Politica
Rilanciate con Conte, Centinaio e Di Girolamo proposte rete Ecodigital
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – La transizione ecologica e digitale è l’elemento fondamentale su cui l’Italia deve investire per una vera strategia nazionale di ripresa e resilienza, per una vera indipendenza energetica e per l’adattamento agli effetti avversi del cambiamento climatico, con benefici per l’economia e nuova occupazione. L’innovazione tecnologica è per definizione il settore più dinamico e favorevole a raggiungere tale scopo, e deve essere considerata con tutte le sue potenzialità. Parlamento e Governo sono chiamati a un deciso e urgente cambio di passo su questioni cruciali come innovazione tecnologica green, economia circolare, ambiente e clima nell’interesse del Paese e dei cittadini. Una svolta equa e inclusiva che deve mettere al centro soprattutto i giovani nativi eco-digitali che con le loro competenze, capacità e attitudini sono chiamati al ruolo di protagonisti. Sono questi i principali temi affrontati ieri, 28 novembre, all’incontro nazionale della Rete EcoDigital che, insieme a Fondazione Homo Ex Machina, con il patrocinio della Fondazione UniVerde e con la Media partnership di Radio Radicale e TeleAmbiente, ha rilanciato a Roma il nuovo incontro nazionale “La rivoluzione EcoDigital. Libertà energetica e giustizia climatica. Giovani, innovazioni, best practice e norme per una transizione Ecologica e Digitale rapida ed equa” che si è svolto alla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani e in diretta streaming su Radio Radicale.
Per Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione UniVerde – Promotore Rete EcoDigital, “dobbiamo intervenire subito, le emergenze climatica e sociale peggiorano. Migliaia di attivisti, imprenditori e amministratori, in gran parte giovani, stanno già operando per costruire le basi di un’Italia più ecologica, solidale e digitale. Le adesioni e le best practice che stanno giungendo da tutta Italia sono una speranza concreta per accelerare la transizione ecodigital che è l’unica garanzia di vera indipendenza energetica e slancio tecnologico per un benessere duraturo. La transizione ecologica per 100% rinnovabili e quella digitale, che consenta di controllare e ottimizzare consumi, verificare spese e opere, indirizzare i comportamenti pubblici e privati, vanno coordinate e rese efficaci. Una visione che si ispira al Green Deal europeo e l’Italia deve puntare subito sulle rinnovabili senza barriere ideologiche e burocrazia in eccesso”. Secondo Giuseppe Conte, presidente del MoVimento 5 Stelle, ‘non si può operare la transizione ecologica se non coniugandola a una rivoluzione tecnologica, puntando cioè sull’innovazione. Le due prospettive devono marciare all’unisono, purtroppo l’attuale Governo ha perso la visione in questa direzione. Con i principali stakeholders del nostro Paese abbiamo elaborato proposte emendative alla manovra economica che si sta discutendo e che non propone investimenti per la transizione ecologica e digitale. Nella nostra contro-manovra proponiamo di passare dai sussidi ambientalmente dannosi ai sussidi ambientalmente utili per spostare progressivamente l’asse di questi investimenti”. Con riferimento al passaggio dal mercato tutelato dell’energia al mercato libero, Conte ha evidenziato che il rischio è di aggravare le difficoltà economiche dei nuclei fragili: “Con il caro inflazione e il caro mutui, rischiamo di far gravare sulle famiglie italiane anche un caro bollette a partire dai prossimi mesi”.
“Nessuno può avere dubbi sul fatto che la doppia transizione ecologica e digitale sia determinante per il progresso delle nostre società – ha detto Gian Marco Centinaio vicepresidente Senato della Repubblica -. E’ importante però tenere sempre presente anche la sostenibilità sociale ed economica dello sviluppo, perchè non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno, nè di penalizzare le attività che garantiscono crescita e occupazione. Per fare questo, è necessaria una ‘transizione del sì’, che metta fine all’ambientalismo ideologico che troppo spesso abbiamo visto in questi anni e lasci spazio agli investimenti e alla realizzazione delle infrastrutture necessarie”. Per Gabriella Di Girolamo componente VIII Commissione permanente, Senato della Repubblica “le sfide che ci attendono non sono e non devono essere le lotte di una parte. Al contrario, dovrebbero essere affrontate dal comune sentire come irrinunciabili e improcrastinabili le azioni da mettere in campo. Oggi abbiamo un’occasione senza precedenti rappresentata dai fondi ottenuti in Europa per il nostro Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: abbiamo il dovere di non sprecarla per assicurare al Paese un ruolo da protagonista in tutti i campi, primi fra tutti proprio quelli dell’innovazione tecnologica ed ecologica”.
