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Cronaca

Una mostra fotografica celebra Maria Callas a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – In occasione del centenario dalla nascita di Maria Callas, che ricorre il 2 dicembre, Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 9 novembre 2023 al 18 febbraio 2024 alle Gallerie d’Italia di Milano la mostra “Maria Callas. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo” a cura di Aldo Grasso.
La mostra, patrocinata dal Comune di Milano, è la prima iniziativa che apre Callas100, il palinsesto di iniziative organizzate nei mesi di novembre e dicembre dal Comune di Milano in collaborazione con Teatro alla Scala, Gallerie d’Italia e Piccolo Teatro di Milano per rendere omaggio alla celebre artista.
Giovanni Bazoli, Presidente emerito di Intesa Sanpaolo, dichiara: “Le Gallerie d’Italia di Piazza Scala si uniscono alle istituzioni milanesi nel rendere omaggio alla cantante lirica più ammirata al mondo, un’ineguagliabile artista legata alla storia della città e del suo grande teatro d’opera. Le immagini in mostra, che restituiscono l’eccezionalità e il fascino di Maria Callas, provengono dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, un prezioso patrimonio di memoria collettiva che arricchisce la conoscenza delle vicende storiche del nostro Novecento”. L’esposizione presenta una selezione di 91 immagini dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo che coprono l’arco cronologico dal 1954 al 1970 – molte delle quali inedite o mai esposte, privilegiando una tipologia di immagini propria di un’agenzia fotogiornalistica, che ritrae la Callas nella quotidianità del “fuori scena”. Nonostante questa peculiarità, la mostra si aprirà e si chiuderà con due fotografie che ritraggono la grande artista all’interno del Teatro alla Scala: la prima foto, del 1° dicembre 1954, la ritrae insieme ai tre grandi direttori d’orchestra Arturo Toscanini, Victor De Sabata e Antonino Votto dopo una delle prove del La Vestale; l’ultima è del 7 dicembre 1970 e rappresenta il suo ritorno alla Scala, come spettatrice, accanto a Wally Toscanini.
L’Archivio Publifoto conserva oltre 1500 fotografie di Maria Callas – tra negativi e stampe vintage – che ritraggono la grande soprano in occasioni pubbliche e private, in un arco cronologico che segue gli anni più significativi della sua carriera, nei suoi passaggi a Milano ma non solo: una straordinaria fonte storica e iconografica in grado di restituire dettagli importanti per ricostruire il mito di una donna che ha segnato un’epoca.
Maria Callas è certamente la prima cantante lirica a godere di una grande esposizione mediatica e il racconto giornalistico sulla grande artista si affianca a quello della donna dalla vita intensa e tormentata, soprattutto in campo sentimentale, rendendola una delle protagoniste della cronaca degli anni Cinquanta e Sessanta.
I fotografi la seguivano ovunque, in particolare fuori dalla scena: per strada, al ristorante, in aeroporto o sul megayacht di Onassis, nell’atelier di Biki, nella sua casa milanese e in tribunale, nei giorni in cui si discuteva la causa di separazione dal marito.
La troviamo accanto agli uomini che più di tutti condizionarono la sua vita – il marito, l’industriale Giovanni Battista Meneghini, e Aristotele Onassis (è della Publifoto il servizio “scoop” scattato nei giorni 3-4 settembre 1959 che svela al mondo la loro relazione) – ma anche vicino alle amiche e amici di una vita: Antonio Ghiringhelli, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Franco Zeffirelli, e naturalmente Pier Paolo Pasolini con cui girò il film “Medea”.
Le fotografie si offrono come ritagli di realtà ma, nello stesso tempo, rappresentano anche la cerimonia di consacrazione di queste stesse immagini.
La mostra si inserisce nell’ambito delle iniziative di valorizzazione dell’Archivio Publifoto, costituito da oltre 7 milioni di fotografie dell’Agenzia fondata da Vincenzo Carrese nel 1937, la più importante agenzia fotogiornalistica privata nata in Italia negli anni ’30. L’Archivio è stato acquistato da Intesa Sanpaolo nel 2015 con una operazione che ne ha evitato la dispersione e ora è curato e gestito dall’Archivio Storico Intesa Sanpaolo presso le Gallerie d’Italia di Torino.
Il museo di Milano, insieme a quelli di Napoli, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.
-foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo-
(ITALPRESS).

