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Cremonese, Sampdoria, Torino e Spezia ai 16esimi di Coppa

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ROMA (ITALPRESS) – Cremonese, Sampdoria, Torino e Spezia completano il quadro dei 16esimi di Coppa Italia. Questi i verdetti che arrivano dalle ultime 4 gare dei 32esimi, tutte all’insegna del grande equilibrio, tanto che solo una si chiude ai tempi regolamentari, anche se con un gol dell’85°, quello di Ilic che condanna la Feralpisalò e manda il Toro avanti. Per il resto due si chiudono ai rigori e una supplementari. E, andando in ordine cronologico, si parte proprio da quest’ultima, ovvero dalla sofferta qualificazione della Cremonese che si impone 3-1 sul Crotone, ma soltanto agli extra-time. La gara si sblocca presto e sono i calabresi ad andare in vantaggio, grazie alla rete di Tumminello al 7° del primo tempo. I padroni di casa pareggiano al 30° con Afena-Gyan che mette dentro, chiudendo una bella azione Vazquez-Sernicola. Il risultato non cambia nei 90′ regolamentari e si va ai supplementari. Al minuto 105 Vazquez mette ancora in mostra la sua classe e firma di sinistro la rete del 2-1, poi al 117° la chiude Pickel che sigla il definitivo 3-1. La Cremonese di Ballardini (Serie B) accede ai 16esimi dove affronterà il Cittadella, esce a testa alta il Crotone di Zauli (Serie C).
La Sampdoria, invece, ha avuto bisogno dei rigori per superare il Sudtirol (7-6 il finale), al termine di una gara molto combattuta che si è chiusa sull’1-1. La squadra di Pirlo sblocca il risultato al 17° con Leris su assist di Verre. Gli ospiti subiscono l’onda doriana, ma con il passare dei minuti vengono fuori e nei minuti di recupero del primo tempo trovano il pareggio con Casiraghi. Nessun gol nella ripresa, si va ai supplementari sull’1-1, ma il risultato non cambia neanche agli extratime. La qualificazione si decide dal dischetto e ad avere la meglio è la Samp che realizza 7 degli 8 penalty calciati, mentre la squadra di Bisoli paga gli errori di Broh e Masiello. Ai sedicesimi i blucerchiati affronteranno la Salernitana.
Il Torino, invece, accede ai sedicesimi di Coppa Italia, battendo 2-1 la Feralpisalò, squadra neopromossa in B. Gara difficile per i granata di mister Juric che, al 17° del primo tempo, vanno sotto grazie al gran gol di Di Molfetta. Il pareggio arriva cinque minuti dopo: splendida azione del Toro e 1-1 firmato da Vojvoda. I padroni di casa ci provano con insistenza, la Feralpi tiene, se la gioca e resta in partita anche grazie alle parate di Pizzignacco.
All’85°, però, nulla può su Ilic che firma la rete del 2-1 e che manda i granata ai 16esimi dove sfideranno il Frosinone.
Infine lo Spezia. La squadra di mister Alvini batte 6-5 il Venezia ai calci di rigore, nel match giocato a Cesena. Al 90° la gara si chiude sul 2-2. A sbloccare il risultato ci pensa Antonucci al 19° del primo tempo. Nella ripresa, al 9°, arriva il pari dei veneti con capitan Pohjanpalo che mette dentro su assist di Pierini. Lo Spezia torna presto avanti grazie al rigore realizzato da Moro al 60°. Tre minuti dopo ancora un penalty per i liguri, ma questa volta Joronen respinge la conclusione di Salvatore Esposito. Non è finita, c’è ancora spazio per un rigore, questa volta a favore del Venezia e lo realizza Gytkjaer al minuto 81. Si va ai supplementari sul 2-2, non arriva nessun gol e la qualificazione si decide ai rigori: dagli 11 metri per i lagunari sbagliano Pohjanpalo e Zampano, lo Spezia ne segna 4 su 5 e passa il turno. Ai sedicesimi troverà il Sassuolo.
