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Cronaca

Linate Airport District, un nuovo quartiere accanto all’Idroscalo

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MILANO (ITALPRESS) – Dopo il recente ammodernamento dell’aerostazione di Linate, che l’ha reso il “Best Airport 2023” secondo ACI Europe, e l’arrivo della M4 che ha ridotto notevolmente i tempi di collegamento con il centro di Milano, SEA vuole aprire alla città un’area fino ad oggi non accessibile che offrirà ampi spazi verdi, nuovi edifici e l’accesso diretto all’Idroscalo: il Linate Airport District. Obiettivo di questo progetto è rigenerare un luogo che finora ha vissuto come spazio di servizio e per il quale la presenza dell’Idroscalo non dovrà più rappresentare un mero limite fisico, ma un’occasione di creare valore, bellezza e opportunità di sviluppo. Il progetto di rigenerazione urbana, affidato alla Chorus Life Linate SpA di COSTIM – società controllata dal Gruppo POLIFIN, nell’ambito del contratto di sub-concessione come sviluppatore di operazioni di riqualificazione – sarà basato sul concept “ChorusLife”. Questo modello di “città del futuro” promuove la sostenibilità, la condivisione e la socializzazione tra generazioni differenti, combinando servizi e offrendo vantaggi sia alle funzioni aeroportuali che ai frequentatori di LAD. Il “Linate Airport District” – il cui sviluppo, in sub-concessione, si chiamerà “Chorus Life Linate” – sarà a disposizione degli operatori aeroportuali e degli utenti della M4. Questo progetto si propone di collegare l’aeroporto a uno scenario “verde e blu” affascinante, rappresentato dall’Idroscalo, offrendo opportunità di svago e relax per tutti i milanesi e non solo. Il concept progettuale – elaborato dalla divisione Development di COSTIM con lo studio di architettura Tectoo – mira proprio a valorizzare la presenza dell’acqua nel contesto urbano, mettendo l’accento sulla natura e sulla qualità e fruibilità degli spazi anche grazie al sistema di percorsi ciclabili e pedonali intervallati da piazze pubbliche e luoghi di aggregazione. Questa iniziativa fa parte del più ampio processo di rigenerazione urbana di Milano, contribuendo a rendere la città più vivibile e verde. Un nuovo hotel a quattro stelle e edifici direzionali saranno costruiti seguendo rigidi standard di sostenibilità ambientale, certificati LEED e WELL. Le costruzioni avranno, inoltre, un’impronta a terra inferiore a quelle demolite, permettendo così di realizzare ampi spazi di connessione e giardini con circa 14.000 metri quadri di verde urbano. Una riqualificazione quantomai opportuna, vista la bellezza del landscape che si trova alle spalle del terminal e che oggi vede poco valorizzate queste aree, occupate da edifici obsoleti e poco funzionali, un parcheggio multipiano per operatori ed edifici di servizio: una porzione del comparto uffici del nuovo “LAD” ospiterà l’Headquarter di SEA. “Il Linate Airport District completa il restyling di Linate – ha affermato Armando Brunini CEO di Sea Milan Airports -. Milano ha un aeroporto che raggiunge i massimi standard di qualità che l’industria offre e riqualificando le aree del sedime verranno migliorate le funzioni e i servizi a supporto dell’attività aeroportuale con un duplice vantaggio. Possiamo offrire a coloro che lavorano in aeroporto spazi lavorativi moderni e funzionali e a tutti i cittadini ampi spazi verdi direttamente collegati all’Idroscalo”l. “Sviluppiamo il concept di rigenerazione urbana “ChorusLife” (il cui primo esemplare è in fase di completamento a Bergamo, ndr) nel progetto Linate Airport District (LAD) – hanno dichiarato Francesco Percassi, Presidente di COSTIM, e Massimo Tivegna, Vicepresidente di COSTIM e Consigliere Delegato di POLIFIN -. Vogliamo trasformare l’area circostante l’aeroporto di Linate in un polo urbano innovativo, dinamico e inclusivo, offrendo vantaggi sostenibili a viaggiatori e comunità circostante”. “Il recupero funzionale di spazi poco utilizzati all’interno del sedime aeroportuale – ha commentato Pierluigi Di Palma, Presidente ENAC – e l’integrazione di Linate con la città grazie a soluzioni tecnologiche e architettoniche strumentali e complementari all’attività aeroportuale, sono elementi portanti del Piano di sviluppo approvato in via definitiva da Enac a seguito della verifica di compatibilità ambientale e urbanistica. Come da Mission dell’Enac, si tratta di un programma di sviluppo secondo i principi della riconciliazione del trasporto aereo con l’ambiente”. “La riqualificazione dell’area di Linate non sarebbe davvero completa se non si desse una nuova opportunità di sviluppo agli spazi in disuso che costeggiano l’Idroscalo – ha commentato il Sindaco della Città Metropolitana di Milano Giuseppe Sala -. Per questo il Linate Airport District è un progetto di rigenerazione urbana interessante: metterà a disposizione di tutti i cittadini, a cominciare dagli utenti e dai lavoratori dell’aeroporto, nuovi servizi e aree verdi”.
L’avvio delle attività preliminari (demolizioni e bonifiche) avverrà entro il 2024.
(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Sea

