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Maignan “Lavoro ogni giorno per essere il migliore”

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MILANO (ITALPRESS) – “Mi sveglio ogni mattina per lavorare, per essere il migliore. Quando finisce l’allenamento devo essere migliore dei miei compagni. Quando c’è una partita, la mia squadra deve vincere, se non lo fa è un problema. E’ così che penso di potermi mantenere a certi livelli”. Mike Maignan, portiere del Milan, si racconta in una chiacchierata col rapper francese Ninho a “ESN Talks”, partendo dall’infanzia (“Non volevo fare il portiere, era noioso, guardi gli altri giocare, non ti diverti e ti fa rabbia”) fino al presente, al suo modo di gestire la pressione: “Entro in campo determinato, so che devo fare il mio lavoro e che se do il massimo non mi può succedere nulla, blocco tutto, i commenti negativi, quello che dice la stampa”. “La gente dice che sono il migliore? Onestamente per quanto mi riguarda non è cambiato nulla, anzi, lavoro tre volte più di prima – continua – Mi concentro sui dettagli, e poi diventa più un lavoro mentale in cui in ogni situazione cerco di essere due-tre secondi avanti. Quando un giocatore ha la palla so di avere tutte le soluzioni: o tira sul palo, o crossa, o dribbla. E non mi metto sotto pressione più di tanto”. “Nelle partite in cui possiamo perdere 2-1, prendo due gol e non posso fare nulla ma penso sempre a cosa avrei potuto fare – è la filosofia di Maignan – Se ho commesso un errore, mi siedo davanti al pc e guardo il video, guardo ogni dettaglio e, una volta analizzato il mio errore, guardo dove è stato commesso l’altro errore, se ha sbagliato qualcun altro e penso a cosa avrei dovuto dirgli perchè non lo commettesse. Sono questi piccoli dettagli che fanno di me quello che sono oggi”. Le critiche “mi infastidiscono, alle 23 mi alzo e vado in palestra e mi alleno anche se è il terzo allenamento della giornata. Quello che dice di me la gente non mi interessa ma non mi piace dare ragione”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Chivu “Al momento non possiamo fare molto più di così”

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ROMA (ITALPRESS) – Di solito in questo periodo dell’anno i calciatori sono sparsi per il mondo in vacanza, per ricaricare le batterie in attesa di ricominciare. Chi è al Mondiale per Club, invece, si trova immerso in un torneo ufficiale nel quale ogni partita è una partita vera, da affrontare però con una stagione nelle gambe e, specialmente nel caso dell’Inter, nella testa. Al debutto contro il Monterrey lo si è visto chiaramente, la stanchezza fisica e mentale c’è e Cristian Chivu, alla vigilia della gara contro i giapponesi dell’Urawa, non l’ha nascosto. “Veniamo da nove mesi di battaglie, cerchiamo di trovare le energie giuste per affrontare una squadra ordinata e pulita. Col Monterrey abbiamo fatto una partita seria, cercando di fare del nostro meglio. Abbiamo tirato fuori la nostra miglior versione di questo momento, abbiamo aggiunto la reazione e l’orgoglio. Non si può fare tanto al momento, prima del Monterrey avevamo fatto solo due allenamenti al completo, poi dopo la partita abbiamo concesso 48 ore per riprendersi. Questo non è un ritiro estivo dove provi novità, si possono fare richieste e provare cose che tra l’altro hanno già fatto in precedenza”, ha detto il neo allenatore dei nerazzurri.

Ci sono cose da correggere (“Vorrei vedere del cinismo. Abbiamo sbagliato situazioni che potevano facilitare l’andatura della partita”) ed errori da non ripetere (“Magari nella manovra siamo stati un po’ leziosi, potevamo far meglio. Sono cose di cui abbiamo parlato e su cui abbiamo lavorato, per cui mi aspetto miglioramenti da questo punto di vista”), pur partendo dalle basi della scorsa stagione, nonostante già nella prima gara si siano viste alcune novità come il cambio di sistema di gioco a centrocampo e l’utilizzo del trequartista: “A volte il centrocampo può essere a due, altre volte a quattro o a tre. Perchè quelli sotto la punta io li considero centrocampisti che invadono l’area con più facilità. Rimaniamo sulle cose fatte per non perdere certezze, ma parliamo di giocatori evoluti che sanno fare determinate cose e capiscono al volo le nostre richieste”.

Il tutto con l’idea di avere una squadra padrona del gioco, come in passato l’Inter ha dimostrato di saper fare: “Tutti gli allenatori vorrebbero una squadra dominante perchè bisogna tirar fuori tecnica, personalità, voglia di tenere in mano il pallino del gioco e delle situazioni sia quando si attacca in verticale che quando si gioca in accerchiamento. Penso sia l’obiettivo di tutti gli allenatori. Anche noi lo vorremo fare in un futuro breve, magari già da domani, quando avremo a disposizione più tempo per fare un altro tipo di lavoro”.

Idee chiare che Chivu cerca di trasmettere ai suoi dal primo giorno, con una squadra che sta cercando di voltare pagina e di applicare le nuove richieste dell’allenatore.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Sinner non fa drammi “Ora riposo e poi testa a Wimbledon”

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HALLE (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Non tutti i giorni vanno come vorresti, e questo fa parte del gioco”. Jannik Sinner ha fretta di mettersi alle spalle il passo falso di Halle, dove è stato eliminato al secondo turno. “Grazie agli organizzatori e a tutti i miei fan per il supporto, congratulazioni a Bublik – scrive il tennista altoatesino sui social – Ora mi prendo qualche giorno di riposo prima di Wimbledon, una settimana per resettare e prepararmi. Ci vediamo presto”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Sorpresa al Mondiale per Club, il Botafogo batte il Psg e vede gli ottavi

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ROMA (ITALPRESS) – Botafogo in testa a punteggio pieno nel Gruppo B del Mondiale per Club dopo la seconda giornata. Di fronte ai quasi 54mila spettatori del Rose Bowl di Pasadena, la formazione brasiliana guidata in panchina da Paiva, e con in campo vecchie conoscenze della Serie A come Alex Telles, Allan e Artur, si è imposta per 1-0 sui campioni d’Europa del Psg con una rete siglata da Igor Jesus al 36′. I francesi di Luis Enrique, con l’azzurro Donnarumma tra i pali, non hanno potuto utilizzare l’indisponibile Dembele.

Prima vittoria nel torneo iridato, invece, per l’Atletico Madrid, che spengono l’entusiasmo dei quasi 52mila spettatori del Lumen Field di Seattle battendo per 3-1 i padroni di casa dei Sounders. Gli spagnoli di Simeone rompono il ghiaccio all’11’ con Barrios, nella ripresa raddoppia Witsel al 47′, Rusnak accorcia al 50′ per gli americani, chiude i conti al 55′ ancora Barrios, autore così di una doppietta.

In classifica, dunque, Botafogo in testa con 6 punti davanti a Psg e Atletico Madrid, fermi a 3; Seattle Sunders ultimi a quota zero. Lunedì prossimo (ore 21) le ultime due partite decisive per l’assegnazione dei primi due posti che valgono la qualificazione agli ottavi di finale: Seattle Sounders-Psg a Seattle e Atletico Madrid-Botafogo a Los Angeles.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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