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Economia

EY Italia, fatturato record a 1,1 miliardi di euro

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MILANO (ITALPRESS) – EY Italia registra una crescita del valore della produzione consolidato netto del 20% rispetto all’anno fiscale precedente, toccando il record di 1,1 miliardi di euro nell’anno fiscale con termine al 30 giugno 2023. “In un contesto di permacrisi, impattato da fattori geopolitici e macroeconomici, EY Italia ha risposto alla non linearità di questi anni con risultati straordinari e chiude il piano triennale con una crescita netta del 50% nei 3 anni di gestione di Massimo Antonelli, con un contributo equilibrato da parte di tutte le linee di business al fatturato dell’organizzazione. Una crescita equilibrata legata al processo di integrazione di competenze quale driver distintivo del posizionamento sul mercato e della creazione di valore per i clienti”, si legge in una nota.
“Siamo davvero orgogliosi dei risultati raggiunti negli ultimi anni: nonostante il contesto complesso, EY in Italia è cresciuta del 20% nell’ultimo anno, a una velocità maggiore rispetto a quella di altri Paesi europei e ha superato anche il ritmo di crescita del network mondiale, che nell’anno fiscale 2023 ha registrato ricavi per 49,4 miliardi di dollari, segnando un +14,2% rispetto all’anno precedente. Quella italiana è una crescita legata in maniera imprescindibile a tre elementi: apertura internazionale, trasformazione tecnologica e investimenti in competenze. Al centro di tutto l’evoluzione della nostra cultura aziendale, basata su leadership, wellbeing e performance per garantire un futuro di crescita sostenibile”, commenta Massimo Antonelli, CEO di EY in Italia e COO di EY Europe West.
Nell’ultimo anno fiscale, EY in Italia ha inserito in organico 3 mila persone (il 60% delle quali appartenenti alla GEN Z, cioè nati tra il 1997 e il 2012) e il trend positivo sui nuovi ingressi proseguirà anche nel prossimo anno fiscale, durante il quale EY prevede di assumere circa 2500 persone. Nell’anno appena concluso, inoltre, ha promosso 43 nuovi partner con una grande attenzione alla diversity: il 30% sono donne.
“Siamo una azienda fatta di professionisti, ma soprattutto di persone. Al netto dei numeri, per noi non può esistere crescita senza persone al centro. Nell’attuale contesto socioeconomico, crediamo fermamente che anche le aziende debbano avere più cura delle proprie persone. EY ha attualmente il tasso di permanenza in azienda ampiamente superiore all’80%: un dato importante specialmente in un settore che storicamente e strutturalmente è caratterizzato da tassi di ricambio molto elevati. Ma ciò che più conta è la costante crescita del senso di orgoglio di appartenere alla nostra firm che misuriamo costantemente per continuare a migliorarci”, prosegue Antonelli.
Numeri che confermano il forte investimento sulle proprie persone da parte di EY. Nell’ultimo anno fiscale sono state erogate oltre 450 mila ore di formazione, sia tecnica sia manageriale, a persone in stage, dipendenti e liberi professionisti; è stato azzerato il gender pay gap, anche nel settore tech, tradizionalmente ostico per le donne e sono stati riconosciuti ai neopapà con figli (naturali, adottivi, sociali o affidatari) ulteriori 10 giorni (in aggiunta ai 10 giorni di congedo di paternità previsti per legge), con l’obiettivo di promuovere una cultura di genitorialità e di compartecipazione di entrambi i genitori nella cura della propria famiglia.
Un’attenzione che non si ferma soltanto alle proprie persone, ma si estende anche alla comunità in cui l’organizzazione opera. Attraverso il programma di volontariato “EY Ripples”, che permette alle persone di EY di “donare le proprie competenze” per far fronte alle sfide sociali e ambientali più impegnative, EY in Italia nell’ultimo anno fiscale ha avuto un impatto positivo sulla vita di più di 800 mila persone, grazie a oltre 1840 volontari. Tra le iniziative promosse attraverso la EY Foundation, la formazione erogata a più di 15 mila studenti per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro di fasce vulnerabili della popolazione, come adulti rifugiati o studenti in condizioni di povertà educativa.
Creazione di valore sociale, dunque, ma anche sostenibilità ambientale: EY lavora da diversi anni per ridurre e compensare a livello globale le proprie emissioni di gas serra, con l’obiettivo di diventare net zero entro il 2025. Grazie al piano e all’impegno di tutti i Paesi tra cui l’Italia, EY è già carbon negative.

