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Cronaca

Meloni “Il nuovo Patto di Stabilità tenga conto degli investimenti”

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RIGA (LETTONIA) (ITALPRESS) – “Ci sono molte materie sulle quali ci troviamo sulla stessa lunghezza d’onda, a partire dall’Ucraina, che sarà al centro del vertice Nato di Vilnius. Italia e Lettonia hanno posizioni identiche, abbiamo sostenuto e sosteniamo l’Ucraina a 360 gradi”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, a Riga, dopo l’incontro con il primo ministro della Lettonia, Arturs Krisjanis Karins.
“Sull’immigrazione ci siamo trovati in sintonia nel Consiglio Europeo. Siamo entrambi Paesi ai confini esterni, è giusto lavorare sull’origine delle migrazioni e governare i flussi”, ha proseguito Meloni, che sull’Unione Europea ha sottolineato:
“E’ chiamata anche a importanti scelte economiche, di resilienza delle sue catene d’approvvigionamento, di sostegno alle sue industrie, alla sua capacità di essere competitiva. Questo richiama il tema delle regole, a partire dal Patto di stabilità e crescita”. “L’Italia continua a ritenere che sia fondamentale il ruolo che diamo alle spese in investimento, in tema di difesa, di transizione verde e digitale”, ha proseguito.
“Gli investimenti danno un moltiplicatore che la spesa corrente non dà e quindi non si possono, dal nostro punto di vista, considerare le due cose come se fossero la stessa”, ha detto ancora Meloni, che ha aggiunto: “L’Italia ha chiesto piena flessibilità sull’uso dei fondi esistenti, per bilanciare le iniziative che sono state prese sugli aiuti di Stato”.

– foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Energia, più investimenti per la sfida della decarbonizzazione

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TORINO (ITALPRESS) – La sfida della decarbonizzazione con l’obiettivo del net zero nel 2050 impone maggiori investimenti, nuove collaborazioni tra pubblico e privato e più sintonia nelle politiche industriali tra i Paesi del G7. Sono questi i temi emersi come prioritari dalla “G7 Industry Stakeholders Conference” organizzata dal B7, la Business Federation delle sette nazioni più industrializzate al mondo. L’evento, che si è tenuto nella sede dell’Unione Industriali di Torino, in concomitanza con il G7 Clima, Energia e Ambiente, ha visto la partecipazione del ministro per l’Ambiente e la sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e rappresentanti di alto livello delle organizzazioni imprenditoriali del B7.
Particolare attenzione ha avuto il panel “Sustaining the Energy Transition” che ha posto l’attenzione sui temi energetici. “Questo è un tavolo importante – ha dichiarato Emanuela Trentin, Ceo di Siram Veolia, primo operatore in Italia nei servizi di efficienza energetica – perchè da un lato unisce tutte le nazioni più industrializzate per avere un approccio omogeneo tra i diversi paesi, soprattutto per la tassonomia, dall’altro lato è una collaborazione e un dialogo tra impresa e istituzioni. L’ammontare degli investimenti è estremamente ingente e una sola delle due parti non può arrivare da sola agli obiettivi. Un esempio tra tutti è il partenariato tra pubblico e privato, formula contrattuale che incentiva e facilita questa collaborazione. E’ cruciale il ruolo dei privati che non solo mettono a disposizione le risorse finanziarie ma anche competenze, tecnologie e capacità progettuale. La collaborazione è fondamentale per affrontare una sfida così importante”.
Il dibattito ha evidenziato come il ruolo delle innovazioni ed in particolare del digitale nel campo dell’energia assuma un ruolo cruciale nel perseguire gli obiettivi nella riduzione delle emissioni. “Noi – ha continuato Trentin – proponiamo una visione integrata tra l’efficientamento energetico, quindi ridurre il consumo e il fabbisogno, e le tecnologie rinnovabili. Non ha importanza quale tecnologia si utilizzi, è importante il risultato che si vuole ottenere e per fare questo si può utilizzare il mix di tecnologie migliori che sono a disposizione tra tradizionali e innovative. Ci sono nazioni come l’Italia, che è fortemente esposta al gas e quindi avrà bisogno di determinate tecnologie come la cogenerazione e la trigenerazione, o nazioni come la Francia dove il gas è meno rilevante perchè ha una forte presenza del nucleare. Quindi auspichiamo un G7 neutrale rispetto alle scelte tecnologiche che preveda un sistema di incentivazione con una logioca di pay for results. La conferenza del B7 integra, dunque, i lavori del G7 su Clima, Energia e Ambiente in programma a Venaria Reale sui temi che più riguardano il mondo imprenditoriale.
“L’obiettivo di questo B7 – ha dichiarato Emma Marcegaglia, Chair B7 Italy – è quello di dare delle raccomandazioni molto concrete alle istituzioni su come vada affrontata la transizione energetica che va fatta ma mantenendo la competitività delle imprese. Dobbiamo cambiare il mix energetico, con più rinnovabili, più economia circolare e dobbiamo anche aprirci all’energia nucleare di ultima generazione. Serve più coesione, serve un mercato unico dell’energia e anche un prezzo unico dell’energia. Dal G7 di questi giorni ci aspettiamo decisioni comuni, come per esempio quella di chiudere tutte le centrali a carbone nei Paesi più sviluppati o come aiutare i Paesi extra europei. E poi ci auspichiamo dei passi avanti sull’avere la stessa tassonomia, definire cioè nei Paesi del G7 cosa è green e cosa no con una logica di pay for results”, riprendendo la proposta sul tema che era stata avanzata da Trentin.

