Seguici sui social

Cronaca

Azzurri della 4×50 mista si confermano sul tetto d’Europa

Pubblicato

-

OTOPENI (ROMANIA) (ITALPRESS) – Prima medaglia d’oro per l’Italnuoto ai 22esimi Europei di nuoto in vasca corta in svolgimento all’Aquatics Complex di Otopeni, in Romania. La staffetta azzurra maschile 4×50 mista, composta da Lorenzo Mora, Thomas Ceccon, Nicola Martinenghi e Lorenzo Zazzeri, si conferma sul trono continentale vincendo la finale con il tempo di 1’30″78 davanti a Gran Bretagna (argento in 1’32″60) e Olanda (bronzo in 1’33″03). In avvio di giornata Mora aveva conquistato anche il bronzo nei 50 dorso maschili. Il 25enne carpigiano aveva chiuso al terzo posto in 23″10; oro al francese Mewn Tomac (22″84), argento al tedesco Ole Braunschweig (23″00). Per la Nazionale, poi, argenti di Simona Quadarella e Benedetta Pilato. Quadarella si piazza seconda negli 800 sl con il crono di 8’14″83, battuta
solo dalla francese Anastasiia Kirpichnikova, oro in 8’08″48;
bronzo per l’ungherese Ajna Kesely (8’18″73). “Il mio obiettivo
non era vincere ma fare un tempo più soddisfacente, invece non è
stato così”, ha detto a Raisport l’azzurra a caldo. Pilato è invece d’argento nei 100 rana femminili in 1’03″76 alle spalle dell’estone Eneli Jefimova (oro in 1’03″21); bronzo per l’olandese Tes Schouten (1’04″04). Settima posizione per l’altra azzurra Martina Carraro (1’05″47). Matteo Rivolta si ferma ai piedi del podio nei 100 farfalla: l’azzurro è quarto in 50″42. Oro allo svizzero Noe Ponti (48″47, nuovo record dei campionati), argento al francese Maxime Grousset (49″00) e bronzo al britannico Jacob Peters (49″98). Ottava piazza nei 50 sl femminili per Sara Curtis (24″31); titolo continentale alla svedese Michelle Coleman (23″52) sulla francese Bedryl Gastaldello (23″71) e la danese Julie Kepp Jensen (23″89). Domani tanti azzurri in finale: Lorenzo Zazzeri e Alessandro
Miressi nei 50 stile libero, Alessia Polieri nei 200 farfalla, Nicolò Martinenghi e Simone Cerasuolo nei 100 rana, Margherita Panziera nei 200 dorso e Costanza Cocconcelli nei 100 misti.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

Papa Leone XIV “Ridurre Gesù a leader o superuomo è ateismo di fatto”

Pubblicato

-

CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere”. Così papa Leone XIV, nell’omelia durante la prima messa da pontefice, nella Cappella Sistina, con i cardinali.
“Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito – prosegue il pontefice -. Eppure, proprio per questo, sono luoghi in cui urge la missione, perchè la mancanza di fede porta spesso con sè drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco”.
“Anche oggi non mancano i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto”.
“Questo è il mondo che ci è affidato, nel quale, come tante volte ci ha insegnato Papa Francesco, siamo chiamati a testimoniare la fede gioiosa in Gesù Salvatore. Perciò, anche per noi, è essenziale ripetere: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E’ essenziale farlo prima di tutto nel nostro rapporto personale con Lui, nell’impegno di un quotidiano cammino di conversione. Ma poi anche, come Chiesa, vivendo insieme la nostra appartenenza al Signore e portandone a tutti la Buona Notizia – aggiunge il pontefice -. Dico questo prima di tutto per me, come Successore di Pietro, mentre inizio la mia missione di Vescovo della Chiesa che è in Roma, chiamata a presiedere nella carità la Chiesa universale, secondo la celebre espressione di Sant’Ignazio di Antiochia. Egli, condotto in catene verso questa città, luogo del suo imminente sacrificio, scriveva ai cristiani che vi si trovavano: «Allora sarò veramente discepolo di Gesù Cristo, quando il mondo non vedrà il mio corpo». Si riferiva all’essere divorato dalle belve nel circo – e così avvenne -, ma le sue parole richiamano in senso più generale un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perchè rimanga Cristo, farsi piccolo perchè Lui sia conosciuto e glorificato, spendersi fino in fondo perchè a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo. Dio mi dia questa grazia, oggi e sempre, con l’aiuto della tenerissima intercessione di Maria Madre della Chiesa”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

ZONA LOMBARDIA – 9 MAGGIO 2025

Pubblicato

-

Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

Commentate la diretta oppure scriveteci: info@lombardialive24.it.

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Meloni “Moro e Impastato due simboli uccisi da forze oscure”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Oggi ricordiamo Aldo Moro e Peppino Impastato, due figure diverse, che hanno segnato la storia recente d’Italia, accumunate da un tragico destino: il 9 maggio 1978, persero la vita per mano di due delle forze oscure – le Brigate Rosse e Cosa Nostra – che hanno insanguinato la nostra Nazione negli anni bui del terrorismo e della mafia”. Così su X il premier Giorgia Meloni.

Aldo Moro, uomo delle Istituzioni, rapito e ucciso da chi voleva piegare lo Stato con la violenza e l’intolleranza ideologica. Peppino Impastato, assassinato per aver denunciato e sfidato a viso aperto e senza paura il potere mafioso. Due simboli, caduti per altro nel pieno di quegli “anni di piombo” che hanno segnato l’Italia con il sangue di troppi innocenti: servitori dello Stato, rappresentanti delle Istituzioni, cittadini, giovani di diverse idee politiche – prosegue il presidente del Consiglio -. Nel Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo, rinnoviamo il nostro impegno a difendere la libertà, la giustizia e la legalità. La loro eredità ci ricorda che l’Italia non si piega davanti a chi semina morte e paura. Onoriamo il loro sacrificio, costruendo ogni giorno una Nazione più forte, unita e libera. No alla violenza politica, di qualsiasi colore, e all’oppressione mafiosa”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.