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Cronaca

Med-Or, istituzioni e grandi imprese alleate per l’interesse nazionale

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ROMA (ITALPRESS) – Europa e Mediterraneo, interesse nazionale e ruolo dell’Italia. Sono solo alcuni dei temi al centro della terza edizione del Med-Or Day “Italia, Europa, Mediterraneo: per una nuova visione dell’interesse nazionale”, alla presenza, tra gli altri, del ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“In un mondo così disordinato l’interesse nazionale costituisce in qualche modo una bussola, non soltanto per l’alleanza di Governo ma per l’intero Paese. Tuttavia sappiamo che in questo mondo così profondamente interconnesso l’interesse nazionale si gioca fuori dai confini nazionali”, afferma il presidente di Med-Or, Marco Minniti.
“Un pezzo fondamentale si gioca nel rapporto tra Europa e Mediterraneo e l’Italia è al centro, il suo ruolo è quello di fare da ponte e guardare al Mediterraneo allargato. L’Italia è un punto di collegamento fisico tra Occidente e Sud del mondo. Questo è un pezzo di quello che noi chiamiamo interesse nazionale e l’interesse nazionale chiama in causa il concetto di sistema Paese, ovvero qualcosa che faccia muovere l’Italia. Non è semplicissimo ma è forse la cosa su cui dovremmo impegnarci di più”, conclude.
Secondo il ministro della Difesa Crosetto “non esiste un Paese che abbia un futuro se non esiste una classe dirigente che pensi a costruire una strategia per il Paese. Siamo un Paese piccolo e destinato a diventarlo sempre di più, potrà sopravvivere soltanto se si dota di una strategia. Questo è un Paese che ha bisogno come il pane di una strategia nazionale condivisa, fuori da dispute politiche. Dobbiamo costruire un campo neutro per poter costruire queste cose e se lasciamo tutto nelle mani della politichetta non ce la possiamo fare – aggiunge -. Si tratta di un percorso che chiede un passaggio culturale, in primis della politica, ma anche di tutti gli apparati dello Stato, ognuno deve prendersi un pezzo sulle spalle: industria, ricerca e cultura”, conclude Crosetto.
Presenti all’evento anche gli amministratori delegati e direttori generali di Leonardo e Fincantieri, Roberto Cingolani e Pierroberto Folgiero. “L’Italia come potenza tecnologica oltre che come Paese civile, avanzato nel cuore del Mediterraneo, dovrebbe avere un ruolo di stabilizzazione, di guida, ma anche un ruolo di consolidamento di Paesi che in questo momento hanno bisogno d’aiuto. Siamo percepiti come un Paese tollerante e affidabile e dobbiamo portare tutto il nostro aiuto, soprattutto ai Paesi dell’Africa e del Mediterraneo – ha detto Cingolani -. Le grandi aziende sono parte di questa percezione dell’Italia nel mondo perchè sviluppano le tecnologie che servono a infrastrutturale questi paesi. Quindi pubblico e privato, Stato e grandi aziende devono andare insieme nel disegnare questo programma per il futuro”.
“Fincantieri significa mare, il Mediterraneo è un teatro geopolitico che è sempre stato importante e adesso diventerà importantissimo, sia sulla superficie che sotto la superficie. Il ruolo di Fincantieri è fornire tecnologia, visione e trasformarla in occupazione, gdp, in giovani e a prova di futuro. Fincantieri ha radici profonde nel settore della cantieristica, questi macrotrend la proiettano nel futuro soprattutto se la evolveremo tecnologicamente”, ha evidenziato Folgiero.

