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Cronaca

Per il 41% degli italiani il Governo Meloni durerà l’intera legislatura

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ROMA (ITALPRESS) – E’ passato un anno dalle ultime elezioni politiche che hanno decretato la vittoria del centrodestra e portato alla nascita del nuovo Governo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Nel corso di questo ultimo anno, la fiducia degli italiani nei confronti dell’attuale Premier si è mantenuta sostanzialmente costante con cifre intorno al 40% e con un picco che supera il 45% in occasione della nomina a Presidente del Consiglio. In generale, la percezione prevalente tra la popolazione italiana (il 41%) è che questo Governo possa durare senza particolari scossoni fino a fine legislatura. Secondo oltre 1 italiano su 4, nel corso di questo anno l’Esecutivo ha approvato leggi e decreti seguendo il proprio programma di Governo e la cultura ideologica del centrodestra, dall’altro lato, però, oltre il 60% del campione si divide tra chi crede che questi provvedimenti siano stati emanati per pura propaganda, per correre ai ripari dopo alcuni gravi fatti accaduti o, infine, per sviare l’attenzione da altri problemi non risolti. In ogni caso, complessivamente, 1 italiano su 2 (il 49,8%) condivide e approva la linea adottata da questo Governo con l’introduzione di pene più severe e l’inasprimento di quelle già vigenti.

Dati Euromedia Research per In Onda – Realizzato il 21/09/2023 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 800 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne

– foto Euromedia Research –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Traffico di droga e riciclaggio, 52 arresti tra Italia e Albania

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BARI (ITALPRESS) – Dalle prime luci dell’alba è in corso una maxi operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari e dalle Autorità Albanesi, con l’ausilio di Interpol, dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana e della Polizia Albanese, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, con il Coordinamento di Eurojust (L’Aja) e della Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo di Roma.

L’operazione, denominata “Ura”, prevede l’esecuzione di decreti di sequestro patrimoniali in Albania e in Italia, relativamente a beni mobili e immobili, per un valore di diversi milioni; due ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip di Bari e dal giudice presso il tribunale speciale di primo grado anticorruzione e criminalità organizzata di Tirana nei confronti di 52 persone responsabili a vario titolo, di traffico internazionale di ingentissimi quantitativi di sostanze stupefacenti, riciclaggio e abuso d’ufficio.

Le indagini si inseriscono nel più ampio progetto investigativo della Dda di Bari e della Spak di Tirana volto a contrastare l’incessante traffico internazionale di cocaina ed eroina, gestito dalle organizzazioni criminali albanesi, che movimentano ingentissimi quantitativi di eroina e cocaina tra i Balcani, il Nord Europa e la Puglia.

(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Direzione Investigativa Antimafia_

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Cronaca

Traffico di droga e riciclaggio, 24 arresti tra Italia e Spagna

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MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia-, ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 24 persone (17 destinatari di misura custodiale in carcere e 7 della misura degli arresti domiciliari) gravemente indiziate di essere, a vario titolo, promotori, organizzatori e partecipi di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Ad alcuni indagati, la Procura contesta altresì il reato riciclaggio. Oltre che in provincia di Milano, gli arresti sono stati eseguiti in provincia di Novara e Monza-Brianza. Due degli indagati (padre e figlio) sono stati localizzati e arrestati a Malaga. L’indagine, condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, è iniziata nel 2021.

Tra le figure di spicco un 35enne di origine siciliana, ma dimorante nel comune di Limbiate, il quale è ritenuto al vertice di un sodalizio capace di rifornire di hashish, marijuana e cocaina non solo clienti stanziati in Lombardia, ma anche a Roma e Palermo. Un secondo e diverso sodalizio individuato, specializzato nel traffico di cocaina, ha base nei comuni di Turbigo e Magenta.

Al suo vertice è ritenuto esservi un italiano di 47 anni, originario di Cuggiono, ma da alcuni anni stabilmente dimorante a Malaga, in Spagna, dove, ha anche avviato attività commerciali. Rilevante la stima degli affari illeciti del cosiddetto gruppo di Turbigo, che per movimentare il denaro dall’Italia alla Spagna si avvaleva di alcuni cittadini cinesi.
Scoperta anche un’ulteriore cellula criminale, attiva nel traffico di hashish proveniente dalla Spagna oltre a un traffico di armi, che venivano acquistate e importate dall’area dell’ex Jugoslavia.

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Complessivamente nel corso dell’indagine sono stati già operati 26 arresti in flagranza di reato, e posti in sequestro, oltre alle armi e munizioni sopra menzionate, 15,5 chili di cocaina, 457 chili di hashish, 90 chili e 150 piante di marijuana, 100 mila euro in contanti.
(ITALPRESS).
-Foto: Polizia di Stato-

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Cronaca

Crosetto “Serve una difesa europea allargata ad altri Paesi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Serve che l‘ONU torni centrale, se si vuole evitare che “la palla sia in mano solo alle tre superpotenze: l’America, con il positivo protagonismo di Trump nel tentativo di risoluzione dei conflitti; la Russia, con la sua volontà di usare la forza militare e la guerra ibrida per far crescere la sua influenza; la Cina, con la sua capacità, silenziosa ma incessante, di penetrare mercati ed economie, rendendole vassalle”. Lo dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera.

Per Crosetto serve anche una difesa europea integrata: “Ci vorranno 7-10 anni, ma è indispensabile per avere anche le braccia per agire, e non solo le parole. Siamo indietro in tutto rispetto agli USA, ma grazie al lavoro fatto nella NATO siamo già molto più coesi di quanto si creda e pronti a diventare, in futuro, autonomi nella difesa. Una difesa europea che immagino continentale e non limitata ai 27, allargata a Paesi come Gran Bretagna, Norvegia, Turchia, e ai Paesi balcanici, che non vanno lasciati alla Russia”.

Quanto al Medio Oriente, secondo il ministro della Difesa “quello che sta facendo adesso a Gaza Netanyahu deve essere fermato”. Noi siamo, da sempre – spiega -, amici di Israele e sappiamo quanto sia profonda ancora oggi la ferita del 7 ottobre 2023 e quanto sia stata giusta e legittima la reazione anti-Hamas. Ma siamo sempre stati accanto anche al popolo palestinese con sostegni economici, umanitari, diplomatici, cercando di favorire la trattativa, anche mettendo a rischio la vita dei nostri militari per portare sostegni concreti e per la pace. Verso Israele siamo rimasti amici ma siamo sempre stati giusti (per dire: non esportiamo più materiali per gli armamenti, nonostante quanto dicono alcuni) e assai chiari: la linea del governo italiano è e resta due popoli, due Stati”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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