– Foto ufficio stampa EY –

(ITALPRESS).

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Economia

Federico Silvestri nuovo Ad de ‘Il Sole 24 Ore’

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MILANO (ITALPRESS) – Si è riunito oggi, sotto la presidenza di Maria Carmela Colaiacovo, il nuovo Consiglio di Amministrazione de Il Sole 24 ORE S.p.A. nominato dall’Assemblea degli Azionisti tenutasi in data odierna e che rimarrà in carica fino all’Assemblea di approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2027.

Alla Presidente Maria Carmela Colaiacovo sono state conferite le deleghe in materia di rappresentanza istituzionale della Società. Il Consiglio di Amministrazione ha nominato Federico Silvestri Amministratore Delegato, conferendogli i relativi poteri per la carica ad eccezione di quanto riservato alla competenza esclusiva del Consiglio, nominandolo anche Chief Executive Officer incaricato dell’istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ed affidandogli i compiti previsti dal Codice di Corporate Governance.

Il Consiglio ha attestato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo agli Amministratori Secondina Giulia Ravera, Franca Brusco, Gaia Griccioli e Luca Dondi dall’Orologio, nonché ha preso atto della sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai membri effettivi del Collegio Sindacale Vittorio Salvadori di Wiesenhoff, Matteo Tiezzi e Sabrina Pugliese. Il Consiglio di Amministrazione ha istituito i Comitati endoconsiliari e ne ha nominato i componenti e i relativi Presidenti.

Per il Comitato Controllo Rischi e Parti Correlate è stata nominata Presidente Franca Brusco e membri dello stesso Gaia Griccioli e Secondina Ravera; la totalità dei componenti del Comitato nonché la Presidente dello stesso sono membri non esecutivi in possesso dei requisiti di indipendenza così come previsto dalla Delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 come successivamente modificata.

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Per il Comitato per le Nomine e le Remunerazioni è stata nominata Presidente Gaia Griccioli e membri dello stesso, Franca Brusco e Maurizio Stirpe; la totalità dei componenti sono amministratori non esecutivi e la maggioranza dei componenti del Comitato nonché la Presidente dello stesso sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla vigente normativa.

Per il Comitato sul Rispetto della Missione Editoriale del Gruppo 24 ORE, previsto ai sensi dell’articolo 29 dello Statuto Sociale, è stato nominato come Presidente Francesco Somma e come componenti dello stesso Maurizio Stirpe e Martina Cecchi.

Infine, sono stati nominati i membri del Comitato ESG e Innovazione Tecnologica, del quale è stata nominata come Presidente Secondina Giulia Ravera e come componenti dello stesso Paolo Scudieri e Luca Dondi dall’Orologio; i componenti Secondina Ravera e Luca Dondi dell’Orologio sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla vigente normativa.

Nell’odierna riunione, inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha nominato l’Organismo di Vigilanza nelle persone di Michela Vecchi come Presidente, Domenico Antonio Italiano e Marco Fazzini come componenti dello stesso. L’Organismo di Vigilanza resterà in carica fino all’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2027.

– Foto Ufficio stampa Il Sole 24 Ore –

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(ITALPRESS)

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Economia

Banco BPM, l’assemblea dei soci approva il bilancio 2024. Castagna “Continueremo a essere protagonisti”

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MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea dei soci di Banco Bpm, titolari di azioni rappresentative di circa il 66,23% del capitale sociale, ha deliberato, con il 99,80% dei voti favorevoli, di approvare il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024, che si è chiuso con un utile netto di 1.850,2 milioni, in crescita del 51,9% rispetto al 2023. Inoltre, è stata approvata quasi all’unanimità (99,95%) anche la distribuzione di un dividendo di 0,60 euro per azione, oltre all’acconto di 0,40 euro per azione già distribuito a novembre 2024, in crescita del 78,6%.

