Cronaca
Difesa, Minardo “Investire su tecnologia e risorse umane”
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1 anno fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo bisogno di investimenti importanti e ingenti perchè i conflitti in corso hanno impegnato molto il nostro Paese e hanno ridotto le scorte. Da qui ai prossimi tre anni stiamo lavorando a investimenti importanti per potere da un lato rinvigorire la dotazione in termini di strumenti per la difesa e dall’altro lato aumentare il numero di uomini e donne nelle forze armate”. Così Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa della Camera, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
Gli investimenti in difesa “oltre alla sicurezza portano sviluppo, noi abbiamo una industria della difesa” che si occupa “non solo di carri armati e armi ma” è dotata anche di “tecnologia apprezzata in tutto il mondo. L’Italia è sede di industrie e stabilimenti che danno lavoro a decine di migliaia di famiglie e gli investimenti, che mi auguro ci saranno, garantiranno sicurezza ma anche sviluppo. La politica ha la necessità di impegnarsi su più fronti – spiega -, è arrivato il momento che anche il nostro Paese si doti di una riserva utile nei momenti delicati e di emergenza, come Commissione Difesa stiamo già lavorando a una proposta legislativa finalizzata a dotare l’Italia di una riserva, come avviene in quasi tutti gli altri Paesi, e lo faremo probabilmente su più livelli partendo da un coinvolgimento delle forze di polizia per poi lavorare, nel giro di qualche anno, ad una riserva che prevede il coinvolgimento di tutti quegli italiani che, pur facendo altro nella vita, vogliono dare un servizio allo Stato”.
Minardo parla poi del via libera da parte della Commissione Difesa all’indagine conoscitiva sulla cyberdifesa. “Noi abbiamo avviato questa indagine conoscitiva, che andrà avanti con tutta una serie di audizioni, per mettere insieme il sistema Paese che si occupa di cyberdifesa e creare insieme una cornice normativa utile al Paese – sottolinea -. Poi ci sarà una seconda fase che porterà questo lavoro ad un ampliamento dalla cyberdifesa alla cybersicurezza, coinvolgeremo tutti quei settori che si trovano ad operare in questo campo. Le guerre moderne si combattono con il cyber, da qui nasce l’esigenza di creare un luogo ufficiale di confronto che in questo caso è la Commissione Difesa della Camera dove poter sviluppare un ragionamento rispetto a un fenomeno che ormai quotidianamente vede il nostro Paese essere soggetto a decine di attacchi cyber. E’ un fenomeno molto complesso – osserva – dove noi abbiamo delle eccellenze che non sono seconde a nessuno, all’interno delle nostre industrie ci sono bravi esperti, le Forze Armate sono dotate di persone che lavorano a questo fenomeno, ma quello che manca è creare quel confine di leggi e norme che permettono alle industrie, al mondo academico e Forze Armate di lavorare in questo settore”.
Infine, il presidente della Commissione Difesa commenta l’innalzamento dell’età di accesso alle Forze Armate e dell’attrattività di questo settore per i giovani. “L’Italia è il Paese che in Europa ha i limiti più bassi per la partecipazione ai concorsi, 24 anni è la media mentre quella europea è di 35 anni; noi stiamo studiando un progetto di legge da presentare in Commissione Difesa per poter procedere ad un innalzamento tenendo conto anche che l’età media è cresciuta, l’età scolastica pure, e bisogna dare la possibilità a un giovane che finisce un periodo di studi superiore di poter accedere alle Forze Armate. In Italia però vogliamo farlo in maniera diversa rispetto ai ruoli che si andrebbero a ricoprire – sottolinea -; stiamo cercando di fare questo confrontandoci con gli stati maggiori delle Forze Armate per una proposta il più condivisa possibile, tenendo conto che l’ultima parola spetta al legislatore”. Il mondo delle Forze Armate “è sicuramente attrattivo ed è una grande sfida che consente ai giovani e a tutti i cittadini italiani di potersi dedicare al proprio Paese, sul piano economico però c’è tanto da lavorare soprattutto per le figure specializzate, oggi c’è un grande problema perchè lo Stato ha bisogno di avere esperti ma spesso non è competitivo rispetto alle grandi industrie private, bisogna essere competitivi nel poter convincere il soggetto specializzato a lavorare per lo Stato. C’è poi il tema della previdenza e su quello stiamo cominciando a fare un lavoro sul piano legislativo perchè da anni ci si trascina un grandissimo problema legato alla previdenza delle Forze Armate, è giusto dare dignità a chi per una vita ha lavorato al servizio dello Stato”, conclude.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Inzaghi “Continuare come nelle ultime undici partite”
Pubblicato
7 minuti fa-
25 Novembre 2024di
RedazioneMILANO (ITALPRESS) – “Dobbiamo continuare come nelle ultime undici partite, in cui abbiamo raccolto nove vittorie e due pareggi, ma anche le altre squadre stanno correndo come noi. Sarà un lungo viaggio, tutte si sono rafforzate e come noi vorranno arrivare in alto”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, alla vigilia della sfida di Champions League a San Siro contro i tedeschi del Lipsia. “Gli arbitri? Bisogna che tutti diano loro una mano, io compreso – ha aggiunto il mister nerazzurro in conferenza stampa – Il Lipsia? E’ una squadra che fa la Champions da sei anni, ha giocato una semifinale e fino a sabato aveva la miglior difesa in Bundesliga. E’ una squadra riconoscibile e di qualità, molto organizzata, e la classifica di Champions non rispecchia il suo valore”. “Il nostro cammino deve proseguire guardando poco lontano, pensando al Lipsia e non al campionato – ha proseguito Inzaghi – Frattesi? Si sta trascinando un problemino alla caviglia da dieci giorni, sarà da valutare perchè oggi non era tranquillo e non si sentiva a posto. Speriamo di non perderlo, è determinante e lo sarà per questa Inter. Lautaro e Calhanoglu hanno fatto due buoni allenamenti e domattina valuterò il da farsi per la formazione; per Acerbi è una contrattura e non una lesione, vedremo se recuperarlo entro domenica”. “San Siro è uno stadio che trascina, spero di rimanere a lungo all’Inter per respirare questa atmosfera. Taremi? Sono molto contento di come sta lavorando e come si è inserito. Sapeva che avrebbe trovato concorrenza e così è stato, ho grande fiducia in lui – ha aggiunto il mister nerazzurro in conferenza stampa – Bastoni? Domenica ha giocato sessanta minuti nonostante le due partite con la Nazionale e penso che possa partire titolare, però non ho ancora deciso”, ha concluso Inzaghi.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
IN DIFESA DEGLI ANIMALI DEL CIRCO PRESIDIO IN PIAZZALE FERMI A VOGHERA
Pubblicato
1 ora fa-
25 Novembre 2024di
Redazione
Da giorni la presenza del circo Orfei in piazzale Fermi a Voghera sta suscitando proteste, anche via social, da parte di numerosi animalisti. Ieri si sono dati appuntamento proprio nei pressi dell’area dove si svolgono spettacoli quotidiani, per fare sentire la loro voce.
