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Cronaca

L’ASTERISCO * CAIVANO, PALERMO, SENAGO: DOVE LO STATO E LA GIUSTIZIA LATITANO

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In queste ore il dibattito politico è incentrato sulle brutte storie di violenza di Caivano e di Palermo. A Caivano tra l’altro domani arriverà la premier Giorgia Meloni, che oggi è stata minacciata sui social con frasi del tipo: “Sicura che tornerai a casa”? Capite come funziona in quei territori in cui il degrado e l’incuria regnano sovrani? Se qualcuno vuole ridisegnare la speranza dei giovani di quella terra viene subito messo alle strette o a tacere. Tutti dovrebbero condannare queste violenze, invece al corteo di ieri a Caivano erano circa in 200: questo rende bene l’idea dell’omertà che regna in quelle terre. Ma voglio tornare anche ai fatti di Senago, nel milanese, perché molti, con la memoria corta, forse hanno dimenticato quel femminicidio che si è consumato nei mesi scorsi e che oggi si arricchisce di nuovi particolari orribili: la consulenza autoptica (leggasi risultati dell’autopsia) depositata oggi in Procura a Milano ha infatti messo in evidenza che da mesi, almeno da dicembre, Alessandro Impagnatiello stava tentando di avvelenare con del topicida Giulia Tramontano, la compagna 29enne incinta di 7 mesi poi uccisa il 27 maggio con 37 coltellate e il cui corpo è stato ritrovato dopo quattro giorni gettato vicino a dei box a Senago. C’era infatti la presenza del veleno per topi sia nel «feto che nel sangue della donna con un incremento della somministrazione nell’ultimo mese e mezzo». E la giovane scriveva, sempre già a Dicembre, in alcune chat con un’amica: «mi sento una pezza, ho troppo bruciore di stomaco (…) lo stomaco mi uccide (…) mi sento drogata». Autopsia da cui emerge anche che Giulia, morta dissanguata, era ancora viva dopo ogni coltellata. Ora dunque si rafforzano le aggravanti, contestate dalla Procura, della premeditazione e della crudeltà. Entrambe erano state escluse dal gip nell’ordinanza dall’arresto. Ecco, questo dovrebbe sollevare la nostra indignazione e dovrebbe dimostrare che il nostro Paese ha bisogno più che mai della presenza dello Stato in terre di nessuno (come a Caivano e a Palermo) ma anche di una rinascita sociale, attraverso la presenza di educatori e animatori in quelle terre, per dare una “alternativa” ai giovani, anziché occupare il loro tempo in violenze e spaccio. E poi una radicale riforma della giustizia, perché certi atti, come quello del gip che esclude la premeditazione e la crudeltà da un fatto come quello di Senago non si possono leggere. Viviamo in un Paese progredito o nel terzo mondo?

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Il quartiere Parco Verde a Caivano, in provincia di Napoli, 25 agosto 2023. ANSA/CIRO FUSCO

Cronaca

Meloni “La sinistra non ci batte in patria e così ricorre ai giudici”

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ROMA (ITALPRESS) – “Leggo che alcuni esponenti della sinistra – come Bonelli, Fratoianni e compagnia – vorrebbero segnalare il Governo italiano alla Corte Penale Internazionale. Gli stessi che, giusto qualche tempo fa, chiedevano a Bruxelles di aprire una procedura di infrazione contro l’Italia. Ora puntano addirittura a un processo internazionale, tirando in ballo il dramma umanitario a Gaza in modo del tutto strumentale, come se perfino questo fosse colpa nostra”. Lo scrive sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sottolineando che “tre cose sono ormai chiare a tutti: la prima è che, non riuscendo a batterci in patria, la sinistra cerca sempre il soccorso esterno. La seconda è che dell’immagine dell’Italia e della sua reputazione nel mondo, a loro, non importa assolutamente nulla.
La terza è che ormai hanno un’unica strategia e speranza: provare a liberarsi degli avversari per via giudiziaria, perchè alla via democratica hanno rinunciato da un pezzo. Non riusciranno”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Scattano i dazi, Trump “Miliardi di dollari affluiranno negli Usa”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Sono entrati ufficialmente in vigore dalla mezzanotte di Washington, le sei in Italia, i dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ai Paesi di tutto il mondo. Le tariffe verso l’Unione europea sono al 15%, ma variano notevolmente da Paese a Paese. Le più elevate sono applicate alle merci provenienti da Brasile (50%), Laos e Myanmar (40%). “Miliardi di dollari in Dazi stanno ora affluendo negli Stati Uniti d’America!”, ha scritto Trump sul social Truth allo scoccare della mezzanotte. “Miliardi di dollari, in gran parte da Paesi che, sghignazzando, hanno approfittato degli Stati Uniti per molti anni, cominceranno ad affluire negli Usa. L’unica cosa che può fermare la grandezza dell’America potrebbe essere un tribunale di sinistra radicale che vuole vedere il nostro paese fallire!”.
Successivamente, nel corso di un incontro nello Studio Ovale con il CEO di Apple, Tim Cook, Trump ha affermato che intende imporre dazi del 100% sui chip per computer. “Applicheremo una tariffa di circa il 100% su chip e semiconduttori. Ma se costruisci negli Usa, non ci saranno costi”, ha spiegato.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Meloni “Disegno politico della magistratura sui migranti”

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ROMA (ITALPRESS) – Vedo un disegno politico intorno ad alcune decisioni della magistratura, particolarmente quelle che riguardano i temi dell’immigrazione, come se in qualche maniera si volesse frenare la nostra opera di contrasto immigrazione illegale. Ciò nonostante i flussi di immigrati illegali in Italia sono diminuiti del 60% e lavoriamo per fare ancora meglio”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg5.

Sul caso Almasri afferma: “Considero surreale la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio, Piantedosi e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano che hanno agito nel rispetto della legge per tutelare la sicurezza degli italiani e considero ancora più surreale il fatto che, invece, per me si chieda l’archiviazione”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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