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Pacers e Lakers ai quarti della Nba Cup, LeBron nella storia

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Indiana Pacers e Los Angeles Lakers sono le prime squadre a qualificarsi aritmeticamente ai quarti di finale della nuova Nba Cup, in programma il 4 e 5 dicembre. Tyrese Haliburton è devastante nel successo su Atlanta per 157-152: 37 punti e 16 assist la sua firma in una partita in cui Indiana concede 86 punti nel primo tempo agli Hawks prima di reagire, trovare il 152 pari a 52″ dalla sirena con una tripla di Hield (24 punti alla fine per lui) e chiudere poi i conti per un successo che vale il passaggio del turno nel girone A a Est. A Ovest, invece, vengono promossi i Lakers che fanno 4 su 4: ultima vittima i Jazz, battuti 131-99. Anthony Davis il migliore nei gialloviola con 26 punti e 16 rimbalzi, LeBron James chiude con 17+7 oltre a 9 assist e diventa il primo giocatore nella storia Nba a superare quota 39 mila punti in carriera. Yurtseven (18 punti) e Collins (15 punti) si salvano nelle fila di Utah dove Simone Fontecchio si mette in luce con 11 punti (4/6 dal campo con 3/5 dall’arco), 4 rimbalzi, una stoppata e una palla persa in 27 minuti.
Nelle altre gare della notte, incredibile vittoria di Cleveland, che batte 122-119 Philadelphia all’overtime dopo aver sprecato 18 punti di vantaggio nel terzo quarto. Garland (32 punti) e Allen (26 punti) trascinano i Cavs privi di Mitchell, LeVert e Okoro e restano in corsa, ai Sixers non bastano 32 punti di Embiid e 30 di Maxey. Quarto successo di fila e chance di approdare ai quarti battendo Memphis all’ultima giornata per Phoenix: c’è il timbro di Durant (31 punti) e Brooks (28 punti) nel 120-107 su Portland. Possibilità di andare avanti anche per Orlando grazie al 126-107 su Toronto: Banchero firma 25 punti, 18 per Suggs e anche i Magic allungano a 4 partite la loro striscia positiva.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Doppietta di Milan al Giro, Pogacar resta maglia rosa

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FRANCAVILLA A MARE (ITALPRESS) – Secondo successo di Jonathan Milan sulle strade del Giro d’Italia 2024. Il velocista friulano della Lidl-Trek, già vincitore ad Andora, ha battuto tutti nella volata di gruppo nell’undicesima tappa, la Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare di 207 chilometri. Milan, in maglia ciclamino di leader della graduatoria a punti, ha preceduto il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) e l’australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck); gli ultimi metri sono stati segnati da una brutta caduta che ha coinvolto diversi corridori tra cui l’olandese Fabio Jakobsen (Team dsm-firmenich PostNL). Lo sloveno Tadej Pogacar (Uae Emirates) conserva la maglia rosa di leader della classifica generale. Ritiro ad inizio giornata del belga Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease a Bike), che cede così la maglia bianca di miglior giovane ad Antonio Tiberi (Bahrain Victorius). Domani la dodicesima frazione, la Martinsicuro-Fano di 193 chilometri.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Sportcity Day, numeri record per l’evento del 22 settembre

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ROMA (ITALPRESS) – Cento città, grandi e piccole, accomunate dall’idea di trasformare i propri spazi urbani in palestre a cielo aperto in occasione della quarta edizione dello Sportcity Day, in programma il 22 settembre prossimo nelle piazze, vie, parchi, fiumi, laghi, palestre e playground di tutta Italia. A quattro mesi dall’evento, le 100 città aderenti possono essere considerate un bel traguardo, e con questi numeri si prevede che in questa edizione dell’evento organizzato da Fondazione Sportcity saranno oltre 150 le città in movimento. “Tutte insieme in un vero e proprio crogiolo di iniziative e di eventi per offrire ai cittadini una domenica speciale, nella quale fare sport insieme all’aria aperta riappropriandosi di aree che nella normalità sono teatro delle frenetiche attività quotidiane – sottolinea una nota -. I Comuni che hanno sposato la filosofia di Fondazione di lavorare insieme per una ‘Repubblica del Movimentò, hanno intuito, prima di altri, che questa ‘rivoluzione dolcè è possibile. Benessere, qualità della vita, felicità e promozione della cultura del movimento, sostenibilità, attenzione all’ambiente sono i comuni denominatori che detteranno, oggi come nel futuro, le linee guida in tutti i territori”.
Sindaci, amministratori, stakeholder del mondo dello sport e del benessere psico-fisico, ma anche società sportive grandi e piccole, atleti e cittadini “saranno coinvolti in un progetto che va oltre il mero esercizio fisico. In questi anni si è sviluppato un nuovo modo di pensare, di intendere la pratica sportiva e l’attività motoria, lontano dalla spasmodica ricerca della performance agonistica ma volto al wellness fisico e mentale.
Un valore educativo che vuole contrastare in maniera concreta i dati drammaticamente emersi da una ricerca dell’Osservatorio permanente sullo Sport della stessa Fondazione SportCity. Una sconfortante fotografia del nostro paese che indica la quota di persone sedentarie pari a più di un terzo della popolazione. Un dato ancor più drammatico se si scende al sud, dove paradossalmente le condizioni climatiche dovrebbero invece consentire una maggiore attività motoria all’aperto”. “Lo sport è un mezzo per esprimere i propri talenti, ma anche per costruire la società. Lo sport, infatti, ci insegna il valore della fraternità. Non siamo isole: in campo, non importa la provenienza, la lingua o la cultura di una persona. Ciò che conta è l’impegno e l’obiettivo comune. Questa unione nello sport è una metafora potente per la nostra vita”. Queste le parole di Papa Francesco che ispirano il lavoro di Fondazione Sportcity “un messaggio potente – conclude la nota – che indica la via da seguire e, sono già in tanti ad aver già intrapreso il cammino”.
– foto Fondazione Sportcity
(ITALPRESS).

