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Franco Zuccalà, il giornalista galantuomo

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Di Gaspare Borsellino
Quando a metà degli anni 80 iniziavo a muovere i primi passi di cronista sportivo per il Giornale di Sicilia prima e per vari quotidiani regionali dopo, Franco Zuccalà era una delle firme più note del panorama giornalistico nazionale. Si attendeva l’edizione del sabato del Tg1 delle 13,30 per vedere Il Pallone Racconta, storica rubrica televisiva dove Zuccalà raccontava la giornata di campionato con corsi e ricorsi storici, aneddoti e curiosità che rendevano i suoi servizi sempre unici e mai banali.
Per noi giovani “biondini” del giornalismo sportivo Franco era una Star inarrivabile che si ammirava solo in TV.
Ricordo pertanto ancora con grande emozione il mio primo incontro de visu con Franco più di un quarto di secolo fa, esattamente il 12 febbraio del 1997 in uno dei templi del calcio, lo stadio Wembley di Londra. Si giocava Inghilterra-Italia (vinta dagli azzurri con gol di Zola). Durante il tragitto che ci portava in pullman allo stadio vidi Franco Zuccalà con il suo elegante vestito di grisaglia grigia ed una cravatta rossa ed il suo inconfondibile cappello Borsalino.
Io timidamente mi avvicinai e lo salutai con grande rispetto. Non sapeva ancora che da lì a qualche settimana sarebbe stato mio esaminatore agli esami da professionisti a Roma. Nè nulla gli dissi io!
Così quando il 24 febbraio mi presentai alla sede dell’ordine e lo incontrai, lui sorpreso mi disse “Ma tu che ci fai qui?” Ed io quasi imbarazzato risposi “per fare gli esami…”.
A quel punto Franco mi diede del Lei e mi disse “ah, allora ci vedremo fra poco in aula”. Franco non mi risparmiò diverse domande, ma alla fine quando superai indenne gli esami si complimentò sinceramente. Da lì a pochi anni, però, le nostre strade si sarebbero incrociate nuovamente, ma questa volta per un lungo percorso professionale comune. A fine anni 90 infatti va in pensione dalla Rai, ma ancora con tanta voglia di lavorare e mettere al servizio degli altri la sua grande professionalità. Così nel 2000 inizia a seguire da inviato per l’agenzia Italpress gli Europei di calcio che si svolsero in Belgio e Olanda.
Da lì in poi è stato un grande girovagare per il mondo per seguire per Italpress 6 Europei e 4 Mondiali di Calcio e 4 Olimpiadi da quelle di Sydney del 2000 fino a Londra 2012, cimentandosi con grande umiltà a seguire e commentare discipline sportive non sempre sulle sue corde. Ma la professionalità di un giornalista si vede anche in queste cose.
Sono stati 23 anni ricchi di soddisfazioni, ed a volte anche di diversità di vedute, sempre chiarite fra persone per bene con un sorriso ed una pacca sulle spalle.
Quando una persona viene a mancare si rischia di cadere nella retorica di chi non c’è più, ma con tutti i difetti che ogni essere umano ha, non apparirò nè banale nè retorico nell’affermare che Franco era un Giornalista galantuomo, nei suoi tratti e nei suoi lineamenti, sempre pacato nei toni e preciso e puntuale nei suoi commenti e nelle sue analisi.
Oggi si direbbe un professionista d’altri tempi ed effettivamente Franco appartiene ad un mondo che oggi, ahimè, va estinguendosi.
Caro Franco ci mancherai e mi mancherai.
(ITALPRESS).

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Curtis, Cerasuolo e Quadarella d’oro agli Europei in vasca corta

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LUBLINO (POLONIA) (ITALPRESS) – Giornata di gloria per i portacolori azzurri agli Europei di nuoto in vasca corta, a Lublino. Sette le medaglie vinte dagli italiani nell’ultima sessione della kermesse polacca. Brilla Sara Curtis (CS Esercito/CS Roero), che è medaglia d’oro nei 50 dorso. La piemontese nuota il record europeo in 25”49 e batte la francese Analia Pigree (25”96) e l’olandese Maaike de Waard (25”97). Quarta la britannica Lauren Cox in 26”03. A ruota bronzo per Francesco Lazzari (Sport Club 12 Ispra) nei 50 dorso maschili. Il lombardo nuota a due centesimi dal primato personale (22″76) e si arrende solamente all’estone Ralf Tribuntsov (22″68) e al ceco Miroslav Knedla (22″69). Quarto posto per l’altro azzurro in questa finale, ovvero l’emiliano, del gruppo VVF Fiamme Rosse, Lorenzo Mora (22″83).

