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Cronaca

Castelli “Dal Superbonus effetto tossico sulla ricostruzione post-sisma”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Superbonus “ha prodotto un effetto tossico” sulla ricostruzione post-terremoto “perchè molte imprese si sono orientate verso il 110, lasciando sguarniti i cantieri del sisma”. Lo ha detto Guido Castelli, commissario straordinario di Governo per la ricostruzione post-sisma del 2016, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
Un altro effetto negativo del Superbonus è che “quando le imprese sono tornate a occuparsi di sisma”, avevano “i cassetti fiscali pieni e una fragilità economica che ha fatto perdurare questo effetto tossico. E’ stato un delitto non utilizzare quei soldi per la grande emergenza di un Paese in cui un terzo dei Comuni si trova in zone altamente vulnerabili: il Sisma bonus ha assorbito meno del 10% di quei 130 miliardi di costo e invece tutti si sono dati ai cappotti e agli infissi. Quando si verificherà la prossima scossa – che ci sarà, è inutile incrociare le dita o toccare ferro – dovremmo togliere i cappotti pagati dai contribuenti italiani per vedere se ci sono lesioni sugli immobili. Prima di fare i cappotti, bisognava trovare il modo di consolidare le strutture: rischiamo di avere altri disastri perchè si è invertito l’ordine delle priorità”. A che punto è la ricostruzione? “Sono stato chiamato a superare le molte false partenze che hanno afflitto la procedura, che si annunciava già particolarmente complessa: si parla spesso del terremoto, ma in realtà sono stati quattro che si sono susseguiti tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio del 2017, per oltre 8mila km di cratere”. Il governo ha cercato di “dare un cambio di passo e posso dire che finalmente, dopo 11 mesi, i dati ci dicono che quel cambio di passo c’è stato: a novembre abbiamo fatto il record delle liquidazioni che materialmente stiamo facendo in favore delle imprese che lavorano concretamente nei cantieri, stiamo lavorando senza sosta e abbiamo semplificato molto”, ha spiegato.
Per quanto riguarda gli immobili privati “c’è un problema molto importante: su 50mila pratiche da terremoto che attendevamo, abbiamo avuto 29mila progetti depositati e ancora mancano 20mila progetti. C’è un problema di saturazione della classe tecnica, perchè abbiamo quasi completato la presenza professionale: i tecnici che si stanno applicando sul tema sono appena 4.000, quindi abbiamo un problema di ‘cilindratà. Sto facendo continuamente un appello affinchè siano anche altri i tecnici che si occupino di questa cosa”. Per Castelli “c’era una diffidenza che circondava gli operatori professionali, tante norme si affastellavano: via via abbiamo ‘disincrostatò, dando ai singoli progettisti il compito di prendersi le proprie responsabilità”. E’ necessario ricostruire ma bisogna anche “mantenere il flusso minimo vitale in zone che, anche prima del 24 agosto 2016, erano ‘malconcè dal punto di vista demografico e della vitalità economica: c’è un modello economico e sociale da rivedere”, per questo “abbiamo avuto la possibilità di utilizzare 1,8 miliardi di Fondo complementare al PNR Sisma per stimolare economicamente le imprese. I risultati sono stati davvero soddisfacenti: di fronte a 600 milioni messi in campo per lo stimolo alle imprese, abbiamo avuto richieste per 1,5 miliardi: vuol dire che c’è vita nel cratere”, ha sottolineato.
Il Centro Italia è fatto da piccole e medie imprese, start up giovanili, grandi aziende. “Abbiamo cercato di non escludere nulla: la nostra idea era quella di superare l’idea di un Appennino ‘presepè dove si va anche a passeggiare, ma dove ci sono anche delle realtà industriali importanti, per arrivare fino alle comunità energetiche rinnovabili e a un piano di viabilità che è il presupposto perchè la gente torni a vivere” in questi luoghi. Questo piano, “che serve a far uscire dall’isolamento quel quadrante del Centro Italia, complessivamente cuba 2,7 miliardi: in un anno abbiamo messo a terra 1,1 miliardi, non è poco in un’Italia in cui non si sa spendere”, ha proseguito Castelli. “Questo Centro sta scivolando verso Sud: dobbiamo recuperare la spina dorsale dell’Italia”. E’ uno dei motivi per cui è andato alla Cop28? “Assolutamente. Crisi climatica e crisi demografica sono due facce della stessa medaglia: se ripopoliamo l’Appennino – e questo è uno degli obiettivi impliciti della ricostruzione – creiamo le condizioni” anche per contenere “le 600mila frane attive che ci sono in Italia, attraverso un comportamento che non ha nulla a che fare con la pur necessaria limitazione dell’anidride carbonica: un vigneto trattiene una frana più del bosco, però se non ci sono gli uomini che coltivano la terra poi piangiamo i lutti”. Serve “un atteggiamento pragmatico e non ideologico: l’Italia è fragilissima e anche gli obiettivi di contenimento dell’inquinamento vanno declinati sulle specificità della nostra nazione. Non siamo un atollo del Pacifico, possiamo fare quel che riusciamo con l’elettrico ma è più importante che questo manufatto meraviglioso che si chiama Italia possa indebolirsi sempre di meno”. Quali sono i primi obiettivi per il 2024? “Sicuramente Amatrice: è il posto dove si è più indietro, ci sono tanti problemi. Dopo sette anni ancora troppa gente è fuori dalle proprie case: la bacchetta magica non ce l’ho, però devo dare quello che è possibile per far sì che il vuoto e la desolazione non siano prive di uno sguardo delle istituzioni”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Zelensky “I russi vogliono la distruzione totale della vita”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ciò che i russi vogliono è la completa distruzione della vita. In oltre undici anni di guerra della Russia contro l’Ucraina, hanno portato una sola novità sulla nostra terra, la più diffusa ‘eredità’ russa: rovine e morte. Dobbiamo continuare a resistere. Ringrazio tutti coloro che in tutto il mondo stanno aiutando. I russi si stanno preparando a continuare la guerra e stanno ignorando tutte le proposte di pace. Devono essere ritenuti responsabili”.

Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio su X. “Stiamo lavorando per rafforzare la difesa aerea dell’Ucraina. Abbiamo urgente bisogno di segnali positivi dagli Stati Uniti in merito ai sistemi di difesa aerea”, aggiunge. “Stiamo ancora aspettando una risposta alla nostra richiesta di acquisto di sistemi che possano aiutare. Ringrazio i paesi europei per le forniture. Dobbiamo anche raggiungere risultati nella produzione congiunta di sistemi di difesa aerea e missili, questo è assolutamente essenziale per tutta la nostra Europa. Solo il tempo ci separa da quel risultato, e ciò che conta di più è accorciare quel tempo”, conclude Zelensky.

-Foto IPA Agency-

(ITALPRESS)

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Medio Oriente, Conte “Cittadini stanchi di un governo immobile”

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ROMA (ITALPRESS) – “I cittadini sono stanchi di un governo che di fronte a un genocidio preferisce in Parlamento stare immobile seduto e non fare neppure silenzio per le 60mila vittime di Gaza. L’opinione pubblica, al di là della sensibilità politica, di fronte alla disumanità interviene e dice adesso basta. Non intendiamo assecondare questo vostro balbettio, ipertatticismo a un governo criminale”. Così il presidente M5S, Giuseppe Conte, alla manifestazione per Gaza. “Questa è la piazza dell’umanità contro uno sterminio sistematico che va avanti da 20 mesi con tanti governi, a partire da quello italiano, che stanno facendo finta di non vedere e ancora oggi balbettano. Ci sono misure concrete nella nostra mozione unitaria da cui parte questa iniziativa. La presenza di tantissimi cittadini oggi è il segno che l’opinione pubblica e gli italiani non ci stanno più”, ha aggiunto. “Il nostro governo dovrebbe dichiarare un embargo totale di tutte le fornitore militari. Non dovremmo più accettare forniture da Israele. Questo massacro non può proseguire con i nostri soldi”, ha concluso Conte.
(ITALPRESS).
-Foto: xl5/Italpress

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Cronaca

Gauff regina al Roland Garros, Sabalenka battuta in finale

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Per la prima volta in carriera, Coco Gauff conquista il titolo del Roland Garros femminile, secondo Slam stagionale andato in scena sulla terra battuta parigina. La tennista statunitense, numero 2 della classifica Wta e del seeding, si è imposta in finale in rimonta sul rosso del Philippe-Chatrier sulla bielorussa Aryna Sabalenka, leader del ranking mondiale e del tabellone, in tre set con il punteggio di 6-7(5) 6-2 6-4, maturato in due ore e 38 minuti di gioco. Per la 21enne giocatrice di Atlanta, reduce dalla finale persa agli Internazionali d’Italia contro Jasmine Paolini, si tratta del secondo torneo dello Slam messo in bacheca dopo l’Us Open del 2023 e del decimo titolo conquistato nel circuito, il secondo su terra battuta dopo Parma. Nell’albo d’oro Gauff subentra alla polacca Iga Swiatek, vincitrice a Parigi quattro volte, di cui tre consecutivamente (2020, 2022, 2023 e 2024). Domani, domenica, tanta Italia al Roland Garros: alle 11, le campionesse olimpiche in carica Sara Errani e Jasmine Paolini, teste di serie numero 2, sfideranno per il trofeo del doppio femminile la coppia composta dalla kazaka Anna Danilina e dalla serba Aleksandra Krunic, mentre non prima delle 15 andrà in scena il match più atteso, lo scontro diretto per il titolo nel singolare maschile tra l’azzurro Jannik Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz, rispettivamente numero 1 e 2 del mondo e del tabellone, fresca rivincita della finale degli Internazionali andata al murciano.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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