“Il 30 si aprirà a Dubai la Cop 28, siamo ormai fuori tempo massimo per agire e fermare il riscaldamento del Pianeta, i cui effetti sono ormai sempre più devastanti – ha evidenziato Loredana De Petris promotrice Rete EcoDigital -. Davanti a questa grave emergenza non si assumono le decisioni conseguenti e soprattutto non si accelera sulla riconversione ecologica per superare al più presto l’economia fossile. La transizione nel nostro Paese è ferma, anzi si fantastica di hub del gas, si perde tempo sul nucleare. Eppure sarebbe un grande aiuto ad un’economia ferma, se non proprio in recessione, e di grande aiuto a livello sociale. Oltretutto il Governo ha messo fine al mercato tutelato e dato incentivi alle imprese energivore”.
Sono inoltre intervenuti: Luca Rigoni (Responsabile Relazioni Istituzionali e Programmazione, Dipartimento per la trasformazione digitale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri) che ha posto l’accento sulla necessità di superare la frammentazione istituzionale e il deficit di competenze, anche con azioni di semplificazione che prevedono l’istituzione di misure e pacchetti di innovazione fino a raggiungere il piccolo interlocutore; Walter Massa (Presidente nazionale ARCI), in un videomessaggio, ha sottolineato il concetto che non si può parlare di transizioni se non collegate alla giustizia sociale e che c’è bisogno di favorire l’attivismo civico giovanile sui temi della sostenibilità ambientale; Livio de Santoli (Prorettore alla sostenibilità, Sapienza Università di Roma) ha ricordato i target della recente Direttiva europea Red 3 che eleva al 42,5% il traguardo ambizioso di quota di energie rinnovabili da raggiungere entro il 2030, oltre al Fit for 55 che mira a ridurre le emissioni di gas serra del 55%, evidenziando però che l’Italia sta procedendo con lentezza verso tali obiettivi. Un messaggio positivo di sostegno a buone pratiche, strategie, azioni sostenibili e partecipate sui territori, è stato rilanciato da amministratori regionali e locali. Emma Petitti (Presidente Assemblea legislativa, Regione Emilia-Romagna) ha ricordato la legge per la promozione delle comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo di energia rinnovabile, il Patto per il lavoro e il clima e le misure previste nel Piano energetico regionale; Fabrizio Manzulli (Vicesindaco Comune di Taranto), in un videomessaggio, ha anticipato la realizzazione del distretto dell’innovazione per l’incubazione e l’accelerazione di startup dedicate ai principi dell’economia circolare, della blue economy e del One Health; Rossella Falcone (Vicesindaco Comune di Vieste) ha sottolineato l’importanza della formazione nel settore turistico anche per sviluppare competenze comunicative utili a sensibilizzare sui temi della sostenibilità ambientale; Salvatore Mazzone (Sindaco Comune di Pietrelcina) ha espresso il concetto secondo cui il Pnrr andrebbe ricalibrato sulle esigenze dei territori per gettare le fondamenta su cui operare una migliore transizione ecologica; infine, in rappresentanza della Rete dei Comuni Sostenibili è intervenuto Luca Lopomo (Sindaco Comune di Crispiano), prima realtà della Puglia ad aderire al progetto e primo comune italiano della Rete ad aver pubblicato il Rapporto di strategia locale di sviluppo sostenibile, con riferimento ai goals dell’Agenda 2030.
Nel corso del dibattito, moderato da Alessio Falconio (Direttore Radio Radicale), sono state rilanciate le adesioni e le proposte di attivisti, giovani innovatori, imprenditori, amministratori locali, Istituzioni, influencer e startupper per la costruzione di una rete di realtà virtuose capace di essere da stimolo alla politica. L’obiettivo dell’incontro, che segue i molti di successo che lo hanno preceduto, è quello di aggregare e valorizzare le buone pratiche e le migliori esperienze diffuse su tutto il territorio nazionale per favorire la vera transizione EcoDigital, mettendo a circuito quegli esempi positivi fondamentali per la trasformazione ecologica e digitale della società e dell’economia, secondo i principi della giustizia sociale e climatica. Sono intervenuti, presentando best practice e pitch: Anselmo Pellizzi (Segretario Nazionale Rete EcoDigital); Costanza Andreini (Public Policy Manager Italy and Greece, Facebook); Enrico Parisi (Presidente Giovani Coldiretti); Armando Perrone (Ceo & Co-Founder Leone Investments); Francesco Paolo Russo (Direttore ANGI); Manuel Urzi (Esperto Startup Innovative, EcoDigital Lombardia); Marco Modugno (Portavoce Fridays For Future); Christian Cutino (Food Influencer, EcoDigital Campania); Matteo Testi (Ceo & Founder Deep Learning Italia); Roberta Bonacossa (Smily Academy, leader for youth sustainable business); Stefan Grbovic (Ceo TreeBlock); Debora Casoli (Coord. Fondazione Visit Gabicce). L’incontro nazionale della rete #EcoDigital è stato una nuova e stimolante occasione di confronto e di scambio per la realizzazione di progetti e azioni concrete per un’Italia EcoDigital. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, all’evento è stata rilanciata la piattaforma della Rete EcoDigital che si pone come anello di congiunzione tra Istituzioni, imprese e giovani: www.ecodigital.it.
