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VOGHERA DIGITAL, DAL 15 AL 18 NOVEMBRE LA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL

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Conto alla rovescia in vista della terza edizione del Festival Voghera Digital, che quest’anno si svolgerà dal 15 al 18 novembre con un format che si rinnova, con argomenti sempre carichi di novità e di stretta attualità per un progetto che parla non solo di digitale ma anche di innovazione e che prosegue grazie alla collaborazione tra Comune di Voghera e Compagnia della Corte. La terza edizione si apre dopo il prestigioso riconoscimento come “Miglior evento digitale 2023” conferito recentemente al Festival durante la 40esima Assemblea Nazionale di ANCI.

Cosa aspettarsi dall’evento 2023?
Un aggiornamento sui servizi digitali che il Comune sta implementando, un interessante dibattito sulle dinamiche dello smart working che interessa sempre più lavoratori e aziende del territorio e un focus sull’evoluzione dell’intelligenza artificiale, affinché ancora una volta il Festival possa essere un momento di consapevolezza e informazione per il cittadino su trend globali.

Hub Voghera Digital
Si riapriranno anche le porte dell’Hub Voghera Digital per accogliere tutti coloro che hanno domande sull’utilizzo dello SPID, della Carta di Identità Elettronica e dell’App IO e a seguire, sabato pomeriggio, sarà interessante scoprire il ventaglio di applicazioni che si stanno sviluppando nell’utilizzo della robotica e dell’intelligenza artificiale, argomenti sui quali interverrà l’Universita di Pavia ospite dell’evento.

Il format del 2023
L’edizione di quest’anno ripropone un format ibrido con puntate serali in live streaming sui social dal 15 al 17 e l’ultimo appuntamento in presenza presso l’Hub Voghera Digital inaugurato in Sala Zonca (via Ugo Gola) durante la precedente edizione dell’evento. Mercoledi, Giovedì e Venerdì le puntate potranno essere seguite comodamente da casa via pc, smartphone, tablet e smart tv connesse ad Internet via YouTube, mentre sabato in presenza verrà dato spazio alla formazione dei cittadini su SPID e AppIO integrati dalle novità in arrivo. Gli argomenti come ogni anno verranno calati sul territorio per consolidare il dialogo tra l’Amministrazione, le imprese, le associazioni, le scuole, gli Enti e i cittadini ancora una volta riuniti attorno ad un grande tavolo virtuale. Voghera Digital 2023 si svilupperà come progetto di coinvolgimento della cittadinanza attiva. Quest’anno una grande spinta è stata data dall’Amministrazione comunale, per tendere una mano e accompagnare i cittadini nel percorso di alfabetizzazione digitale un percorso di coinvolgimento che prosegue con impegno. Per maggiori informazioni vi invitiamo a seguire le pagine social dell’evento su Facebook, Instagram, YouTube e a visitare il sito www.vogheradigital.com e quello del Comune di Voghera.

“Voghera Digital è ormai un piacevole e importante momento ricorrente per la nostra città – le parole del Sindaco Paola Garlaschelli -. Si tratta di un format che nelle precedenti edizioni ha dimostrato di saper intercettare le esigenze di tanti cittadini che vedono nel Festival un’occasione per accrescere il proprio bagaglio di competenze in ambito digitale in modo semplice, user friendly, attraverso incontri e appuntamenti in cui si mettono al centro bisogni concreti. Come Amministrazione comunale, continueremo a sostenere Voghera Digital se possibile con sempre più energia, affinché Voghera consolidi un ruolo chiave di punto di riferimento nel percorso di avvicinamento tra PA e cittadini: Voghera Digital, in questo senso, rappresenta una risposta concreta ai bisogni delle persone”.

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“Questo progetto è per la nostra città – spiega Gloria Chindamo, Vicepresidente del Consiglio Comunale e madrina del progetto Voghera Digital – per arrivare a tutti coloro che possono sentirsi in difficoltà senza conoscere il mondo digitale, ma non solo, anche per le aziende che vogliono rimanere al passo con le novità e per i giovani che entrano nel mondo del lavoro con esigenze sempre nuove. In questi anni sono arrivati premi per Voghera Digital, ma il vero riconoscimento è la partecipazione delle persone che seguono perché hanno capito il lavoro e lo sforzo di offrire in modo fruibile e semplice argomenti attualissimi come l’intelligenza artificiale. Se Voghera diventerà  Digital sarà da una parte merito dei servizi che implementeremo, ma dall’altra sarà merito di quei cittadini che ci sono, che partecipano e che vogliono ancora sentirsi parte di una comunità che supera le difficoltà e impara insieme”.“Compagnia della Corte si occupa da anni di far dialogare imprese culturali e aziende, con l’obiettivo di dare valore alla cultura. Nell’anno in cui il nostro territorio è capitale della cultura d’impresa, il tema della digitalizzazione, delle sue applicazioni per i cittadini e per le aziende, è fondamentale per lo sviluppo e la crescita” il commento di Vittorio Renuzzi, della Compagnia della Corte

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Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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