Seguici sui social

Cronaca

Allegri “Alzare le antenne, c’è troppa euforia”

Pubblicato

-

TORINO (ITALPRESS) – “In questo momento bisogna innanzitutto alzare le antenne perchè c’è troppa euforia. Da una parte è bello e dall’altra ci toglie energia. Siamo solo alla quinta partita, tra l’altro contro il Sassuolo sono sempre state partite combattute. Loro vengono da una sconfitta pesante a Frosinone e domani troveremo un ambiente e una squadra tosta con grande voglia di rivalsa. Dovremo fare una partita con grande attenzione e con grande tecnica per fare risultato”. Lo ha detto Massimiliano Allegri nella conferenza stampa che precede Sassuolo-Juventus, gara in programma domani alle 18 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. In attacco, Vlahovic e Chiesa “hanno saltato un giorno in cui hanno fatto differenziato però sono a completa disposizione”, ha spiegato il tecnico parlando all’Allianz Stadium di Torino. Al tecnico bianconero è stato poi chiesto se non giocare la Champions porti un vantaggio: “Non so quale sia il vantaggio o lo svantaggio – ha risposto -. Noi dobbiamo pensare che l’anno prossimo la Juventus dovrà giocare in Champions, un vantaggio a livello tecnico e uno a livello economico. Ci dobbiamo impegnare per entrare tra le prime quattro. Inter, Milan e Napoli sono un livello sopra, noi non dobbiamo avere sbalzi di umore, restare in equilibrio e fare un passetto alla volta”. Allegri ha poi spiegato che la strada intrapresa dalla Juventus “sarà giusta se arriveremo in fondo e avremo centrato l’obiettivo. Poi che la squadra sia con meno esperienza, che si debba lavorare e migliorare, questo è un altro discorso. Ci sono partite meno belle in cui bisogna fare risultato, ci saranno partite più equilibrate in cui il dettaglio farà una differenza. Bisogna desiderare il fatto di entrare tra le prime quattro. Le cose desiderate danno uno stimolo in più”. I giovani non sono maggiormente responsabilizzati perchè “La responsabilità è di tutti. Quando si gioca alla Juventus bisogna crescere più in fretta sapendo che è una cosa fisiologica. Bisogna aspettarsi errori di inesperienza da parte dei giocatori più giovani. Miretti, Fagioli, Cambiaso, Iling, Gatti, stanno crescendo ma bisogna avere ben chiaro l’obiettivo”. Parlando ancora di Fagioli in un ipotetico ruolo di regista davanti alla difesa, ha risposto: “Nicolò può giocare anche in questa posizione. Ci ha provato e riprovato. Ora, come dissi nel lontano 2017, è una mezzala di regia. Nel corso degli anni potrà diventare uno che gioca davanti alla difesa”. Allegri ha poi parlato della visita al JTC Continassa del ct Spalletti: “Mi ha fatto molto piacere perchè noi siamo a disposizione per mettere nelle migliori condizioni i giocatori che il ct convocherà. Noi lavoriamo per dare più giocatori possibili alla Nazionale”. In conclusione di conferenza spazio all’inserimento dello Sport nella Costituzione: “Sono molto contento di questa novità, perchè credo che i ragazzi giovani vadano educati nell’alimentazione e nel fare sport – ha concluso -. I numeri in Italia sono cambiati, c’è molta più obesità tra i ragazzini e vanno stimolati a fare sport. Lo sport dà regole, disciplina ed educazione. Sono molto contento di questa introduzione nella Costituzione italiana. Aiuterà le future generazioni”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

Sala “Milano migliorata in 20 anni, sbagliato buttare via tutto”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – “Si è passati da magnificare il modello Milano per cui è tutto perfetto, mentre adesso è diventato il sistema Milano. Queste cose non servono e non corrispondono alla realtà assolutamente. Però io continuo a dire questo: se noi prendessimo qualunque milanese, lo portassimo in giro per la città a vedere oggi cos’è ogni singolo quartiere con le fotografie in mano di 20 anni fa e domandassimo se è migliorata, Milano è migliorata. Poi la giustizia farà il suo corso, ma non possiamo buttare tutto via. Alla fine Milano ha fatto un percorso ed è l’unica città internazionale italiana. E’ l’unica ad essersi sviluppata così, anche attraverso possibili errori, ma buttare via tutto mi sembra una cosa profondamente sbagliata”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un’intervista a RTL 102.5 sull’inchiesta urbanistica che ha coinvolto il Comune.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Sala “Milano negli ultimi 20 anni è migliorata, è sbagliato buttare via tutto”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – “Si è passati da magnificare il modello Milano per cui è tutto perfetto, mentre adesso è diventato il sistema Milano. Queste cose non servono e non corrispondono alla realtà assolutamente. Però io continuo a dire questo: se noi prendessimo qualunque milanese, lo portassimo in giro per la città a vedere oggi cos’è ogni singolo quartiere con le fotografie in mano di 20 anni fa e domandassimo se è migliorata, Milano è migliorata. Poi la giustizia farà il suo corso, ma non possiamo buttare tutto via. Alla fine Milano ha fatto un percorso ed è l’unica città internazionale italiana. È l’unica ad essersi sviluppata così, anche attraverso possibili errori, ma buttare via tutto mi sembra una cosa profondamente sbagliata”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala in un’intervista a RTL 102.5 sull’inchiesta urbanistica che ha coinvolto il Comune.

