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Economia

Fiere, Aefi-Asal “Positivo superamento vincoli nel ddl Concorrenza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Ddl Concorrenza licenziato il 19 dicembre in via definitiva dalla Camera consente la competitività dell’industria fieristica italiana a partecipazione pubblica e dell’intera filiera allestitiva e dei servizi ad essa collegata. Si tratta di un grande risultato frutto del confronto e della collaborazione sinergica tra Aefi, Asal Assoallestimenti di FederlegnoArredo e il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un win win che apre le porte a una nuova cooperazione tra le diverse anime che contribuiscono a definire il ruolo di pubblica utilità delle fiere nel nostro Paese, vero e proprio asset per la promozione e l’internazionalizzazione delle Pmi”. Così Maurizio Danese, presidente dell’Associazione esposizioni e fiere italiane (Aefi) commenta il via libera dell’articolo 19 del Ddl Concorrenza contenente disposizioni relative alle partecipazioni in società del settore fieristico. In sostanza, il nuovo testo che ha visto convogliare quartieri, organizzatori fieristici e allestitori supera la decisione del Consiglio di Stato del 9 febbraio 2023, consentendo anche alle fiere a partecipazione pubblica di svolgere direttamente e indirettamente attraverso proprie partecipate tutte le attività e i servizi connessi alla realizzazione delle manifestazioni, nel rispetto dei principi di concorrenza e apertura al mercato.
“Il sistema fieristico per crescere ha bisogno che le parti, seppur distinte, collaborino e dialoghino nel rispetto reciproco – commenta Sandro Stipa, presidente di Asal Assoallestimenti – Abbiamo finalmente fissato un principio, adesso è importante che si lavori a una nuova organizzazione della filiera che permetta a ciascun operatore di essere competitivamente sul mercato così come il provvedimento impone e che proprio attraverso il confronto sarà possibile ottenere i benefici attesi dal Ministero. FederlegnoArredo ha accettato la modifica del Testo unico in materia di società partecipate in quanto sottoposta alla stesura e pubblicazione di linee guida che fissino le modalità con cui il gestore del quartiere fieristico debba operare per garantire condizioni di accesso eque e non discriminatorie”.
Per la nuova vicepresidente di Aefi e dg di FederUnacoma-Eima, Simona Rapastella: “Fiere, organizzatori e allestitori hanno dimostrato un grande senso di responsabilità mettendo a fattor comune la crescita di un settore strategico per la promozione del made in Italy. Siamo convinti che, pur nel rispetto delle singole specificità, il futuro delle manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero dipenda sempre più dalla capacità di fare squadra grazie anche a una rappresentanza sui tavoli istituzionali per il raggiungimento degli obiettivi trasversali di tutte le categorie coinvolte”.
Secondo quanto stabilito nell’articolo 19, le parti dovranno entro i prossimi 120 giorni incontrarsi presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy per approntare le linee guida.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Golden Power, la Commissione Europea apre una procedura d’infrazione contro l’Italia. Giorgetti: “Faremo una proposta”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia sull’uso del golden power. Bruxelles invita l’Italia a conformarsi alla normativa bancaria dell’Unione.

“La Commissione solleva obiezioni sulla norma cosiddetta Golden Power, riformata nel 2022 con il governo Draghi. Sulla base delle valutazioni della sentenza risponderemo ai rilievi che ci vengono mossi nelle sedi competenti. Con spirito costruttivo e collaborativo faremo una proposta normativa che farà chiarezza e supererà le obiezioni. Siamo convinti che permetterà di avere un quadro di competenze condiviso”. Lo dichiara il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti rispetto all’apertura della procedura d’infrazione sulla normativa Golden Power.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Manovra, Meloni: “L’obiettivo è rafforzare il tessuto produttivo della Nazione e difendere l’economia reale”

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ROMA (ITALPRESS) – “La manovra economica per il 2026 si inserisce nel solco di quelle precedenti, e aggiunge ulteriori tasselli al nostro lavoro, sia sul fronte della tutela del potere d’acquisto degli italiani che del sostegno alle imprese che investono in Italia e che creano occupazione e ricchezza sul nostro territorio. Abbiamo scelto, per questo, di dare continuità a misure che hanno funzionato molto bene, come il credito d’imposta sugli investimenti nella Zona economica speciale unica del Sud o la super deduzione del costo del lavoro per le nuove assunzioni, e di ripristinare strumenti che sono molto apprezzati dal tessuto produttivo”. Così la premier Giorgia Meloni, in un messaggio inviato al Forum della Distribuzione Moderna.

