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Cronaca

Banca Ifis dona borse di studio per 160 mila euro al Coni

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ROMA (ITALPRESS) – Banca Ifis rafforza il proprio sostegno al mondo dello sport e ai giovani erogando al CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano -, per il terzo anno consecutivo, un finanziamento destinato a borse di studio pari a 160mila euro che saranno distribuite ai medagliati juniores del 2023.
L’iniziativa è stata presentata alla stampa presso la Sala Giunta del CONI dal presidente del Comitato Olimpico, Giovanni Malagò, e dal presidente di Banca Ifis, Ernesto Furstenberg Fassio, che per l’occasione ha illustrato i risultati dell’applicazione del modello di “misurazione d’impatto sociale”, sviluppato dalla Banca con il Politecnico di Milano, a questa attività dedicata ai giovani atleti medagliati.
“Siamo felici di rinnovare, ancora una volta, il nostro sostegno al CONI e valorizzare così il movimento sportivo giovanile italiano – ha detto Furstenberg Fassio -. Lo sport come strumento di inclusione sociale e di crescita personale per i nostri giovani talenti è uno dei pilastri su cui si poggia l’azione di Kaleidos, il Social Impact Lab attraverso il quale Banca Ifis promuove la propria agenda sociale. Anche per questo motivo, abbiamo compiuto un ulteriore passo avanti applicando il nostro modello di misurazione dell’impatto sociale alle borse di studio erogate al CONI nel 2022”. “L’analisi condotta – ha spiegato – sottolinea l’impatto positivo che può produrre la collaborazione tra il settore pubblico e una banca privata come quella tra Banca Ifis e CONI. Siamo orgogliosi del messaggio che ci arriva dai giovani atleti che hanno beneficiato delle borse di studio, i quali hanno dichiarato come il nostro sostegno abbia avuto una forte incidenza sul proprio benessere personale, sulle performance sportive e, di conseguenza, anche sulle loro prospettive future”
Attraverso il “modello di misurazione d’impatto”, sviluppato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis in collaborazione con Triadi – spin-off del Politecnico di Milano – Banca Ifis ha evidenziato che per ogni euro investito nelle Borse di Studio agli atleti produce un impatto sociale pari a 3,3 euro. In sintesi, quindi, i 160mila euro erogati generano un impatto sociale pari a 526mila euro, ovvero 3,3 volte.
L’impatto sociale è il risultato della combinazione di quattro elementi di monetizzazione del valore generato: la valorizzazione della crescita del benessere personale degli atleti delle proprie capacità; la riduzione dei costi sostenuti dalla pubblica amministrazione per il supporto degli inattivi; la valorizzazione della formazione professionale, resa accessibile grazie alle borse di studio; iv) la monetizzazione delle maggiori possibilità occupazionali e della crescita professionale perseguita dai giovani medagliati.
La parte quantitativa ottenuta dall’applicazione del modello di misurazione, è il risultato di quanto emerso dallo studio che Banca Ifis ha realizzato sugli effetti che le borse di studio hanno avuto sui giovani atleti beneficiari. Gli sportivi coinvolti hanno evidenziato tre aree di impatto positivo sulla loro quotidianità: il benessere personale, le performance sportive e le prospettive future. Le interviste condotte sul campione di atleti beneficiari di borsa di studio, nel corso del 2022, hanno evidenziato che: il 62% degli atleti ha potuto meglio conciliare lo studio con gli allenamenti; il 68% ha dichiarato di essere riuscito a concentrarsi maggiormente sull’attività sportiva, con forti benefici sulle performance; il 51% ha migliorato i propri risultati scolastici; il 68% ritiene di avere oggi maggiori possibilità di trovare lavoro una volta terminati gli studi.
Le dichiarazioni degli atleti trovano riscontro nei risultati sportivi da loro ottenuti nel corso delle manifestazioni sportive del 2023. I giovani sportivi beneficiari di borse di studio Banca Ifis hanno vinto 143 medaglie contro le 135 totali del 2022 (+6%), con una incidenza degli ori che cresce di 9 punti percentuali passando dal 34% del totale 2022 al 43% del totale 2023. I successi sportivi, inoltre, contribuiscono alla crescita del “personal branding” dei giovani atleti producendo una crescita media della fanbase social del +103% nel 20231.
Lo sport come strumento di inclusione sociale rappresenta uno degli ambiti d’azione di Kaleidos, il Social Impact Lab di Banca Ifis voluto dal Presidente Ernesto Fùrstenberg Fassio che nel triennio 2022-24 promuoverà iniziative sociali con un piano di investimenti da 6 milioni di euro.
Tra le iniziative sviluppate nell’ambito dello sport rientra il sostegno ai giovani atleti del CONI attraverso la donazione di borse di studio a favore degli atleti azzurri; il Torneo Ravano di Genova – il principale appuntamento calcistico europeo dedicato alle scuole primarie – supportato dalla UEFA; la realizzazione, nel 2022, di un nuovo campo da calcio per l’Istituto Opera Don Bosco Sampierdarena di Genova, situato in una delle aree più critiche della città.
A livello professionistico, Banca Ifis dal 2021 è Main Sponsor di U.C. Sampdoria comparendo sulle maglie di tutte le formazioni maschili, femminili e giovanili. L’impegno della Banca nello sport abbraccia anche la dimensione economica e sociale di tutte le componenti dello sport: per offrire ai decisori, pubblici e privati, dati e informazioni utili per l’implementazione di progetti strategici a favore del settore, Banca Ifis ha pubblicato nel marzo 2022 il primo Osservatorio sullo Sport System italiano. L’edizione 2023 mappa il sistema italiano sportivo (con ricavi che superano i 102 miliardi di euro e con un’incidenza sul PIL del 3,4%) aggiungendo nuovi importanti tasselli, tra cui l’analisi sulla portata dei grandi eventi sportivi: veri e propri generatori di valore economico e sociale che coinvolgono organismi nazionali e sovranazionali a più livelli e oggetto di interesse mondiale. Nel solco di queste iniziative, infine, Banca Ifis ha realizzato il primo studio dedicato alla valorizzazione economica del Giro d’Italia, la più importante manifestazione ciclistica italiana.

