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Economia

Digital Angels, Stefano Ragugini nuovo direttore Relazioni Esterne

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ROMA (ITALPRESS) – Digital Angels, agenzia integrata di marketing e comunicazione digitale, con sedi a Roma, Milano ed Amsterdam, annuncia l’ultimo ingresso nel suo team di leadership. Stefano Ragugini entrerà in agenzia in qualità di Direttore delle Relazioni Esterne, portando una vasta competenza nella costruzione e nel mantenimento delle relazioni, un passo importante per la crescita e la reputazione dell’agenzia.
Stefano Ragugini, ternano classe ’79, è attivo da quasi 20 anni nel settore del public affair e dell’advocacy. Dopo la laurea in Scienze politiche, inizia la sua carriera professionale a Reti, società di lobbying e public affairs, fondata da Claudio Velardi dove ha lavorato per 12 anni sviluppando relazioni strategiche con stakeholder e policy maker chiave, acquisendo competenze nella gestione delle dinamiche relazionali e istituzionali. Successivamente ha supportato la crescita e lo sviluppo del progetto editoriale Formiche, fondato da Paolo Messa, dove ha ricoperto il ruolo di Direttore Operativo per 5 anni.
Ragugini “porterà la sua competenza nella costruzione e nel mantenimento di relazioni solide e durature, una risorsa strategica per Digital Angels nella sua missione di crescita e consolidamento nel mercato – si legge in una nota -. Il nuovo direttore sarà anche responsabile dello sviluppo e del mantenimento di relazioni con importanti stakeholder, tra cui partner strategici, grandi aziende tecnologiche, università ed istituzioni, al fine di consolidare e ampliare le partnership esistenti dell’agenzia e promuovere l’innovazione nel settore digitale”.
“Sono felice di poter cogliere questa nuova e importante sfida professionale. Digital Angels è un’azienda giovane e dinamica che rappresenta già una certezza nel panorama nazionale e un’eccellenza nel settore della comunicazione digital.
Pag. 1 di 2 Cercherò, attraverso l’esperienza e le competenze acquisite in questi anni, di portare un valore aggiunto.
Ringrazio il founder, Piermario Tedeschi, per la fiducia riposta in me e i colleghi per l’accoglienza. Spero di poter contribuire ulteriormente allo sviluppo delle relazioni dell’azienda e all’aumento della sua awareness. In un mondo che sta cambiando velocemente e in cui si sta perdendo l’attenzione verso l’altro, sono certo che sia un valore aggiunto quella curiosità innata che ci porta a conoscere e scoprire nuove persone e realtà.
Ogni incontro che facciamo acquista significato e più è intenso lo scambio, più è grande il significato che lo stesso acquisisce.
La possibilità di interagire con persone che contribuiscono ad accrescere il sapere e la conoscenza è il segreto del mio lavoro”, dichiara Stefano Ragugini, External Relations Director di Digital Angels.
“Sono entusiasta di dare il benvenuto a Stefano in DAs. La sua esperienza rafforzerà ulteriormente la nostra capacità di supportare i Clienti corporate ed altamente strutturati e di partecipare a tavoli di lavoro sempre più complessi e di contenuto strategico. Ci aiuterà a restituire sempre più valore ai nostri Very Important Clients con competenze, network di qualità e incontri di business”, dichiara Piermario Tedeschi, Managing Director di Digital Angels.

– foto ufficio stampa Digital Angels –

(ITALPRESS).

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Economia

Mps-Mediobanca, Giorgetti “Nessuna ingerenza o pressione da parte del Mef”

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ROMA (ITALPRESS) – “Tutte le doverose interlocuzioni che ho avuto con gli esponenti del sistema istituzionale e creditizio sono state sempre orientate a rappresentare l’opportunità di realizzare assetti idonei a garantire un futuro stabile all’istituto, senza alcun tipo di ingerenze o pressione nei confronti degli attori o dei titolari dei diritti di voto”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’informativa urgente sulla vicenda Mps-Mediobanca in Aula alla Camera.

“L’oculato lavoro del management ha portato a un progressivo rafforzamento e alla valorizzazione della banca, il cui valore è passato da un minimo di 1,95 operazione del 2022 ai 5,52 euro operazione nel novembre 2024, fino a superare a dicembre 2025 gli 8 euro”, ha aggiunto.

“L’ops su Mediobanca è stata un’operazione autonomamente deliberata e sulla quale, come azionista, abbiamo preso atto delle scelte della società e del loro razionale”, ha ribadito Giorgetti, che ha poi sottolineato come “nella fase di uscita del controllo della banca, il Ministero ha ottemperato agli impegni assunti nei confronti della Commissione Europea e, in tale ottica, le stesse dimensioni dei cinque componenti del CdA tratti della lista MEF rappresentano un comportamento coerente con i suddetti obblighi di perdita del controllo”.