“Mi riferisco, in particolare, alla reintroduzione del super e dell’iper-ammortamento, con uno stanziamento di 4 miliardi. È un intervento che prevede, ai fini dell’ammortamento, una maggiorazione del costo di acquisizione di beni che arriva fino al 180% in caso di investimenti volti a innovare tecnologicamente le imprese e che sale fino al 220% per quelli necessari ad accompagnarle nel percorso di transizione ecologica”, aggiunge.

“Rafforzare il tessuto produttivo della Nazione, difendere l’economia reale, creare le condizioni per la crescita, aiutare i più fragili e ridare ossigeno al ceto medio. Questi sono i nostri obiettivi, e so che sono anche i vostri. Di chi ha a cuore questa Nazione e lavora ogni giorno con un solo grande scopo: rendere l’Italia sempre più forte, giusta e competitiva”, conclude Meloni.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Lusetti “I contratti pirata nel terziario impoveriscono i lavoratori”

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ROMA (ITALPRESS) – Oltre 200 contratti “pirata” su 250 nei settori del terziario. Una perdita che può arrivare fino a 12 mila euro l’anno per ogni lavoratore coinvolto. Sono i numeri del dumping contrattuale denunciati da Mauro Lusetti, vicepresidente di Confcommercio, in un’intervista a Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
Confcommercio rappresenta oltre 700 mila imprese nei settori del terziario, commercio, ristorazione, trasporti e distribuzione. Lusetti ricorda che i contratti firmati dall’associazione di categoria riguardano oltre 2,2 milioni di addetti nelle imprese associate, ma vengono applicati a più di 5 milioni di persone in totale. “Il contratto del terziario è quello maggiormente applicato nel panorama economico italiano”, sottolinea il vicepresidente.
Da mesi Confcommercio ha avviato una battaglia politica e associativa contro i contratti in dumping. “Più di 100 mila lavoratori sono soggetti a questi contratti che prevedono compensi inferiori dai 6 mila ai 12 mila euro annui rispetto ai contratti sottoscritti da Confcommercio con Cgil, Cisl e Uil – prosegue Lusetti -. Questi accordi, pur rispettando formalmente le norme di legge, non hanno le condizioni migliorative che contengono invece i contratti sottoscritti da noi”. Tra le carenze più gravi l’assenza della tredicesima mensilità, coperture ridotte per malattie e permessi, mancanza degli elementi legati alla bilateralità.
“E’ una patologia di un libero mercato nel quale le regole sono molto labili”, commenta Lusetti, che lancia un appello alle istituzioni: “Stiamo chiedendo con forza di codificare le organizzazioni maggiormente rappresentative del mondo del lavoro, delle imprese, dei lavoratori e fare sì che i contratti sottoscritti da loro abbiano valore universale”.
Riguardo alla proposta del Governo sulla flat tax applicata agli aumenti retributivi previsti nei contratti nazionali, Lusetti sottolinea: “Ci sono luci e ombre. La proposta prevede di detassare gli aumenti contrattuali previsti dai contratti sottoscritti a partire dal 2025, ma nel 2024 Confcommercio ha sottoscritto contratti per milioni di persone, con i primi aumenti già scattati lo scorso anno. Saremmo esclusi da questa normativa e crediamo che questo vada esattamente contro una logica di coerenza e uniformità nel trattamento dei lavoratori”.
L’associazione di categoria sta lavorando con le istituzioni e il Governo per superare quello che Lusetti definisce “un vulnus serio”.
Sul fronte del costo della vita, Lusetti evidenzia come i rinnovi contrattuali, pur avendo accelerato, non abbiano ancora recuperato pienamente il tasso di inflazione cumulato degli anni precedenti, e questo porta a “consumi fermi. Se non riparte la domanda interna è un problema affidarsi solo alle esportazioni”.
Per mettere più soldi in tasca agli italiani, secondo Lusetti servono interventi su più fronti. “Bisogna agire sull’efficienza statale per abbassare il livello di tassazione degli stipendi che è ancora elevato”, afferma il vicepresidente di Confcommercio, che apprezza gli interventi del Governo sulla riduzione del cuneo fiscale. Inoltre è importante “il welfare aziendale, su cui Confcommercio punta molto, attraverso la bilateralità condivisa con i sindacati, e che può mettere la gran parte dei lavoratori nelle condizioni di avere redditi adeguati”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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