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Cronaca

Tajani “Con premierato ci sarà più stabilità”

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MILANO (ITALPRESS) – “Io credo che sia una buona riforma, ci si presenta insieme per governare e insieme si cade se non c’è più maggioranza, poi tutto è perfettibile in Parlamento, questo governo è stato votato per fare una proposta di stabilità”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista a “Il Corriere della Sera” che poi sulle dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa che ha detto che questa riforma riporta i poteri della prima carica dello Stato nel loro alveo naturale, aggiunge: “L’unica cosa che c’è da chiarire è che i poteri del capo dello Stato non sono assolutamente scalfiti, con la riforma resta arbitro e garante della Costituzione e dell’unità nazionale, c’è da aggiungere che una riforma che aumenta la stabilità degli esecutivi non può che far piacere al vertice delle nostre istituzioni”.

Foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Cronaca

Ufficiale, Fabio Cannavaro è il nuovo ct dell’Uzbekistan

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ROMA (ITALPRESS) – Fabio Cannavaro è il nuovo ct dell’Uzbekistan, una delle 18 Nazionali già qualificate ai Mondiali del prossimo anno. Il 52enne tecnico campano, ex capitano della Nazionale azzurra campione del mondo 2006, ha firmato un contratto con la federazione uzbeka (numero 54 dell’ultima classifica Fifa) di due anni, rinnovabile poi per altre due stagioni.
Dopo aver vinto tanto e da protagonista come calciatore (Mondiale a parte) sia a livello individuale (Pallone d’oro e Fifa World Player) che indossando le maglie della Nazionale, di Parma, Juventus e Real Madrid (con l’inizio al Napoli e un passaggio all’Inter), Cannavaro ha iniziato la carriera da allenatore nel 2015 direttamente dalla Cina, nel Guangzhou Evergrande, esonerato dopo 23 partite totali. Quindi un’esperienza di pochi mesi in Arabia Saudita con l’Al Nassr prima del ritorno in Cina (fino al 2021) inizialmente nel Tiajin e successivamente ancora al Guangzhou con cui vince uno scudetto.
Nel frattempo anche un “passaggio” ad interim (doppio ruolo) come ct della Cina, al posto di Lippi: due gare, due sconfitte e dimissioni. Nel settembre del 2022 subentra sulla panchina del Beneveto ma viene esonerato, nell’aprile del 2024 allena per 6 gare l’Udinese permettendo la permanenza nella massima serie. L’ultima esperienza, ancora da subentrato, in terra croata: alla Dinamo Zagabria rimane da dicembre 2024 ad aprile 2025. Adesso la nuova avventura come ct dell’Uzbekistan.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Vinitaly.Usa a Chicago: i dazi passano, il gusto italiano resta

