Economia
A novembre consumi elettrici in aumento
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Anche a novembre si conferma la variazione tendenziale positiva dei consumi elettrici rispetto al 2022. Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, lo scorso mese la domanda di elettricità in Italia è stata pari a 25,3 miliardi di kWh, con una crescita dell’1,4% rispetto a novembre 2022. Tale variazione positiva, che compensa però solo parzialmente il dato negativo (-6,2%) di novembre 2021, è stata raggiunta con lo stesso numero di giorni lavorativi (21) e una temperatura media mensile sostanzialmente uguale a quella di novembre 2022 (-0,1°C). In linea il dato rettificato: +1,3%. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali di circa 1.000 imprese “energivore”, registra una variazione negativa dell’1%. Tale valore è il risultato di andamenti diversi delle imprese connesse alla rete elettrica nazionale in Alta Tensione (AT) e Media Tensione (MT): a fronte di un aumento di quelle in AT (+0,7%), si registra un calo delle imprese connesse in MT (-9,1%).
Variazioni positive nei comparti dei mezzi di trasporto, cartaria, cemento, calce e gesso e siderurgia; in calo ceramiche e vetrarie, metalli non ferrosi, alimentari, meccanica e chimica.
In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in diminuzione (-0,8%) rispetto a ottobre 2023. In aumento, invece, la variazione congiunturale dell’indice IMCEI (+0,9%). L’alternanza di variazioni congiunturali positive e negative mantiene l’indice su livelli stazionari.
Nei primi undici mesi del 2023, la richiesta cumulata di energia elettrica in Italia è in calo del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2022 (-2,1% il dato rettificato). In flessione anche l’Indice IMCEI, che da gennaio a novembre fa registrare un -4,3%: dopo i primi sei mesi particolarmente negativi, a partire da luglio, tuttavia, si sono registrati decrementi di minore intensità.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di novembre 2023 è risultata ovunque positiva: +1,4% al Nord, +0,9% al Centro e +1,9% al Sud e nelle isole.
Nel mese di novembre la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’82,1% con la produzione nazionale e, per la quota restante (17,9%), dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 21 miliardi di kWh, stabile rispetto a novembre 2022.
Prosegue rispetto allo scorso anno il recupero della produzione da fonte idrica rinnovabile (+86,6%) grazie alla maggiore disponibilità della risorsa. In aumento la produzione da fonte eolica (+51,9%), anche in questo caso soprattutto per maggiore disponibilità della risorsa (rispetto a novembre 2022, la capacità installata è aumentata di 558 MW, circa il 5%). Per quanto riguarda il fotovoltaico l’aumento della produzione (+28,1%) è soprattutto imputabile all’aumento di capacità installata di 4.797 MW, circa il 20% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In crescita, infine, anche la fonte geotermica (+0,5%).
In relazione alla fonte eolica, il 25 novembre, secondo le rilevazioni di Terna, è stato stabilito il nuovo record di produzione eolica attestata a un valore di 8,8 GWh. Il valore si è mantenuto per tutta la fascia oraria dalle 11:00 alle 15:00. Il precedente record, 8,3 GWh, risaliva a marzo 2023.
In flessione la produzione da fonte termica (-21,8%), con in particolare un calo del 65% del carbone.
Lo scorso mese le fonti rinnovabili hanno prodotto complessivamente 10,4 miliardi di kWh, coprendo il 40,9% della domanda elettrica (rispetto al 29% di novembre 2022). La produzione da rinnovabili a novembre è stata così suddivisa: 40,4% idrico, 14,9% fotovoltaico, 28,7% eolico, 11,7% biomasse, 4,3% geotermico.
Secondo le rilevazioni Terna illustrate nel report mensile, considerando tutte le fonti rinnovabili, nei primi undici mesi del 2023 l’incremento di capacità in Italia è pari a 4.938 MW, un valore superiore di circa 2.269 MW (+85%) rispetto allo stesso periodo del 2022.
Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione tendenziale anche questo mese risulta positiva (+7,9%) per effetto combinato di una diminuzione dell’export (-21,5%) e di una crescita dell’import (+5,7%).
– Foto ufficio stampa Terna –
(ITALPRESS).
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Economia
Mario Draghi è il vincitore del Premio Bancor 2025
Pubblicato
9 ore fa-
11 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – È Mario Draghi, economista, già banchiere centrale ed ex Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, il vincitore del Premio Bancor 2025. Il riconoscimento è stato consegnato a Mario Draghi giovedì 11 dicembre da parte di Federico Carli, Presidente e fondatore dell’Associazione Guido Carli, e da Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis che patrocina il Premio Bancor. A Draghi, inoltre, è stata dedicata una laudatio dall’attuale Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta. La giuria di Bancor ha voluto premiare Mario Draghi per la sua capacità di promuovere la cooperazione e la fiducia tra Nazioni e attori economici.