Cronaca

Messa in sicurezza la Torre Generali, domani la probabile riapertura

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MILANO (ITALPRESS) – “Abbiamo condotto lavorazioni di messa in sicurezza del manufatto, con la collaborazione del nucleo speleo-alpinistico-fluviale. Questo intervento di messa in sicurezza sarà completato in giornata, entro stasera si completeranno gli interventi, saranno ultimati e verrà rilasciata la certificazione da un professionista: stasera dovrebbe arrivare l’autorizzazione e probabilmente domani verrà effettuata la riapertura”. Lo ha precisato il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Milano, ingegnere Calogero Turturici, in una conferenza stampa in merito al crollo dell’insegna Generali sul tetto del grattacielo Hadid in piazza Tre Torri e agli interventi messi in atto dai Vvf.

Per quanto riguarda gli interventi sull’insegna, “sono stati realizzati dei vincoli sostitutivi a quelli che sono stati danneggiati e noi abbiamo supportato l’azienda incaricata”, ha spiegato poi. In questo momento, è ancora “in corso il piano d’emergenza predisposto dal condominio, con la chiusura della piazza, delle attività lavorative che sono sulla piazza e da parte di Atm che ha chiuso la fermata della M5″ ma che sarà messa in condizione “di valutare la riapertura”, ha concluso il comandante.

-Foto xm4/Italpress-
(ITALPRESS).

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Webuild, contratto 2 mld per tratta T2 Linea C Metro di Roma

