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Cronaca

Roma travolta al Ferraris, il Genoa vince 4-1

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GENOVA (ITALPRESS) – La Roma affonda al Ferraris. Il Genoa batte 4-1 i giallorossi e lascia Josè Mourinho a cinque punti e al sedicesimo posto in classifica, con i rossoblù che salgono a quota sette. L’1-1 momentaneo di Cristante illude la Roma, ma le reti di Gudmundsson, Retegui, Thorsby e Messias fanno esultare il popolo genoano. Dopo 5′ la squadra di Gilardino passa in vantaggio. L’ex Strootman innesca Gudmundsson che entra in area e batte Rui Patricio col mancino. Al 10′ il tecnico rossoblù perde Badelj, costretto ad uscire e a lasciare il posto a Thorsby. Anche la Roma perde un giocatore nel primo tempo ed è Diego Llorente. Ma prima di arretrare per necessità nella linea dei difensori, Bryan Cristante si toglie la soddisfazione di realizzare l’1-1 con un inserimento dei suoi: Spinazzola rientra sul destro e crossa in area, l’azzurro sceglie alla perfezione i tempi e di testa batte Martinez. Al 30′ Gilardino perde anche Strootman (dentro Kutlu), ma al 45′ può esultare per il 2-1. L’azione del gol è splendida ed è frutto dell’ennesima giocata da applausi di Gudmundsson.
L’islandese sguscia via sulla sinistra e serve Thorsby in area. L’ex Samp fa da sponda per Retegui che controlla e realizza il suo terzo gol in campionato. All’intervallo Mourinho toglie Mancini (ammonito) e mette dentro Belotti. L’allenatore portoghese prova ad aggiungere peso al suo attacco, ma è il rifornimento a mancare. Dybala (nove gol in carriera al Genoa) non è ispirato, Pellegrini non è al meglio e si vede. Lukaku lotta su ogni pallone e si vede annullare una rete per fuorigioco, ma nel complesso è servito poco e male. Al Genoa invece basta un calcio d’angolo per far male alla Roma. Dragusin di testa fa l’assist, Thorsby da due passi deposita in rete. La Roma chiude con quattro attaccanti (in campo anche Azmoun), ma a far festa è ancora il Genoa. La firma del poker definitivo è dell’ex Milan, Messias, che segna al debutto su cross basso dalla sinistra di Frendrup. Festa rossoblù, notte fonda giallorossa.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

Crosetto “Sono schifato da chi scarica Toti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mi fanno ribrezzo le persone che speculano su vicende di questo tipo, ma so di essere in netta minoranza, anche all’interno del centrodestra. Oggi ho visto le dichiarazioni di un ministro di Forza Italia che, di fatto, scarica Toti, dimenticando la storia del fondatore del suo partito e la persecuzione che subì. Queste cose non riesco a capirle e non le sopporto più”. Così in una intervista a La Stampa il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“In Italia – aggiunge – c’è un clima pesante, preoccupante, che incide in modo intollerabile anche sulla vita personale”. “Provo sempre più disprezzo nei confronti di persone che dicono di volere servire lo Stato e invece spesso servono solo i loro microinteressi personali – sottolinea -. In nessun altro Paese c’è un livello così basso nel rispetto dei ruoli istituzionali e di interessi nazionali, non politici o di parte. Ma ho preso un impegno e resterò al mio posto a fare il mio dovere. Quando finirà il mio compito di ministro, credo che tornerò dove avevo deciso di stare da anni: nella sfera privata”. “Le inchieste sono una parte minima del clima di cui parlo – prosegue -. Il mio viene visto forzatamente come un attacco alla magistratura, ma è solo il tentativo di costruire regole comuni e condivise. Capisco che faccia comodo considerarlo un attacco per continuare a non affrontare i temi in modo serio”.
“Vorrei chiarezza: se vedo che l’indagato non ha ottenuto nessun vantaggio personale e che i suoi atti amministrativi erano legittimi, non capisco come si possa arrivare ad arrestarlo – sottolinea -. Quando l’interesse contestato poggia tutto su una diversità di cultura politica, vuol dire che se il governatore ha le stesse idee del pm, allora ha perseguito un atto giusto e legittimo, se invece sono diverse è reato. Ma questa è politica, non giurisprudenza, e soprattutto non ha nulla a che fare con la legge”. Alla domanda se vede una magistratura politicizzata, risponde: “Ci sono correnti e quindi è politicizzata. Lo constato. L’equilibrio però non è messo in pericolo dalle correnti della magistratura, ma da un potere che non ha più controlli, in cui anche un singolo pm, se arrabbiato con qualcuno, può distruggerlo. Su questo vorrei delle garanzie. Lo suggerisca l’Anm che tipo di controllo serve perchè la giustizia sia terza. Rispondano in modo non corporativo e non mi usino come nemico pubblico numero uno”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Eurovision, vince la Svizzera con Nemo. Italia settima

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ROMA (ITALPRESS) – Lo svizzero Nemo con “The Code” vince l’edizione 2024 di Eurovision Song Contest mettendo d’accordo le giurie e il televoto. “Spero in pace, unità e dignità per tutte le persone” è il messaggio del vincitore alzando al cielo il microfono di cristallo appena conquistato. Niente da fare per Angelina Mango che, dopo la vittoria ad “Amici” e quella al Festival di Sanremo, non riesce ad inanellare il terzo successo della sua giovane carriera fermandosi al 7° posto alla Malmo Arena: era quarta dopo il voto delle giurie che non le hanno mai assegnato il massimo dei punti. Inguainata in una tuta nera con inserti in rosso, accompagnata da 5 ballerine, la cantautrice ha portato all’Eurovision una versione accorciata (il regolamento all’ESC non permette di andare oltre i 3′) di “La noia”, brano scritto con Madame e Dario Faini, scatenando l’entusiasmo del pubblico.
“Sul palco spero di provare un’emozione forte”, aveva detto intervistata dal TG1 appena prima dell’evento ed è stata accontentata. Tra gli ospiti della serata, commentata su Rai1 da Gabriele Corsi e Mara Maionchi, anche gli avatar degli Abba, il gruppo svedese che conquistò la notorietà internazionale dopo la vittoria del 1974 a Brighton con Waterloo interpretato a Malmo da Carola, Charlotte Perrelli e Conchita Wurst. Manifestazione di dissenso prima,durante e dopo l’esibizione dell’israeliana Eden Golan con “Hurricane” all’Eurovision Song Contest. Una lunga serie di fischi ha disturbato la sua interpretazione alla Malmoe Arena.
– foto Ipa Agency-
(ITALPRESS)

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Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – ATALANTA, L’INTERVISTA DI 3 ANNI FA AD ANTONIO PERCASSI

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Abbiamo trattato questo tipo di patologie con il professor Gianvincenzo Zuccotti, direttore della Pediatria e del pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Buzzi di Milano.

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