– foto ufficio stampa Banca Ifis –
(ITALPRESS).

Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – A BRESCIA SMART FUTURE ACADEMY, QUALE FUTURO PER I GIOVANI

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Al via Smart Future Brescia 24′, evento dedicato all’orientamento e al matching tra giovani, aziende e enti di formazione. Presente alla cerimonia di inaugurazione l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi che ha sottolineato l’importanza di puntare su innovazione e competenze all’avanguardia per affrontare un mercato del lavoro sempre più complesso.

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Confesercenti “Tetti agli affitti per le attività di prossimità”

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MILANO (ITALPRESS) – Taglio del cuneo fiscale, semplificazione e meno burocrazia, aumento del potere d’acquisto delle famiglie, regolamentazione del commercio sulle piattaforme online, lotta all’elusione fiscale e tetti agli affitti delle attività di prossimità. Queste le principali richieste di Confesercenti al governo in vista della legge di bilancio, ribadite all’Italpress dalla presidente Patrizia De Luise, nella nuova puntata di Primo Piano, la rubrica condotta da Claudio Brachino.
“Noi chiediamo il taglio del cuneo fiscale, semplificazione e aumento del potere d’acquisto delle famiglie attraverso la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali, per lasciare soldi in tasca ai lavoratori, e chiediamo anche tagli alle spesa improduttiva: dove tagliare non spetta a noi dirlo, spetta al Governo, che ha responsabilità di scegliere” spiega De Luise. “Poi c’è il discorso delle piattaforme. Indubbiamente il covid ha abituato le persone a comprare sulle piattaforme online. Però c’è da metterci le mani, lì dentro. Per prima cosa sulla concorrenza fiscale. Perchè noi facciamo un lavoro in cui la concorrenza non ci spaventa, è la nostra quotidianità. E devi saper vendere il tuo prodotto, saper intercettare il bisogno del consumatore a cui ti rivolgi. Però, se giocano due squadre con due regole diverse, a tavolino sappiamo già chi vince. E noi giochiamo con regole diverse, perchè le piattaforme e i grandi colossi dell’online sappiamo tutti che non hanno residenza in Italia, non si sa molto spesso dove ce l’hanno. Quindi, questi soldi che arrivano dal transato non vengono reinvestiti nel nostro Paese. Se questi rimanessero qui staremmo meglio tutti, sia i cittadini sia le imprese” dice ancora la numero uno di Confesercenti.
Poi la presidente parla di affitti, tra le spese fisse più importanti per un’attività di prossimità: “sono esagerati, specialmente se un’attività si trova in una buona zona. Chiediamo tetti e regole. Chiediamo che si torni a considerare l’affitto commerciale come affitto residenziale a famiglie, bisogna cercare di detassare l’affitto a favore del proprietario, ovviamente a fronte di un taglio dell’affitto al commerciante. E poi chiediamo di considerare latterie, mercerie o negozi essenziali come attività di servizio. E’ chiaro che con queste attività non puoi fare miliardi che ti consentono di avere una tassazione come quella in vigore. Quindi, chiediamo di mettere un tetto alla tassazione in relazione al giro d’affari dell’attività”.
De Luise ha affrontato i temi legati alla manodopera, ai giovani e alla formazione. Anche le piccole attività di quartiere faticano a trovare lavoratori, “perchè nelle nostre attività di servizio il sabato si lavora. Poi, se il negozio è posizionato in una zona di particolari flussi turistici anche la domenica si lavora. Gli orari si sono dilazionati e ci sono turni più scomodi. Questi fattori rendono meno appetibili i lavori nelle attività di prossimità”.
La presidente di Confesercenti passa poi al tema della formazione: “perchè quando un ragazzo non vuole studiare, gli si dice ‘vai a fare il commessò? Ci vuole una preparazione per tutto, e non basta solo conoscere le lingue. Si dovrebbe investire sulla formazione, spiegare il lavoro dando gli strumenti. A volte i ragazzi si allontanano da un mestiere semplicemente perchè non lo comprendono”.
(ITALPRESS).

