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Violenza di genere, Schlein chiama Meloni “Lavoriamo sulla prevenzione”

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Malattie renali rare, documento su diagnosi precoce e percorsi di cura

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto a Roma l’evento di presentazione del Documento Malattie Renali Rare: verso diagnosi precoce ed equa presa in carico, alla presenza di Istituzioni, comunità scientifica e Associazioni di pazienti, che propone una lettura unitaria delle principali priorità cliniche e organizzative legate alle malattie renali rare, evidenziando il valore della diagnosi tempestiva e di modelli assistenziali multidisciplinari e continuativi. L’appuntamento, realizzato con il contributo non condizionante di Novartis Italia, ha rappresentato un momento di confronto strutturato sulle patologie nefrologiche rare, con particolare attenzione alle glomerulonefriti, terza causa di ingresso in dialisi.
Nel suo intervento, il Senatore Raoul Russo, Membro 5^ Commissione del Senato della Repubblica, ha espresso il bisogno di un riconoscimento precoce delle patologie e di un utilizzo più esteso e funzionale delle tecnologie digitali a supporto dei percorsi di cura “strumenti come il Fascicolo Sanitario Elettronico ci consentono di disporre di dati accurati, personalizzati e aggiornati, fondamentali per orientare in modo mirato la programmazione sanitaria e razionalizzare la spesa pubblica. Le malattie renali rare richiedono reti dedicate di diagnosi e presa in carico del paziente: è compito delle Istituzioni sostenere modelli organizzativi capaci di offrire risposte tempestive e appropriate ai bisogni specifici dei pazienti”.
Il Policy Paper individua le principali priorità cliniche e assistenziali nelle malattie renali rare, sottolineando il valore degli screening mirati nelle popolazioni a rischio e la necessità di percorsi dedicati. Un approccio basato su valutazioni tempestive, presa in carico multidisciplinare e follow-up coordinato permette infatti di gestire meglio la complessità delle glomerulonefriti e di favorire l’integrazione tra i diversi livelli assistenziali.
Durante l’evento di presentazione del Documento, Luca De Nicola, Presidente della Società Italiana di Nefrologia (SIN), ha rimarcato il ruolo del riconoscimento precoce delle glomerulonefriti e l’importanza di un raccordo continuo tra medicina generale e nefrologia “la storia naturale delle malattie renali rare si può modificare solo intervenendo nelle fasi iniziali, con screening mirati per l’identificazione precoce e percorsi assistenziali su misura.
Riconoscere i segnali precoci vuol dire anticipare l’invio del paziente allo specialista, così da garantire l’accesso tempestivo alle terapie più adeguate, con un uso più efficiente delle risorse del SSN”.
Nel corso dell’incontro Loreto Gesualdo, Presidente della Federazione Italiana Società Medico-Scientifiche (FISM), ha richiamato l’attenzione sui nodi clinici evidenziati dal Documento tecnico, sottolineando come le malattie renali rare siano ancora penalizzate dal ritardo diagnostico e dalla difficoltà di rendere pienamente accessibili le opzioni terapeutiche oggi disponibili “l’esperienza dei centri di riferimento conferma che una strategia integrata tra screening, mmg, nefrologia e laboratorio è fondamentale per ridurre i ritardi e migliorare gli esiti clinici. Una presa in carico coordinata permette di individuare prima le forme gravi e garantire l’accesso alle terapie innovative, migliorando la qualità di vita dei pazienti”.
Il punto di vista delle Associazioni di pazienti, rappresentate da UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare con l’intervento di Marcello Bettuzzi, e da Progetto DDD ETS attraverso il contributo del Presidente Fabrizio Spoleti, ha sottolineato come l’accesso tempestivo ai test diagnostici e ai centri specializzati sia fondamentale per i pazienti con malattie renali rare, spesso giovani e inseriti in percorsi complessi. Le Associazioni hanno evidenziano inoltre la necessità di percorsi chiari, riconoscibili e omogenei sul territorio, basati sulla collaborazione tra centri di riferimento, reti cliniche e famiglie. Centrale anche il ruolo della formazione e dell’informazione, soprattutto per patologie come la DDD, glomerulopatia rara che può esordire in età pediatrica, dove il coordinamento tra clinici, ricercatori e pazienti guida il percorso di cura e facilita l’accesso alle terapie emergenti.
Il Policy Paper presentato oggi rappresenta quindi uno strumento operativo a supporto dei decisori pubblici, in grado di contribuire alla definizione di uno screening mirato per le malattie renali rare e alla strutturazione di percorsi dedicati alle diverse forme di glomerulonefriti.
-foto ufficio stampa Esperia Advocacy –
(ITALPRESS).