“Per quanto riguarda il futuro della quota residua del MEF pari al 4,86% di un controvalore ovviamente variabile, ma ben superiore al miliardo, ogni determinazione dovrà essere adottata non già in una logica di mera cassa, ma in un’ottica strategica. Resta inteso che il MEF, in coerenza con gli impegni assunti a livello europeo, non presenterà comunque alcuna lista in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione”, ha concluso Giorgetti.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

La Bce lascia i tassi di interesse invariati, obiettivo stabilizzazione inflazione al 2%

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FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di mantenere invariati i tre tassi d’interesse chiave. La sua valutazione aggiornata riconferma che l’inflazione dovrebbe stabilizzarsi all’obiettivo del 2% nel medio termine. I tassi di interesse sui depositi, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di prestito marginale rimarranno invariati rispettivamente al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%. Le nuove proiezioni degli esperti dell’Eurosistema indicano un’inflazione complessiva media del 2,1% nel 2025, dell’1,9% nel 2026, dell’1,8% nel 2027 e del 2,0% nel 2028. Per l’inflazione al netto di energia e alimentari, gli esperti prevedono una media del 2,4% nel 2025, del 2,2% nel 2026, dell’1,9% nel 2027 e del 2,0% nel 2028. L’inflazione è stata rivista al rialzo per il 2026, principalmente perché gli esperti ora prevedono un calo più lento dell’inflazione dei servizi.

Si prevede una crescita economica più forte rispetto alle proiezioni di settembre, trainata soprattutto dalla domanda interna. La crescita è stata rivista al rialzo all’1,4% nel 2025, all’1,2% nel 2026 e all’1,4% nel 2027, e si prevede che si manterrà all’1,4% nel 2028. Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2% nel medio termine. Adotterà un approccio basato sui dati e sulle riunioni per determinare l’orientamento appropriato della politica monetaria. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse si baseranno sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi che la circondano, alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, nonché delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo non si impegna a priori a seguire un percorso specifico per i tassi.

– foto IPA Agency –

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Economia

Bankitalia, nel 2024 chiuse posizioni in sofferenza per circa 6 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 sono state chiuse, ovvero eliminate dai bilanci, posizioni a sofferenza per circa 6 miliardi. Il dato, pari a circa 1,4 volte il valore dei nuovi ingressi, e’ inferiore al 2023 in termini sia assoluti (9 miliardi), sia di incidenza percentuale sulle sofferenze in essere alla fine dell’anno precedente (37% contro il 44%). Così la Banca d’Italia nella Nota di Stabilità finanziaria e vigilanza. La riduzione rispetto al 2023 è stata determinata principalmente dalle minori cessioni (passate da 5 a 3 miliardi) ed è riconducibile al progressivo ridimensionamento delle consistenze, che ha ridotto le esigenze di cessioni massive. Le strategie di gestione dei crediti deteriorati sono ora basate su un contributo più equilibrato delle diverse leve gestionali: l’ammontare delle posizioni chiuse internamente e’ risultato equivalente a quello delle cessioni sul mercato (3 miliardi).

I dati aggiornati sui tempi di smaltimento delle sofferenze confermano i progressi conseguiti negli ultimi anni, attribuibili sia alla riduzione delle consistenze che ai miglioramenti degli intermediari nella gestione di questi crediti: la quota delle posizioni chiuse entro tre anni dalla classificazione a sofferenza e’ pari all’87% (88% nel 2a023). Le cessioni di inadempienze probabili si sono mantenute stabili, pari a circa 4 miliardi.

Rispetto al 2023 il tasso di recupero medio delle sofferenze chiuse è aumentato di cinque punti percentuali, al 41%, di cui tre riconducibili alle chiusure di posizioni assistite da garanzie pubbliche e caratterizzate da tassi di recupero particolarmente elevati. Lo rileva la Banca d’Italia nella Nota di Stabilità finanziaria e vigilanza. Alla crescita hanno contribuito sia i recuperi sulle posizioni chiuse in via ordinaria (dal 45% al 47%), sia quelli sulle posizioni cedute (dal 30% al 36%), la cui incidenza sul totale delle posizioni chiuse e’ scesa dal 60% al 50%. Il tasso medio di recupero delle sofferenze assistite da garanzie reali è aumentato di tre punti percentuali, al 44%, sostenuto dall’incremento osservato sulle posizioni cedute a terzi (da 35% a 41%). Per le posizioni non assistite da garanzie reali, il tasso di recupero è aumentato di circa nove punti percentuali (da 28% al 37%), di cui sei attribuibili alle chiusure di posizioni assistite da garanzia pubblica.

Il prezzo delle sofferenze cedute nel 2024 è stato pari in media al 24% dell’esposizione lorda di bilancio al momento della cessione, in aumento di due punti percentuali rispetto al 2023. Il prezzo è rimasto stabile per le posizioni assistite da garanzie reali (34%), mentre è cresciuto sensibilmente per le altre (da 13% a 18%), che hanno beneficiato del maggior prezzo riconosciuto sulle posizioni con garanzia pubblica. Il prezzo di cessione dei crediti deteriorati diversi dalle sofferenze è stato in media pari al 51%, superiore di circa 5 punti percentuali a quello del 2023; l’incremento ha interessato sia la componente assistita da garanzia reale, sia quella non assistita da garanzia reale.

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– Foto IPA Agency –

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