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Cronaca

Customer service, Pisa (Teleperformance) “L’IA un aiuto, nessun timore”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dopo la pandemia il settore del customer service si è trasformato totalmente. Si è avuta consapevolezza dell’importanza di questo settore, perchè durante la pandemia le persone erano a casa e il contact center è stato l’unico strumento che ha consentito di interagire con aziende e istituzioni. Poi sono esplosi i consumi a distanza, l’interazione coi brand è divenuta molto più importante. E al nostro interno, abbiamo spostato le persone a lavorare da casa ed è nata un’altra consapevolezza, quella che questo lavoro potesse anche essere fatto da remoto”. Lo ha detto in un’intervista all’Italpress Diego Pisa, amministratore delegato di Teleperformance, azienda specializzata in customer service, l’evoluzione dei call center, sul mercato da 40 e presente in 80 paesi: “Il gruppo in questi giorni dopo l’ok della Borsa ha chiuso una grossa acquisizione con un altro leader di mercato che è la Majorel – ha ricordato – La somma delle due diventa un colosso da 12 billions, con più di 550.000 dipendenti nel mondo, pertanto la posizione del gruppo è di essere ancor più leader mondiale”.
Di recente, Teleperformance ha partecipato a CEO for Life: “Ne facciamo parte da un paio di anni, pensiamo che con 2.000 dipendenti in Italia dobbiamo dare un contributo nel sociale – ha spiegato Pisa – Abbiamo preso diversi premi tra cui quello sull’attenzione verso la diversità di genere, soprattutto a Taranto dove abbiamo la maggior parte dei dipendenti”. E sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale: “L’IA generativa è un tema che spaventa i mercati del lavoro, sembra dover sostituire tutti noi, invece nasce per dare supporto, non per sostituire – ha aggiunto – L’IA darà la possibilità agli umani di interagire con altri umani in maniera molto più evoluta e intelligente. Abbiamo sviluppato un progetto, cofinanziato dalla regione Puglia, per una piattaforma che consente all’operatore di avere una serie di informazioni in real time incredibili – ha sottolineato – Possiamo trascrivere in real time la chiamata e fare analisi andando a interagire con le caratteristiche dei nostri clienti, oppure la possibilità per un operatore di captare con un software anche l’umore del cliente e mettersi nelle condizioni di consigliare in modo più efficiente, prevedendo alcuni comportamenti e rendendo la telefonata molto più efficiente”.
Il tutto si collega al concetto di Voiceverse: “E’ una piattaforma modulare che sfrutta le tecnologie più avanzate di intelligenza artificiale e di software predittivi – ha raccontato Pisa – Quando l’operatore è in cuffia e la telefonata diventa scritta, vengono fornite una serie di informazioni in real time per rendere la telefonata più efficiente e così si eleva l’interazione umana”.
Infine, sul recente riconoscimento come una delle dieci aziende preferite dai millennials: “L’innovazione è la nostra caratteristica maggiore. Il nostro settore è purtroppo conosciuto dai media solo per i problemi sociali e le crisi aziendali, abbiamo invece stravolto completamente il paradigma, mettendo il dipendente al centro delle nostre strategie, chiedendogli come potevamo migliorare – ha concluso – Questo ha portato nostri dipendenti a considerare il nostro posto di lavoro come uno dei migliori”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – A BRESCIA SMART FUTURE ACADEMY, QUALE FUTURO PER I GIOVANI

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Al via Smart Future Brescia 24′, evento dedicato all’orientamento e al matching tra giovani, aziende e enti di formazione. Presente alla cerimonia di inaugurazione l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi che ha sottolineato l’importanza di puntare su innovazione e competenze all’avanguardia per affrontare un mercato del lavoro sempre più complesso.

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Confesercenti “Tetti agli affitti per le attività di prossimità”

