Seguici sui social

Cronaca

Barbaro “Lo sport in Costituzione è il via, ora bisogna correre”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Partiamo da un concetto che appartiene alla cultura di ogni uomo di sport: ambiente, attività fisica, salute, benessere e cultura sono facce della stessa medaglia”. Lo afferma in un’intervista all’Italpress Claudio Barbaro, una vita nello sport, da poco meno di un anno sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica in un momento storico che vede cambiamenti importanti. Il più recente in termini di tempo è il via libera definitivo allo Sport in Costituzione. Proprio Barbaro è firmatario dell’emendamento che, nel 2019, aggiunse la frase “in tutte le sue forme”, oggi recepito nell’articolato definitivo. “Con quella frase, l’emendamento che firmai nel 2019 insieme ai miei colleghi senatori Iannone e Malan – spiega il sottosegretario -, è stato ribadito che la pratica sportiva è da intendersi in tutte le sue espressioni, organizzate e non, al fine di valorizzare tutto lo Sport, quello dilettantistico, amatoriale, di mero allenamento, di base e di prossimità”. Per Barbaro “l’ingresso dello Sport nella nostra Carta Costituzionale riconosce una dignità finora negata a questo mondo nonostante milioni di praticanti e migliaia di operatori di questo comparto, una rete sociale diffusa composta da oltre centomila strutture su tutto il territorio nazionale, presidi socio-sanitari, vere e proprie agenzie educative. Il 20 settembre è una data storica per lo sport, ma questo deve essere un punto di partenza e non di arrivo. E’ stato il pronti-partenza-via, ora bisognerà correre per raggiungere il traguardo”.
Secondo il sottosegretario “si deve iniziare subito, ed è intenzione di questo Governo e del Ministro Abodi, ragionare su investimenti, realizzare progetti efficaci, mettere in campo azioni concrete che diffondano la pratica sportiva sulla popolazione giovane e meno giovane. Anche perchè questa riforma l’abbiamo attesi da tanti anni – prosegue -. Ci sembra giusto ricordare che la prima volta in cui si è parlato di Sport in Costituzione fu nel 1997 con il Ddl firmato da Giulio Maceratini, che diede il via a tutto questo percorso”.
A settembre sono entrati in vigore gli ultimi correttivi al testo sulla riforma del lavoro sportivo. “Gli oneri per le associazioni e società sportive stanno aumentando a dismisura, pur comprendendo la necessità di mettere mano a un problema sociale di vasta entità – spiega Barbaro -. La riforma ha dato dignità al lavoratore sportivo. Parliamo di una categoria che conta 495 mila persone, ossia lo 0.5% degli occupati in Italia, che generano ricavi per quasi 100 miliardi ogni anno. E la maggior parte di loro lavorano nelle società sportive dilettantistiche dove sinora non avevano tutela previdenziale. Ci siamo sempre inseriti nella discussione contribuendo ad alimentare un percorso virtuoso, con il Ministro e con tutte la parti in causa, per migliorare il testo iniziale. Detto ciò, è evidente che, dopo essere usciti da tre anni di pandemia e con l’aumento dei prezzi delle materie prime a causa del conflitto in Ucraina, associazioni e società sportive vivranno una profonda crisi in termini di risorse economiche con le maggiori spese derivanti dal costo del personale. Queste associazioni sono fondamentali anche per il valore educativo che rappresentano. Il rischio di vederne chiudere tante porrà un problema sociale”.