– foto xb1/Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Fastweb+Vodafone lancia al Politecnico di Milano la nuova frontiera del 5G

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MILANO (ITALPRESS) – Si chiama “5G Cresca” il progetto di Mobile Private Network che Fastweb+Vodafone sta realizzando con il Politecnico di Milano e che vedrà coinvolti anche il Policlinico del capoluogo lombardo, il Museo del Violino di Cremona e Made. Il programma punta a sviluppare infrastrutture tecnologiche 5G in contesti avanzati come i campus dell’ateneo, contribuendo anche a migliorare i metodi di formazione e apprendimento. L’iniziativa è parte di un progetto europeo che prevede lo sviluppo del 5G per la formazione avanzata e promuove la collaborazione tra industria e mondo accademico, per creare occupazione. Una volta sviluppata nell’ateneo milanese, l’esperienza potrà essere replicata anche in altri contesti come le Smart city o l’industria digitale. Attraverso l’integrazione tra connettività avanzata, edge computing e applicazioni all’avanguardia, si vogliono creare le basi per nuovi modelli di apprendimento, collaborazione e gestione dei servizi, che migliorano la vita delle persone e offrono nuove opportunità per le imprese.
“Fastweb + Vodafone può contare su investimenti importanti di 1,4 miliardi l’anno, diretti in primo luogo a potenziare le nostre infrastrutture di rete, ma soprattutto la rete 5G, che rappresenta una grande innovazione, soprattutto in ambito industriale – ha commentato Alessandro Magnino, Chief Strategy & Transformation di Fastweb+Vodafone, a margine della presentazione del programma al Politecnico di Milano -. Abbiamo realizzato oltre 15 progetti in Italia di Mobile Private Network, quindi di rete mobili virtuali che utilizzano il 5G per portare alle aziende tutti i benefici di questa nuova tecnologia. In modo specifico, la sicurezza, le performance incrementate e soprattutto la possibilità di dare affidabilità alle aziende che chiedono una qualità di servizi di un certo tipo. Questo è realtà, grazie ai grandi progetti che abbiamo fatto a scala sul territorio italiano, ma oggi al Politecnico di Milano presentiamo un’ulteriore frontiera nell’evoluzione di questa tecnologia grazie alla MPN 5G Stand Alone”.
“Il progetto ‘5G Crescà riguarda l’implementazione di una rete privata ibrida in modalità Stand Alone in una serie di settori, da quello della medicina all’education. Questo è un progetto trasformativo perchè andrà ad abilitare una serie di casi d’uso per l’industria e poi, con il tempo, anche per i consumatori”, ha spiegato Max Gasparroni, CTO & Security di Fastweb+Vodafone.
“E’ importante iniziare questo progetto dai campus universitari perchè in questo modo possiamo svilupparlo in ambienti controllati, che garantiscano la qualità della connessione necessaria per abilitare tutti questi use cases. Per quanto riguarda le tempistiche siamo in fase implementativa e ci aspettiamo di avere tutti i campus coperti e operativi con la 5G entro metà 2026”, ha aggiunto.
“Con 5G-CRESCA, il Politecnico di Milano – afferma Antonio Capone, Professore del Politecnico di Milano e Principal Investigator del progetto 5G-CRESCA – rafforza il proprio ruolo di laboratorio di innovazione aperta, dove ricerca, formazione e industria collaborano per esplorare le potenzialità del 5G nelle sue applicazioni più avanzate. La rete di campus che stiamo realizzando è una piattaforma sperimentale unica, che consente di testare scenari concreti – dall’apprendimento immersivo alla chirurgia olografica – e di formare studenti e ricercatori sulle tecnologie che stanno trasformando il nostro modo di comunicare, lavorare e apprendere. E’ un passo importante verso un ecosistema in cui la connettività diventa motore di conoscenza e di progresso”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

De Molli “Sicilia prima per tasso di crescita Pil e occupati dal 2019”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Sono molto soddisfatto di questa terza edizione, che produce pensiero, contenuti, fatti e dati di studio e riflessione per indirizzare le scelte industriali della Regione”. Così il Ceo di Teha Group e The European House – Ambrosetti Valerio De Molli a margine di Act Tank 2025, tenutosi a Palazzo Branciforte a Palermo.
“Sono tante le osservazioni positive, ad esempio siamo la prima regione italiana per tasso di crescita del Pil dal 2019 ad oggi, la quarta per investimenti fissi lordi e tasso di crescita degli investimenti, la prima per tasso di crescita degli occupati – continua De Molli, – E’ vero che il valore assoluto del tasso è tra i peggiori in Italia, ma la dinamica è la prima tra le regioni: l’apporto di crescita del valore aggiunto dal 2019 ad oggi è di +20 miliardi, che è la sommatoria del Pil di altre tre regioni insieme, ovvero Valle D’Aosta, Molise e Basilicata”.
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Medicina di genere, le professioni sanitarie per l’equità delle cure