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MILANO (ITALPRESS) – Taglio del cuneo fiscale, semplificazione e meno burocrazia, aumento del potere d’acquisto delle famiglie, regolamentazione del commercio sulle piattaforme online, lotta all’elusione fiscale e tetti agli affitti delle attività di prossimità. Queste le principali richieste di Confesercenti al governo in vista della legge di bilancio, ribadite all’Italpress dalla presidente Patrizia De Luise, nella nuova puntata di Primo Piano, la rubrica condotta da Claudio Brachino.
“Noi chiediamo il taglio del cuneo fiscale, semplificazione e aumento del potere d’acquisto delle famiglie attraverso la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali, per lasciare soldi in tasca ai lavoratori, e chiediamo anche tagli alle spesa improduttiva: dove tagliare non spetta a noi dirlo, spetta al Governo, che ha responsabilità di scegliere” spiega De Luise. “Poi c’è il discorso delle piattaforme. Indubbiamente il covid ha abituato le persone a comprare sulle piattaforme online. Però c’è da metterci le mani, lì dentro. Per prima cosa sulla concorrenza fiscale. Perchè noi facciamo un lavoro in cui la concorrenza non ci spaventa, è la nostra quotidianità. E devi saper vendere il tuo prodotto, saper intercettare il bisogno del consumatore a cui ti rivolgi. Però, se giocano due squadre con due regole diverse, a tavolino sappiamo già chi vince. E noi giochiamo con regole diverse, perchè le piattaforme e i grandi colossi dell’online sappiamo tutti che non hanno residenza in Italia, non si sa molto spesso dove ce l’hanno. Quindi, questi soldi che arrivano dal transato non vengono reinvestiti nel nostro Paese. Se questi rimanessero qui staremmo meglio tutti, sia i cittadini sia le imprese” dice ancora la numero uno di Confesercenti.
Poi la presidente parla di affitti, tra le spese fisse più importanti per un’attività di prossimità: “sono esagerati, specialmente se un’attività si trova in una buona zona. Chiediamo tetti e regole. Chiediamo che si torni a considerare l’affitto commerciale come affitto residenziale a famiglie, bisogna cercare di detassare l’affitto a favore del proprietario, ovviamente a fronte di un taglio dell’affitto al commerciante. E poi chiediamo di considerare latterie, mercerie o negozi essenziali come attività di servizio. E’ chiaro che con queste attività non puoi fare miliardi che ti consentono di avere una tassazione come quella in vigore. Quindi, chiediamo di mettere un tetto alla tassazione in relazione al giro d’affari dell’attività”.
De Luise ha affrontato i temi legati alla manodopera, ai giovani e alla formazione. Anche le piccole attività di quartiere faticano a trovare lavoratori, “perchè nelle nostre attività di servizio il sabato si lavora. Poi, se il negozio è posizionato in una zona di particolari flussi turistici anche la domenica si lavora. Gli orari si sono dilazionati e ci sono turni più scomodi. Questi fattori rendono meno appetibili i lavori nelle attività di prossimità”.
La presidente di Confesercenti passa poi al tema della formazione: “perchè quando un ragazzo non vuole studiare, gli si dice ‘vai a fare il commessò? Ci vuole una preparazione per tutto, e non basta solo conoscere le lingue. Si dovrebbe investire sulla formazione, spiegare il lavoro dando gli strumenti. A volte i ragazzi si allontanano da un mestiere semplicemente perchè non lo comprendono”.
(ITALPRESS).

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Confesercenti “Tetti agli affitti per le attività di prossimità”

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MILANO (ITALPRESS) – Taglio del cuneo fiscale, semplificazione e meno burocrazia, aumento del potere d’acquisto delle famiglie, regolamentazione del commercio sulle piattaforme online, lotta all’elusione fiscale e tetti agli affitti delle attività di prossimità. Queste le principali richieste di Confesercenti al governo in vista della legge di bilancio, ribadite all’Italpress dalla presidente Patrizia De Luise, nella nuova puntata di Primo Piano, la rubrica condotta da Claudio Brachino.
“Noi chiediamo il taglio del cuneo fiscale, semplificazione e aumento del potere d’acquisto delle famiglie attraverso la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali, per lasciare soldi in tasca ai lavoratori, e chiediamo anche tagli alle spesa improduttiva: dove tagliare non spetta a noi dirlo, spetta al Governo, che ha responsabilità di scegliere” spiega De Luise. “Poi c’è il discorso delle piattaforme. Indubbiamente il covid ha abituato le persone a comprare sulle piattaforme online. Però c’è da metterci le mani, lì dentro. Per prima cosa sulla concorrenza fiscale. Perchè noi facciamo un lavoro in cui la concorrenza non ci spaventa, è la nostra quotidianità. E devi saper vendere il tuo prodotto, saper intercettare il bisogno del consumatore a cui ti rivolgi. Però, se giocano due squadre con due regole diverse, a tavolino sappiamo già chi vince. E noi giochiamo con regole diverse, perchè le piattaforme e i grandi colossi dell’online sappiamo tutti che non hanno residenza in Italia, non si sa molto spesso dove ce l’hanno. Quindi, questi soldi che arrivano dal transato non vengono reinvestiti nel nostro Paese. Se questi rimanessero qui staremmo meglio tutti, sia i cittadini sia le imprese” dice ancora la numero uno di Confesercenti.
Poi la presidente parla di affitti, tra le spese fisse più importanti per un’attività di prossimità: “sono esagerati, specialmente se un’attività si trova in una buona zona. Chiediamo tetti e regole. Chiediamo che si torni a considerare l’affitto commerciale come affitto residenziale a famiglie, bisogna cercare di detassare l’affitto a favore del proprietario, ovviamente a fronte di un taglio dell’affitto al commerciante. E poi chiediamo di considerare latterie, mercerie o negozi essenziali come attività di servizio. E’ chiaro che con queste attività non puoi fare miliardi che ti consentono di avere una tassazione come quella in vigore. Quindi, chiediamo di mettere un tetto alla tassazione in relazione al giro d’affari dell’attività”.
De Luise ha affrontato i temi legati alla manodopera, ai giovani e alla formazione. Anche le piccole attività di quartiere faticano a trovare lavoratori, “perchè nelle nostre attività di servizio il sabato si lavora. Poi, se il negozio è posizionato in una zona di particolari flussi turistici anche la domenica si lavora. Gli orari si sono dilazionati e ci sono turni più scomodi. Questi fattori rendono meno appetibili i lavori nelle attività di prossimità”.
La presidente di Confesercenti passa poi al tema della formazione: “perchè quando un ragazzo non vuole studiare, gli si dice ‘vai a fare il commessò? Ci vuole una preparazione per tutto, e non basta solo conoscere le lingue. Si dovrebbe investire sulla formazione, spiegare il lavoro dando gli strumenti. A volte i ragazzi si allontanano da un mestiere semplicemente perchè non lo comprendono”.
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