Ad agosto la conversione in legge del decreto 75 del 22 giugno 2023 ha cancellato il limite massimo dei tre mandati consecutivi per i presidenti federali, che potranno essere eletti nuovamente ma con una maggioranza qualificata di due terzi. Sul tema Barbaro non nasconde “un certo imbarazzo su un tema che ha riguardato anche il sottoscritto oltre a tantissimi dirigenti sportivi”. Per il sottosegretario “è stato salvaguardato il grande bagaglio di esperienza di una classe dirigente che a livello sportivo tutto il mondo ci invidia per la sua competenza e capacità organizzativa”. In merito alla circostanza che il Coni non ha beneficiato di questa opportunità, ossia che rimanga in vigore il limite dei tre mandati per il CONI, Barbaro, che è anche presidente dell’ASI (Associazioni Sportive Sociali Italiane) osserva: “Mi rendo conto che è una normativa che riguarda tutti gli enti pubblici, ma evidenzio al tempo stesso come questo possa sembrare effettivamente distonico, essendo il Coni la ‘madrè delle Federazioni sportive”.
Sul fronte della sostenibilità, si pone il tema dell’estensione anche al settore sportivo dell’introduzione dei Criteri Minimi Ambientali. “Partiamo da un concetto che appartiene alla cultura di ogni uomo di sport – afferma Barbaro -: ambiente, attività fisica, salute e benessere sono facce della stessa medaglia. L’una, non può esistere senza l’altra”.
“Sulla base di queste parole – aggiunge -, è intenzione di questo Governo e del Ministero dell’Ambiente lavorare con convinzione e determinazione presentando progetti che contribuiranno ad accelerare il processo avviato in molte città che, dopo la pandemia si stanno trasformando sempre più in luoghi green, sostenibili e sportivizzati. L’assenza normativa della parola “sport” nei CAM, ad esempio, è una questione sulla quale mi sto impegnando sin dall’inizio del mio incarico da Sottosegretario. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in piena condivisione con altri Ministeri, sta elaborando un piano per inserire lo sport nei CAM, ossia tutti quei dettami che la Pubblica Amministrazione richiede a qualsiasi soggetto che interagisce con la stessa, che sia un fornitore, un costruttore di opere o un organizzatore di eventi riconosciuti di interesse dalla Pubblica Amministrazione. Nei CAM lo sport non appare in nessuna forma, nè per chi deve realizzare una struttura sportiva nè per chi organizza un evento, e per noi questa è una stortura. Questo adeguamento sul quale stiamo lavorando rappresenta un’altra rivoluzione culturale per il mondo dello sport”.
Barbaro infine annuncia novità anche sul fronte dell’educazione ambientale. “Fino ad oggi gli investimenti in questo campo hanno riguardato prevalentemente i giovani, con iniziative promosse dal Ministero dell’Ambiente prettamente per le scuole – spiega -. In questo nuovo corso governativo l’educazione ambientale rappresenta un tema cruciale per il quale stiamo progettando iniziative importanti che riguardano la diffusione di una nuova cultura della sostenibilità rivolte a tutte le fasce di età della popolazione e anche tra chi pratica sport, rivolgendoci dunque a un target sempre più ampio. Il rispetto dell’ambiente passa anche per una crescita culturale importante”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Advertisement