– Foto: ufficio stampa Fondazione Univerde –
(ITALPRESS).
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Politica
Ghiglia diffida la Rai dalla messa in onda della puntata di Report su di lui
Pubblicato
1 ora fa-
2 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Agostino Ghiglia, membro del Garante per la Privacy, ha inviato alla redazione di Report una diffida contro la messa in onda, nella puntata di questa sera su Rai3, del servizio relativo al suo coinvolgimento nella procedura che ha portato alla multa per la diffusione dell’audio della telefonata tra l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e sua moglie, la giornalista Rai Federica Corsini. Secondo quanto si apprende, Ghiglia contesta che ci sia stata una acquisizione illecita di dati personali attraverso la violazione della corrispondenza privata, ne chiede la cancellazione dai social e la non diffusione in tv.
Il servizio in questione è “L’autorità del Garante” di Chiara De Luca con la collaborazione di Eleonora Numico. “Report ritorna sul Garante della privacy. Agostino Ghiglia, membro del collegio, il giorno prima della sanzione a Report si è recato in via della Scrofa a Roma, nella sede di Fratelli d’Italia. Perché?”, si legge in una nota della trasmissione.
LE REAZIONI
“La diffida di Agostino Ghiglia, membro del Garante della Privacy, contro Report è un fatto gravissimo, un atto che rappresenta l’ennesimo tentativo di mettere a tacere la libera informazione. Siamo alla censura. La diffida è la dimostrazione che non si vuole far conoscere la verità agli italiani a partire dal ruolo di FDI e dei partiti di governo nella vicenda che ha portato l’authority a sanzionare Report. La diffida odierna rappresenta un precedente pericoloso: se le inchieste giornalistiche che sollevano questioni scomode possono essere bloccate preventivamente, viene meno una parte essenziale del nostro sistema di controllo e garanzia. Il Garante della Privacy non può trasformarsi in uno strumento di intimidazione contro chi fa giornalismo, Ghiglia e tutti i vertici dell’authority devono dimettersi immediatamente”. Così Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde.
“Rispediamo al mittente qualsiasi ipotesi di censura della puntata di stasera di Report, Agostino Ghiglia si dimetta subito. È gravissimo che una richiesta simile arrivi da un membro dell’Autorità Garante per la Privacy. Non solo da giorni, di fronte a questa notizia, Arianna Meloni, sorella della premier Giorgia, non ha ritenuto di dover dire una sola parola ma adesso Ghiglia starebbe addirittura tentando di bloccare la messa in onda dell’inchiesta giornalistica che lo riguarda. Siamo di fronte a un fatto gravissimo. Quando chi è chiamato a vigilare sulla tutela dei diritti dei cittadini usa la propria posizione per ostacolare la libertà di stampa viene colpito il cuore stesso della democrazia. È arrivato il momento di una riflessione profonda sull’operato di quei componenti del Garante della Privacy che interpretano il loro ruolo come clava del potere politico. Agostino Ghiglia deve assumersi la responsabilità delle sue azioni e fare un passo indietro immediato”. Lo afferma in una nota il capogruppo del M5S in commissione di Vigilanza Rai Dario Carotenuto.