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CHICAGO (ITALPRESS) – Brindare al futuro con il lago Michigan sullo sfondo e un’aria di sfida che sa di orgoglio. E’ lo spirito con cui si è aperta, al Navy Pier di Chicago, la seconda edizione di Vinitaly.USA, la più grande rassegna dedicata al vino italiano negli Stati Uniti.
Oltre 250 aziende e consorzi, più di 1.500 buyer da Stati Uniti, Canada e Messico, una trentina di eventi tra degustazioni, masterclass e incontri d’affari: in un momento in cui i nuovi dazi minacciano l’export europeo, l’Italia risponde con presenza, unità e un messaggio chiaro – la qualità non la fermi. L’Italia del vino non arretra di un passo, nemmeno davanti ai dazi.
Due giornate di degustazioni, da domenica a lunedì, con incontri e business per dire che il vino italiano, anche nei momenti difficili, resta ambasciatore del Paese nel mondo.
“Il mercato statunitense non è sostituibile e vale la pena investirci”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, aprendo ufficialmente la rassegna davanti a centinaia di operatori e giornalisti. “Il Sistema Italia è al fianco del settore per promuovere le qualità inimitabili del nostro vino e continuare a guardare al futuro con ottimismo. Non c’è insidia che non si possa affrontare se si ha la sicurezza di offrire un prodotto che non ha eguali”.
La sera di sabato, durante la cena di gala organizzata da Veronafiere a Eataly Chicago, il ministro aveva raccolto tanti applausi, con un discorso tutto improntato sulla fiducia che la qualità del prodotto italiano garantisce. Quando dopo il taglio del nastro domenica mattina, Italpress gli ha rivolto una domanda sul vecchio proverbio italiano “chi beve vino campa cent’anni”, chiedendogli se potesse valere anche in America, Lollobrigida ha risposto: “Rita Levi-Montalcini è stata una grandissima donna, campata fino a 103 anni. Speriamo di poter essere alla sua altezza anche grazie a questo prodotto, che fa parte di un’alimentazione complessa e sana. L’assunzione deve essere sempre moderata, com’è giusto che sia, ma noi crediamo che il vino, nella giusta misura, sia parte di una qualità della vita ottimale”.
Parole che sintetizzano lo spirito con cui l’Italia affronta questa fase incerta dei rapporti commerciali con Washington. Con la minaccia dei nuovi dazi sul vino e formaggi europei, il governo e le imprese si presentano uniti: promuovere, non arretrare.
A Chicago, Veronafiere, ITA – Italian Trade Agency, Fiere Italiane e la Camera di Commercio Italo-Americana del Midwest hanno messo in campo un evento che è insieme fiera, piattaforma economica e vetrina culturale.
“Vinitaly.USA è la risposta del vino italiano ai dazi e all’incertezza del mercato”, ha detto il presidente di Veronafiere Federico Bricolo. “Abbiamo costruito un programma unitario che mette insieme business, promozione e formazione. In un momento difficile, la presenza italiana deve essere ancora più visibile e diffusa sul territorio americano”.
Il mercato nordamericano, in effetti, resta strategico: secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, gli Stati Uniti assorbono il 38% del vino importato nel Paese e garantiscono all’Italia un fatturato annuo superiore ai 2,2 miliardi di dollari. “E’ un momento delicato – ha ammesso il presidente dell’ICE Matteo Zoppas – ma il nostro lavoro è proprio questo: sostenere gli imprenditori. A Chicago abbiamo selezionato produttori e buyer di alto livello. Gli uni attraggono gli altri: è così che si costruiscono mercati stabili. In tempi di dazi, dobbiamo rispondere con la diplomazia della crescita”.
Sul piano politico, anche la diplomazia italiana ha voluto lanciare un segnale di fiducia. L’ambasciatore d’Italia a Washington, Marco Peronaci, ha ricordato che “il vino è un prodotto iconico, simbolico: racconta la nostra storia e i nostri territori. E’ cultura, innovazione e dieta mediterranea insieme. Sostenere il vino significa sostenere tutto l’agroalimentare italiano”. Quanto ai dazi, Peronaci ha invitato a non drammatizzare: “Sono un fatto della vita, ma non dobbiamo farci paralizzare dagli ostacoli. I nostri imprenditori sanno reagire e competere. Il talento e la qualità ci permetteranno di superarli anche questa volta”.
La fiera, tra masterclass, forum economici e incontri B2B, ha riunito grandi nomi come Antinori, Frescobaldi, Ferrari, Zonin, Planeta, Berlucchi, Allegrini, Feudi di San Gregorio, Tasca d’Almerita, Pasqua e Tommasi, accanto ai consorzi del Prosecco DOC e DOCG, del Brunello di Montalcino, dell’Asti, della Valpolicella e della Doc Sicilia.
Il direttore generale di Veronafiere Adolfo Rebughini ha spiegato che “Vinitaly.USA non è più un esperimento, ma una piattaforma stabile che collega l’eccellenza italiana con distributori, ristoratori e importatori americani. Per la prima volta portiamo qui anche Wine2Wine Business Forum, Vinitaly Tourism e Sol Expo per l’olio extravergine”.
E proprio all’olio è dedicato un padiglione di Vinitaly curato da Orietta Gianjorio, sensory evaluation specialist: “Dove nasce la vite nasce anche l’ulivo. L’olio italiano è un’eccellenza come il vino. Gli americani stanno imparando a riconoscere la qualità: producono olio in California, ma coprono solo il 5% del fabbisogno nazionale. Non c’è competizione: le nostre cultivar, la varietà e la cultura del gusto ci rendono unici. Chi cerca il meglio non si ferma davanti a un dazio”.
Non sono mancati momenti simbolici e anche ironici. Il presidente della NIAF, Robert Allegrini, ha raccontato un aneddoto: “Cento anni fa, proprio qui al Navy Pier, atterrò il primo aereo straniero, che era italiano, pilotato dal generale Francesco De Pinedo. Accolto dagli italoamericani in festa di Chicago per la sua impresa, lui chiese solo un bicchiere di vino, ma era l’epoca del proibizionismo e gli risposero che non ce n’era. Lui rispose: “Madonna, ma dove sono arrivato?”. Cent’anni dopo, possiamo dire che le cose sono cambiate”.
Tra i protagonisti alla fiera di Chicago anche Kristian Ghedina, ex campione del mondo di sci e oggi ambasciatore Vinitaly.USA 2025: “Il vino e lo sport hanno molto in comune – ci ha detto -. Richiedono passione, equilibrio e disciplina. E alle prossime Olimpiadi di Cortina brinderemo con Prosecco: un simbolo di vittoria tutta italiana”.
Nel suo messaggio ufficiale, letto a Chicago dal consigliere Marco Rago, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ricordato che il vino “è una colonna dell’economia italiana e una voce essenziale del nostro export: oltre 8 miliardi di euro nel 2024, in crescita del 5,5%”. Ha poi annunciato l’istituzione di una Task Force Dazi alla Farnesina “per non lasciare sola nessuna impresa italiana all’estero” e ha ribadito che “ogni ambasciata dovrà essere trampolino di lancio per le aziende italiane”.
Così, mentre a Washington si discute di tariffe, a Chicago si brinda senza rinunciare all’ottimismo. Vinitaly.USA non è solo una fiera commerciale: è la prova che l’Italia, anche di fronte alle barriere, non si spaventa ma rilancia. Perchè, tra un calice di Barolo e un sorso di Prosecco, i dazi passeranno, ma il gusto italiano resta.
-foto xo9/Italpress –
(ITALPRESS).