– Foto xb4/Italpress –

(ITALPRESS).

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Casini “La riforma dei campionati è sempre sul tavolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “La riforma dei campionati è sempre sul tavolo. Da circa vent’anni la Serie A ha sempre lo stesso numero di partite, adesso sono aumentate quelle di Supercoppa, ma parliamo di una-due gare. Quelle che sono aumentate in maniera esponenziale sono le competizioni internazionali, sia di club sia di nazionale. Chiediamo alla Fifa una maggiore consultazione nella definizione dei calendari”. Così ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 Lorenzo Casini, il presidente Lega Serie A, sulla riforma del campionato. “La Supercoppa può tornare a gara unica a inizio stagione? E’ una decisione che hanno preso le squadre a larghissima maggioranza – ha proseguito Casini – Quello a 4 è un format che la Spagna ha introdotto e che l’Italia ha seguito. Il problema del calendario è che quando la Serie A va a compilarlo, ci sono dei binari già scritti dalle finestre internazionali Fifa e Uefa”. Tra le quali c’è una tensione, ha assicurato il numero uno della Lega, “che ha raggiunto un punto di non ritorno legato al numero delle partite. C’è un tema di giocatori che non hanno mai un momento di riposo. E poi c’è un tema economico: nel momento in cui c’è un giocatore che gioca vince un terzo delle partite con le nazionali ma è contrattualizzato da un club, ecco che diventa un argomento che non va sottovalutato”. I rapporti sono turbolenti anche tra Figc e Lega: “La maggiore distanza è che nel piano strategico della Federazione mancano alcuni temi che per la Serie A sono molto importanti per riformare davvero il calcio italiano: una maggiore autonomia della Lega Serie A sul modello inglese, una maggiore autonomia e indipendenza del sistema arbitrale, una giustizia sportiva ancora più efficiente e indipendente e l’istituzione di organismi di controllo finanziario realmente indipendenti. Gravina parla di ‘Lotitismò? Credo sia una personalizzazione che non serve al calcio italiano”. Ricordato che “la Serie A è da sempre impegnata contro la piaga del razzismo” e che sugli extracomunitari “bisogna sfatare un mito, attualmente la Serie A è la lega col numero più basso di nuovi arrivi”, Casini si sofferma sul ‘casò del recupero di Atalanta-Fiorentina. “Per la Lega Serie A rinviare una partita è la scelta estrema, proprio per la consapevolezza della difficoltà a ricalendarizzare. Nel caso di Atalanta-Fiorentina, quello che emerse in quel momento è che le condizioni del compianto Joe Barone erano tali che c’era il rischio che potesse morire durante il corso della partita, con i giocatori che avevano visto Joe Barone essere vittima di un infarto in albergo. Lo slot unico è il 22 maggio, se invece vanno avanti sia Atalanta che Fiorentina bisognerà ragionare sul 31 maggio o sul 2 giugno. La Lega sta ragionando su ipotesi che possano salvaguardare la contemporaneità delle partite rilevanti per la qualificazione alle competizioni europee. Se la Fiorentina va in finale di Conference – ha concluso Casini – il 2 giugno sarebbe la prosecuzione del campionato”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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