“Ci provano in tutti i modi a bloccare Report. Mi auguro che vada in onda su Rai Tre, stasera, come previsto e che il tentativo di bloccare la messa in onda sia vano. Come possiamo fidarci di un’Autorità di garanzia dopo le anticipazioni della puntata di Report? No, non possiamo fidarci. Ogni sentenza, ogni provvedimento dell’Autorità per la Privacy sarà da oggi segnato da un’ombra: non sapremo più se le decisioni sono state prese nel pieno della trasparenza e dell’indipendenza, o dopo essersi consultati con il partito di riferimento ù in questo caso Fratelli d’Italia, il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo scandalo che coinvolge Agostino Ghiglia, ex esponente di Alleanza Nazionale nominato proprio dal governo Meloni, è uno spartiacque. La sanzione inflitta a Report, il programma che ha documentato abusi di potere e opacità del potere politico, è diventata oggi il simbolo di un conflitto d’interessi intollerabile. E oggi lo stesso Ghiglia tenta addirittura di diffidare Report dalla messa in onda della puntata, nel tentativo di fermare l’informazione e di mettere un bavaglio al servizio pubblico. Come ha denunciato Sigfrido Ranucci, “quello che tenta di fare Ghiglia è mettere un bavaglio. È gravissimo, si tratta di interruzione di servizio pubblico. Un’Autorità di garanzia deve essere terza, indipendente, credibile. Qui non c’è più nulla di tutto questo. Chi è coinvolto deve trarre le conseguenze: le dimissioni sono l’unica via per restituire un minimo di fiducia nelle istituzioni e nella democrazia”. Così in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del PD ed europarlamentare.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Crosetto “Cori fascisti a Parma? Quelle persone vanno prese a calci e mandate via”
Pubblicato
1 giorno fa-
1 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “I cori fascisti di Parma si commentano da soli, sono qualcosa che nulla a che fare con Fratelli d’Italia e nulla doveva avere a che fare. Quelle persone vanno prese a calci e mandati via”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine di un evento elettorale a Napoli.
“Quello che sta succedendo è nella logica di questi anni. E’ un mondo, come dico da tempo, instabile, sempre più instabile, nel quale a prevalere sono gli scontri tra potenze e non tra grandi democrazie. In cui sembra che il destino e il futuro del mondo venga deciso in base alla potenza delle nazioni e non in base al diritto internazionale o ad altre logiche”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine di un appuntamento elettorale a Napoli sui test nucleari.
“Quello che avviene in Venezuela ha un significato particolare, se voi andaste nelle città americane vi rendereste conto del disastro che il fentanyl sta facendo su intere generazioni e su migliaia di persone, quindi penso che alla fine l’intervento contro il narcotraffico che arriva principalmente da quel paese sarà molto duro da parte degli Stati Uniti. Certo – ha aggiunto – che se il narcotraffico in un Paese è legato al Governo si pongono delle problematiche che dovrebbero essere affrontate anche in sede sovranazionale dagli organismi multilaterali”.
“Il referendum normalmente significa affidare l’ultima parola al popolo, quindi quando si esprime si prende atto di quello che ha deciso il popolo. Il problema è far capire bene di cosa si sta parlando. Io non penso che questa riforma contenga nulla di negativo. In Paesi democratici, penso alla Spagna, alla Francia, alla Germania, il sistema giudiziario è completamente diverso perché ad esempio i pubblici ministeri in questi tre Paesi sono sotto l’esecutivo. In Italia questo non avviene, rimarranno liberi di esercitare senza alcuna influenza dall’esecutivo, l’unica cosa che si fa è togliere alle correnti il Csm, ma non mi pare che sia un elemento che può in qualche modo influenzare il rapporto tra la magistratura e il suo lavoro”, ha aggiunto.
“Non penso che bloccare, dividere in due la magistratura giudicante da quella inquirente sia un problema, visto che a oggi lo 0,5% dei pm passano dall’altra parte, quindi stiamo parlando di una cifra irrilevante. E’ un tema più politico che reale, nessuno tocca la giustizia, anzi secondo me cerca di ricostruire le condizioni perché la giustizia diventi giustizia con la ‘g’ maiuscola, cioè capace di garantire tutti”, ha concluso Crosetto.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Politica
Papa Leone XIV “L’umanità soffre per le ingiustizie e le guerre, sentiamo il dovere di costruire la fraternità”
Pubblicato
1 giorno fa-
1 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il mistero della comunione dei santi ci ricorda qual è il destino finale dell’umanità: una grande festa in cui si gioisce insieme dell’amore di Dio, presente tutto in tutti, riconoscendo e ammirando la bellezza multiforme dei volti, tutti diversi e tutti somiglianti al volto di Cristo. Mentre pregustiamo questa realtà futura, sentiamo ancora più forte e doloroso il contrasto con i drammi che la famiglia umana sta soffrendo a causa delle ingiustizie e delle guerre. E tanto più impellente sentiamo il dovere di essere costruttori di fraternità”. Così Papa Leone XIV al termine della recita dell’Angelus a piazza San Pietro.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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