Istituito nel 2022 dall’Associazione Guido Carli, con il patrocinio di Banca Ifis, il Premio Bancor celebra le personalità eccellenti nel mondo economico-finanziario riconoscendo competenza, integrità e trasparenza. Mario Draghi succede nell’albo d’oro del Premio a Mervyn King (2022), Larry Summers (2023) e Raghuram Rajan (2024).
“In un contesto internazionale caratterizzato da profonde incertezze, in cui il disordine globale rischia di offuscare la comprensione delle dinamiche in atto, il Premio Bancor riafferma la propria missione di offrire un orientamento saldo, rinnovando quella tradizione di rigore analitico e pragmatismo che contraddistinse il dialogo tra Guido Carli e Eugenio Scalfari. Attraverso il conferimento dei riconoscimenti a Mario Draghi e Zanny Minton Beddoes, intendiamo valorizzare l’eccellenza nella costruzione istituzionale e l’integrità nell’informazione economica, ribadendo la centralità dell’analisi fattuale rispetto alla semplificazione. Un elemento distintivo di questa edizione è l’impegno concreto verso il futuro: con l’istituzione delle Borse Bancor, consolidiamo il sostegno al merito delle nuove generazioni, nella ferma convinzione che la competenza e lo studio costituiscano le risorse essenziali per governare le complesse sfide del nostro tempo e tracciare una rotta di progresso e stabilità”, dichiara Federico Carli, Presidente dell’Associazione Guido Carli.
“Nella sua carriera alla guida delle più prestigiose istituzioni finanziari e politiche, italiane ed europee, Mario Draghi è stato esempio di serietà, dedizione e competenza: tutti elementi che, in contesti di grande tensione, ha messo con successo al servizio dell’Europa e del nostro Paese. Per questo motivo, come Banca Ifis, siamo felici di conferire al Professor Draghi, insieme all’Associazione Guido Carli, il Premio Bancor 2025. In un mondo in cui le tensioni internazionali sono sempre più preoccupanti, le indicazioni di Mario Draghi devono essere considerate una bussola per affrontare il presente e gestire una transizione politica ed economica verso modelli più efficienti e sostenibili. Tale esempio deve essere una stella polare anche per le nuove generazioni. Ed è per questo che crediamo nel valore delle borse di studio dedicate a giovani aspiranti giornalisti che conferiamo col Premio Bancor 2026 con l’obiettivo di incoraggiare una informazione sempre più equa, corretta e approfondita in un’epoca a servizio della Società”, dichiara Ernesto Furstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis.
Anche per il 2025, il Premio Bancor ha celebrato le figure di spicco del giornalismo internazionale che, attraverso il loro lavoro, incidono in maniera determinante nel dibattito pubblico. Dopo l’attribuzione del Premio 2024 a Francine Lacqua, editor-at-large di Bloomberg TV, quest’anno il riconoscimento è stato conferito a Zanny Minton Beddoes, Direttore di The Economist. Nel corso della cerimonia, è stata annunciata una delle novità più significative di questa edizione: la creazione delle “Borse Bancor”.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Gruppo 24 ORE, Class Editori e Sky TG24, prevede sei borse di studio per sei neolaureati meritevoli, permettendo ai vincitori di accedere a tirocini retribuiti da 3 fino a 6 mesi presso le redazioni delle più importanti testate economico-finanziarie a partire dal primo semestre del 2026. Le Borse nascono per favorire un percorso meritocratico tra università, giornalismo e impresa: un investimento su talento e conoscenza che mira a formare una nuova generazione di professionisti dell’informazione economica, generando al contempo valore sostenibile per la società.
– Foto ufficio stampa Banca Ifis –
(ITALPRESS).
Economia
Simest e Indian Chamber of Commerce firmano un Memorandum of Understanding per rafforzare la cooperazione economica tra Italia e India
Pubblicato
15 ore fa-
11 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – SIMEST, la società del Gruppo CDP che sostiene la crescita internazionale delle imprese italiane, e la Indian Chamber of Commerce (ICC), una delle più antiche e rilevanti camere di commercio del Paese, hanno firmato oggi a Mumbai, nell’ambito del Business Forum Italia India, un Memorandum of Understanding volto a intensificare la collaborazione economica tra i due paesi e a favorire nuove opportunità di investimento bilaterale.
A firmare l’intesa – alla presenza del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani e del Ministro del Commercio e Industria Indiano Piyush Goyal – sono stati per SIMEST l’Amministratore delegato Regina Corradini D’Arienzo e per ICC il Direttore Generale Rajeev Singh.
L’obiettivo del MoU è rafforzare la cooperazione tra le imprese italiane e indiane, promuovendo iniziative comuni e facilitando l’accesso alle opportunità di business nei due Paesi. In particolare, l’accordo prevede: Promozione dello sviluppo di iniziative congiunte tra imprese italiane e indiane; Sostegno agli investimenti delle aziende di entrambi i Paesi, anche attraverso gli strumenti finanziari messi a disposizione da SIMEST; Scambio di conoscenze e informazioni, inclusa la condivisione di opportunità di investimento, fusioni e acquisizioni, nuovi progetti industriali e startup; Creazione di un network di collaborazione stabile tra le due comunità imprenditoriali.
