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Economia

Automotive, al Tavolo di sviluppo Stellantis conferma impegno in Italia

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ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuto oggi nella Sala del Parlamentino di Palazzo Piacentini, sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, il primo incontro del Tavolo permanente per lo Sviluppo Automotive, istituito d’intesa con Stellantis in seguito al protocollo d’intesa Mimit-Anfia sottoscritto il 18 ottobre scorso. Obiettivo giungere a un accordo di sviluppo con Stellantis e tutti gli attori del settore automotive italiano per l’aumento dei livelli produttivi negli stabilimenti italiani, il consolidamento dei centri di ingegneria e ricerca, maggiori investimenti sui modelli innovativi, la riqualificazione delle competenze dei lavoratori e il sostegno alla riconversione della filiera della componentistica. Il ministro Urso, nel suo intervento in apertura dei lavori, ha sottolineato l’importanza di invertire la progressiva contrazione dei volumi produttivi in Italia, dove l’anno scorso sono state prodotte appena 450mila autovetture a fronte di un milione e 400mila immatricolazioni, con l’obiettivo di raggiungere con Stellantis almeno 1 milione di veicoli prodotti nel nostro Paese. Ha poi affrontato il tema degli strumenti incentivanti, che in un prossimo futuro dovranno stimolare l’acquisto di auto effettivamente prodotte in Italia o potranno essere ripensati per accompagnare nella transizione verde la filiera della componentistica e tutto l’indotto, o comunque promuovendo l’insediamento di altre case produttive nel nostro Paese. Stellantis ha ribadito “la centralità dell’Italia nella strategia globale del Gruppo e la volontà di creare un futuro sostenibile per le attività italiane”.
Stellantis ha ribadito impegni sugli impianti italiani. Il gruppo partecipa alla joint venture con Saft/TotalEnergie e Mercedes-Benz nella Automotive Cells Company (ACC), che prevede la costruzione della terza gigafactory europea di ACC presso il sito di Termoli. Nello stabilimento di Melfi, in Basilicata, è stato illustrato ai sindacati il calendario delle varie auto elettriche che saranno prodotte sulla piattaforma Stla Medium per diversi marchi Stellantis. La prima vettura sarà una DS Automobiles e l’avvio della produzione avverrà nell’ultimo trimestre del 2024. Ci sarà anche una Lancia, la Gamma, in arrivo nel 2026. A Pratola Serra si rafforzerà la propria capacità di fornire il motore B2.2 per coprire il fabbisogno totale di Stellantis. Lo stabilimento di Atessa sarà uno dei principali punti di produzione a livello mondiale per Stellantis di nuovi veicoli commerciali elettrificati per i marchi Citroen, Fiat Professional, Opel, Peugeot e Vauxhall, nell’ambito dell’offensiva strategica Pro One per la divisione veicoli commerciali di Stellantis. Pomigliano ha visto l’arrivo di prodotti particolarmente competitivi come l’Alfa Romeo Tonale e la Dodge Hornet per il mercato statunitense. Oggi lo stabilimento lavora su 2 turni per 6 giorni alla settimana sia per il Tonale/Hornet che per la Panda, che continua a essere un modello vincente, soprattutto grazie alla versione ibrida. Grazie a questi successi, Stellantis garantisce anche la piena occupazione dei lavoratori italiani provenienti da altri stabilimenti in fase di transizione per sostenere i loro colleghi di Pomigliano.
Se gli sviluppi normativi e le condizioni competitive dello stabilimento di Pomigliano lo consentiranno, è intenzione di Stellantis estendere il ciclo di vita della Panda e quindi sostenere lo stabilimento fino all’arrivo del nuovo ciclo di modelli. A Cassino ha beneficiato di investimenti e si sta attualmente riorganizzando per introdurre la piattaforma elettrica all’avanguardia Stla Large per produrre la prossima generazione di veicoli di marchi premium e di lusso come Alfa Romeo e Maserati. La produzione dell’MC20 è stata avviata con successo a Modena. Un nuovo reparto di verniciatura, denominato “FuoriSerie”, dedicato alla personalizzazione dei modelli del Tridente, sarà allestito presso lo stabilimento di Modena il prossimo anno. A Cento è stata creata un’importante business unit dedicata alla produzione di motori industriali e marini. Durante il tavolo, Stellantis ha anche ricordato l’investimento di milioni di euro a tre cifre a Mirafiori per un nuovissimo “grEEn-campus”, annunciato all’inizio dello scorso luglio, che contribuirà alla coraggiosa ambizione di Stellantis di essere carbon neutral entro il 2038. E poi ha ricordato che, nell’ambito della joint venture con Punch Powertrain, denominata e-Transmissions, Torino ospiterà anche uno stabilimento avanzato per la produzione e la fornitura di innovative trasmissioni elettrificate per la nuova generazione di modelli ibridi e Phev dell’azienda. L’impianto sarà operativo all’inizio del 2024 con una capacità installata di 600.000 trasmissioni elettrificate all’anno per supportare le esigenze complessive di Stellantis.
“Oggi abbiamo riaffermato ancora una volta il forte impegno di Stellantis nei confronti del Paese e la centralità dell’Italia nella strategia globale del Gruppo”, ha detto il responsabile di Corporate Affairs Italia, Davide Mele. “Abbiamo presentato un piano condiviso con missioni specifiche per ogni stabilimento che porterà il Gruppo a produrre il più ampio portafoglio di veicoli degli ultimi 10 anni, ampliando l’offerta dei nostri 10 marchi per coprire altrettanti segmenti di mercato. Ma, come viene sottolineato nel piano di lavoro condiviso con il ministero, per raggiungere gli obiettivi finali, al di là del livello di performance di ogni impianto, sono cruciali una serie di fattori abilitanti specifici, come la cancellazione dell’impatto della normativa Euro 7 per la continuazione della produzione di modelli accessibili in Italia, gli incentivi adeguati per i clienti di veicoli elettrici per sostenere il mercato e lo sviluppo della rete di ricarica, e il miglioramento della competitività industriale di Stellantis e dei fornitori italiani, incluso il costo dell’energia”. L’attività del Tavolo permanente proseguirà ora articolandosi in 5 gruppi di lavoro: sul mercato (incentivi, future evoluzioni) a guida Mimit, sulla competitività (efficientamento, energia, ecc.) a guida Regioni, sulla componentistica a guida Anfia, su lavoro e competenze a guida delle organizzazioni sindacali e, infine, su ricerca e sviluppo centri di ingegneria a guida Mimit prossimo incontro del Tavolo è previsto entro gennaio 2024.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Mimit –

