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Okafor “Milan club fantastico, non vedo l’ora di iniziare”
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2 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “I primi allenamenti con la squadra sono stati meravigliosi. Quando mi hanno presentato le varie opzioni, ho immediatamente deciso di venire qui per la sua incredibile e affascinante storia”. L’entusiasmo di Noah Okafor, nuovo attaccante del Milan, si percepisce immediatamente. Lo svizzero classe 2000 è arrivato in rossonero dopo l’esperienza al Salisburgo e nonostante il pochissimo tempo ancora passato con la squadra sembra essersi già ben integrato: “Ho incontrato i miei compagni a Los Angeles e mi hanno dato un grande benvenuto – ha raccontato Okafor -. Non vedo l’ora di entrare attivamente a far parte della squadra. Ho avuto un infortunio al metatarso, ma ho recuperato e penso che sia andata bene la seduta. Ho parlato con Pioli della posizione in cui potrei giocare in un tridente, vedremo nei prossimi giorni qual è il ruolo che mi si addice maggiormente”. Ventitrè anni e grandi margini di miglioramento, per Okafor la tappa rossonera può essere quella del grande salto: “Mi ha sorpreso Giroud, ma anche Leao col quale ho un grande rapporto. C’è da dire comunque che qui sono tutti molto forti. Con Rafa parliamo moltissimo, mi trovo bene con lui. La nostra amicizia è importante anche per la mia crescita”. Lo scorso anno il neoacquisto del Milan ha affrontato i rossoneri in Champions League: “Da lì sono rimasto in contatto con la squadra. Sono felicissimo di essere in questo club meraviglioso”. Sul suo possibile debutto domani nel “Trofeo Berlusconi”: “Sarà una partita importante, vedrò col mister quali sono i piani. Se giocherò o meno, sarà Pioli a decidere. Noi siamo una squadra molto forte, io mi allenerò giorno per giorno e spero di fare una grande stagione. Ho parlato diverse volte con Pioli, al quale sono piaciuto. Quando un mister ti vuole è importante… E quindi eccomi qua”. Sugli obiettivi: “Mi piace la filosofia di questo club. Io sono uno che vuole sempre vincere – ha aggiunto Okafor -. Scudetto? Il Milan è una squadra fortissima”. Infine, lo svizzero ha lanciato un messaggio ai tifosi: “Li ringrazio e non vedo l’ora di incontrarli a San Siro. Celebreremo insieme il mio primo gol, forza Milan”.
– Foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
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Norvegia show, batte 5-0 Israele e vede il Mondiale sempre più vicino
Pubblicato
26 minuti fa-
11 Ottobre 2025di
Redazione
OSLO (NORVEGIA) (ITALPRESS) – I due tentativi dagli 11 metri falliti da Erling Haaland (doppia parata di Peretz) potevano illudere, ma la Norvegia ci ha messo davvero poco a scacciare via i propri timori e soprattutto le speranze azzurre. A Oslo la squadra di casa batte con un netto 5-0 Israele, in un match valido per il girone I delle qualificazioni ai Mondiali del 2026.
Un successo che permette alla selezione di Solbakken di continuare il proprio cammino a punteggio pieno e di ipotecare il primo posto che regala il pass per la Coppa del mondo. Restano due partite ai norvegesi, attesi il 13 novembre dall’Estonia (a Oslo) e il 16 dall’Italia di Gattuso (a Milano), ma al di là del vantaggio in classifica c’è una differenza reti ampiamente a favore di Haaland e compagni e, in caso di arrivo a pari punti, sarà quella a decidere.
IL REGOLAMENTO DELLE QUALIFICAZIONI MONDIALI E COME FUNZIONANO I PLAYOFF
In una Oslo blindata e con imponenti misure di sicurezza, si comincia con la pacifica manifestazione pro-Palestina che arriva fino all’Ullevaal Stadion, oggi a capienza ridotta proprio per motivi di ordine pubblico. La Norvegia comincia subito forte, conquista un rigore al 5°, ma Haaland lo sbaglia due volte, facendosi respingere entrambe le conclusioni da Peretz.
La superiorità però è evidente, Israele è in balia dei norvegesi che, al 18°, sbloccano il risultato: Sorloth va via sulla destra e pesca sul secondo palo Nusa il cui colpo di testa viene deviato in gol da Khalaili. Al 27° arriva il raddoppio di Haaland che torna spietato bomber e trasforma in gol, con grande facilità, l’assist di Sorloth. Neanche un minuto dopo arriva il 3-0, un’altra autorete decisamente più goffa della prima, questa volta firmata da Nachmias che, tra l’altro, si schianta anche sul palo ed è costretto a uscire per infortunio. Nella ripresa non cambia la trama di un film con il finale scontato e senza colpi di scena: il protagonista è sempre Erling Haaland. Al 18° sigla il 4-0, al 27° il 5-0 (per l’incredibile somma di 51 reti in 46 partite in nazionale), entrambi su assist di uno strepitoso Nusa. Pokerissimo servito, Mondiali a un passo per la Norvegia, a Italia e Israele non resta che contendersi il secondo posto che vale i play-off.