Cronaca

Adottato in Cdm il Piano nazionale per la qualità dell’aria

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato adottato oggi in Consiglio dei Ministri il Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria, strumento strategico per il contrasto all’inquinamento atmosferico e per l’adeguamento dell’Italia agli obblighi ambientali previsti dalla normativa europea.

Il Piano è frutto del lavoro della Cabina di Regia istituita presso la Presidenza del Consiglio e di un percorso condiviso con Regioni e Ministeri competenti.

“E’ un piano ambizioso ma realistico – dichiara il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratinche punta a conciliare tutela della salute, sostenibilità ambientale e compatibilità economico-finanziaria. Una risposta concreta alle sfide europee e un segnale chiaro ai cittadini e alle imprese: migliorare la qualità dell’aria è un impegno comune e non più rinviabile”.

Con una dotazione complessiva di circa 2,4 miliardi di euro – di cui 1,7 miliardi stanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – il Piano prevede interventi in quattro ambiti principali: dalla promozione di tecniche a minore impatto emissivo in agricoltura agli investimenti per la mobilità sostenibile; dalla promozione di impianti più efficienti nel riscaldamento civile fino a campagne di comunicazione mirate rivolte ai cittadini.

Advertisement

Tra le misure più significative sono previsti due programmi del MASE, per 800 milioni di euro destinati ai Comuni per progetti su casa-scuola, casa-lavoro, trasporto pubblico locale e sharing mobility; uno sconto sugli oneri di sistema elettrici per incentivare il cold ironing nei porti, riducendo le emissioni delle navi in sosta; il rafforzamento dei controlli sull’utilizzo di impianti domestici obsoleti a biomassa.

“Il Piano, che stabilisce responsabilità precise per ogni misura, prevede infine un sistema strutturato di monitoraggio con una cooperazione tra amministrazioni centrali, regionali e locali per una nuova governance della qualità dell’aria, fondata su integrazione, responsabilità e partecipazione”, spiega in una nota il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Difesa, Crosetto “I tempi sono cambiati, anche la Nato deve cambiare”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Garantire sicurezza significa avere il coraggio di pensare anche all’impensabile. Ogni giorno. E’ una responsabilità gravosa, ma essenziale, che riguarda ciascuno di noi. Sicurezza non è solo assenza di guerra o difesa dai pericoli esterni. E’ coesione sociale, fiducia nelle Istituzioni, leadership capace e lungimirante. E’ stabilità. Il mondo è cambiato, ma temo che molti non se ne siano accorti. Anche la Nato deve adeguarsi a questo cambiamento, evolvere per continuare garantire pace e mutua difesa: e deve farlo iniziando a parlare con il sud del mondo”.

Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo a un convegno all’Università degli Studi di Padova. “Siamo passati da un mondo in cui contavano i valori a un mondo in cui conta il valore economico. Siamo passati dall’epoca delle grandi democrazie, delle conquiste sociali, all’epoca delle grandi potenze e non ce ne siamo accorti. In questo cambiamento noi abbiamo un dovere: che è quello di presidiare le conquiste di migliaia di anni che ci hanno portato a codificare un diritto internazionale”.

“Oggi il potere si misura con nuovi strumenti: chi guida la tecnologia guida il mondo. La sicurezza – ha aggiunto – passa dal controllo delle risorse strategiche, dalle catene di approvvigionamento. Siamo nel cuore di una rivoluzione: il Digital Order, che sta riscrivendo gli equilibri globali, i modelli di sviluppo, perfino la nostra idea di sovranità. L’Europa non può permettersi di restare alla finestra. Servono visione, volontà e investimenti concreti in ricerca e innovazione. Le minacce oggi hanno nuove forme. L’intelligenza artificiale e il quantum computing sono sempre più strumenti di potere. Proprio per questo servono menti preparate, risorse e visione. Preservare il nostro patrimonio di idee, conoscenza, cultura, valori, identità è oggi – più che mai – una missione di sicurezza nazionale”, ha concluso Crosetto.

– Foto IPA Agency –

Advertisement

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

Canoa, oltre 60 Nazioni presenti ai Campionati del mondo a Milano

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Ormai è questione di poche settimane. Dal 20 al 24 agosto l’Idroscalo di Milano ospiterà i Campionati Mondiali di Canoa Sprint e Paracanoa. Una competizione che cade in un anniversario particolare, ovvero i novant’anni dalla prima competizione nel bacino milanese.

La presentazione ufficiale si è svolta a Milano alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò, del presidente della Federazione Italiana Canoa e Kayak Luciano Buonfiglio, dell’assessore comunale allo Sport e Giovani Martina Riva, del sottosegretario per lo Sport e i Giovani della Regione Lombardia Federica Picchi.

Tra i relatori Maurizio Devescovi, direttore generale di Allianz, sponsor di maglia della Fick. Questa edizione presenta numeri importanti: 60 nazioni partecipanti con oltre 1500 atleti iscritti; ben 36 titoli in palio, di cui 24 per la velocità e 12 per la paracanoa.