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Confesercenti “Tetti agli affitti per le attività di prossimità”

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MILANO (ITALPRESS) – Taglio del cuneo fiscale, semplificazione e meno burocrazia, aumento del potere d’acquisto delle famiglie, regolamentazione del commercio sulle piattaforme online, lotta all’elusione fiscale e tetti agli affitti delle attività di prossimità. Queste le principali richieste di Confesercenti al governo in vista della legge di bilancio, ribadite all’Italpress dalla presidente Patrizia De Luise, nella nuova puntata di Primo Piano, la rubrica condotta da Claudio Brachino.
“Noi chiediamo il taglio del cuneo fiscale, semplificazione e aumento del potere d’acquisto delle famiglie attraverso la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali, per lasciare soldi in tasca ai lavoratori, e chiediamo anche tagli alle spesa improduttiva: dove tagliare non spetta a noi dirlo, spetta al Governo, che ha responsabilità di scegliere” spiega De Luise. “Poi c’è il discorso delle piattaforme. Indubbiamente il covid ha abituato le persone a comprare sulle piattaforme online. Però c’è da metterci le mani, lì dentro. Per prima cosa sulla concorrenza fiscale. Perchè noi facciamo un lavoro in cui la concorrenza non ci spaventa, è la nostra quotidianità. E devi saper vendere il tuo prodotto, saper intercettare il bisogno del consumatore a cui ti rivolgi. Però, se giocano due squadre con due regole diverse, a tavolino sappiamo già chi vince. E noi giochiamo con regole diverse, perchè le piattaforme e i grandi colossi dell’online sappiamo tutti che non hanno residenza in Italia, non si sa molto spesso dove ce l’hanno. Quindi, questi soldi che arrivano dal transato non vengono reinvestiti nel nostro Paese. Se questi rimanessero qui staremmo meglio tutti, sia i cittadini sia le imprese” dice ancora la numero uno di Confesercenti.
Poi la presidente parla di affitti, tra le spese fisse più importanti per un’attività di prossimità: “sono esagerati, specialmente se un’attività si trova in una buona zona. Chiediamo tetti e regole. Chiediamo che si torni a considerare l’affitto commerciale come affitto residenziale a famiglie, bisogna cercare di detassare l’affitto a favore del proprietario, ovviamente a fronte di un taglio dell’affitto al commerciante. E poi chiediamo di considerare latterie, mercerie o negozi essenziali come attività di servizio. E’ chiaro che con queste attività non puoi fare miliardi che ti consentono di avere una tassazione come quella in vigore. Quindi, chiediamo di mettere un tetto alla tassazione in relazione al giro d’affari dell’attività”.
De Luise ha affrontato i temi legati alla manodopera, ai giovani e alla formazione. Anche le piccole attività di quartiere faticano a trovare lavoratori, “perchè nelle nostre attività di servizio il sabato si lavora. Poi, se il negozio è posizionato in una zona di particolari flussi turistici anche la domenica si lavora. Gli orari si sono dilazionati e ci sono turni più scomodi. Questi fattori rendono meno appetibili i lavori nelle attività di prossimità”.
La presidente di Confesercenti passa poi al tema della formazione: “perchè quando un ragazzo non vuole studiare, gli si dice ‘vai a fare il commessò? Ci vuole una preparazione per tutto, e non basta solo conoscere le lingue. Si dovrebbe investire sulla formazione, spiegare il lavoro dando gli strumenti. A volte i ragazzi si allontanano da un mestiere semplicemente perchè non lo comprendono”.
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