“A Milano possono esserci state operazioni immobiliari non corrette, ma che nella stragrande maggioranza quelle che sono state fatte hanno un senso. Anzi le rivendico – ha aggiunto – È inutile che mi nasconda dietro un dito, è inutile che dica non me ne sono accorto. Secondo me Milano è meglio di anni fa. Alcuni errori ci possono stare. Ma se il tema è stare fermi per non sbagliare e lasciare la realtà come sono… vabbè non credo sia il motivo per cui i milanesi mi hanno eletto. Però lungi da me dire: ‘No, non non è colpa mia’. Se ci sono errori la colpa è mia, poi vediamo la forma della colpa”.

Sul futuro dello Stadio di San Siro, “vedremo a settembre cosa succede. Noi dobbiamo passare dal consiglio comunale perché le transazioni che riguardano delle proprietà pubbliche vanno approvate nel consiglio comunale. Prima abbiamo pensato a una cessione in affitto, poi abbiamo provato la via della ristrutturazione e adesso siamo alla vendita. Anche per dignità personale io voglio portare avanti questa iniziativa, ma deve essere approvata dal consiglio. Dal mio punto di vista io voglio avere la coscienza a posto e fare il mio lavoro fino alla fine, poi vedremo se la politica seguirà questa via. Quello che io noto, essendo una persona che ha sempre molto viaggiato per il mondo, è che le grandi città normalmente hanno stadi nuovi mentre San Siro non lo è”. 

“Ho saputo di essere indagato alle 10 di sera da una telefonata del direttore del Corriere della Sera che mi ha detto: ‘domani scriviamo questa cosa’ – ha proseguito il primo cittadino di Milano – È evidente che qualcuno l’aveva detto ai giornalisti e questo è qualcosa che a mio avviso in un paese democratico non va assolutamente bene, però vedo che lo si accetta”. 

Advertisement

“Il Gip ha negato che io abbia fatto induzione, quindi pressione per far approvare delle cose. Rimane un’accusa: aver firmato la nomina della Commissione del Paesaggio. Vi dico come funziona: fai un bando pubblico e una commissione del comune con dirigenti del comune sceglie in base a una valutazione tecnica i componenti di questa commissione e il sindaco firma. Ma cosa pensiamo? Che il sindaco nel momento in cui qualcuno ha fatto questo lavoro si mette lì e fa un’analisi sua uno per uno dei componenti? Io ho firmato rispetto a una proposta che viene fatta da una commissione che ci ha lavorato dai mesi”, ha concluso.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

Caso Almasri, Meloni “Archiviata la mia sola posizione, tesi assurda”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi mi è stato notificato il provvedimento dal Tribunale dei ministri per il caso Almasri: dopo oltre sei mesi dal suo avvio, rispetto ai tre mesi previsti dalla legge, e dopo ingiustificabili fughe di notizie. I giudici hanno archiviato la mia sola posizione, mentre dal decreto desumo che verrà chiesta l’autorizzazione a procedere nei confronti dei Ministri Piantedosi e Nordio e del Sottosegretario Mantovano. Nel decreto si sostiene che io “non sia stata preventivamente informata e (non) abbia condiviso la decisione assunta”: e in tal modo non avrei rafforzato “il programma criminoso”. Si sostiene pertanto che due autorevoli Ministri e il sottosegretario da me delegato all’intelligence abbiano agito su una vicenda così seria senza aver condiviso con me le decisioni assunte. E’ una tesi palesemente assurda”. Lo scrive sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“A differenza di qualche mio predecessore, che ha preso le distanze da un suo ministro in situazioni similari, rivendico che questo Governo agisce in modo coeso sotto la mia guida: ogni scelta, soprattutto così importante, è concordata. E’ quindi assurdo chiedere che vadano a giudizio Piantedosi, Nordio e Mantovano, e non anche io, prima di loro”, evidenzia Meloni. “Nel merito ribadisco la correttezza dell’operato dell’intero Esecutivo, che ha avuto come sola bussola la tutela della sicurezza degli italiani – conclude la premier -. L’ho detto pubblicamente subito dopo aver avuto notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, e lo ribadirò in Parlamento, sedendomi accanto a Piantedosi, Nordio e Mantovano al momento del voto sull’autorizzazione a procedere”.
Il Presidente della Giunta delle autorizzazioni della Camera Devis Dori rende noto che “al momento, non è pervenuta nessuna carta del dossier Almasri dal Tribunale dei Ministri”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.