“Arriviamo più preparati a questo mondiale perchè siamo partiti da una squadra già solida che si è arricchita strada facendo con delle competenze che non ci fanno aver paura di nulla. Ma era giusto partire per tempo perchè per la nostra federazione un evento che comunque richiede 2 milioni e mezzo di euro è tanto. E quindi dovevamo avere innanzitutto la copertura finanziaria. Abbiamo avuto sostegno dalle istituzioni, dai gruppi sportivi militari, dalle società della Lombardia, da parte di tutti e questo ci fa piacere perchè vuol dire aver trasmesso loro un sentimento, un senso di appartenenza a quello che rappresentiamo”, ha commentato il presidente Buonfiglio. Un ottimismo condiviso anche dal presidente Malagò che nei suoi saluti alla conferenza stampa ha voluto sottolineare quanto “siamo orgogliosi di questo sistema che ha prodotto progettualità per niente scontate, soprattutto con i tempi che stiamo vivendo: Milano città olimpica, l’assessore, la città metropolitana, la regione e le federazioni olimpica e paralimpica. Penso che questo sia l’unico mondiale di una disciplina olimpica nell’anno 2025” e ci prepara ad “una lunga volata che parte da agosto e va avanti fino a metà marzo con le Paralimpiadi”.

Advertisement

Un particolare motivo di soddisfazione per questi campionati mondiali è la consistente presenza di federazioni con team paralimpici. “Partire insieme, andare in aeroporto insieme atleti olimpici e paralimpici vuol dire rendersi conto di quali sono i problemi. Viceversa a loro (gli atleti paralimpici, ndr) serve per non per essere osservati, ma per sentirsi atleti – ha aggiunto Buonfiglio – Quindi le loro medaglie e la loro partecipazione alle gare serve per far capire a chi ancora non esce di casa che si può uscire e si può tentare di essere uguali agli altri. E per questo lo sport serve tantissimo. Non bisogna esasperare il concetto, ma bisogna sempre tener conto di qual è l’obiettivo, quello sociale, dell’integrazione e dell’inclusione”.

Carlo Tacchini, medaglia d’argento C2 500 ai Giochi olimpici di Parigi 2024, ha ricordato come “il mio primo mondiale 10 anni fa l’ho fatto proprio qui a Milano ed è stato un plus e il pubblico si sentiva. D’altronde l’Idroscalo è fatto anche in modo tale che il pubblico si senta. Per ora non lo stiamo sentendo come peso (gareggiare in Italia, ndr): c’è sicuramente tanta responsabilità, ma anche tanta voglia di far vedere al pubblico italiano che cosa possiamo fare”.

“La nostra gara, la C2 da 500 metri, è molto tirata e c’è molta competizione: per pochi centesimi o decimi si scende e si sale dal podio. Quindi l’obiettivo mio e di Gabriele (Casadei, ndr)sarà sicuramente quello di di mantenere il livello alto per poterci sempre giocare le medaglie. Poi magari quei piccoli centesimi che mancano il pubblico dell’Idroscalo ce li potrà dare”, ha aggiunto. Grande entusiasmo condiviso anche da Christian Volpi, atleta paralimpico e medaglia di bronzo alla Coppa del Mondo di Poznan 2025 nella disciplina KL2-200 metri.

“La preparazione è attualmente in corso. Non è facile, dopo la stagione che ha portato a Parigi, riuscire fin da subito a tirar fuori le energie. Devo essere sincero: la fatica c’è e si sente. Ma siamo molto carichi per questo: è una tappa comunque molto importante e siamo veramente intanto orgogliosi di poter sfruttare un Mondiale in casa nostra e, perchè no, puntare a vincerlo”.

Milano 2025 sarà inoltre il primo Mondiale “green” nella storia del movimento canoistico internazionale grazie al progetto Europeo Erasmus+ DECK. Verrà infatti applicato un protocollo ambientale sviluppato dalla Federazione con ICF, Scuola Sant’Anna di Pisa e cinque Federazioni estere, volto a ridurre al minimo l’impatto ecologico della manifestazione. Tra le misure previste: l’eliminazione della plastica monouso, la raccolta differenziata estesa, la mobilità sostenibile e una forte azione di sensibilizzazione del pubblico sui temi ambientali.

– foto xh7/Italpress –
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.