Gloria per gli azzurri poi nei 50 rana maschili. Simone Cerasuolo (GS Fiamme Oro/Imolanuoto) è medaglia d’oro. 25”67 (record italiano) il tempo del romagnolo, che tiene testa al turco Huseyin Emre Sakci, argento in 25”85. Bronzo per Nicolò Martinenghi (CC Aniene) in 25”86, con un ottimo ritorno. “Sono contento per la medaglia, ma non sono soddisfatto della mia gara. Nel riscaldamento non mi sono sentito bene, vincere era importante. Se a inizio anno mi avessero detto che avrei vinto Mondiale ed Europeo non ci avrei creduto”, ha detto Cerasuolo, a RaiSport, dopo la gara odierna.

Sempre Curtis è sul podio, medaglia d’argento, anche nei 50 stile libero, con Silvia Di Pietro (CS Carabinieri/CC Aniene) quarta. “È stato molto divertente. Sono contenta per l’oro nel dorso e per il record europeo. I 50 stile sono stata una sfida e sono contenta per essere riuscita a raggiungere entrambi i miei obiettivi”. Queste le parole, ai microfoni di RaiSport, di Sara Curtis dopo l’oro nei 50 dorso e l’argento nei 50 stile agli Europei in vasca corta di Lublino.

Nei 200 farfalla femminili poi arriva pure il bronzo inaspettato di Anita Gastaldi (Carabinieri e VO2 Nuoto Torino). L’azzurra nuota il record italiano di 2’04”07 e termina dietro solamente all’irlandese Ellen Walshe (oro in 2’03”24) e alla danese Helena Rosendahl Bach (argento in 2’03”55). Ottava posizione per Paola Borrelli (Fiamme Gialle e In Sport Rane Rosse) in 2’08”36.

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Arriva quindi l’oro di Simona Quadarella. La romana, tesserata CC Aniene, domina i 1.500 metri stile libero femminili e ferma il cronometro a 15’29”93. Argento alla tedesca Maya Werner (15’47”00); bronzo all’ungherese Ajna Kesely (15’51”73).

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Lazio-Bologna 1-1, Isaksen illude i biancocelesti, Odgaard risponde

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ROMA (ITALPRESS) – Nel giorno del ritorno da avversario di Ciro Immobile nell’Olimpico biancoceleste, Lazio e Bologna non vanno oltre l’1-1. Alla fine però ad essere in vantaggio nel conto dei rimpianti è la squadra di Italiano, incapace nel finale di sfruttare la superiorità numerica dal 79′ per il rosso a Gila. La sfida dell’Olimpico si chiude quindi con la firma degli attaccanti danesi in campo: Isaksen e Odgaard. Sono proprio loro a scaldare i guantoni dei portieri in avvio. Al 15′ Ravaglia salva il risultato su Isaksen dopo un errore di Casale. Situazione simile, ma sul fronte opposto al 30′: Marusic regala palla a Odgaard che trova però l’opposizione di Provedel. Al 38′ si sblocca il risultato: Isaksen deposita in rete dopo una respinta iniziale di Ravaglia sulla precedente conclusione di Zaccagni. Il vantaggio biancoceleste però dura pochissimo. E al 40′ si certifica la serata no di Nuno Tavares (ammonito in precedenza per un brutto fallo su Orsolini e sostituito all’intervallo). Il portoghese subisce il tunnel di Zortea che arriva a calciare: Provedel devia sul palo, ma Odgaard è più veloce di Gila nel fiondarsi sul tap in. Nel secondo tempo inizia lo show di Ravaglia. Al 62′ il portiere rossoblù nega il gol prima a Guendouzi e poi a Cancellieri. Dieci minuti dopo altri interventi su un tiro deviato del centrocampista francese e poi su un colpo di testa di Noslin. La svolta del match si ha al 79′: Gila viene prima ammonito per un intervento duro su Castro, poi riceve il rosso diretto per qualche parola di troppo all’indirizzo dell’arbitro Fabbri. La Lazio però gestisce benissimo l’inferiorità, chiudendo ogni spazio alla squadra di Italiano. Lazio a 19 punti in classifica. Bologna a 25. Per Ciro Immobile solo panchina nella sua partita speciale.
– foto Ipa Agency
(ITALPRESS).

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F1, Lando Norris è campione del mondo. A Verstappen non basta la vittoria del Gp di Abu Dhabi

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YAS MARINA (ABU DHABI) (ITALPRESS) –  Lando Norris è campione del mondo di Formula 1 per la prima volta in carriera. Il pilota della McLaren, nonostante qualche brivido nell’ultimo Gran Premio stagionale di Abu Dhabi, sale sul tetto del mondo grazie al terzo posto ottenuto alle spalle di Max Verstappen e di Oscar Piastri.