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MILANO (ITALPRESS) – Una nuova sfida ingegneristica nel cuore di Roma: Webuild ha firmato il contratto per la realizzazione della Tratta T2 della Linea C della Metropolitana di Roma, per un valore complessivo di circa 2 miliardi, di cui 673 milioni in quota Webuild. Il progetto, realizzato dal consorzio Metro C guidato da Webuild insieme a Vianini Lavori e commissionato da Roma Metropolitane per conto di Roma Capitale, rappresenta una delle sfide ingegneristiche più complesse mai affrontate nella Capitale: la nuova tratta passerà sotto il fiume Tevere, in un contesto urbano e archeologico di straordinaria importanza.
La Tratta T2, lunga circa 4km, collegherà la stazione Venezia a Clodio/Mazzini con quattro nuove stazioni: Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano (con interconnessione alla Linea A) e Clodio/Mazzini. Le stazioni Chiesa Nuova e San Pietro saranno delle archeostazioni pensate per valorizzare il patrimonio storico e integrarsi con il tessuto urbano.
La stazione San Pietro, situata all’interno dei giardini di Castel Sant’Angelo, sarà la più profonda e scenografica della tratta e raggiungerà i 48 metri di profondità. La sua realizzazione dovrà integrarsi con la nuova configurazione urbanistica della piazza e rispettare le strutture monumentali circostanti. Chiesa Nuova sorgerà sotto l’omonima piazza, in prossimità della Chiesa di Santa Maria in Vallicella e dell’Oratorio dei Filippini, un complesso di altissimo valore storico e artistico.
Tra le sfide ingegneristiche più complesse, c’è la realizzazione di diaframmi profondi fino a circa 90 metri dalla superficie con tecnologie d’avanguardia già testate nella costruzione della stazione Venezia ed il passaggio al di sotto del Tevere, con gallerie che correranno a circa 25 metri al di sotto del letto del fiume. Per la Linea C, Webuild è attualmente impegnata nella fase di collaudo della tratta San Giovanni-Colosseo/Fori Imperiali, con le nuove archeostazioni Porta Metronia e Colosseo/Fori Imperiali, la cui consegna è attesa per settembre. L’intera Linea C si estenderà per 26 km con 29 stazioni, di cui 22 già operative, collegando la periferia sud-est con l’area nord-ovest della città.
Webuild vanta una solida esperienza nel settore delle metropolitane, con 891 km di linee metro realizzate nel mondo.
Solo negli ultimi mesi sono state inaugurate l’ultima tratta della M4 di Milano, la Metro di Salonicco, prima linea driverless della Grecia, e la Orange Line (Linea 3) della Metro di Riyadh, la più lunga della rete metropolitana saudita. Tra le opere in corso, ci sono la Linea 15 Ovest e la Linea 16 del Grand Paris Express in Francia, la Linea 2 e la Linea 4 della Metro di Lima in Perù, il progetto Sydney Metro-Western Sydney International Airport e il Suburban Rail Loop East di Melbourne in Australia all’estero, mentre in Italia è in corso di ultimazione la stazione Capodichino della Linea 1 della Metro di Napoli.
-foto ufficio stampa Webuild-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Bologna, traffico di stupefacenti via posta. Sequestro di 55 kg di droga

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BOLOGNA (ITALPRESS) – I finanzieri della Compagnia di Molinella di Bologna e del Nucleo Polizia Economico Finanziaria – Sezione G.O.A., hanno eseguito una significativa operazione antidroga che ha portato al sequestro complessivo di oltre kg 55 di sostanza stupefacente, 5.000 Ç in contanti e all’arresto di un soggetto coinvolto in un articolato sistema di spedizioni postali provenienti dalla Spagna.

L’attività investigativa si è sviluppata attraverso una mirata analisi di rischio, consistente nel monitoraggio dei flussi riferiti a spedizioni provenienti dall’estero, in particolare dalla Spagna, verso punti di ritiro automatizzati dislocati nel territorio bolognese. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro, in più fasi operative, ben 23 pacchi occultati tra le normali spedizioni presso un hub logistico di spedizioni, risultati contenere: Kg. 54,554 di hashish; gr. 30 di cocaina; gr. 110 di sugar wax (anfetamina in pasta resinosa); gr. 25 di marjuana; flaconi di anabolizzanti e ormoni per la crescita, la cui detenzione è regolamentata da specifiche norme di settore.

All’interno di alcuni pacchi sono stati inoltre rinvenuti dei dispositivi GPS di tracciamento della spedizione, utilizzati per il controllo da remoto da parte delle organizzazioni criminali per monitorare l’avvenuta consegna. Il traffico, altamente strutturato, prevedeva l’invio di colli da falsi mittenti spagnoli verso soggetti destinatari registrati con nomi altrettanto fittizi, per garantire l’anonimato.

Tali spedizioni erano inviate presso “Locker point” ubicati in stazioni di servizio e centri commerciali della provincia di Bologna, rendendo estremamente difficile l’identificazione degli effettivi responsabili. Le indagini hanno consentito di trarre in arresto un soggetto italiano, colto in flagranza durante il ritiro della sostanza stupefacente presso un “Locker point” di Bologna e sottoporre contestualmente a sequestro un telefono cellulare e denaro contante per 5.000 Ç. Il valore dello stupefacente complessivamente sequestrato avrebbe potuto fruttare sul mercato circa 700.000 euro.

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– Foto Guardia di Finanza Bologna –

(ITALPRESS)

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