I soci hanno poi approvato a larga maggioranza anche gli altri punti all’ordine del giorno. In particolare, le politiche di remunerazione hanno ottenuto il voto favorevole del 91,16% dei soci presenti per quanto riguarda il 2025 e del 93,65% per il 2024. I risultati del 2024 di Banco Bpm sono “obiettivamente straordinari”. Il piano industriale “prospetta un’evoluzione futura ancora migliore per la nostra banca, anche attraverso l’acquisizione di Anima e il consolidarsi di un modello di business che prevede una minore sensibilità e dipendenza dall’andamento dei tassi di interesse”, ha sottolineato il presidente di Banco Bpm, Massimo Tononi, intervenendo all’assemblea.

Grazie “all’impegno e alla dedizione dei nostri 20mila colleghi”, Banco Bpm “non è mai stata così forte, rispettata e autorevole come oggi”, ha precisato poi. “Siamo una banca privata, indipendente, italiana, non mi riferisco solo alla sede legale ma al fatto che il 100 per cento delle nostre attività, filiali, colleghi sono in Italia“. L’obiettivo è “continuare a muoverci nel solco della nostra storia, fatta di vicinanza alle persone e territori. Il nostro percorso non deve finire qui, deve continuare”, ha concluso Tononi.

Per quanto riguarda l’Ops lanciata da UniCredit su Banco Bpm, “ci sembra il caso che dica se l’offerta va avanti o si ferma”. Così l’Ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna: “Ci sono già tre condizioni poste da UniCredit che non si sono realizzate e non si realizzeranno. Per noi il prezzo è assolutamente incongruo – ha aggiunto poi l’ad – . Per ora c’è un’offerta di scambio senza cash e questo ulteriore rilancio è solo ventilato ma non chiarito, portando incertezza ai nostri azionisti”. Il corrispettivo “non sarebbe congruo e non riconosce nessun premio agli azionisti di Bpm, non ne riflette i fondamentali, è interamente in azioni e forse la parte più seccante per gli azionisti è che questo correspettivo crea valore esclusivamente per gli azionisti di UniCredit a danno di quelli di Banco Bpm”.

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“Sicuramente penso che continueremo a esser protagonisti di eventuali percorsi di crescita, sempre che questi siano confacenti con la nostra linea strategica. Non andiamo a pensare operazioni tanto per diventare più grandi. Vediamo il mercato da quante banche sarà composto alla fine di questa ondata di operazioni. Vedremo qual è la collocazione più giusta per Banco Bpm che ha tutte le carte in regola per giocare da protagonista qualora l’offerta UniCredit non andasse in porto. Noi pensiamo di avere un validissimo progetto industriale stand alone”, ha aggiunto rispondendo a una domanda sul risiko bancario, a margine dell’assemblea ordinaria.

– foto screenshot video xm4/Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Istat, nel primo trimestre il Pil è aumentato dello 0,6% rispetto al 2024

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ROMA (ITALPRESS) – Nel primo trimestre l’Istat stima che il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% rispetto al primo trimestre del 2024.

Il primo trimestre ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al primo trimestre del 2024. La stima preliminare riflette una crescita sia del comparto primario sia di quello industriale, mentre il settore dei servizi ha registrato, nel complesso dei tre mesi, una sostanziale stazionarietà.

Dal lato della domanda, la componente nazionale, misurata al lordo delle scorte, è in crescita, mentre si stima una lieve diminuzione della componente estera netta. In particolare, la variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, mentre i servizi sono risultati stazionari. La variazione acquisita per il 2025 è pari a +0,4%.

Le parole di Giorgetti

“L’Istat certifica una crescita positiva per il primo trimestre, migliore rispetto ad altri Paesi europei. Un segnale importante che dimostra la correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche del governo”. Lo dichiara il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.

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– foto screenshot ufficio stampa Istat –

(ITALPRESS).

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