Economia

Fs, completati 1400 chilometri di rete con il sistema avanzato Ertms

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ROMA (ITALPRESS) – Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ha completato l’installazione dell’avanzato sistema ERTMS (European Rail Transport Management System) su 1.400 chilometri di rete raggiungendo così, come da cronoprogramma, il traguardo di medio termine previsto dalla misura 1.4 della missione M3C1 del PNRR per lo sviluppo del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario.

L’intervento è finanziato con 2,5 miliardi di euro provenienti da fondi PNRR e interesserà complessivamente circa 2.800 chilometri di rete da ultimare entro giugno 2026, in coerenza con l’obiettivo strategico di estendere la tecnologia ERTMS, già adottata sulle linee alta velocità, all’intera rete gestita da RFI. Gli interventi di upgrade tecnologico appena conclusi rappresentano un esempio tangibile dei benefici derivanti dai 1.200 cantieri attivi ogni giorno e dal numero crescente di interruzioni degli ultimi anni, passate dalle 160mila del 2023 alle 345mila previste per il 2025, la maggior parte nei periodi di minore afflusso di lavoratori e studenti pendolari. 

I lavori, eseguiti da Hitachi, Alstom, Mermec e Progress Rail, hanno coinvolto complessivamente circa 2mila maestranze tra tecnici del Gruppo FS Italiane, appartenenti alle società operative RFI e Italferr, e delle ditte appaltatrici. Sono 21 le linee o tratti di linee ad aver beneficiato dell’attrezzaggio ERTMS, su complessivi 1.489 chilometri: a Nord Domodossola-Arona, Gallarate-Rho, Merano-Bolzano, Rovigo-Chioggia; al Centro la Direttissima Firenze-Roma, Viareggio-Bivio Arcola, Grosseto-Civitavecchia, Civitanova Marche-Albacina, Terni-Sulmona, Campoleone-Nettuno, Ciampino-Frascati/Albano, Roccasecca-Avezzano; al Sud Roma-Napoli AV/AC (upgrade tecnologico ERTMS in esercizio), Lamezia Terme Centrale-Catanzaro Lido, Catanzaro Lido-Sibari; nelle Isole Cagliari-Oristano, Oristano-Chilivani, Chilivani-Olbia-Golfo Aranci, Siracusa-Canicattì, Caltanissetta Xirbi-Aragona Caldare-Lercara, Alcamo-Trapani via Castelvetrano.

L’ERTMS è il più evoluto sistema nel panorama internazionale in ambito di segnalamento ferroviario e per questo è stato scelto dall’Unione Europea come standard unico per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni. Attualmente in Italia sono 1.200 i chilometri di rete attrezzata con tale tecnologia in grado di garantire una maggiore affidabilità dell’infrastruttura determinando un miglioramento della regolarità della circolazione e della qualità del servizio. Oltre a prestazioni più elevate, l’ERTMS permette anche un risparmio sui costi di gestione e manutenzione rispetto ai tradizionali sistemi di segnalamento.

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Le attività proseguiranno nei prossimi mesi e interesseranno linee convenzionali, nodi urbani e i Corridoi Europei su tutto il territorio nazionale, compresa la Direttissima Roma-Firenze dove gli interventi sono stati già realizzati nel tratto Rovezzano-Orvieto e nei prossimi mesi si procederà con l’attivazione della tecnologia sui restanti 105 Km fra Orvieto e Settebagni, comprensivi delle relative interconnessioni. L’ERTMS favorisce l’interoperabilità tra operatori ferroviari provenienti da diverse nazioni e migliora le prestazioni aumentando l’affidabilità, permettendo il passaggio di un numero maggiore di treni e contribuendo a una maggiore puntualità.