All’olandese, invece, non basta l’ottavo successo di quest’anno sul tracciato di Yas Marina, che lo porta a chiudere il campionato a sole due lunghezze di distanza da Norris. Un’annata straordinaria da parte del britannico che, dopo aver centrato 7 vittorie, 15 podi e 7 pole position, può finalmente liberare tutta la propria gioia.

Ottimo quarto posto per Charles Leclerc, che permette alla Ferrari di rialzare la testa arrivando ai piedi del podio davanti alla Mercedes di George Russell. L’altra Rossa di Lewis Hamilton rimonta dal sedicesimo all’ottavo posto, mentre Andrea Kimi Antonelli non va oltre la quindicesima piazza. Completano la top 10 di giornata Fernando Alonso (Aston Martin), Esteban Ocon (Haas), Nico Hulkenberg (Kick Sauber) e Lance Stroll (Aston Martin).

LE DICHIARAZIONI

Lando Norris: “Era un po’ di tempo che non piangevo. È stato un percorso molto lungo. Voglio ringraziare tutti i membri del team, i miei genitori che sono coloro che mi hanno sostenuto fin dall’inizio. È una sensazione fantastica, voglio congratularmi con Oscar e Max che non mi hanno reso la vita semplice. È stato un piacere correre con loro, mi sono divertito. È stata un’annata lunga, ma ce l’abbiamo fatta. Sapevo che sarebbe stata una gara lunga, ho continuato a spingere e a lottare fino alla fine. Sono molto fiero di me stesso e di tutte le persone che sto facendo piangere in questo momento. Investigazione? Sapevo che quello che avevo fatto era corretto e non mi sono preoccupato troppo”.

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Zak Brown: “L’anno scorso abbiamo chiuso il campionato lottando per il titolo costruttori contro la Ferrari, un team iconico. Quest’anno lotta bellissima per il titolo piloti contro Verstappen, che è veramente incredibile: per batterlo bisogna fare un grande lavoro. Anche dall’interno della squadra abbiamo avuto un po’ paura, ma avevamo due piloti che potevano giocarsi il titolo. Corrono duramente, ma in modo corretto. Sappiamo che questo comporta dei rischi, ma preferisco questo ad altre alternative. Non vedo l’ora di festeggiare il titolo anche con Oscar, sarà una bellissima notte”.

L’ORDINE DI ARRIVO

1. Max Verstappen (NED) Red Bull 1h26’07”469 alla media di 213.307 km/h
2. Oscar Piastri (AUS) McLaren +12”594
3. Lando Norris (GBR) McLaren +16”572
4. Charles Leclerc (MON) Ferrari +23”279
5. George Russell (GBR) Mercedes +48”563
6. Fernando Alonso (ESP) Aston Martin +67”562
7. Esteban Ocon (FRA) Haas +69”876
8. Lewis Hamilton (GBR) Ferrari +72”670
9. Nico Hulkenberg (GER) Kick Sauber +79”014
10. Lance Stroll (CAN) Aston Martin +79”523*

CLASSIFICA PILOTI

  1. Lando Norris (McLaren) 423 punti
  2. Max Verstappen (Red Bull) 421
  3. Oscar Piastri (McLaren) 410
  4. George Russell (Mercedes) 319
  5. Charles Leclerc (Ferrari) 242
  6. Lewis Hamilton (Ferrari) 156
  7. Kimi Antonelli (Mercedes) 150
  8. Alexander Albon (Williams) 73
  9. Carlos Sainz (Williams) 64
  10. Fernando Alonso (Aston Martin) 56
  11. Nico Hulkenberg (Kick Sauber) 51
  12. Isack Hadjar (Racing Bulls) 51
  13. Oliver Bearman (Haas) 41
  14. Liam Lawson (Racing Bulls) 38
  15. Esteban Ocon (Haas) 38
  16. Yuki Tsunoda (Red Bull) 33
  17. Lance Stroll (Aston Martin) 33
  18. Pierre Gasly (Alpine) 22
  19. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) 19

CLASSIFICA COSTRUTTORI

  1. McLaren 833 punti
  2. Mercedes 469
  3. Red Bull 451
  4. Ferrari 398
  5. Williams 137
  6. Racing Bulls 92
  7. Aston Martin 89
  8. Haas 79
  9. Kick Sauber 70
  10. Alpine 22

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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