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Cronaca

Milano, finti Carabinieri pedinavano anziane per derubarle. Arrestati

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MILANO (ITALPRESS) – Nelle prime ore di questa mattina, nelle province di Milano e Monza Brianza, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, hanno arrestato due uomini, italiani di 30 e 44 anni perchè ritenuti gravemente indiziati dei reati di furto aggravato in abitazione (4 episodi di furto consumato e 2 episodi di furto tentato) commessi, nelle province di Milano, Monza Brianza e Livorno, tra il 6 giugno 2023 e il 14 luglio 2023 con la tecnica “del finto Carabiniere”. Il contatto con le vittime – sempre anziane e colte nel loro rientro solitario a casa – avviene con l’utilizzo da parte degli indagati di materiale e segni distintivi delle forze dell’ordine per confonderle e disorientarle, per poi accedere all’interno delle abitazioni private e così depredarle in pochi attimi, senza dar loro la possibilità di rendersi conto di quanto stia effettivamente accadendo. In particolare, nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Milano sono riusciti a ricostruire la routine delittuosa dei due indagati, già gravati da precedenti specifici ed entrambi residenti nel territorio milanese, attraverso mirati servizi di osservazione, controllo e pedinamento che hanno consentito di individuare il motociclo utilizzato per i raid. Acquisite le registrazioni degli impianti di videosorveglianza sulla pubblica via e presso le stazioni di servizio ove i medesimi facevano rifornimento di carburante, con i rilevamenti delle targhe contraffatte da parte dei lettori targhe, e, infine, con il monitoraggio dei varchi/transiti collocati sulle pubbliche vie, è stato possibile confermare la certa presenza degli indagati nei luoghi dei delitti. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Carabinieri

Cronaca

Traffico di droga e riciclaggio, 52 arresti tra Italia e Albania

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BARI (ITALPRESS) – Dalle prime luci dell’alba è in corso una maxi operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari e dalle Autorità Albanesi, con l’ausilio di Interpol, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana e della Polizia Albanese, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, con il Coordinamento di Eurojust (L’Aja) e della Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo di Roma.

L’operazione, denominata “Ura”, prevede l’esecuzione di decreti di sequestro patrimoniali in Albania e in Italia, relativamente a beni mobili e immobili, per un valore di diversi milioni; due ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip di Bari e dal giudice presso il tribunale speciale di primo grado anticorruzione e criminalità organizzata di Tirana nei confronti di 52 persone responsabili a vario titolo, di traffico internazionale di ingentissimi quantitativi di sostanze stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio.

Le indagini si inseriscono nel più ampio progetto investigativo della Dda di Bari e della Spak di Tirana volto a contrastare l’incessante traffico internazionale di cocaina ed eroina, gestito dalle organizzazioni criminali albanesi, che movimentano ingentissimi quantitativi di eroina e cocaina tra i Balcani, il Nord Europa e la Puglia.

(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Direzione Investigativa Antimafia_

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Cronaca

Traffico di droga e riciclaggio, 24 arresti tra Italia e Spagna

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MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia-, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 24 persone (17 destinatari di misura custodiale in carcere e 7 della misura degli arresti domiciliari) gravemente indiziate di essere, a vario titolo, promotori, organizzatori e partecipi di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Ad alcuni indagati, la Procura contesta altresì il reato riciclaggio. Oltre che in provincia di Milano, gli arresti sono stati eseguiti in provincia di Novara e Monza-Brianza. Due degli indagati (padre e figlio) sono stati localizzati e arrestati a Malaga. L’indagine, condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, è iniziata nel 2021.

Tra le figure di spicco un 35enne di origine siciliana, ma dimorante nel comune di Limbiate, il quale è ritenuto al vertice di un sodalizio capace di rifornire di hashish, marijuana e cocaina non solo clienti stanziati in Lombardia, ma anche a Roma e Palermo. Un secondo e diverso sodalizio individuato, specializzato nel traffico di cocaina, ha base nei comuni di Turbigo e Magenta.

Al suo vertice è ritenuto esservi un italiano di 47 anni, originario di Cuggiono, ma da alcuni anni stabilmente dimorante a Malaga, in Spagna, dove, ha anche avviato attività commerciali. Rilevante la stima degli affari illeciti del cosiddetto gruppo di Turbigo, che per movimentare il denaro dall’Italia alla Spagna si avvaleva di alcuni cittadini cinesi.
Scoperta anche un’ulteriore cellula criminale, attiva nel traffico di hashish proveniente dalla Spagna oltre a un traffico di armi, che venivano acquistate e importate dall’area dell’ex Jugoslavia.

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Complessivamente nel corso dell’indagine sono stati già operati 26 arresti in flagranza di reato, e posti in sequestro, oltre alle armi e munizioni sopra menzionate, 15,5 chili di cocaina, 457 chili di hashish, 90 chili e 150 piante di marijuana, 100 mila euro in contanti.
(ITALPRESS).
-Foto: Polizia di Stato-

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Cronaca

Crosetto “Serve una difesa europea allargata ad altri Paesi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Serve che l‘ONU torni centrale, se si vuole evitare che “la palla sia in mano solo alle tre superpotenze: l’America, con il positivo protagonismo di Trump nel tentativo di risoluzione dei conflitti; la Russia, con la sua volontà di usare la forza militare e la guerra ibrida per far crescere la sua influenza; la Cina, con la sua capacità, silenziosa ma incessante, di penetrare mercati ed economie, rendendole vassalle”. Lo dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera.

Per Crosetto serve anche una difesa europea integrata: “Ci vorranno 7-10 anni, ma è indispensabile per avere anche le braccia per agire, e non solo le parole. Siamo indietro in tutto rispetto agli USA, ma grazie al lavoro fatto nella NATO siamo già molto più coesi di quanto si creda e pronti a diventare, in futuro, autonomi nella difesa. Una difesa europea che immagino continentale e non limitata ai 27, allargata a Paesi come Gran Bretagna, Norvegia, Turchia, e ai Paesi balcanici, che non vanno lasciati alla Russia”.

Quanto al Medio Oriente, secondo il ministro della Difesa “quello che sta facendo adesso a Gaza Netanyahu deve essere fermato”. Noi siamo, da sempre – spiega -, amici di Israele e sappiamo quanto sia profonda ancora oggi la ferita del 7 ottobre 2023 e quanto sia stata giusta e legittima la reazione anti-Hamas. Ma siamo sempre stati accanto anche al popolo palestinese con sostegni economici, umanitari, diplomatici, cercando di favorire la trattativa, anche mettendo a rischio la vita dei nostri militari per portare sostegni concreti e per la pace. Verso Israele siamo rimasti amici ma siamo sempre stati giusti (per dire: non esportiamo più materiali per gli armamenti, nonostante quanto dicono alcuni) e assai chiari: la linea del governo italiano è e resta due popoli, due Stati”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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