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Accordo Cip-Università Foro Italico “Lavoriamo su progetti di vita”

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ROMA (ITALPRESS) – Convenzione Quadro tra l’Università di Roma ‘Foro Italicò e il Comitato Italiano Paralimpico. Il protocollo, sottoscritto nella Sala Rossa del Complesso Natatorio del Foro Italico, contribuisce ad attuare la L. 18/2009, che ratifica la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità del 2006 e punta a promuovere i valori e le conoscenze relative allo sport paralimpico. “Questo accordo serve per cercare di dare un nuovo input alle collaborazioni future e per cercare di rendere la nostra offerta normativa sempre più conforme a quelle che sono le richieste. Quando parliamo di Paralimpiadi, parliamo di sport di altissimo livello. E’ stato spontaneo stringere un accordo che ci permette di collaborare”, ha detto Attilio Parisi, magnifico rettore dell’Università ‘Foro Italicò, durante la conferenza stampa di presentazione della convenzione. A cento giorni dalle Paralimpiadi di Parigi 2024, il presidente del Cip, Luca Pancalli sottolinea che “lo sport è anche competizione, ma non solo. L’asticella si è alzata tantissimo, non si arriva ad una Paralimpiade per caso ma perchè si è grandi campioni. Ma abbiamo anche l’obbligo e la consapevolezza di lavorare su progetti di vita. In questo percorso, non potevamo non coinvolgere il mondo universitario”.
Sulla base del protocollo l’Ateneo si impegna a promuovere programmi di formazione volti a sensibilizzare e aumentare la consapevolezza riguardo ai diritti delle persone con disabilità, mentre parallelamente, il Comitato Italiano Paralimpico promuove attività per permettere alle persone con disabilità di partecipare, su base di uguaglianza con gli altri, alle attività ricreative, del tempo libero e sportive. Alla base del protocollo c’è la “necessità di valorizzare questo incontro tra sport e disabilità” considerando “lo sport come veicolo di salute e rinascita, ma anche di inclusione ed espressione di sè”, sottolinea Angela Magnanini, professore Associato presso l’Università ‘Foro Italicò.
– foto spf/Italpress –
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Malagò “Authority non risolve problema sviluppo del calcio”

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ROMA (ITALPRESS) – “All’inizio della scorsa settimana siamo andati dal ministro Abodi con le parti interessate, in questo caso calcio e basket, tracciando il percorso che si vuole portare avanti. Poi si è capito che il concetto di partenza, ovvero la costituzione di un’agenzia governativa, si era trasformato in un’authority, la cui definizione e regolamentazione non ci è stata riferita. Chi conosce l’argomento, sa che ha delle dinamiche di individuazione dei membri abbastanza complesse. Noi ci siamo permessi fare solo una riflessione di buon senso. Se una trasmissione non funziona, non è che si elimina, magari si cambiano i conduttori. Bastava trovare delle dinamiche di individuazione e designazione delle persone e delle componenti di Covisoc e Comtec, sarebbe una strada più sbrigativa e altrettanto di garanzia e non di imposizione di radicale stravolgimento delle cose”. Così il presidente del Coni Giovanni Malagò, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1, sulla possibile creazione di un’authority per i conti dei club professionistici. “Da presidente del Coni negli ultimi anni ho visto diverse modifiche normative che col tentativo di guardare le cose sicuramente le ha peggiorate. Il governo ha un compito: deve legiferare, sono loro che fanno leggi. Sarebbe giusto però sentire prima chi conosce bene la materia, non calando tutto dall’alto”, ha aggiunto il numero uno dello sport italiano. Petrucci ha affermato che calcio e Coni sono andati avanti senza interpellare il basket: “Con Gianni Petrucci ci parlo tutti i giorni da chissà quanti anni, anche in quella riunione. Non è vero che non ci siamo sentiti. Loro ritengono che sia giusto dare un mandato in bianco. Senza polemica, noi riteniamo invece di poter dare un contributo. Comunque è un dato di fatto che neanche Gianni