglieria di KNDS contribuiranno in maniera significativa ad accrescere la capacità di combattimento e l’efficacia del sistema”, si legge in una nota.
“Questa Lettera d’Intenti è un importante passo avanti verso il miglioramento dell’interoperabilità delle forze di terra e della collaborazione industriale in Europa”, ha dichiarato Florian Hohenwarter, CEO di KNDS Deutschland. “Questo sforzo collaborativo conferma ancora una volta il nostro impegno per lo sviluppo di capacità integrate in grado di soddisfare l’evoluzione dei requisiti di mercato nei nuovi scenari operativi”, ha detto Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo.
– Foto ufficio stampa Leonardo –
(ITALPRESS).
Economia
A novembre l’inflazione rallenta, +1,1% su base annua: i dati Istat
Pubblicato
4 minuti fa-
16 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A novembre 2025, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabac-chi, evidenzia una variazione pari a -0,2% su base mensile e a +1,1% su base annua (da +1,2% del mese precedente); la stima preliminare era +1,2%. Lo rende noto l’Istat.
La lieve decelerazione dell’inflazione si deve prevalentemente al rallentamento, su base tendenziale, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +2% a +0,9%), degli Alimentari non lavorati (da +1,9% a +1,1%), degli Alimentari lavorati (da +2,5% a +2,1%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +3%), a cui si aggiunge l’ampliarsi della flessione dei prezzi degli Energetici regolamentati (da -0,5% a -3,2%) e dei Servizi relativi alle comunicazioni (da -0,3% a -0,8%). Tali effetti sono solo in parte compensati dalla ripresa dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -4,9% a -4,3%). L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta, come anche quella al netto dei soli beni energetici (entrambe da +1,9% a +1,7%).
La crescita tendenziale dei prezzi dei beni decelera da +0,2% a +0,1%, quella dei servizi da +2,6% a +2,3%. Pertanto, il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni diminuisce, portandosi a +2,2 punti percentuali (dai +2,4 punti percentuali del mese precedente). In rallentamento i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +2,1% a +1,5%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,1% a +2%).
La variazione congiunturale negativa dell’indice generale riflette soprattutto la diminuzione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (rispettivamente -1,6% e -1,3% soprattutto per effetti stagionali), solo in parte compensata dall’aumento dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+0,7%) e degli Alimentari non lavorati (+0,4%). L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,5% per l’indice generale e a +1,8% per la componente di fondo. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una variazione pari a -0,2% su base mensile e a +1,1% su base annua (in rallentamento da +1,3% del mese precedente), confermando la stima preliminare. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione congiunturale pari a -0,1% e una tendenziale del +1%.
“A novembre 2025 l’inflazione scende all’1,1%, il livello più basso registrato da gennaio – commenta l’Istat -. Sulla dinamica dell’indice generale incidono gli effetti dovuti al rallentamento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+1,1% da +1,9%), degli Energetici regolamentati (-3,2% da -0,5%) e di alcune tipologie di servizi, in particolare i trasporti (+0,9% da +2,0%), solo parzialmente compensato dall’attenuarsi della flessione di quelli degli Energetici non regolamentati (-4,3% da -4,9%). Si ri-duce il tasso di crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+1,5% da +2,1%), mentre l’inflazione di fondo si attesta al +1,7% (da +1,9%)”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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16 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Non solo la sua SpaceX è diventata l’azienda che vale di più nel mondo, ma adesso Elon Musk, azionista al 42%, è diventato la prima persona nel mondo a superare i 600 miliardi netti di patrimonio, in dollari. Suo anche il record precedente: primo a 500 miliardi. E’ la rivista economica americana Forbes a “incoronare” Musk. Il patron di SpaceX, Tesla e X è in cima alla classifica con 677 miliardi di dollari. Dietro di lui Larry Page, cofondatore di Google, con 252 miliardi di dollari.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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