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Grecale Lumina Blu, la nuova serie speciale del SUV Maserati

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MODENA (ITALPRESS) – Maserati presenta la Grecale Lumina Blu, la nuova serie speciale che coniuga un look esclusivo e sofisticato a una dotazione tecnologica completa che rende ogni viaggio ancora più piacevole e confortevole. Sviluppata sulla base della versione Grecale, la nuova configurazione cattura lo sguardo con i suoi esterni in Night Interaction, una suggestiva tinta metallica a doppio strato che esalta le linee scultoree del modello capace di rendere eccezionale la vita di ogni giorno. Sul raffinato “abito da sera” spiccano i cerchi da 21” Crio, le pinze freno gialle e il Tridente giallo sul montante C, che definiscono una presenza scenica unica, in cui eleganza e sportività trovano un equilibrio naturale. Completano gli esterni i fari Matrix LED e i vetri posteriori oscurati.
Allo stesso modo, gli interni di Lumina Blu sono un omaggio al savoir-faire italiano e mettono in risalto la maestria artigianale e la ricercatezza estetica del marchio del Tridente: l’abitacolo, rivestito in pelle premium Chocolate, o in alternativa in pelle premium Ghiaccio, e impreziosito da inserti in radica a poro aperto e da una pedaliera sportiva in acciaio, unisce materiali naturali e tecnologia avanzata per raccontare l’essenza più autentica di Maserati, epitome del lusso italiano nel mondo.
L’incontro tra tradizione artigianale e innovazione si manifesta anche con altri contenuti offerti di serie, che portano il comfort della nuova Grecale Lumina Blu a un livello superiore, tra cui il portellone elettrico con sensore di movimento, i sedili anteriori elettrici a 12 vie riscaldati (o 14 vie con pelle premium Ghiaccio) e la telecamera 360° Surround View. L’abitacolo diventa così un ambiente di lusso contemporaneo, dove ogni elemento concorre a un’esperienza di guida elegante e coinvolgente.
La serie speciale Grecale Lumina Blu è equipaggiata con il consueto motore 2.0 litri mild-hybrid turbo da 250 CV abbinato a un cambio automatico a otto rapporti e trazione integrale con differenziale posteriore meccanico autobloccante a slittamento limitato. Questo abbinamento motore-trasmissione incarna perfettamente i concetti di innovazione, versatilità ed efficienza, offrendo prestazioni fluide e raffinate nell’utilizzo quotidiano.

foto: ufficio stampa Maserati

(ITALPRESS).

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Lombardia, nel 2029 sarà completato il raccordo tra A4 e la Valtrompia