Petrucci sa quale sarà il testo finale”. “Le persone devono sapere che queste due strutture, Covisoc e Comtec, sono di fatto un notaio: certificano la risonanza magnetica dei conti di una società. Un notaio che dà il via libera a quelle che sono le dinamiche dell’iscrizione di una società. Non c’è nessunissima possibilità di delega a chi gestisce questo tipo di azienda che possa migliorare lo stato dell’arte dei conti. Oltretutto quel notaio certifica anche elementi imprescindibili, i famosi parametri come l’indice di liquidità. Di conseguenza, con questa authority c’è la volontà di avere la certificazione da parte del governo che questi conti vengano visti meglio di come attualmente si vedono, ma non risolve il problema della logica di programmazione e di sviluppo del mondo del calcio. Oppure si lascia il fatto che i parametri sono in mano all’autonomia sportiva, sennò Fifa e Uefa staccano la spina”. Sulla questione Inter: “Per il grande pubblico è paradossale, il tifoso si chiede ‘ma che sta succedendo?’. Si legge che ci sono serissimi problemi a rimborsare questo tipo di debito. Da una parte, per i tifosi dell’Inter cambia relativamente poco, passi da una proprietà a un’altra, paradossalmente più di garanzia perchè ha i capitali. Per chi va per certi mari, quelli dei prestiti e dei fondi, succede questo. Così un tifoso si ritrova dalla mattina alla sera solo perchè c’è in piedi un’operazione di tipo finanziario. Sono i rischi di chi fa quei giochi”. Malagà si è soffermato anche sulle previsioni in vista di Parigi 2024: “Gli sport di squadra sono decisivi, abbiamo fatto un bel passo in avanti con la pallavolo femminile. La grande scommessa e il grande desiderio è il basket. Tra oggi e domani abbiamo il canottaggio con tutte le barche a qualificazione. Non è che se porti 400 persone, automaticamente guadagni il 10% di medaglie in più. Statisticamente qualche freccia in più ce l’hai. Il bello dello sport è che molti dei pronostici verranno sovvertiti. A Tokyo è successo tanto. Noi abbiamo un punto di riferimento: atleti che negli ultimi dodici mesi hanno avuto la migliore prestazione stagionale. Siamo convinti che la partita è tutta da giocare, siamo ottimisti. L’Italia ormai è una nazionale sportivamente multidisciplinare: lo abbiamo visto ieri con Errani-Paolini e anche con la vittoria mondiale di Odette Giuffrida nel judo. Odette ha una carriera leggendaria, manca solo l’oro olimpico. Una ragazza molto vicina alla fede, questo legame con Gesù le dà una grande energia. Una ragazza straordinaria”. Infine, sul futuro di San Siro: “Il 24 giugno 2019, col sindaco Sala, abbiamo indicato che San Siro sarebbe stato il luogo ideale per la cerimonia inaugurale. Sapevamo che San Siro era oggetto di varie ipotesi, mi sembra che ormai in virtù di ricorsi, controricorsi e vincoli, San Siro rimarrà San Siro. Noi siamo felicissimi come Olimpiadi di usufruire di un San Siro a pieno regime. Ovviamente siamo anche i primi a sostenere un restyling per migliorarlo e renderlo all’altezza dell’evento olimpico. Poi Milan e Inter credo stiano puntando la prua della barca verso altre direzioni”.
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Boston-Indiana e Dallas-Minnesota finali Conference Nba

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Definite le due finali di Conference dei play-off Nba. A Est, a sfidare i Boston Celtics sarà Indiana: in gara-7 di semifinale, i Pacers si sono imposti per 130-109 sui New York Knicks chiudendo così la serie di semifinale sul 4-3. Per il quintetto della ‘Big Applè, 39 punti di DiVincenzo, top-scorer dell’incontro, e 26 di Burks (stesso bottino, tra i padroni di casa, per Haliburton). Medesimo epilogo a Ovest, dove i Dallas Mavericks troveranno nell’atto conclusivo Minnesota: i Timberwolves hanno infatti eliminato in gara-7 i campioni uscenti dei Denver Nuggets, battuti sul loro parquet per 98-90. Minnesota rimonta da -20 e si impone nonostante i 69 punti complessivi della coppia Murray-Jokic, che però non ha evitato il ko della franchigia del Colorado.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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