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Pogacar trionfa ancora al Giro di Lombardia, quinto successo come Fausto Coppi
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2 ore fa-
11 Ottobre 2025di
Redazione
BERGAMO (ITALPRESS) – Tadej Pogacar come Fausto Coppi ma sempre più sulle orme di Eddy Merckx. Il 2025 da record dello sloveno fa tappa a Bergamo dove, come da pronostico, mette il timbro sulla 119esima edizione de Il Lombardia: quinta affermazione di fila per il 27enne campione del mondo e d’Europa (la decima in carriera in una Monumento) ed eguagliato Coppi come plurivincitore della Classica delle Foglie Morte. Anche il Campionissimo era riuscito a imporsi in 5 edizioni ma non consecutive (dal 1946 al 1949 e poi nel 1954).
Il fuoriclasse della UAE Emirates XRG continua così ad aggiornare i libri di storia: primo atleta a centrare per tre volte l’accoppiata Tour-Lombardia, il secondo a imporsi in tre Monumento nella stessa stagione dopo il Cannibale (che ci riuscì in quattro occasioni). Nessuno prima di Pogacar era però riuscito a conquistare il Lombardia per due volte in maglia iridata nè a collezionare 5 podi nelle Monumento nella stessa stagione, nemmeno Merckx che però all’età di Pogacar ne aveva vinte due in più (12).
Numeri, statistiche, che però non bastano a raccontare la grandezza dello sloveno, in questo 2025 capace di mettere in bacheca anche Strade Bianche, Fiandre, Freccia Vallone, Liegi e Tre Valli Varesine, le classifiche di UAE Tour, Delfinato e Tour e i due titoli in linea fra Mondiali ed Europei.
Il trionfo di Bergamo arriva in solitaria ma stavolta niente cavalcate epiche: a proiettare Pogacar verso la storia è lo straordinario lavoro di una squadra fortissima. La prima fuga di giornata scatta infatti ben prima della Madonna del Ghisallo: 14 corridori – fra questi anche Pello Bilbao e Filippo Ganna – vanno a cercare gloria ma in testa al gruppo UAE Emirates e Red Bull-Hansgrohe sono attente a tenere sotto controllo il distacco. Ma se già la discesa della Roncola inizia a sfilacciare i battistrada, le successive salite del Berbenno e del Passo della Crocetta fanno una prima vera scrematura: in dieci resistono davanti ma il vantaggio inizia a scendere e allora Quinn Simmons prova a sparigliare le carte staccando i compagni di fuga. I big stanno a guardare, almeno fino al Passo di Ganda, dove il ritmo aumenta vertiginosamente.
La UAE Emirates prende in mano la situazione: Jay Vine decide di fare selezione, con lui restano solo in cinque, poi ai -36 se ne va Pogacar. Il grande rivale, Remco Evenepoel, non riesce a rispondere, lo sloveno in un paio di chilometri ricuce anche su Simmons e poi va via. Il belga è comunque l’unico che ci prova ma come un anno fa e come già a Kigali e, domenica scorsa, agli Europei in Francia deve accontentarsi della seconda piazza, staccato di 1’48”.
Completa il podio a 3’14” da Pogacar l’australiano della Tudor Pro Cycling Team, Michael Storer, mentre la UAE piazza nella Top Ten anche Isaac Del Toro (quinto a 4’16”) e Jay Vine (nono).
“Vincere questa corsa cinque volte, ad ogni partecipazione, è qualcosa di incredibile – ammette lo sloveno – Grande merito anche ai miei compagni di squadra, a partire da Novak e Sivakov che hanno controllato la corsa e mi hanno protetto sulle prime salite. E’ il settimo anno di fila che a fine stagione dico di aver vissuto la miglior stagione di sempre ed è un concetto che posso ribadire con forza anche oggi”. E se queste sono le premesse, a fine 2026 nessuno si stupirebbe di sentire le stesse parole.
-Foto IPA Agency-
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Roberto Mancini “Mi manca allenare. Speravo di essere io il dopo Spalletti per la Nazionale”
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7 ore fa-
11 Ottobre 2025di
Redazione
TRENTO (ITALPRESS) – “Era difficile ma anche facile accettare l’incarico di allenare la Nazionale. Quella con l’Italia è stata l’esperienza più bella e più importante, quella che ho sentito di più. Siamo riusciti a fare un qualcosa di impossibile e impensabile, ma sempre con merito. Speravo di vincere anche il Mondiale oltre all’Europeo e di poter essere il dopo Spalletti. Il sogno Mondiale resta sempre. L’addio? Ci sono state un po’ di incomprensioni che forse andavano chiarite”. Queste le parole di Roberto Mancini, ex calciatore e ct della Nazionale, nel suo intervento al Festival dello Sport di Trento. “Pafundi? È un giocatore giovane e talentuoso. A 18 anni giocava i Mondiali Under 20. È un mistero il perché non giochi in Serie A”, aggiunge Mancini su Pafundi, attualmente calciatore della Sampdoria.
“Mi manca il campo e mi manca vivere quell’ambiente, come manca a tutti gli ex calciatori. Vorrei tornare ad allenare, ma le proposte che avevo non mi davano stimoli adeguati. Vorrei chiudere la carriera da allenatore alla Sampdoria. Entrare in corsa? L’ho già fatto al Manchester City”, ha aggiunto.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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