Cronaca
Al Policlinico San Marco un eccezionale intervento di bi-nefrectomia
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2 anni fa-
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Redazione
ZINGONIA (BERGAMO) (ITALPRESS) – Una bi-nefrectomia necessaria per rimuovere i reni, di circa 8 chilogrammi ciascuno, è stata praticata su un uomo di 53 anni, affetto da una forma aggressiva di malattia del rene policistico, dall’èquipe dell’Unità Operativa di Urologia del Policlinico San Marco di Zingonia (BG) guidata dal dottor Camil Zaatar. La voluminosa massa occupava l’intero addome schiacciando gli altri organi e compromettendone la funzionalità. La malattia, che affliggeva il paziente da oltre 40 anni, lo ha reso, negli ultimi 5 anni, dipendente alla dialisi poichè i suoi reni, nel corso del tempo, si erano irreversibilmente danneggiati, non potendo più svolgere la loro funzione. Inoltre, l’aumento smodato del volume delle cisti presenti nei reni ha causato al paziente grandi sofferenze e ha avuto un impatto significativo sulla sua vita quotidiana: non riusciva a mangiare a causa della compressione dell’intestino, non poteva dormire sdraiato poichè la massa, premendo sulla vena cava, impediva il corretto afflusso di sangue al cuore e al polmone esponendo in paziente, Francesco, al rischio di scompenso cardio-respiratorio. A questo quadro, già complesso, si aggiungevano ulteriori complicanze come l’ipertensione arteriosa, il rischio di rottura delle cisti e quindi di emorragie e le infezioni delle vie urinarie. “Il rene policistico è una malattia ereditaria che, nella forma di cui era affetto il paziente (a trasmissione autosomica dominante), causa una degenerazione cistica di entrambi i reni. In pratica il tessuto sano viene sostituito da cisti perdendo la sua funzionalità e il rene cresce ben oltre le sue dimensioni normali. E così quasi la metà dei pazienti arriva ad aver bisogno della dialisi per insufficienza renale grave” spiega il dottor Zaatar. I medici del Servizio di nefrologia e dialisi del Policlinico San Marco di Zingonia, diretto dal dottor Marco Lorenz, che avevano in cura Francesco, all’aggravarsi della situazione hanno suggerito al paziente di sottoporsi all’intervento di bi-nefrectomia, ovvero la rimozione radicale dei reni malati, divenuto ormai inevitabile e non più rimandabile. “Si è trattato di un intervento molto complesso e delicato, tecnicamente una bi-nefrectomia, che avevo già praticato nel corso della mia carriera, ma non su dimensioni così anomale. Francesco, che era comprensibilmente molto intimorito, non poteva continuare a vivere in questa situazione, poichè l’unica prospettiva futura era quella di peggiorare. Inoltre, essendo un paziente relativamente giovane, una volta asportati i reni avrebbe potuto candidarsi per il trapianto e sperare quindi in una vita migliore, senza dialisi” continua il dottor Zaatar.
L’intervento ha avuto una durata di circa 4 ore: “Quando abbiamo inciso l’addome ci siamo trovati davanti a una situazione che sospettavamo, ma che era oggettivamente straordinaria: i reni occupavano tutto l’addome dalle pelvi al diaframma comprimendo e dislocando gli altri organi, intestino, fegato e milza. Pesavano in totale 17 chili ed erano lunghi 48 centimetri, mentre un rene dovrebbe pesare di norma 150 grammi e misurare circa 10 centimetri di lunghezza. Inoltre erano completamente deformati da decine e decine di cisti di tutte le dimensioni”. Francesco, dopo una degenza di 15 giorni ha potuto lasciare l’ospedale bergamasco e riprendere le sue normali attività, in attesa del trapianto di reni. (ITALPRESS).
Foto: Ufficio stampa Gruppo San Donato
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Cronaca
Zangrillo “La Pubblica Amministrazione cambia e attrae di più i giovani”
Pubblicato
1 ora fa-
28 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Nel 2025 abbiamo bandito 16 mila concorsi per 180 mila posti. E’ chiaro che un giovane che esce dal liceo o dall’università di fronte a un’offerta così ampia si può confondere. Ma basta spiegare a Camilla quali sono le proprie aspettative, quali sono gli studi fatti e in quale parte del Paese si vive, per ottenere un ventaglio di opportunità adatte alle proprie aspettative”. Lo dice Paolo Zangrillo, Ministro per la Pubblica Amministrazione in una intervista a “Il Messaggero” spiegando come l’avatar Camilla, generato dall’intelligenza artificiale, faccia da guida a chi intende partecipare ad un concorso pubblico, con l’iscrizione all’app InPa. Una soluzione che dovrebbe rendere più facile l’accesso ai giovani, anche se è ancora necessario risolvere “i problemi strutturali del pubblico impiego. E posso dire che in questi anni li abbiamo presi tutti di petto, e non di rado con una certa assertività” spiega Zangrillo. “Quando sono arrivato, il primo problema che ho dovuto affrontare è stato quello delle procedure di reclutamento. Diciamo che un’organizzazione che vuole essere attrattiva non può permettersi che un concorso duri due anni e mezzo in media. Per questo, anche con l’aiuto dell’Università Federico II di Napoli, abbiamo digitalizzato tutte le procedure e creato un portale, InPa, che oggi è l’unica porta di accesso al lavoro pubblico. Un portale che negli ultimi due anni ha registrato un boom incredibile, arrivando a 2,8 milioni di profili registrati”. Sulla durata media di un concorso, il Ministro afferma che “dal bando all’assunzione, siamo attorno ai 4 mesi. Grazie a questo, in tre anni siamo riusciti ad assumere circa 600 mila persone invertendo, per la prima volta dopo anni, la tendenza alla riduzione dei dipendenti pubblici”.
foto: IPA Agency
(ITALPRESS).
Cronaca
Brallo di Pregola, “Crinali in Festa” chiude il 2025 e guarda al 2026 tra musica, territorio e nuove progettualità
Pubblicato
3 ore fa-
28 Dicembre 2025di
Redazione
Una giornata di sintesi, confronto e rilancio, capace di restituire il senso di un percorso condiviso tra amministrazioni locali, realtà associative e comunità. Crinali in Festa, andato in scena il 27 dicembre a Brallo di Pregola, ha rappresentato l’evento conclusivo del progetto Appennino Lombardo in Musica, finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del bando Lombardia Style, ma soprattutto un’occasione per guardare con fiducia alle nuove progettualità già sulla rampa di lancio per il 2026.
L’incontro ha avuto come momento centrale la tavola rotonda moderata da Emanuele Bottiroli, giornalista e conduttore di Pavia Uno TV, Radio Pavia e Lombardia Live 24, che ha accompagnato il pubblico in un racconto ordinato e partecipato del progetto, mettendone in luce il valore strategico e la capacità di costruire una visione condivisa per l’Appennino pavese collinare e montano.