L’intesa mira quindi a contribuire alla crescita economica e al rafforzamento dei rapporti commerciali e industriali tra Italia e India. “La sottoscrizione dell’accordo con la Camera di Commercio Indiana conferma la chiara volontà di SIMEST di supportare gli investimenti delle imprese italiane in un mercato chiave per il Made in Italy come quello indiano, sostenendole con strumenti finanziari e know-how dedicato.
“L’India rappresenta infatti uno dei Paesi prioritari del Piano d’Azione per l’export della Farnesina e SIMEST si è impegnata concretamente per consolidare le relazioni commerciali fra i due paesi – ha dichiarato Regina Corradini D’Arienzo, Amministratore Delegato di SIMEST –. Oltre all’accordo siglato oggi, nel solo 2025 abbiamo inaugurato un nostro ufficio a Delhi e attivato una misura ad hoc per favorire gli investimenti italiani nel Paese. L’intesa si colloca nella più ampia azione del Sistema Italia guidato dalla Farnesina con CDP, SIMEST, ICE e SACE – per favorire l’espansione internazionale del nostro tessuto produttivo e ampliare le opportunità di collaborazione economica nei paesi a più alto valore aggiunto per il Made in Italy”.
-Foto ufficio stampa Simest-
(ITALPRESS).
Economia
A novembre cresce il mercato dei veicoli industriali, ma il dato del 2025 resta negativo
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17 ore fa-
11 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A novembre il mercato dei veicoli industriali con massa superiore a 3,5 t registra un incremento complessivo del 18,3% rispetto allo stesso mese del 2024, raggiungendo 2.335 immatricolazioni contro le 1.973 dell’anno precedente.
L’andamento dei singoli segmenti evidenzia dinamiche differenziate. I veicoli tra 3,51 e 6 t mostrano una lieve crescita del 3,6% (da 56 a 58 unità), mentre il segmento 6,01-15,99 t registra una contrazione del 14,3%, scendendo da 272 a 233 immatricolazioni.
Decisamente positivo l’andamento dei mezzi pesanti con massa pari o superiore a 16 t, che avanzano del 24,3%, passando da 1.645 a 2.044 unità. All’interno del segmento, i carri crescono del 16,3% (da 731 a 850 unità) e i trattori stradali del 30,6% (da 914 a 1.194 unità). Nel cumulato gennaio-novembre 2025, il mercato dei veicoli oltre le 3,5 t totalizza 25.655 immatricolazioni, ancora in calo (-3,7%) rispetto alle 26.653 registrate nello stesso periodo del 2024. E’ quanto emerge dalla stima del mercato dei veicoli industriali per novembre effettuata dal Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“Sebbene i segnali provenienti dal mercato di novembre siano positivi, il comparto continua a evidenziare ritardi significativi nel processo di rinnovo del parco circolante e di transizione verso mezzi più sostenibili – commenta il neoeletto Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, Giovanni Dattoli -. In vista dell’imminente click-day del 17 dicembre, riteniamo che le risorse attualmente stanziate – 9,2 milioni di euro per i veicoli industriali – risultino insufficienti e richiedano una distribuzione più mirata, per supportare al meglio i Costruttori nel rispetto dei target europei. È inoltre urgente definire in maniera chiara l’utilizzo dei 6 milioni aggiuntivi già previsti per il 2025″.
“Serve un approccio diverso, supportato da strumenti adeguati – aggiunge Dattoli -. Un esiguo incentivo all’acquisto non è più sufficiente: sono necessarie agevolazioni all’utilizzo dei mezzi che riducano il costo totale di possesso dei veicoli tecnologicamente e ambientalmente più virtuosi”.
“È fondamentale che il Governo intervenga con misure tangibili per creare le condizioni abilitanti che accelerino la transizione del trasporto pesante. Tra le priorità, riteniamo indispensabile l’adeguamento dell’Italia agli standard europei con il recepimento della Direttiva Eurovignette, introducendo tariffe autostradali differenziate in base alle emissioni di CO2 e l’esenzione totale dagli oneri per i veicoli a zero emissioni – conclude -. Accogliamo con favore la misura straordinaria da 590 milioni di euro richiamata nello Stato di previsione del MIT per il periodo 2027-2031, destinata alla rottamazione dei veicoli più obsoleti e inquinanti. UNRAE auspica che queste risorse siano utilizzate con una prospettiva lungimirante, allineata agli obiettivi europei e agli impegni dei Costruttori, e che si definisca una roadmap concreta per la decarbonizzazione del trasporto merci su gomma”.
-Foto grafica Unrae-
(ITALPRESS).

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