Da tempo la querelle è vivace attorno alla presenza degli animali nei circhi. A Voghera da alcuni giorni si è focalizzata attorno all’area di piazzale Fermi, dove staziona il circo Orfei. Lì, ma anche sui social, sui vari gruppi cittadini, e anche attraverso molti volantini affissi per le vie, la protesta si è fatta vita da parte degli amanti degli animali, capitanati da Paola Gatti e con l’appoggio dell’associazione L’Arca degli Animali, con Enpa che ha avviato una raccolta firme su change.org. In molti accusano anche il Comune di essersi reso responsabile dell’arrivo dello spettacolo, di non averlo bloccato per tempo. Ma, come ha già spiegato il sindaco Paola Garlaschelli sui suoi profili social, pubblicamente, pur non condividendo la presenza degli animali nei circhi, non si è potuto fare nulla, dal punto di vista legale, sia perché gli animali durante i controlli sono risultati a norma, sia perché i numerosi ricorsi intentati anche in altre situazioni non hanno portato all’esito sperato. E’ invece importante, ha sottolineato il primo cittadino, sensibilizzare Regione e Governo (che poi è l’organo che legifera in materia) per cambiare le regole tanto discusse in questo settore. La proprietà, dunque la famiglia Orfei, ha replicato che gli animali non sono assolutamente maltrattati e che sono tenuti secondo la legge: si tratta, hanno spiegato, di animali per la quasi totalità provenienti da allevamenti e che non possono essere rilasciati in natura perchè altrimenti morirebbero. Domenica alcuni amanti degli animali si sono radunati attorno all’area di Piazzale Fermi, a pochi metri dal tendone del circo, per fare sentire la loro voce.
Cronaca
Tivusat, la televisione satellitare gratuita ha superato i 400 canali
Pubblicato
2 ore fa-
25 Novembre 2024di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – La televisione satellitare gratuita ha superato i 400 canali. Questa è l’offerta disponibile oggi per tutti i telespettatori che hanno in casa il decoder o la cam della piattaforma Tivusat. Si parte con i canali d’informazione, per passare al cinema, alle serie tv, ai canali per bambini, alla musica classica e all’intrattenimento.
Quella della televisione satellitare è una storia che nasce in Italia il 29 gennaio del 1990 con il primo satellite gestito da RaiSat, si svilupperà con la nascita di Telepiu e di Stream, per arrivare a Sky e Tivusat. In questi anni la parabola e il decoder satellitare sono diventati lo strumento fondamentale per ricevere la televisione in molte zone del Paese dove non arrivano, nè la televisione terrestre, nè la banda larga.
La sua diffusione è stata favorita dal grande numero di canali disponibili, gratuitamente e con un’altissima qualità video e audio. Oggi è stato superato il traguardo dei 400 canali ricevibili per i possessori di un decoder o una cam di Tivusat, ai quali vanno aggiunti centinaia di canali radio. Un’offerta che sarebbe stata impensabile se la televisione fosse rimasta solo terrestre. La scelta di vedere la tv via satellite, che fino a qualche anno fa sembrava limitata solo a chi decideva di abbonarsi a una pay tv, sta progressivamente coinvolgendo il grande pubblico, tanto da essere arrivati ad una platea di oltre 15 milioni di telespettatori.
Negli ultimi anni, al pubblico televisivo italiano si è aggiunta una platea importante di stranieri residenti nel nostro Paese, che attraverso Tivusat possono accedere ai canali trasmessi nelle loro lingue. La possibilità di trasmettere un numero cosi grande di canali è una prerogativa della tv satellitare e ne spiega in parte la sua grande crescita, senza dimenticare la facilità di istallazione e la certezza di poterla ricevere in qualunque luogo. Ma lo sviluppo della piattaforma satellitare italiana non si ferma qui e nel corso dei prossimi mesi sarà disponibile sul mercato un nuovo decoder, che permetterà di ricevere contemporaneamente la tv satellitare e di connettersi alla rete, offrendo un servizio che sarebbe stato inimmaginabile solo pochi anni fa. Con questo decoder si potranno utilizzare gli apparecchi televisivi presenti nelle nostre case, senza doverli sostituire con i televisori di ultimissima generazione.
– foto ufficio stampa Tivusat –
(ITALPRESS).
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