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MILANO (ITALPRESS) – Al campo base di Codolazza, nel bresciano, si è svolto il sopralluogo tecnico dell’Amministratore Delegato di Anas Claudio Andrea Gemme al cantiere del “Raccordo Autostradale tra la A4 e la Val Trompia” alla presenza dei rappresentanti del territorio. “Si tratta di un’opera strategica, per questo ho voluto fare un sopralluogo congiunto sul cantiere con i rappresentanti degli enti territoriali e delle imprese” ha dichiarato l’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme. “Ci sono buone notizie. Abbiamo risolto alcune delle criticità presenti e ora i lavori potranno procedere ancora più spediti sia sulla galleria artificiale San Vigilio sia sulla galleria di Villa Carcina”. Il completamento dei lavori, che hanno raggiunto il 27% di avanzamento rispetto al totale degli interventi in progetto, è previsto nel 2029. Attualmente sono impegnate in cantiere circa 170 unità tra personale tecnico e maestranze. Durante il sopralluogo l’AD di Anas Claudio Andrea Gemme ha dato il via a una volata all’interno della galleria Villa Carcina. L’intervento rientra nell’ambito del progetto generale del “Raccordo Autostradale tra la A4 e la Val Trompia”, inserito nel 1° programma delle opere strategiche di cui alla Legge 443/2001, al fine di realizzare un collegamento tra l’Autostrada suddetta e i vari centri urbani della Valle.
Hanno partecipato al sopralluogo tecnico il Commissario Straordinario di Governo e Chief Operating Officer di Anas, Eutimio Mucilli, il Direttore Investimenti e Realizzazione di Anas, Antonio Scalamandrè, il Responsabile Ceo Office di Anas, Giovanni Borromeo, il Responsabile Struttura Territoriale Lombardia di Anas, Matteo Castiglioni, il Responsabile Unico del Procedimento Giancarlo Luongo, il Senatore Stefano Borghesi, la Consigliera di amministrazione di Anas Stefania Vasta, il Presidente Comunità Montana di Valle Trompia, Massimo Ottelli, il Sindaco del Comune di Villa Carcina, Moris Cadei, il Sindaco del Comune di Sarezzo, Valentina Pedrali, il Consigliere Delegato Autostrada – Rapporti con Anas – Rapporti con Acque Bresciane del Comune di Concesio, Silvano Tognolatti, il Presidente di SALC S.p.A., Simon Pietro Salini, l’ Amministratore delegato di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta SpA, Franco Gussalli Beretta, il Delegato Confindustria Brescia Valtrompia Lumezzane, Clemente Bugatti, il Delegato Confindustria Brescia Valtrompia Lumezzane, Luciano Cropelli, il Coordinatore Confindustria Brescia Valtrompia Lumezzane, Tommaso Gamba. Il tracciato di progetto ha origine dalla S.P. 19, in corrispondenza di una rotatoria di recente realizzazione situata nella zona di San Vigilio e da questa si sviluppa in direzione nord fino a raggiungere l’area di Codolazza. Dopo il superamento del fiume Mella, il tracciato si immette nella galleria naturale Villa Carcina, opera principale dell’intervento.
Il progetto prevede la realizzazione, in galleria, di uno svincolo per l’abitato di Sarezzo, verso nord-ovest, mentre il tracciato principale procede in direzione est verso Lumezzane.
All’uscita della galleria il tracciato è raccordato alle viabilità secondarie mediante la cosiddetta Bretella di Lumezzane, che si immette con una nuova rotatoria sulla S.P. 3 prima dell’abitato. La variante si estende per i comuni di Sarezzo, Lumezzane, Villa Carcina e Concesio. Alla galleria artificiale San Vigilio sono stati realizzati 200 diaframmi su un totale di 390 ed è stato realizzato il nuovo parcheggio per la scuola in modalità provvisoria per consentire la ripresa dei lavori nel piazzale prospiciente al plesso scolastico. Sono state acquisite tutte le aree necessarie all’esecuzione delle opere. In particolare, è stata acquisita la particella relativa all’imbocco alla galleria, oggetto di un complesso contenzioso, considerato che i lavori determinano l’evacuazione di ben tre famiglie dalle rispettive abitazioni. E’ stato definito l’accordo bonario con i proprietari, che lasceranno le abitazioni nella seconda metà di novembre, consentendo la prosecuzione dei lavori. Presso lo svincolo di Sarezzo, per tutelare le attività industriali e artigianali presenti sul territorio, Anas sta progettando una rotatoria che interseca la viabilità di cantiere e la viabilità locale. Proseguono anche gli scavi alla galleria di Villa Carcina dove nell’ottobre del 2022 Anas ha rilevato e reso alla comunità un tratto di un antico acquedotto romano.
L’acquedotto, uno straordinario esempio di ingegneria idraulica antica, con un lungo percorso sotterraneo di 20 km da Lumezzane attraverso Sarezzo, Villa Carcina, Concesio e Bovezzo, portava acqua a Brescia, la Colonia Civica Augusta Brixia. L’infrastruttura antica, completamente interrata, è stata riportata alla luce e consolidata e restaurata nei punti che necessitavano di rinforzi strutturali e conservativi.
-foto ufficio stampa Anas-
(ITALPRESS).

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