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Bertolucci “Momento d’oro per il tennis italiano, Sinner un dono”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ un momento d’oro per il tennis italiano. Abbiamo dovuto pazientare un pò di tempo, ma l’Italia è ai vertici mondiali, a livello maschile siamo al primo posto a livello mondiale”. Lo ha detto Paolo Bertolucci, leggenda del tennis italiano, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress: “Jannik Sinner? Io devo ancora capire come è riuscita la cicogna a superare le Alpi e a portarlo di qua – ha ironizzato sull’attuale numero due al mondo e vincitore di uno Slam in questa stagione – Lui è un pò tedesco-austriaco, molto freddo, educato, talentuoso, perbene, è lontano dallo stereotipo del ragazzo italiano un pò frivolo. E’ un grande dono per il tennis ma anche per lo sport italiano, da prendere a esempio, e dobbiamo impegnarci a non rovinarlo”. Gli ultimi successi di Jannik Sinner hanno riportato l’Italia ai vertici del tennis mondiale e hanno generato importanti benefici per l’intero movimento tennistico italiano, anche grazie ai risultati di altri campioni come Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti.
In pochi più di vent’anni la FITP è arrivata a 660.000 tesserati, ma secondo le stime alla fine del 2024 si potrebbero superare i 700.000: “Fare tennis è uno sport singolo, che abbina atletismo e forza mentale. Lo scontro non è mai fisico con l’avversario, ma mentale a venti metri di distanza, come una partita a scacchi – ha spiegato Bertolucci elencando alcune ragioni per cui consiglierebbe ai giovani di giocare a tennis – E poi perchè si ha la fortuna di giocare 35 settimane all’anno all’estero, si possono conoscere tante persone, parlare diverse lingue e aprire la mente”. Un binomio essenziale quello tra il tennis e il mondo della medicina e della preparazione fisica: “Abbiamo iniziato tanti anni fa, Mario Belardinelli decise di creare un college a Formia con 4 ragazzi di 15-16 anni, la mattina andavamo a scuola e il pomeriggio ci allenavamo insieme ad altri grandi campioni dello sport, era un ambiente stimolante – ha raccontato l’attuale commentatore televisivo per Sky Sport – C’era da iniziare anche a conoscere la preparazione fuori dal campo, un anno ci allenavamo sul fondo, uno coi pesi, e così via. Siamo stati un pò come delle cavie, da lì è venuta fuori la lezione sul tipo di preparazione fisica che necessita per un tennista di alto livello”.
“Ai miei tempi si partiva dalla tecnica, si guardava a quella, poi veniva la testa insieme al fisico – ha ricordato – Ora si parla di fisico e testa, poi se c’è anche il talento bene, ma è diventata una ciliegina sulla torta. Per quanto riguarda Sinner, si parla di fino a 5 ore di lavoro giornaliero da anni, ed è un lavoro che non è stato ancora portato a termine. Sinner è ancora un pò gracilino sotto alcuni punti di vista. Ma noi coi capelli bianchi siamo anche un pizzico invidiosi”.
E sui tanti infortuni che colpiscono i giocatori più forti, tra cui lo stesso altoatesino: “Anche Nadal ha sofferto alcuni infortuni, l’eccezione vera è Djokovic, non ha mai sofferto un infortunio serio – ha sottolineato Bertolucci – Nole non è mai stato fermo per un mese di fila in diciotto anni di carriera, è una cosa che va oltre qualsiasi immaginazione”.
L’effetto Sinner si è fatto sentire anche agli Australian Open 2024, il primo slam vinto dall’altoatesino, la cui finale ha ottenuto 1.914.000 spettatori con uno share del 18% e 2.6 milioni di persone collegate alle 13.31 per assistere al match point dell’azzurro. Un successo che ha un pò oscurato la grande ascesa del padel: “Gli ex frequentatori dei club di tennis sono passati al golf, da lì poi si è passati al padel. Serve molto soprattutto per le signore che in quattro si divertono, col tennis è più complicato, servono almeno quattro raccattapalle. Adesso il padel sta scendendo nuovamente – ha concluso – Ma qualsiasi espressione di movimento all’aria aperta, dal padel, al tennis, al golf, va bene”.

– foto tratta da video Medicina Top –
(ITALPRESS).

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