Attraverso le informazioni scambiate in modo continuo via radio fra il sottosistema di terra e di bordo è possibile seguire, istante per istante, la marcia del treno fornendo al macchinista preventivamente tutte le indicazioni necessarie alla guida, con l’attivazione della frenatura d’emergenza nel caso in cui non siano rispettati tutti i parametri o la velocità del treno superi quella consentita. Una tecnologia radio interoperabile applicata finora all’alta velocità ma nata per essere adattabile a tutte le tipologie di treni, che sarà estesa progressivamente alle linee convenzionali coordinando in parallelo l’attrezzaggio dei convogli ferroviari.

“Una azione che comporterà benefici sul piano paesaggistico, con l’eliminazione dei sistemi di segnalamento che oggi costeggiano i binari, e su quello ambientale, grazie al risparmio energetico insito nel sistema che permette di regolare la velocità, l’accelerazione e la frenatura dei treni – sottolinea il gruppo Fs -. L’ERTMS rappresenta il migliore investimento nel breve periodo per innalzare le performance della rete e renderla più moderna, più resiliente, interconnessa ed accessibile. Dal punto di vista tecnico, ERTMS è la tecnologia di ultima generazione che offre ulteriori opportunità in termini di prestazioni, sicurezza e regolarità del servizio offerto: recuperi di percorrenza grazie ad un costante monitoraggio e ricalibrazione della velocità massima in relazione sia allo specifico itinerario percorso all’interno di una stazione sia all’andamento reale della circolazione; innalzamento della velocità massima ammessa, compatibilmente con le caratteristiche dell’infrastruttura riduzione impatto sulla circolazione stradale in corrispondenza dei passaggi a livello, la cui chiusura viene avviata sulla reale marcia del treno; miglioramento della tempestività delle informazioni al pubblico (informazione puntuale sull’arrivo legata all’individuazione della posizione esatta)”. “La messa a terra degli interventi finanziati con i fondi PNRR, con il contestuale raggiungimento dei relativi traguardi, prosegue nel rispetto dei tempi come dimostra lo stato di avanzamento delle grandi opere e il completamento della prima fase dei lavori di riqualificazione delle stazioni al Centro-Sud”, conclude la nota.

-Foto ufficio stampa Fs Italiane-
(ITALPRESS).

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Inps, intesa tecnico-procedurale con l’ente previdenziale albanese

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ROMA (ITALPRESS) – Il ministro dell’Economia, Cultura e dell’Innovazione della Repubblica di Albania, Blendi Gonxha, ha ricevuto ieri una delegazione guidata dal direttore generale dell’Inps, Valeria Vittimberga, con la quale è stato discusso lo stato di avanzamento dell’accordo bilaterale italo-albanese sulla sicurezza sociale, siglato dai ministri Antonio Tajani e Igli Hasani e ratificato dai Parlamenti dei due Paesi, entrato in vigore lo scorso 1° luglio.

In tale occasione l’Inps e l’ente previdenziale albanese hanno firmato l’intesa tecnico-procedurale sulla telematizzazione dello scambio di informazioni, in attuazione dell’accordo italo-albanese. “L’importanza dell’accordo di sicurezza sociale tra i nostri Paesi è evidente– ha dichiarato Vittimberga- perché avrà effetti positivi sulla tutela dei diritti previdenziali dei lavoratori, garantendo il giusto riconoscimento dei contributi versati in entrambi gli Stati e potrà anche favorire l’attività delle imprese”.

Il direttore generale ha poi evidenziato la rilevanza dell’intesa tecnico-procedurale per lo scambio telematico di informazioni previdenziali tra l’Inps e l’omologo ente albanese che creerà valore sia per i cittadini sia per gli enti previdenziali. Da un lato, infatti, lo scambio telematico delle informazioni ridurrà i tempi di erogazione delle prestazioni, aumentando l’efficienza nella gestione delle domande. Dall’altro, diminuirà il rischio di erogazione di prestazioni indebite e migliorerà la qualità del servizio, senza pregiudizio per la sicurezza e la riservatezza delle informazioni trasmesse. L’intesa tecnico-procedurale rappresenta un’importante innovazione per l’Inps. Infatti, l’Albania sarà il primo stato non appartenente all’Ue o all’Efta con cui l’Italia scambierà telematicamente i formulari di sicurezza sociale.

-Foto ufficio stampa Inps-
(ITALPRESS).

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Inps, assegno unico universale: nei primi cinque mesi del 2025 erogati alle famiglie 8,1 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Nei primi cinque mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 8,1 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,9 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022.

Sono i dati contenuti nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) pubblicato oggi con riferimento al periodo marzo 2022 – maggio 2025, che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) fino a dicembre 2023.

Sono 6.113.758 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l’assegno nel 2025, per un totale di 9.666.991 figli: l’importo medio per figlio a maggio 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 169 €, e va da circa 57 € per chi non presenta ISEE o supera la soglia massima (che per il 2025 è pari a 45.939,56 €), a 224 € per la classe di ISEE minima (17.227,33 € per il 2025).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS9.

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