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MILANO (ITALPRESS) – Si è svolto oggi, giovedì 30 ottobre 2025, il convegno accreditato “Gender medicine: a multidisciplinary path toward equality”, organizzato dall’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio con il patrocinio dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio.

L’evento ha visto inoltre il supporto del Vicepresidente dell’Ordine, Moreno Zanardo, in qualità di moderatore, e del Gruppo di Lavoro per l’Equità di Genere dell’Ordine. “Con l’evento odierno, ideale prosecuzione del congresso organizzato in occasione dello scorso 8 marzo, l’Ordine riconferma la sua attenzione al tema della medicina di genere e dell’equità delle cure” dichiara il Presidente, Diego Catania. “Abbiamo ritenuto importante concedere il nostro patrocinio e il nostro pieno sostegno all’iniziativa, consapevoli del fatto che le fondamenta di un sistema salute davvero inclusivo si costruiscono a partire dalla formazione dei Professionisti Sanitari”.

Il convegno, organizzato dai Responsabili Scientifici Silvia Bargeri e Tiziana Rumi, richiama fin dal titolo la sinergia tra professioni diverse, e ha visto il patrocinio anche dell’Ordine dei Fisioterapisti di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Sondrio e Varese e dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi e Monza Brianza, oltre che dell’Associazione Italiana di Fisioterapia e del Gruppo Italiano Salute e Genere (GISeG). Nel corso della mattinata di formazione, introdotta dai saluti di Melanie Hyde, Referente del programma di Uguaglianza di Genere, Equità delle Cure e Diritti Umani dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’approccio multidisciplinare ha trovato espressione in una molteplicità di interventi e di punti di vista, in grado di illuminare il tema dell’equità delle cure da diverse prospettive.

Dalle considerazioni sullo stato dell’arte in Italia al punto di vista delle Società scientifiche, al ruolo della donna nei ruoli istituzionali e dirigenziali, fino alle sfide e alle opportunità dell’IA e alle misure di contrasto alla violenza, la prima parte del convegno ha offerto una visione trasversale delle criticità da affrontare e dei punti di forza su cui puntare. La sessione è stata moderata dal Vicepresidente Zanardo e dal Prof. Giuseppe Banfi, Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio. “Gli studi di genere stanno acquistando, giustamente, una rilevanza sempre maggiore nel definire le direttrici future del sistema salute” osserva il Prof. Banfi. “Le Professioni Sanitarie devono assumere un ruolo centrale nel cambiamento in atto, e l’istituzione di gruppi di lavoro dedicati, in seno all’Ordine, è lo strumento ideale per favorire tale responsabilizzazione”.

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La seconda parte del convegno, moderata da Rossella Tomaiuolo e da Elena Bottinelli, si è incentrata su diversi approfondimenti di taglio clinico, mettendo in evidenza la necessità di considerare le variabili di genere nella diagnostica e negli approcci di cura, adottando sistemi e strumenti flessibili e inclusivi. A fronte delle molteplici sfide poste in rilievo dalla giornata formativa, l’Ordine lancia un’esortazione all’impegno comune per un equo diritto alla salute. “Il richiamo all’equità di genere, senza un opportuno investimento di tempo, risorse e formazione, rischia di ridursi a una formula vuota” precisa Fabio Corbino, Referente del Gruppo di Lavoro per l’Equità di Genere dell’Ordine. “Ben vengano, dunque, le iniziative che consolidano la sinergia tra istituzioni e società scientifiche, creando le reti e le risorse necessarie per favorire un cambiamento concreto nel Servizio Sanitario Nazionale”.

– Foto ufficio stampa Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio –

(ITALPRESS).

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