Alla tavola rotonda hanno preso parte i sindaci dei Comuni coinvolti, ad eccezione del sindaco di Zavattarello, assente per altri impegni che ha inviato un saluto. Presenti i sindaci Mattia Franza (Bagnaria) e Franco Campetti (Val di Nizza) accolti dal sindaco di Brallo di Pregola, Piergiacomo Gualdana, Comune capofila dell’iniziativa. Pur non presenti fisicamente, hanno affidato i propri saluti istituzionali al sindaco di Brallo Giovanni Palli, presidente della Provincia di Pavia e della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, oltre all’assessore regionale Elena Lucchini, a testimonianza dell’attenzione istituzionale riservata al percorso avviato.
Nel corso del confronto è stato ripercorso il palinsesto degli eventi con cui i singoli Comuni hanno aderito al progetto Appennino Lombardo in Musica, ognuno declinato secondo le specificità del proprio territorio. Zavattarello ha partecipato con Notte Romantica, appuntamento capace di coniugare musica, atmosfera e valorizzazione del borgo storico. Val di Nizza ha proposto Intrecci Musicali, dedicato alla musica colta e all’ascolto consapevole. Brallo di Pregola ha ospitato Crinali in Musica, evento pensato per mettere in dialogo paesaggio, tradizioni sonore e comunità locale. Bagnaria ha aderito con la 42esima Giornata della Mela, occasione in cui la musica si è intrecciata con l’enogastronomia e con uno dei prodotti simbolo del paese. A parlare del percorso progettuale sono state anche Concetta Pugliese di Celit e Vera Pianetta, presidente dell’associazione Volo di Rondine.

Accanto al racconto degli eventi, la tavola rotonda ha offerto spunti di riflessione più ampi sul futuro del territorio. È stata ribadita l’importanza strategica di disporre di guide qualificate e di figure capaci di operare nell’ambito dell’animazione territoriale, considerate elementi fondamentali per trasformare cammini, sentieri ed eventi culturali in vere opportunità di turismo strutturato e duraturo. Allo stesso tempo è stato sottolineato il valore insostituibile delle attività commerciali e artigiane, che con la loro presenza quotidiana danno luce, identità e presidio ai borghi dell’Appennino. Nel dibattito è emerso l’auspicio che con l’anno nuovo possano trovare spazio misure concrete di incentivo e detassazione da parte dello Stato, per sostenere queste realtà ed evitare ulteriori chiusure, soprattutto nelle aree interne.
Nel corso dei lavori si è parlato anche dei nuovi progetti già in fase di avvio per il 2026, a partire da quelli dell’ecomuseo “Il Grano in Erba”, pensato come strumento di valorizzazione della cultura agricola, della memoria rurale e del rapporto profondo tra comunità e paesaggio. Un progetto che si inserisce nel solco tracciato da Appennino Lombardo in Musica, rafforzando l’idea di un territorio che si racconta attraverso più linguaggi, dalla musica al patrimonio materiale.

La giornata ha avuto anche un momento fortemente identitario con la tradizionale premiazione dei novantenni di Brallo di Pregola. In apertura dei lavori, il sindaco ha consegnato le targhe celebrative insieme a Giuseppe Gualdana, presidente della Pro Loco di Brallo, rendendo omaggio a chi rappresenta la memoria viva della comunità. La Pro Loco è stata citata nel corso della serata per il suo costante impegno nella vita del paese e nell’organizzazione delle iniziative locali, quale esempio di volontariato che tiene insieme coesione sociale e identità territoriale.

A chiudere Crinali in Festa è stato il Concerto di Natale di Lorenzo Licitra, vincitore di X Factor 2017 e tenore pop di fama internazionale, che ha regalato al pubblico un momento di grande intensità emotiva. La serata è prosguita con una cena preparata dai ristoranti locali, suggellando una giornata che ha dimostrato come cultura, istituzioni e comunità possano lavorare insieme per costruire un futuro possibile per l’Appennino pavese, tra radici solide e nuove visioni.
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La mattina di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 si apre con la rassegna stampa di Emanuele Bottiroli. Un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono iniziare la giornata informandosi in pochi minuti, dando una occhiata ai titoli dei principali quotidiani nazionali e locali mentre fanno colazione e si preparano a lavoro e studio. Oggi in edicola, ogni giorno alle 7.30 del mattino, su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, la tv per tutti.
L’articolo Oggi in edicola – 28 dicembre 2025 proviene da Pavia Uno TV.

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