Cronaca

Due reti all’Udinese, Juventus ai quarti di Coppa Italia

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TORINO (ITALPRESS) – Missione compiuta per la Juventus che stacca il pass per i quarti di finale della Coppa Italia e prova a trovare un pò di continuità di risultati in stagione: quella per 2-0 contro l’Udinese, infatti, è la terza vittoria consecutiva. All’Allianz Stadium, Luciano Spalletti, quasi a sorpresa, propone Yildiz dal primo minuto. Ed è proprio il fantasista a provare ad accendere la partita al 10′, quando si libera della marcatura e impegna Sava, poi svelto Bertola ad anticipare David sulla ribattuta. Yildiz ci prova anche dieci minuti più tardi, quando finta il tiro di sinistro dal limite per poi calciare di destro, mancando il bersaglio grosso. La partita si sblocca al 23′: Miretti cerca in profondità David, che sa di essere in fuorigioco e lascia spazio all’accorrente McKennie, che mette palla in mezzo e provoca l’autogol del classe 2008 Matteo Palma. La partita prosegue su ritmi non particolarmente alti e vive di fiammate, come quelle che portano ai gol di Ehizibue e di David, entrambi annullati per fuorigioco. Il canadese prova a farsi vedere nel finale di tempo con un bel movimento in profondità, ma viene ripreso dal velocissimo Solet.
Nei friulani faticano molto le punte, davvero poco cercate e trovate, e anche per questo Zaniolo si vede solo a inizio secondo tempo, quando prova l’iniziativa personale con un tiro fuori misura. Al 56′ Spalletti perde Gatti, che esce zoppicando vistosamente per infortunio. Al 65′ l’inserimento di Cabal porta al tiro di McKennie parato da Sava; dopo qualche istante, Fourneau ferma tutto perchè viene richiamato all’on-field review: infatti, c’è un chiaro pestone di Palma proprio su Cabal. C’è il rigore, e dal dischetto trasforma Locatelli, che prima della partita era stato premiato per le 200 presenze con la Juventus raggiunte contro il Cagliari. Nel finale, nella Juventus c’è spazio anche per Conceicao e l’acclamatissimo Zhegrova, ma a trovare la rete è Openda dopo un scambio con Joao Mario: il portoghese, però, era in fuorigioco di mezzo piede e, quindi, si rimane sul 2-0 che riane fino al triplice fischio dell’arbitro. In attesa di sapere chi sarà l’avversaria dei quarti di finale di febbraio tra Genoa e Atalanta, la Juve ora si preparerà per la super sfida di domenica sera al “Maradona” contro il Napoli; l’Udinese, invece, è attesa dalla partita casalinga contro il Genoa di lunedì.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

TG NEWS ITALPRESS – 2 DICEMBRE 2025

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ROMA (ITALPRESS) – Putin: “Se l’Europa vuole la guerra la Russia è pronta” – Fermata Federica Mogherini, Alto Rappresentante Politica Ue – Beirut, Papa Leone prega al porto: nel 2020 ci fu esplosione – Crollo ai Fori Imperiali, 4 indagati, anche un ingegnere – Difesa Sempio: “Foto davanti a casa Poggi dimostrano verità” – Tir travolge operai lungo A31, un morto e un ferito grave – Istat, tasso di occupazione record, sale al 62,7% – Tajani “Obiettivo del Governo 700 miliardi di export” – Previsioni 3B Meteo 3 Dicembre.

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Nuoto, un oro e due argenti per l’Italia agli Europei in vasca corta

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LUBLINO (POLONIA) (ITALPRESS) – Un oro e due argenti. Inizia con questo bottino il cammino dell’Italnuoto agli Europei in vasca corta di Lublino. Oro per la staffetta maschile 4×50 sl, argento per quella femminile e per Simona Quadarella nei 400 sl femminili. Thomas Ceccon, Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri e
Giovanni Guatti salgono sul gradino più alto del podio chiudendo la gara in 1:22.90 (eguagliato record italiano del 2018), precedendo Polonia e Croazia. “Questa staffetta non vinceva dal 2011, oggi ce l’abbiamo fatta e quindi direi che abbiamo iniziato bene” il commento di Ceccon dopo la vittoria. Poco prima, Silvia Di Pietro, Alessandra Mao, Sara Curtis e Costanza Cocconcelli avevano conquistato l’argento nella stessa staffetta al femminile chiudendo in 1:34.30, nuovo record italiano. Oro all’Olanda, bronzo alla Polonia. “Sapevamo di giocarci una medaglia, sapevamo che avremmo potuto migliorare il tempo, sono doppiamente felice, è stata bella, ci abbiamo provato” le parole di Silvia Di Pietro.
L’avvio col botto in chiave azzurra è firmato con l’argento di Simona Quadarella. Nella prima finale all’Aqua Center di Lublino, la 27enne romana ha chiuso in 3:56.70 nei 400 sl che le permette di ritoccare il record italiano, cancellando il 3’57″59 siglato da Federica Pellegrini nel 2011 in Coppa Brema ad Ostia.
Quadarella beffa sul tocco la britannica Freya Colbert, mentre l’oro è andato alla tedesca Isabel Marie Gose che ha chiuso in 3:54.33 (primato europeo). “Non mi ero nemmeno accorta di aver superato la britannica negli ultimi venticinque metri: pensavo di non riprenderla più. Sono abbastanza sorpresa del tempo anche. Pensavo di poter nuotare il personale ma non il record italiano onestamente. La medaglia d’argento vale tanto, non era una finale facile, sapevo che la Gose sarebbe andata parecchio forte. Ci speravo, ma non ero così convinta”. In finale nei 100 rana uomini sia Nicolò Martinenghi (56.72) che Simone Cerasuolo (56.32). “Il livello è altissimo, ma mi diverto tanto a gareggiare” le parole di Martinenghi. Silvia Di Pietro si è qualificata per la finale dei 50 farfalla femminili, mentre Simone Stefanì e il primatista italiano (22″01) Michele Busa in quella maschile.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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