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Cronaca

A Shanghai Musetti vince il derby con Darderi e va agli ottavi

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ROMA (ITALPRESS) – Lorenzo Musetti ha battuto Luciano Darderi ed è approdato agli ottavi di finale del “Rolex Shanghai Masters”, il penultimo torneo Atp 1000 della stagione, con montepremi totale pari a 9.193.540 dollari, in corso sui campi in cemento della capitale economica della Cina. Il tennista toscano, numero 9 del mondo e ottavo favorito del seeding, ha sconfitto l’italo-argentino, 29 del ranking Atp e 26esima forza del tabellone, con il punteggio di 7-5 7-6 (1). Vittoria importante per Musetti, che a breve salirà di un posto nella classifica mondiale, andando all’ottavo gradino del ranking Atp, e che conquista altri punti preziosi in chiave qualificazione alle Finals di Torino. Agli ottavi di finale il giocatore azzurro affronterà il canadese Felix Auger-Aliassime, numero 13 del mondo e 12esima forza del tabellone, oggi vincitore contro l’olandese Jesper De Jong con lo score di 6-4 7-5.
“Prima di entrare in campo sapevo che sarebbe stata difficile. Giocare contro un amico è sempre particolare. E’ stato un match duro. Lui mi ha sorpreso e ha servito veramente bene e ha giocato una bella partita: ho dovuto alzare il mio livello e sono soddisfatto di quanto fatto”, ha detto Musetti dopo il successo odierno. “Le condizioni qui, soprattutto la sera, sono particolari. Le palle diventano molto pesanti e il gioco rallenta. Bisogna essere dei lottatori ed essere molto pronti dal punto di vista fisico”, ha aggiunto l’azzurro. “Due italiani alle Finals di Torino? Ora pensiamo alla sfida degli ottavi contro Felix Auger-Aliassime: sarà una svolta importante nel cammino verso Torino. Ogni match per me da ora in poi è fondamentale per raggiungere il sogno delle Finals. Già essere in corsa qui è un bel passo avanti nella ‘racè”, ha concluso Musetti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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